lunedì 28 settembre 2015

LUCK, NOW - Just Another Lucky Start

DIY - 2015

Torno in Caserma dopo una lunga missione e subito trovo dei dispacci sul mio tavolo. La nostra efficiente intelligence ha un dossier da analizzare sui LUCK, NOW di Mantova.
Dalle ceneri dei What,Really? gruppo che ci aveva mandato un ep un paio di anni fa, "…il tipo di musica è sempre lo stesso, ossia ricchiona ,influenzati da Weezer, Fountains of Wayne, primi Green day, Influents, Ash e mille altri ancora…" (citando le parole di presentazione della band). Sono quasi tentato di mandare tutto all’aria. A stento rinvengo dal dolore provato nel vedere ben due nomi di band con la virgola e nel ritrovare l'odiato termine "musica ricchiona". Subito dopo passo a Bandcamp e ascolto “Just another lucky start”, 5 pezzi, uscito nell'aprile 2015.
Allora mettiamoci comodi e parliamone. Io non voglio fare la morale a nessuno, ne tantomeno insegnare a qualcuno come si scrivono i pezzi e come si registrano le canzoni. Al massimo posso insegnarvi ad aprire le birre con la base delle granate inesplose, assaltare una trincea con 10 uomini di cui 3 senza alcuna arma, scegliere le migliori marche di sigarette trafugate ai prigionieri austriaci.
Però c’è una cosa che è alla base di tutto e senza la quale la musica non vi riuscirà mai: l’approccio. Che siate Wagner, Chuck Berry, Justin Timberlake o gli Slayer non mi interessa, bisogna essere intensi. Che vogliate usare gli organetti alla Get Up Kids, o le linee vocali un po sgangherate e londinesi alla Strokes (ogni riferimento al disco è puramente casuale), fatelo pure, ma lanciatele con violenza addosso a chi vi ascolta. Avete belle registrazioni, siete discretamente bravi a suonare, cantare e magari siete pure carucci, ottimo, non sarà mai abbastanza. Non siate mai parsimoniosi.
Sintesi finale: io non conosco i Fountains of Wayne quindi mi limiterò a dire che il disco mi ha annoiato. Violenza uagliù, violenza.

domenica 27 settembre 2015

Ghost - Meliora

Loma Vista Recordings - 2015

I Ghost si potrebbero considerare un'emanazione della loro stessa arte: la misteriosa band svedese infatti ha costruito se stessa intorno alla rappresentazione di un concetto. Concetto e non tema, perché qui siamo ben oltre le semplici varietà tematiche che costellano il metal, piuttosto è più simile a una rappresentazione teatrale nel suo senso più compiuto, con la musica a sostituire la recitazione. Come a teatro, questo non vuol dire che la performance non contenga riflessioni e messaggi personali, ma essi sono filtrati attraverso una messa in scena. Il satanismo, il trucco e i costumi non vanno quindi presi alla lettera ma come un'allegoria. La formula funziona egregiamente: arrivata il mese scorso alla pubblicazione del terzo album "Meliora", la band vive il suo momento finora più alto, riscuotendo consensi incredibilmente larghi di pubblico, critica e vendite.

Il disco non tradisce le alte aspettative, forte ancora una volta del sound assolutamente unico della band che mescola con grande maestria influenze doom, prog, pop, dark e persino operistiche.
Rispetto al suo altrettanto egregio predecessore , il terzo lavoro lo evolve asciugando l'abbondanza barocca di elementi a favore di una pulita eleganza, che ne sposta decisamente la complessità sul lato compositivo piuttosto che tecnico.

I primi due lavori avevano come filo comune rispettivamente la venuta e il regno dell'Anticristo; "Meliora" invece ruota intorno a una riflessione sull'assenza di Dio, ambientata in una distopica versione dei primi decenni del XX secolo. Tuttavia non si cade nella forzatura che quasi sempre caratterizza i concept album: piuttosto a legare il tutto è l'omogeneità del sound, perfettamente controbilanciata dalla distinta personalità di ogni pezzo. Con una produzione e registrazione di altissimo livello il risultato non poteva che essere un altro capolavoro. Ogni brano riesce a catture e sopratutto coinvolgere, dalla struggente e sorprendentemente tenera Cirice, il primo singolo, all'epico inno He Is, un momento altissimo, alla trionfale Majesty, passando per le vette di From The Pinnacle To The Pit l'onirico abbandono di Absolution fino alla catarsi di Deus In Absentia.

La ricerca del meglio è compiuta: con un grandissimo album opera di una grandissima band.


venerdì 25 settembre 2015

Narcos: Netflix ha spaccato ancora!


Il 2015 è stato un anno d'ora per le Serie TV: Better Call Saul, 1992, la terza stagione di Orange is the New Black, etc... Ora, se fino a qualche anno fa l'HBO la faceva da padrona, adesso c'è un nuovo player in campo: Netflix ha messo a segno una serie di colpi tutt'altro che banali e Narcos è uno di questi. Le 10 puntate che compongono la prima stagione raccontano, con la voce dell'agente della DEA Steve Murphy, l'ascesa e l'inizio della caduta della carriera criminale di Pablo Escobar. Don Pablo non è stato un narcotrafficante comune: alla fine degli anni 80 aveva accumulato un patrimonio di 30 miliardi di dollari e quando si è sentito braccato dallo Stato colombiano gli ha dichiarato guerra con una serie di vili attentati (non vi ricorda nulla di nostrano? Tipo negli anni 90 tra Palermo, Milano e Firenze?). Eppure, nonostante il lato più cruento e feroce del capo del cartello di Medellìn non sia stato addolcito o banalizzato, Narcos ne mostra pure l'aspetto più "umano" e "quotidiano", ponendo un forte accendo sull'amore che provava per sua moglie, i suoi figli e la sua Colombia. Tuttavia viene difficile provare compassione per questi personaggi senza scrupoli (anche se Breaking Bad ci era riuscita) e alla fine lo spettatore non può fare a meno di fare il tifo per l'agente Murphy e il suo compagno Pena.
La seconda stagione si farà.... e io l'aspetto a braccia aperte!

giovedì 24 settembre 2015

Motörhead - Bad Magic


Quarant'anni di Motörhead. Semplicemente un traguardo incredibile! A differenza della maggior parte degli altri gruppi storici, Mr. Kilminster, Phil Campbell e Mikkey Dee festeggiano il risultato pubblicando, a soli due anni da Aftershock, un nuovo disco. Ultimamente si è parlato tanto dello stato di salute di una delle ultime vere icone del rock'n'roll; effettivamente in sede live il quasi settantenne Lemmy è apparso affaticato e a tratti non in grado di fare il suo lavoro, ma in studio è tutta un'altra storia. Bad Magic non sarà un capolavoro, ma è esattamente come il suo leader: 49% motherfucker e 51% son of a bitch...insomma 100% Motörhead! 12 originali più una riuscitissima cover di Sympathy for The Devil vanno a comporre la tracklist di un album che sinceramente mai mi sarei aspettato essere così ispirato. Non c'è niente altro da aggiungere...giù il cappello davanti a delle leggende! 

martedì 22 settembre 2015

Iron Maiden - The Book Of Souls


Dopo mesi di attesa e carico di un hype spropositato, lo scorso settembre è uscito The Book Of Souls, sedicesimo album, in studio per i britannici Iron Maiden. A cinque anni di distanza dal tanto criticato The Final Frontier, l'ultima fatica dei Maiden ha suscitato pareri discordanti; chi lo ritiene il miglior album dai tempi di Brave New World, chi pensa sia un album modesto, oppure chi lo ritiene una ciofeca assurda...insomma per ora l'unica certezza è che la band inglese, a quarant'anni suonati di carriera, ha dimostrato un coraggio/azzardo notevole facendo uscire un doppio cd (triplo vinile!!!) dal minutaggio esagerato (92 minuti!!). 
Ed è proprio il minutaggio a far sì che The Book Of Souls risulti un album per Maideniani Veri. Pochi cazzi...sfido chiunque a sorbirsi i già citati 92 minuti (purtroppo non di applausi!) senza essere un fan di lunga data....e se mi smentite siete solamente dei fenomeni e voglio conoscervi! Ad un primo ascolto, la voglia di fossilizzarsi sul singolone Speed Of Light  è tanta...ma sarebbe un errore perchè  a conti fatti The Book Of Souls è un bell'album! 
Si parte con If Eternity Should Fail classico pezzo da intro, con un inizio epico e pomposo ma che apre bene il disco. Le sonorità sono quelle che i Maiden portano avanti da anni, classico heavy metal sempre strizzando l'occhio al progressive. Il già citato singolone poi è una bomba! Si parte con un riffone bello tosto, roba che raramente viene tirata fuori dalla band e che ricorda quello di The Wicker Man (non a caso sono due composizioni di Smith/Dickinson), seguito dall''acuto dell'inossidabile Bruce "air raid siren" Dickinson che ogni volta mi fa venire la pelle d'oca...che dire...è già abbastanza così e il pezzo va avanti al meglio. Uno dei pezzi che preferisco del Cd1 è senza dubbio The Red and The Black, il suo ritmo trascinante a mò di "marcia" insieme al riffettino di chitarra, le liriche quasi parlate di Bruce e i possenti cori ti fanno gasare a bestia! Peccato che il brano non finisca al minuto 7....poi la composizione si perde in roba inutile. Interessante anche When The River Runs Deep il buon Adrian Smith tira fuori un altro bel riff e Nicko McBrain suona a una velocità a cui non è abituato...Finalmente! Bene! Daje con l'accelleratore Nicko che spacchi!
Il Cd2 abbassa un po' il livello, i pezzi sono meno incisivi e inizia a comparire la noia. Death Or Glory è uno dei pezzi migliori, classico ritmo incalzante e tipiche melodie alla Maiden. (altra chicca di Harris/Dickinson)....si nota che Adrian è il mio compositore preferito hehehe. Poi tre pezzi abbastanza noiosi tra cui  Tears Of A Clown dedicata a Robin Williams (lol). e Infine il pezzo che ha fatto più discutere...l'opera mastodontica targata Dickinson...la composizione per eccellenza del disco: Empire Of The Clouds 18 bobine di smaronament....ehm canzone! L'ho ascoltata varie volte e non ho ancora capito se mi piace o mi fa cagare....anche se propendo per la seconda...amo le composizioni lunghe della band....ad esempio nel penultimo per me When The Wild Wind Blows è stupenda, ma questa mi sembra un po' un buco nell'acqua!
Comunque chissenefrega dell'album!! Avevano già vinto a mani basse con un video del genere e giochino annesso!!! 
Up The Irons!!! Maiden For Life!!!

lunedì 21 settembre 2015

SICK BOYS REVUE - Sick Tales

DIY - 2015

Nonostante la copertina inganni, i Sick Boys Revue non sono una band di Fivelandia 5. Così come ci fanno intendere dal nome e dalla macchinona e dalla 8-ball loro sono una rip-off band dei Social Distortion....una ex-cover band per la precisione che da qualche anno si è messa a fare pezzi suoi (e a me pare tanto di averli già recensiti da qualche parte qualche anno fa).
Se vi piacciono i Social non potete perdervi questa band..calati nella parte al punto giusto e con una manciata di pezzi azzeccati ("By my side" e "Becomin' myself" meritano una minzione d'onore). 
Certo, se in sto periodo siamo tanto critici nei confronti della piattezza del ramones-core dovremmo ammazzare di parole questo dischetto che inventa nulla e copia tutto....ma sinceramente non ce n'è bisogno...il Ness-core non esiste (per fortuna) e quindi risulta difficile ritenere questo album qualcosa di più di un semplice tributo ai SD.
Per auto-parafrasarmi....bravi tutti, ma dopo 3 anni si sperava in una mutazione di personalità un pò più accentuata. Probabilmente non è questo l'obiettivo della band e quindi, avanti così.
Da segnalare "Panem et Circenses" dove il cantante sembra tramutarsi in Rob Halford dando una sterzata heavy alle corde vocali. Totalmente a caso, ma alcuni nostri soldatini apprezzerebbero.

domenica 20 settembre 2015

The Ponches - Hum

OCW - 2015

Facciamo un gioco.....facciamo finta che il ramones-core sia ancora vivo e piaccia alla gente...ok, ve lo state immaginando? Bene...in questo mondo fittizio i Ponches sarebbero sicuramente i capi...non i capi assoluti, ma comunque dei capi, gente tosta piena di figa e soldi (tipo Moyano, che è in vacanza 12 mesi all'anno).
Ora torniamo alla realtà.....supponiamo che Speciani mi abbia organizzato un tour che parte da Rozzano toccando località strategiche come Poggibonsi, Feltre, Longarone, Bisignano, Cava de' Tirreni e Ivrea....ebbene, come band spalla sceglierei sicuramente i Ponches. Il guidatore del furgone sarebbe il Manganaro, e io starei fisso nel backseat con Tony Kelvin a farmi massaggiare il pene a ritmo di "Shake your ass, baby!". Come me lo slappa lui, non me lo slappa nemmeno Flea quando era nei Fears (la rima è gratis, ve la regalo).
Detto questo...i torinesi e i full-length non vanno d'accordo affatto. Datemi tutti i 7" che volete, ma sulla lunga durata non ci siamo proprio. La noia cosmica. Praticamente una The Decline pop punk che in confronto rimpiango quella dei Devasted. No dai...ho detto un cazzata, lo ammetto. Dimenticate il paragone....chiedo scudo.
"Get it Barry" e "UVB 76" sarebbero state ottime per un bel sette pollici, peccato. "Gettin' jiggy with it" (che purtroppo non è la cover di Will Smith) per un attimo mi fa sperare nei tempi dello split con i Bad Lieutenants (quando ancora Speciani pensava che i Ponches fossero una marca di caramelle), ma il pezzo tamarro rimane monco e cade nell'oblio abbastanza in fretta.
Da comprare e supportare per non far collassare lo spazio-tempo, ma di questi tempi le emozioni sono altre
PS: i Ponches live sono un'altra cosa. Tramutano la noia discografica in energia e ti scopano le orecchie col sorriso sulla faccia. Da vedere con i tappi nelle orecchie per non farsele fecondare (alla Zano).

sabato 19 settembre 2015

Low Dérive release party @ Arena Basement


La chat privata di SNAFU è una zozzeria incredibile, vietata alle donne ed ai minori di 18 anni (protagonista indiscusso è il Pvt.Numidio...con grandi storie a luci rosse). Nonostante lo spam giornaliero che la pervade noi soldatini lombardi riusciamo ad organizzarci e ci facciamo paracadutare tutti a San Giuliano per il release party dei Low Dérive.
L'Arena Basament è una sala prove...praticamente l'unico posto in cui vale la pena suonare al giorno d'oggi in Lombardia...i Volkov (pronuncia "Vulvas") lo sanno ed infatti per suonare vanno a Roma (ma noi abbiamo i soldati pure lì quindi vi sapremo dire quanto faranno cacare da 1 a 10).
Arrivo per terzo...trovo già il Pvt.Rehab che beve ed il Pvt.Romance che smazza la mazza fra le distro della serata. Dopo di me atterrano i Pvt.Unclepear e Flavia...gagliardi come al solito e con donne al seguito. Per ultimo arriva il nuovo acquisto della Caserma....manteniamo ancora il segreto su di lui, ma a fine serata, sbronzo marcio (lui), mi dice che il suo nickname sarà Pvt.Figa. Campagna acquisti niente male insomma....
Saluti, chiacchiere ed insulti e subito mi dicono che i Pale Angels non hanno il bassista ed i Cocks suoneranno senza cantante....niente male insomma. Mi pento subito di aver accettato la missione.
Le danze le aprono proprio i genovesi....pensavo facessero pop-punk invece fanno org-pop (wtf?!?)....non sono male....dedicano tipo 10 pezzi ai Teenage Gluesniffers (cosa che non succedeva dai tempi degli Out of Tune a Trecella) e ringraziano pure la Caserma. Come posso recensirli male ora? Posso, posso....non posso...posso....non è il mio genere e loro giocano svantaggiati, ma se vi piace l'org-pop sono molto bravi, ci credono ancora (teneri) e sono stati coraggiosi. Li supportiamo tappandoci naso, orecchie e bocca. Sicuramente meglio i Cocks che dieci minuti di Massoneria che suona le cover degli Havenots pensando di tenere alta la bandiera del ramones-core (se Johnny fosse vivo penso si sarebbe fatto uccidere immediatamente).
Dopo di loro tocca ai Pale Angels....poverini dai.
Dopo di loro tocca ai Low Dérive....gli eroi di casa...le loro canzoni mi fanno davvero cagare, ma li ammiro tantissimo. Hanno capito tutto....hanno capito quando era il momento giusto per smettere di fare Weasel-core e darsi una ripulita in termini di tecnica e serietà. Far cagare è ok solo quando suoni bene ma non ti prendi sul serio....se suoni male e non ti prendi sul serio sei solo un pipparolo da mansarda. Loro hanno un progetto ben preciso, sanno dove andare...hanno sfornato 3 ep, una specie di trilogia hipster che musicalmente mi fa cadere le braccia, ma che concettualmente vale oro....insomma....loro sono perfetti, semplicemente hanno scelto il genere sbagliato.
Vederli suonare è un piacere...sono quadratissimi e riempiono le canzoni di stop'n'go orgcore style (non California style) che gasano a manetta...il pubblico (si perchè per assurdo c'è pubblico) è preso bene e si diverte...io mi diverto perchè si divertono gli altri...insomma tutto bello (non troppo, ma comunque bello).
Nel Basement non si sente un cazzo già dopo due canzoni...il migliore è il fonico che, assordato come tutti gli altri, alza ad ogni canzone le casse per cercare di sentire qualcosa...nel frattempo poga...poi alza il volume...poi poga...ecc ecc....idolo totale.
Finisce tutto e me ne vado ispirato. Low Dérive esempio da seguire.

La pattuglia lombarda SNAFU

lunedì 14 settembre 2015

Low Dérive - Nora


Nora è un pò il Il Ritorno dello Jedi in versione Sando Beach, insomma la conclusione di una trilogia iniziata con Aelita e Keto. Mi sbilancio subito, utilizzando una terminologia da vero critico musicale al pari di Luzzatto Fegiz, è una  cazzo di bomba! Registrato nella loro saletta dal buon Mauro Scarfia, l'extended play inizia alla grande con Broken Satellites, che tra l'altro è pure la mia preferita. Sarà per la Jmascisata al 2:40, sarà per il ritornello super cacthy, sarà quel che sarà, ma complimenti. Si prosegue con la malinconica Pattern of lost connection che esplode nell'anthemico outro "Wait for me, wait for me, i got lost on my way to you" e si conclude il tutto con la sognante Kintsugi che a livello lirico mi fa subito pensare ai Beach Slang. Il disco verrà presentato venerdì prossimo all'Arena Basement #07 c/o CAG Arena del Sole a S. Giuliano Milanese in compagnia di quei belinoni dei Cocks e degli anglo-americani Pale Angels. Cosa fate, non andate?! Nel frattempo, scaricate e supportate!


giovedì 10 settembre 2015

Misfortune - NEBRA video



I Nebra sono on line con "Misfortune", il secondo sigolo di DIVE, il loro secondo EP.
....C-C-C-C-Check it out....
www.nebraband.com

martedì 8 settembre 2015

Red Scare Industrier - 10 Years of your Dumb Bullshit

Red Scare - 2014

Recuperare questo LP è stata una mezza Odissea. A 10 mesi dalla sua uscita posso finalmente far scorrere la puntina del mio giradischi sui suoi solchi e dimenticarmi di quando ho ordinato il vinile e mi sono visto recapitare il cd, di quando l'ho restituito e mi è arrivato un rimborso parziale, etc. Quando ormai avevo perso la voglia di comprarlo mi è stato regalato e mi sono un pò commosso. 
A 10 anni dalla fondazione della label nata sull'asse San Francisco-Chicago da parte di Toby Jeg e Brendan Kelly, esce questa accattivante raccolta di inediti appositamente registrati dalle band che hanno scritto l'intensa storia della Red Scare. La compilation rende onore a quanto rappresenta questa coraggiosa etichetta, tanti alti e qualche basso. Nello specifico:

Lato A

The Lillingtons - Pyramids: una chicca che farebbe sentire nostalgico qualunque punk rocker.
The Falcon - We Are The Bald: cattiveria a 100Km/h ad alta cantabilità.
Enemy You - Adios (To You): il pezzo di punta della compilation. Commovente e realistico. Rattrista molto pensare che forse David Jones ha scritto questi versi con la consapevolezza di doversi togliere qualche macigno dalla scarpa. R.I.P.
Masked Intruder - I Don’t Mind: tipico pezzo degli intrusi... divertente!
Nothington - So It Is: come sopra, ma a sto giro si toccano corde più emozionanti.
The Copyrights - Oedipus Dill: una bella sberla in linea con quanto il quartetto aveva mostrato di saper fare con Report
Cobra Skulls - No Puede Mas: lo spagnolo e il punk rock sono un'accoppiata che detesto. Eppure sto brano non risulta per nulla banale all'interno del disco. 
Direct Hit! - Bad Trip On Holy Ghost: un'altra chicca! Mi aspettavo l'ennesimo pezzo gridato e veloce e invece a sorpresa qui si va sul melodico.

Lato B

Teenage Bottlerocket - TV Set: non infiamma ma, con quel tocco malinconico alla TBR, si rivela una piacevole apertura per il lato B.
The Brokendowns - Ouija Jive: non li conoscevo e, anche se questo pezzo non mi stimola ad approfondire, non mi dispiace. Consigliato ai fan più incalliti di Nothington, OWTH e co.
Elway - Chillswitch Engage: sinceramente questa è noiosa... ma una ballata lenta che spezza un po' il ritmo concitato della compilation ci sta. 
Reaganomics - Bite Yout Tongue: un bel pezzo PopPunk che mischia al classico stile ani 90 una voce appena gridata. 
The Sidekicks - The Wallflowers: qui non ci siamo... distorsione dove sei? peccato, perché con questo ritornello poteva venire fuori un pezzone.
Druglords Of The Avenues - Drunkest Teen: questi sono strani.. hanno un che di dark e un che dei Lawrence Arms. Da tenere sotto osservazione. 
Brendan Kelly And The Wandering Birds - Gluesday Evening Blues: vabbhè qui sono di parte... Brandan anche in semi-acustico spacca il culo ai passeri. 
The Methadones - Trip Wire: quando c'è di mezzo lo zio Dan si va sul sicuro. Non si può non sorridere quando si sente l'ugola d'oro che tanto ci ha fatto commuovere.
Sam Russo - Forever West: chiusura nostalgica non del tutto azzeccata.

lunedì 7 settembre 2015

The Queers/The Manges - Acid Beaters


Striped Records si è presa la briga di ristampare in vinile questo split spettacolare uscito nel 2003!
Che dire...un grande classico, una gemma punk rock, un disco imperdibile, l'ottima prova di due grandi band. 
Sul lato A del nuovo LP dal colore azzurrino troviamo i Queers. La parte di Joe Queer e soci è dedicata solamente alle cover. Scelta inusuale, forse, ma resa alla grande. I pezzi (tutti classiconi) vengono reinterpretati alla perfezione! Da Chewy Chewy, per un inizio super bubblegum, alle strumentali Wipeout (immancabile!) e Ft. Lauderdale che ci proiettano direttamente sul dancefloor. Semplicemente stupenda Girl About Towntrasformata da gemma synth pop/bubblegum a capolavoro punk rock e Sunday Morning rivisitata magnificamente, con quel misto di dolcezza e distorsione che ad ogni ascolto fa sempre scendere la lacrimuccia (R.I.P Lou). Infine chiusura di un lato spettacolare con With a Girl Like You dei Troggs.
Poi tocca ai Manges. Sfido chiunque a trovare un pezzo brutto sul lato B! Senza parole...Frontline, Barrage of Hate, Saving Private Pierson, I Don't wanna Live in Hell, Morphine...5 pezzi spettacolari!
Non dimentichiamo il capolavoro dei Cheap Trick Surrender, altra cover resa alla perfezione. Probabilmente una delle uscite migliori dei Manges e sicuramente tra i miei dischi preferiti.
Insomma disco essenziale per gli amanti del genere! Se per qualche oscura ragione Acid Beaters manca alla vostra collezione (mooolto male!!) siete fortunatamente ancora in tempo per rimediare.

sabato 5 settembre 2015

SNAFU 2.0: Bad Religion @ Live Trezzo d'Adda

Tommy 27 ci rende partecipi del mirabolante live dei Bad Religion che, a quanto vedo, si sono messi a fare delle magliette da 13enne osceno (hanno assunto Cippa Punkreas come Art Director?). A parte questo...take it!

T-shirt in stile Ska-P dei Bad Religion

Ancora i Bad Religion?
penso che sia la quinta volta che li vedo in sei anni. Prima di partire solita domanda "ci vado?", al ritorno solita risposta "meno male che c'ero!".
Iniziano (prestissimo) gli Interrupters, formazione inventata e pompata da Tim Timebomb Armstrong che gli ha fatto aprire tutto il tuor dei Rancid. Il disco, Ska-core alla Rancid è molto bello, piacevole e scorre via molto bene.
Sono tre fratelli e una cantante donna con la voce scassata tipo Brody Dalle.
Dal vivo mi fanno ottima impressione, in particolare il chitarrista-seconda voce e poi i cori dei tre fratelli. Fanno praticamente tutto il disco e California Sun e Suond System degli Op. Ivy.
Per dover di cronaca devo dire amici che li attendevano con ansia se li aspettavano ancora meglio dal vivo...li aspettiamo da headliner per una sentenza definitiva...comunque teniamo gli occhi aperti su 'sto gruppo...
Poi che dire dei Bad Religion? solita adrenalina, solita carica, grandissimo pogo, solidi come sempre. C'è poco da dire, un' ora e mezza di punk come si deve, poche pause, dritti e incazzosi: come fai a non amarli?
Come al solito all'inizio la scaletta non mi piglia, con molti pezzi "nuovi", ma poi si laciano su No Control e lo saccheggiano: change of ideas, No Control, Conquer the word, Henchman, You... e da lì il delirio...tra le altre You and me, 21st century digital Boy, Supersonic, Recipe for hate, Delirium and disorder ... e po ovviamente Generator e Punk Rock Song: che doppietta!, si chiude con American Jesus, sudati, pestati, stanchi come al solito: vi aspettiamo l'anno prossimo!!!

27tommy

Bergamo Sopra/Sottosuolo - Settembre 2015



Bergamo Sottosuolo si trasforma e diventa anche Soprasuolo...
Ripartiamo a settembre con due date consecutive, una nella tradizionale cornice dell'Edoné e l'altra ad orario aperitivo nella splendida piazza Mascheroni in città alta.

Sabato 5 settembre, ore 21.30 @ Edoné

HEX DISPENSERS (Garage-punk, Austin, TX)
Una delle icone di Austin, Texas, una delle città culturalmente più aperte e prolifiche degli Stati Uniti. Gli HEX DISPENSERS non sono altro che la valvola di sfogo creativo e musicale di Alex Cuervo, produttore per musiche e colonne sonore per film e pubblicità, che ha militato per anni in gruppi Garage e Punk più o meno conosciuti.
Il loro è una sapiente combinazione di chitarre scurissime e melodie pop spettrali, RAMONES e WIPERS per sintetizzare il tutto, uniti ad un'iconografia horror vicina ai MISFITS.
Tornano in Italia dopo più di 6 anni e per una sola data, per promuovere il loro terzo disco, "III", all'interno di un tour che sta facendo registrare il tutto esaurito in gran parte d'Europa.

HAKAN (Garage, Bergamo)
Gli Hakan a dispetto del nome non sono turchi, ma di Bergamo. Si tratta dell’ennesima creatura nata dalla proficua collaborazione Carminati/fratelli Facheris (vedi Snookys, Ilegales, Kaams…), ormai i Battisti/Mogol del garage rock / punk rock italico! Ogni anno sfornano un gruppo nuovo più bello del precedente, ogni anno partoriscono nuove perle grezze tutte da assaporare. Hakan è la nuova bestia, al di fuori di ogni clichè di genere, catchy quanto basta, tiro a iosa, una sorpresa 2X3!
Presenteranno il loro primo album, pubblicato per OCW Records

Ingresso Gratuito!

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Domenica 6 settembre, ore 19.30 @ Piazza Mascheroni, città alta

PETER BLACK (The Hard-Ons, Folk, Sidney, AUS)
Peter Black, in arte Blackie, è il cantante/chitarrista dei the HARD ONS, una delle più longeve ed influenti band di Pop-Punk e Rock'n'Roll Austrliane.
Nella loro musica c'è Pop, c'è Punk, c'è Metal, e c'è pure Psichedelia. Gia. nel 87 il loro suono veniva descritto dalla stampa come "Motorhead meets the Beach Boys", e non a caso risultano tutt'ora uno dei gruppi preferiti di Dave Grohl.
Si esibirà in veste acustica per presentare il suo nuovo album dal titolo “Clearly You Didn’t like The Show” insieme al 12" split frutto della sua collaborazione con Forest Pooky il quale aprirà la serata.

FOREST POOKY
Francese, di origini americane, Forest è cresciuto a Washington Dc ma vive Oltralpe, ad Ardèche. Il suo stile, energico e carismatico, è simile a quello di Tom Gabel degli Against Me. Il debutto è avvenuto con un pop punk trio, Sons of Buddha, insieme a suo fratello Ed degli «Uncommon men from Mars».

venerdì 4 settembre 2015

Mugwumps - Can't Be The One

Monster Zero - 2015

Ci eravamo lasciati male e non avevo molta fiducia in questa nuova uscita... tuttavia sono felice di ricredermi: i Mugwumps sono tornati alla riscossa! Complice una buona registrazione, che proprio era mancata nel precedente lavoro, i 12 pezzi di Can't Be The One sono il giusto mix di blitzkrieg vecchio stile, vedi Peek-A-Boo/The Hate Monger e China Town, e ballatone pseudo romantiche e dissacranti... già ballatone! Non lo avrei mai detto ma sono proprio queste a alzare clamorosamente il livello del disco rendendolo veramente godibile e diverso dalla precedenti uscite. Pezzi di punta in questo senso la title track, Tokyo Tapes e, in chiusura, If You WannaTeardrop.
Ulteriore nota di merito per l'artwork del vinilazzo, davvero ben curato, con tanto di poster all'interno.
Certo, non si può gridare al miracolo per l'ennesimo disco Ramones-core, ma sicuramente fa piacere sentire qualcosa di godibile dopo un 2015 abbastanza deludente sul piano delle nuove uscite.

mercoledì 2 settembre 2015

MONTECIO COOL KIDS: RICCOBELLIS + ON MY ARMS


Dopo la pausa estiva ricominciamo a portare del (in)sano punk rock nella nostra città.
La casa-base resta la stessa, il CBGB di Montecchio Maggiore, aka il CIRCOLO MESA, che per l'occasione si presenta fresco di ristrutturazione.
Il calcio d'inizio di questa seconda stagione verrà dato da due band che conosciamo bene: RICCOBELLIS e ON MY ARMS.

I Riccobellis vengono da Brescia e suonano insieme dal 2009. Due album all'attivo: il freschissimo WE ARE ON A MISSION uscito lo scorso maggio per Monster Zero Records, e BOOZE UP WITH DEE DEE RAMONE uscito nel 2010 per Sp Records.
Dal vivo sono inarrestabili, e ve ne accorgerete.

Gli On my arms sono un quartetto veneziano nato dalla fusione di My First Seconds e Dozeneyes. Hanno pubblicato un ep da 6 pezzi intitolato READY TO GO, e questa sera ci faranno ascoltare in anteprima i pezzi che finiranno sul loro primo album, in uscita a breve.

A mezzanotte in punto si alzano i calici e si brinda all'ennesimo compleanno del "Condor di Cochabamba" aka El Moya.

* INGRESSO GRATUITO *
Birre artigianali stratosferiche;
Cucina aperta per i palati più sfiziosi;
Tanto amore.

The Razorbacks - "Sometimes"



Ho avuto la fortuna di avere questo dischetto tra le mani prima della sua uscita ufficiale.
Vorrei partire dicendo che i Razorbacks non fanno niente di nuovo e penso sia proprio questa la loro forza.
Trovo veramente assurdo, ma piacevolmente assurdo, che nel 2015 possano esistere dei ragazzi di 17/18 anni che facciano ancora questa musica. Ehi, avete presente come sono i loro coetanei?
I Razorbacks sembrano usciti direttamente dagli anni '90 dopo essersi storditi con 1039/Smoothed Out Slappy Hours dei Green Day!
A credere in loro sono state tre etichette, le Romane Let's Goat Rec., Lonely Raven Rec. e la attivissima One Chord Wonder.
Aspettando l'uscita ufficiale preannunciata verso la fine di settembre, ci godiamo in anteprima uno dei 4 pezzi di Sometimes chiamato Octopiss Garden a questo link.

Bravi ragazzi!