domenica 31 agosto 2014

Machete - From The Rust


I Machete sono un quartetto from brianzasenzasperanza che propone un punk hardcore piuttosto personale anche se non mancano riferimenti ai mostri sacri del genere (NOFX, Good Riddance, ma anche i più moderni AWS). From The Rust è il loro extended play di debutto, registrato all’ormai arcinoto Toxic Basement Studio di Carate dal buon Charlie Greedy Mistress. Dopo l’intro strumentale, che giustamente i bagai hanno intitolato Intro, è un susseguirsi di riff potenti e mai banali, ritornelli azzeccati e cori urlati tra cui spiccano Dreamkiller e Feed The Flow. Sicuramente ci sono delle cose da aggiustare (per esempio la parte vocale. A mio parere non è stata curata tanto quanto quella strumentale), ma, se vi piace il genere, è un disco che mi sento di consigliare! Insomma…METALLO!



PS: Nota a margine, Masu e soci stanno cercando un batterista, se siete interessati non esitate a contattarli!

Jonny Two Bags - Salvation Time

Isotone Records - 2014

Amore, odio, amore, odio... Jonny Two Bags è nelle grazie di giovani e vecchi punk rocker in quanto chitarrista dei Social Distortion e degli U.S. Bombs. Tuttavia aveva parecchio deluso quando si era palesato davanti ai nostri occhi come chitarrista di CJ Ramone ed era riuscito a sbagliare alcuni degli inni imprescindibili del Punk Rock. Alla fine della fiera si perdonano gli errori e si guarda avanti anche se una certa riserva rimane. Jonny ha appena fatto un album solista che in una 40ina di minuti raccoglie 10 tracce (e una bonus track). Non è un album Punk ma bensì un piacevole ascolto di Rock che strizza l'occhio ai Creedence Clearwater Revival ma tiene ritmi più sostenuti e chitarre a tratti più distorte. Nota di merito per il singolone Hope Dies Hard. Non sarà l'album del mese ma un ascolto da Relax Time se lo merita. Lo potete ascoltare qui.

sabato 30 agosto 2014

The CRY! - Dangerous Game

Taken By Surprise Records - 2014

Da Portland arrivano i The CRY!, nuova aggiunta alla lista delle band protagoniste di questo piccolo rinascimento del powerpop americano. Il gruppo nato nel 2011, ha pubblicato il proprio album di debutto eponimo lo stesso anno e a marzo 2014 ha dato alle stampe la seconda fatica discografica, "Dangerous Game".
Dieci pezzi rigorosamente sotto i tre minuti e mezzo, allegri e scanzonati, con melodie e riff semplici ma accattivanti e una buona dose di cori e armonie vocali.
Il sound pesca esplicitamente a piene mani dai loro compianti concittadini Exploding Hearts, su tutte sentitevi Seventeen o Nowhere To Go , stemperandoli però con una dose di influenze anni '70, come in Same Old Story.
Le canzoni sono sempre godibili, senza cali di qualità. Spicca a mio parere Dangerous Game, un vero gioiellino con un tocco alla Cheap Trick che rivela un bel potenziale per la band.
L'album lo potete ascoltare per intero qui.


lunedì 25 agosto 2014

The Crooks – 15 (Wasted Years)


E ridendo e scherzando, sono 15 anni di Crooks! Questo nuovo 7” è decisamente il miglior modo di festeggiare il traguardo. Si inizia con il botto, il primo pezzo infatti è un remake di The Way I Choose, la b-side del primo 7”, un back in the day targato 1999 quando ancora i Truffatori erano un trio con Paolo Gerson al basso. Segue una canzone che vede alla voce Ette-boy. Una discreta bombetta, anche se ho saputo da fonti attendibili che questa volta John Lennon non centra nulla con la melodia. Pare infatti che sia stato Enzo di Domenico a suggerire in sogno al buon Ettore l’azzeccato motivetto, durante una tormentata nottata post indigestione di cozze. Il lato B è decisamente quello più pop e si apre con l’ironica e divertente P.P.S. seguita da quello che probabilmente è il mio pezzo preferito del disco, Who Knows? con ancora Fab alla voce. Insomma…un corale buon compleanno dalla Caserma ai veterani Fab ed Ette e agli ormai consolidati Lello e Brix, unito ai complimenti per il piacevole dischetto!

AGGIORNAMENTO A CURA DI ETTE CROOKS:
....esce in tre colori su etichetta White Zoo...la versione digitale scaricabile col codice insieme al vinile ha in regalo un live dei crucchi del 1999 al CS Garibaldi rimasterizzato!!!

sabato 23 agosto 2014

Alfatec "Otium"


Gli Alfatec da Firenze fanno uscire il loro secondo album e con estremo ritardo mi accingo a recensirlo…scusate ragazzi ma la vita del soldato è dura!
Qualcuno me ne parlò come un gruppo HC, ma ascoltando le 11 tracce di cui è composto Otium sento, con mio enorme piacere, tante influenze diverse.
Capiamoci, l'hardcore canonico ha un po' stancato e se non ci metti qualcosa di tuo che lo rende un tantino diverso e originale, sei l'ennesimo clone.
La voce del cantante mi piace un casino, incazzata e strillata e non accenna a nessuna melodia, altra cosa che apprezzo tantissimo, i gruppi incazzati con l'intermezzo frociata non li sopporto, prendete una posizione!
Chitarroni rock'n'roll, assoli tiratissimi ma non lunghi che ci sfasciano i coglioni e un alternarsi di mid tempo e velocità assassine! A tratti mi ricordano i Bronx che a mio parere sono sull'olimpo degli strilloni.
Testi tra l'impegno politico e l'introspettivo, mai banali.
Insomma, avrete capito che qui c'è materiale un po' per tutti i gusti. Sicuramente un disco sconsigliato a chi si nutre di solo punk rock o pop punk, ma consigliatissimo a tutti quelli che si alzano alle sette del mattino e hanno bisogno di una botta di energia per affrontare la giornata; caffè, cuffie, rodimento di culo e Alfatec, vai!


venerdì 22 agosto 2014

Propagandhi, RVIVR, War On Women @ Webster Hall (NYC, 17/08/14)


Il Webster Hall è una discoteca dell'East Village suddivisa per stanze. Al piano superiore una grande sala concerti contiene un migliaio di persone. Stasera siamo lì. Il palco è davvero alto, stile Alkatraz o vecchio Rolling Stone per intenderci. Alle 19 i War On Women sono sul palco. Suonano circa 25 minuti e bisogna ammettere che sanno intrattenere il pubblico. Tuttavia mi fanno abbastanza cacare e come molte band simil-HC scadono nell'anonimo. Inoltre non amo i proclami femministi. Rimandati a settembre. Tocca ai RVIVR: sono qui solo per loro e più mi guardo intorno più mi accorgo che non sono l'unico. Spaccano davvero il culo e, anche se sono fin troppo puliti per i nostri standard, fanno un concerto della madonna. Suonano per lo più pezzi di The Beauty Between ma anche 2/3  vecchi cavalli di battaglia. Il chitarrista dal palco saluta i suoi genitori (più tardi ci accorgiamo di un vegiazzo con la maglia della band). Unica nota stonata i 3 minuti di discorsi contro le forze dell'ordine... che due coglioni! Finora tutto liscio come l'olio. Ma ci attende un cambio palco lungo all'italiana in una sala strapiena in cui è diventato difficile muoversi. Abbiamo il tempo di notare che, nonostante suonino delle band molto politicizzate e impegnate contro le discriminazioni, c'è l'area VIP - una balconata sopraelevata occupata dagli amici dei musicisti. Sarà che siamo abituati a strisciare per terra per non farci vedere dai nemici in trincea, o sarà che mi sembra un atteggiamento ipocrita... ma mi sta sul cazzo! Ma va bene così perché il concerto dei RVIVR è stato figo di brutto. Quando finalmente salgono sul palco i Propagandhi la nostra attenzione ha perso parecchi colpi. Vediamo mezzo concerto sbadigliando... saranno pure delle bestie a suonare ma i pezzi mi sembrano tutti uguali... non ci siamo. Non siamo gli unici ad andarcene prima della fine del concerto ma vediamo che il grosso del pubblico rimane dentro e sotto al palco c'è pure una bella bolgia. Buon per loro, io però preferisco rimettermi in marcia per una nuova missione.

40 anni di CBGB e un saluto a Tommy Ramone (NYC, 16/08/14)


I soldati non vanno mai in vacanza, i soldati vanno in missione. Mi trovo a New York City: stasera si commemorano i 40 anni del CBGB e gli amici di Tommy Ramone salutano il batterista che ha cambiato la storia del Rock. La location è il Bowery Electric, un bel localino su due piani a 50 metri da quel che rimane del CBGB. Arriviamo davanti al luogo della missione verso le 20. Seymour Stein scende da un Taxi con un bastone nero su cui ha inciso la scritta Ramones. Nell'attesa dell'arrivo degli altri ospiti chiacchiera con una tettona... Arrivano Monte A. Melnick, Bob Gruen, Danny Field e Spencer Drate.


Sono le 21 quando la serata comincia: per circa una mezzo'oretta i personaggi sopracitati (e altri) si alternano sul palco per spendere qualche parola per ricordare Tommy. Anche un soldato che ha sputato in faccia ai nazisti si commuove nel sentire raccontare aneddoti e pensieri su quello che fino a un mese fa era l'ultimo membro fondatore dei Ramones. Impossibile riportare i discorsi senza banalizzarli. Impossibile spiegare cosa si prova ad essere una delle 50 persone presenti.


Dopo un veloce cambio palco tocca a Daniel Rey e i suoi Martinets. Sono un quartetto abbastanza stagionato ma suonano da Dio, energici, precisi, rock! Il cantante sembra David Byrne invecchiato male (asd), il batterista ha i capelli lunghi e la piazza (idolo!), il bassista sembra l'amico dell'inserviente di Scrubs e Daniel è Daniel porco mondo! Mezz'oretta di set senza cover ma di grande intrattenimento. Davvero una bella sorpresa. La serata finisce prestissimo ma non possiamo non dirci soddisfatti.

Good Bye Tommy! We Love You!

giovedì 21 agosto 2014

Raw Power – Tired And Furious


La storia dell’accacì italiano. Tornano a distanza di quattro anni dal precedente “Resuscitate” con un nuovo batterista e freschi di contratto con l’etichetta americana Beer City Records. Se conoscete già i Raw Power sapete cosa aspettarvi: 16 pezzi di hardcore misto a thrash suonato a mille all’ora con anche qualche apertura melodica (vedi Time To Remember). Non siamo davanti al capolavoro della loro discografia (SFTG rimane inarribabile), ma sicuramente Tired And Furious è un disco di solido hardcore vecchia scuola e, di questi tempi, non è poco. Nota a margine: la copertina è opera di Joe Petagno, padre dello Snaggletoth, ulteriore cinque alto!  

mercoledì 20 agosto 2014

The Muffs - Weird Boy Next Door


The Muffs!! Video ufficiale per Weird Boy Next Door, singolo estratto dal nuovissimo album Whoop Dee Doo uscito per Cherry Red Records lo scorso 29 luglio. Check it out!

venerdì 15 agosto 2014

Buckcherry; Crucified Barbara: nuove canzoni in anteprima

Per allietarvi il Ferragosto la caserma vi propone un paio di ascolti in territorio hard rock e metal, perfetti da sparare a tutto volume mentre girate le salamelle sulla griglia o aprite la decima birra della giornata: sul sito del magazine Revolver sono infatti disponibili in esclusiva le anteprime delle prossime uscite di Buckcherry e Crucified Barbara.

Per gli hard rocker americani si tratta del pezzo The Motherfucker che anticipa l'EP "Fuck" in uscita il 19 agosto, che conterrà cinque pezzi tutti contenenti la suddetta parola nel titolo. La canzone potete ascoltarla qui.

2014 - F Bomb


Le reginette del metal svedese invece propongono Electric Sky, tratto dal prossimo album "In The Red", la cui uscita è prevista per il 10 settembre. Cliccate qui per l'ascolto.

2014 - Despotz Records

CJ RAMONE firma per Fat Wreck



Oramai lo sapete già tutti, date le vacanze non siamo riusciti a essere scattanti e veloci....tuttavia ci teniamo a pubblicare anche su SNAFU questa bella notizia!
Bravo CJ e brava Fat Wreck....finalmente torni a produrre roba valida!

sabato 9 agosto 2014

SNAFU 2.0: Tommy 27, gli Agnostic Front e la fauna

Il tipo che si spaccia per il tipo che a sua volta si spaccia per Tommy 27 (che si spaccia per Speciani) ci manda un 2.0 della serata NOFX al Carroponte....lo stile è fedele a quello del Tommy27 originale, ma il non aver dovuto correggere nessun errore ortografico mi fa pensare che forse l'articolo è stato scritto da un amico del tipo che si spaccia per Speciani quando si faceva chiamare Tommy27.

Serata interessante al Carroponte a Sesto: curioso in particolare di vedere cosa combina Lars Frederiksen dei Rancid con questo suo progetto degli Old Firm Casuals ci vado.
Partenza che mi riporta indietro di 15 anni in otto su un furgone pieno di birrette e cazzate, ottimo!
Arriviamo presto ma già circola molta gente, ci sono giovanissimi e vecchie glorie, tatuaggi e vestiti strani, creste colorate, barbe lunghe e rude boys: fauna da concerto Nofx, non mi dispiace...
Salgono sul palco Lars e soci; avevo sentito qualcosa di loro su youtube ma non mi avevano fatto impazzire, l'impressione dal vivo è invece opposta: energia a manetta, cori ottimi, canzoni tirate ma con un minimo di melodia e la voce di quel grandissimo di Lars che spacca il culo.
La formazione è a sorpresa a quattro con una new entry alla seconda chitarra che Lars presenta come al suo quarto show: si vede! anche l'abbigliamento non è in linea con gli altri: tutti camicione scozzesi e jeans da rude boys e lui tutto vestito di nero. ll bassista fa ottimi cori ma non mi piace quando canta, fa le canzoni più tirate. Inosmma ottima band, Lars promosso a pieni voti!
Poi gli Agnostic Front: scusate ma il New York Hardcore non mi piace, non so giudicare uno con la bandana che urla a squarciagola....alla fine cover di Blitzkrieg bop...
Infine Nofx: parliamoci chiaro, a me piacciono e han fatto dischi della madonna che ci han cresciuti.
Solita prova (ormai ho perso il conto di quante volte li ho visti) da Nofx: minchiate a tirare in lungo, pause tra una canzone e l'altra, Fat Mike che si scola una decina di cocktail prontamente refillati dal roadie: sono i soliti Nofx, invecchiano e rallentano ma i pezzi ce li hanno alla grande quando li fanno la gente impazzisce. La maggior parte del pubblico è qui per loro e si vede, il pogo è bello spesso e il Carroponte bello pieno. Ormai si possono permettere di non mettere in scaletta le hit e infatti prendono pochissimo da Punk in Drublic (Leave it alone, Perfect government,Reeko) e da ..So Long (Eat the Meek a Champ Elysses) fanno molto da tutti gli altri.
E' chiaro però che non fare The Brews e Don't call me white lascia sempre l'amaro in bocca. Insomma Nofx come te li aspetti nel bene e nel male.Ottima serata!
tommy27

venerdì 8 agosto 2014

SNAFU 2.0: Bass Drum of Death: Left For Dead!


Black Lips, Wavves, Best Coast, Cerebral Ballzy, Harlem, Crocodiles, Young Boys, The Spits, Smith Westerns, Skaters, Dum Dum Girls, Yuck, The Men, Girls, Real Estate, Big Deal, DZ Deathrays e Japandroids sono solo alcuni tra i mille nomi del selvaggio revival garage degli ultimi anni.

Bass Drum of Death (Oxford, Miss.) è il progetto personale di John Barrett, e fino all'anno scorso era uno dei nomi più sottovalutati nel genere. Con il secondo disco arrivano le apparizioni in colonne sonore di videogame (Grand Theft Auto V, Gran Turismo 6), campagne pubblicitarie (H&M, Nascar, Foot Locker), e TV (BBC), i cachet crescono e portarli a Milano al Magnolia sembra impossibile. Mi accontento di una breve intervista e mixtape.
Ieri l'etichetta Innovative Leisure pubblica in streaming il nuovo singolo Left For Dead che anticipa il disco, in uscita ad ottobre, di quella che è diventata una tra le band di sporco rock and roll più valide in circolazione.
La copertina dell'LP titola: Rip This!



Giovi Boy ☯♓☮

giovedì 7 agosto 2014

SNAFU 2.0: Nofx - Old Firm Casuals - Agnostic Front

Il soldatino Giovi Boy non ha bisogno di presentazione....ha tanto da dire e lo lasciamo parlare...non senza dirgli grazie!

Gli OFCs e un circle pit che li celebra.

SuperFreakonomics è un libro di economia scritto da un paio di americani un poco più folli dei loro connazionali, Steven Levitt e Stephen Dubner, rispettivamente un professore di economia dell'University of Chicago e un giornalista di New York City che collabora con il NY Times e il New Yorker.
Il libro sfida i modi tradizionali di pensare ponendo parallelismi e domande del tipo: un cambiamento di sesso può aumentare il tuo stipendio? Mangiare i canguri può aiutarci a salvare la Terra? Quali sono i modi migliori per continuare a rinviare la morte? Ma soprattutto: in società crea più valore aggiunto un pappone o un agente immobiliare?
Negli ultimi giorni ho molto pensato a quanto il mondo possa essere bello, cattivo, simpatico, brutto e, in ultima analisi, super stravagante, e volendo sentire il parere di Levitt e Dubner alle 6 esco per andare a prendere il libro in centro.
Alla Mondadori comunque non ci arrivo perché incontro prima alcuni amici che mi fanno notare che è il giorno del concerto dei NOFX al Carroponte (lo sapevo) e gli Old Firm Casuals iniziano tra tipo meno di un'ora (questo no). Bizzarro, no?
Rimando l'acquisto del libro e salto in macchina ma il trip rimane e mi fornisce una chiave di lettura per l'intera serata e molto altro ovvero: quanto gli americani possano essere dannatamente fuori di testa forse per una sostanziale mancanza di preconcetti culturali.

Gli Old Firm Casuals sono una band davvero forte.
L'apertura è con Langskib (solo musica, devastante), poi Lars canta Perry Boys, A Gang Like Us, Born Criminal, For The Love of It All, You Better Start Runnin'. I titoli descrivono bene l'umore delle canzoni e dopo i primi istanti necessari ad assorbire il pugno dell'amplificazione Marshall il pubblico risponde e la situazione diventa davvero mega Oi!.
Cose che ha fatto Lars nella vita in ordine sparso: suonato negli UK Subs, prodotto album per Agnostic Front, Dropkick Murphys, entrato nei Rancid, prodotto album di Marky Ramone and the Intruders, lavorato con Epitaph, firmato con Warner Bros Records, lavorato con la Tony Hawk Foundation per il recupero delle periferie urbane depresse, messo in pausa i Rancid.
Cose che fa Lars stasera, in ordine: il primo concerto di spalla agli adorati Agnostic Front, un'ottima performance, cantare nella cover di Radio con i NOFX.
La band è appena diventata un four-piece, includendo un nuovo chitarrista, e nonostante la compattezza generale dei riff mi è sembrata una scelta piuttosto azzeccata.
Il Carroponte non sembra essersi molto organizzato per ospitare la folla radunata dai concerti di stasera e mentre impiego circa 45 minuti per rimediare un paio di spiedini (ottimi, tra l'altro) prima del concerto degli Agnostic Front, il movimento Nun Te Pago NOFX raggiunge il successo sfondando una qualche entrata. Modalità Oi!: off. Street punk: on.

Gli Agnostic Front saltano sul palco per la prima canzone vestiti in nero e con un look complessivamente intimidatorio, fanno davvero brutto. Continuano a saltare per tutta la durata del concerto davanti a una platea da sold-out e nella quale i circle pit si sprecano.
Se come gran parte dei loro colleghi HC gli Agnostic Front non sono più dei minors (viaggiano ben oltre i 40 anni) ciò che è ancora chiaramente percepibile è il threat che la band e l'intero genere devono essere stati per gli Stati Uniti circa tre decenni fa, quando erano praticamente bambini e da soli hanno inventato un genere musicale e combattuto vere e proprie battaglie contro bigotti, fricchettoni e il nulla delle peggiori periferie americane.

Gli spiedini sono cotti al punto giusto e li mangio da solo perché i miei amici hanno preferito l'alcol, bene per il quale la fila era fastidiosamente più scorrevole. Nel frattempo conosco una ragazza che mi ferma per chiedermi dove avessi preso la camicia.
Seguo la prima parte della scaletta degli Agnostic dai tavoli in fondo al prato, ma quando Marco Balestrino dei Klasse Kriminale raggiunge il palco per cantare Crucified e Gotta Go sono abbastanza vicino al palco per riconoscere il suo viso. Il set si chiude con una cover di Blitzkrieg Bop in cui un ottavo non si sente nemmeno per sbaglio. Una manata.

In azione: io e un tizio a caso dietro

Fat Mike sale sul palco con un vodka-campari già andato per metà, e probabilmente non era il primo della serata.
Con il primo pezzo la band mette in chiaro che è lì per dare non più del 60% di quello che potrebbe dare e poi prosegue con 72 Hookers, Murder the Government, Bob, Seeing Double at the Triple Rock, Radio, Leave It Alone, Dig. Tra una canzone e l'altra passano un paio di minuti e non sono sicuro che il pubblico sia sempre in grado di cogliere le provocazioni, comunque a intervalli più o meno regolari qualche bicchiere o scarpa vola sul palco in risposta alle affermazioni di Fat Mike. Una Globe colpisce il vodka-campari sul palco ma la riserva dev'essere praticamente infinita e il bicchiere viene sostituito.
Il livello si alza con Eat the Meek: “On this song.. if you got some pot.. well you better throw it away and start doing your coke”, e su Linoleum voglio piangere perché nonostante i NOFX non siano esattamente sul pezzo stasera si riesce a capire quanti capolavori abbiano inciso nei loro tipo 12 album, 15 ep, eccetera e quanto questi siano stati importanti per una certa concezione della musica e per la vita in generale. Li so tutti a memoria.
L'impressione che si ha è che stiano suonando davvero quello che vogliono, e tutti quanti comunque cantano tutto.

NOFX encore, Limo non torna sul palco

I capolavori sono incisi, i dischi e biglietti venduti e ora rimane solo da fare festa, infatti la scelta improvvisata per i pezzi finali è abbastanza delirante.
Prima di abbandonare il palco definitivamente gli eroi ritornano due volte, e salutano dicendo “see you in three years”. Dai magari facciamo prima!

Firmato: Giovi Boy ☯♓☮

The Biters are back!



In arrivo un 7" in edizione limitata e colorata per il quartetto powerpop preferito da Pvt. Rehab e dal commilitore ZioPera. Nell'attesa la band ha messo online uno dei due pezzi contenuti nel dischetto. Lo potete ascoltare qui. A Settembre i Biters si concedono anche un mini tour in giro per gli USA. Teniamo gli occhi aperti!
News Update: Potete preordinare il 7" qui. Occhio! Non è per nulla economico...

Live Report: Anti-Flag, A Wilhelm Scream, Gnarwolves @ Magnolia


Grande appuntamento per gli amanti del punk rock in una Milano semideserta ad inizio agosto. La caserma non può mancare ed alle 21 precise parcheggia il blindato al circolo Magnolia. Le prime due cose che mi vengono in mente appena entrato sono: 1) wow, c'è già tanta gente! 2)Figata suonano nel palco piccolo!
Bello vedere come tante persone siano arrivate presto per vedere gli inglesi Gnarwolves che alle 21.15 puntuali salgono sul palco. Li avevo visti un po' di tempo fa di spalla ai Broadway Calls e sinceramente non mi avevano acchiappato tanto...stavolta invece sembrano una band diversa! I tre di Brighton iniziano a bomba, la batteria suona velocissima e tra i facinorosi sotto il palco scatta subito il pogo. Prima di oggi avevo ascoltato giusto qualche canzone e non conosco molto i loro pezzi ma senza dubbio live sono d'impatto e ti prendono subito. I tre sul palco sono presi bene, felici di vedere una così bella risposta del pubblico e suonano con energia e intensità. I ragazzi sotto al palco, caldi e partecipi sin dall'inizio, rispondono alla grande e intonano forte il coro "GNARWOLVES! GNARWOLVES!". Insomma grande prova da parte dei Gnarwolves e grande inizio di serata!

AWS, fotona di Pvt. Rehab

Breve cambio palco, noi intanto, carenti in equipaggiamento, cerchiamo disperatamente un qualsiasi prodotto chimico che ci difenda dall'assalto delle zanzare. Non trovandolo alla fine decidiamo di alleviare il fastidio con una birra fresca. Fino a qualche mese fa non conoscevo gli A Wilhelm Scream, ho iniziato ad ascoltarli proprio in previsione di questa data e devo dire che mi si è aperto un mondo...è stato praticamente amore immediato. Sono stracurioso di sentirli, è la prima volta che li vedo e le aspettative sono alte. Nuno checka la voce con un bel porcodio, sempre efficace, rompendo subito il ghiaccio. Che dire del live degli AWS? Semplicemente DEVASTANTE! Ho visto poche band suonare così...delle bestie...potentissimi, tecnicissimi e precisissimi. Band decisamente bomba e concerto pure! Sono ferrato solamente sugli ultimi due album e ricordo che, in ordine sparso, han suonato I Wipe My Ass  With Showbiz + 5 To 9, Boat Builders, The Horse, The Last laugh e altre canzoni strafighe, datemi una mano voi che siete certamente più esperti. Ripeto: live DEVASTANTE e non vedo l'ora di rivederli dal vivo.

Delirio con gli Anti-Flag (Pvt. Rehab)

Non sono mai stato un grande fan degli Anti-Flag, su disco non mi hanno mai preso più di tanto, ma live spaccano un sacco. Li avevo visti di supporto ai Bad Religion qualche tempo fa a Milano e mi avevano davvero impressionato, tanto che mi ero ripromesso che sarei andato sicuramente a vederli se mai fossero tornati. Così eccomi qua, già soddisfatto per i due live appena visti, non vedo l'ora di vedere anche loro. Non mi dilungherò sulla scaletta che mi pare sia uguale a questa (correggetemi se sbaglio), praticamente un mix di tutti i classiconi della band che ha da poco compiuto i vent'anni di attività. I 4 di Pittsburgh infiammano subito il numeroso pubblico, tutti sono presi bene e il concerto va alla grande! Impossibile restare fermi su pezzi come Fuck Police Brutality, Underground Network e This Machine Kills Fascists o coinvolgenti come Press Corpse One Trillion Dollars. Anche se sono veramente stretti con le tempistiche gli Anti-Flag concludono con un bel bis e per ultima c'è Power To The Peaceful, degna conclusione con Pat Thetic e Cris in mezzo al pubblico come al solito. Era difficile tenere testa al live degli AWS ma gli Anti-Flag ci riescono alla grande e portano a casa un ottimo concerto.
Serata spettacolare, da dieci e lode, grazie a tutte le band, al Magnolia e a Ghost Agency. Alla prossima!

lunedì 4 agosto 2014

The Dictators NYC @ Tambourine (Seregno, MB)


Boom! Un pezzo di NYC arriva in Brianza! Che ci volete fare, la globalizzazione prevede anche questi scenari. Sono anni che voglio vedere i Dictators e l'occasione è troppo ghiotta. Alle 22e15 entriamo al Tambourine e i local Leeches sono già sul palco: bella performance ma abbiamo già versato litri di inchiostro (o pixel se preferite) sui canturini quindi non serve aggiungere altro. Il piatto forte della serata, i newyorkesi Dictators, è servito alle 23. Che dire? c'è un motivo se al 2 di agosto il Tambourine è pieno e si scoppia di caldo. E poi saranno pure dei vecchietti capelloni e tamarri ma sono i Dictators e sono più ganzi di un pugno sui denti. Concerto della madonna che regala chicche su chicche. Il microfono si rompe e Manitoba chiede più volume in spia. Il fonico non capisce e dopo 50 richiami del tipo "non abbiamo percorso 5000 Km per suonare di merda" guarda il fonico e con non poca stizza pronuncia le parole che ricorderemo per tutta la vita: "Oh Paesà!" Ilarità generale del pubblico... fonico marchiato a vita! Il povero Thunderbolt dietro le pelli sta soffrendo un'afa tremenda e si attrezza con un sacchetto pieno di ghiaccio direttamente sulla testa. Ross the Boss è un metallaro invecchiato ma ci metterei la firma alla sua età a potermi permettere un giro del mondo con la chitarra in braccio senza apparire ridicolo. Al basso Dean Rispler, storico bassista dei Murphy's Law, sfoggia una capigliatura degna dei peggiori anni 70 e 80...idolo! Alla seconda chitarra la vera sorpresa, Mr. Daniel Ray. Non servono parole... lo considero un Ramone al 100%. Nonostante le condizioni non ottimali fanno un concertone e il pubblico risponde nel migliore dei modi. Manitoba alla faccia della sua età scende a cantare tra il pubblico in più occasioni e il sing-a-long si fa sentire forte e chiaro. Applausi! La vecchia guardia della grande mela non delude mai!