mercoledì 24 settembre 2014

Steve & The Jerks And Anteenagers M.C. - Campo-logy

Area Pirata - 2014

Mi passano questo dischetto tanti mesi fa....faceva freddo (come adesso) ma mi vestivo molto più pesante. Ero al LO-FI per vedere l'ennesimo concerto triste e privo di gente.
Lo butto in macchina, sul sedile intendo, e poi lo butto in camera...a caso. Lo metto in macchina (nell'autoradio) solamente tre settimane fa perchè reputo sia giunto il momento di ascoltarlo.
Il disco rappresenta l'antologia di tale Fred Campo, un francese che ha suonato negli Steve & The Jerks e negli Anteenagers M.C.....sti cazzi? Per quel che mi riguarda questo non vuol dire nulla...sono un ignorante e non ho mai avuto il coraggio di addentrarmi nel mondo onanistico del garage e lo-fi tempestato di band meteora che scoreggiavano nel microfono senza sapere che a distanza di decenni sarebbero diventate le stelle guida di band quali Snookys e....Snookys....e forse anche del Carminati post-Snookys.
Insomma....metto il dischetto nel lettore CD 21 giorni fa e lo tolgo solamente ora dalla macchina (e solo perchè ho comprato il CD dei Mega). Wow! Che figata! Scordatevi le scoregge col distorsore, qua ci sono dei pezzi punkrock con ritornelloni pop e schitarrate acide da paura. Quando finisce ti viene voglia di risentirlo e solo per questo mi sento di gridare al miracolo. Sto Fred Campo, chiunque esso sia, si è sicuramente meritato un'antologia accompagnata da una copertina così orrenda da risultare geniale.
Io me ne sono innamorato....consigliato a tutti i fan dei M.O.T.O. (a tratti molto meglio Campo, a tratti Caporino rimonta) e sconsigliato a tutti gli amanti delle scoregge ultrasoniche...qui ci sono solo pezzi belli!

Twister - Don't Worry Tim

Let's Goat Records/Big Caviglia Records - 2014

I Twister sono un quartetto romano già noto alle cronache di Snafu. Don’t Worry Tim è un 7” che contiene 4 pezzi veloci ed energici. Schitarrate distorte e piene, una batteria potente e un mucchio di cori sono la perfetta base per delle melodie orecchiabili e godibili. È abbastanza evidente che sti ragazzi si sono fatti le ossa negli anni 90 e che ne sentano ancora una forte influenza sul piano musicale e non.  Nonostante la qualità del lavoro sia sicuramente notevole, senza picchi negativi o sbavature evidenti, il pezzo che più conquista è il terzo: I Gotta a Girl ti fa venire voglia di tornare al liceo (non a studiare, sia chiaro) e di rincorrere la ragazza di cui ti eri segretamente innamorato nei corridoi di un fatiscente edificio scolastico per poi limonarla durissimo sotto il diluvio. Totale!
La ciliegina sulla torta è l’artwork di questo bel dischetto: curato, con foto, testi, cazzi&mazzi. FINALMENTE una band che non si limita a darti un pezzo di plastica con l’etichetta scritta a mano. Pollice in sù per i Twister! Heyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!

lunedì 22 settembre 2014

SNAFU 2.0: Il mio D-Day

Il soldato Davide mi fa un regalo davvero gradito, coglie in pieno lo spirito del 2.0 e mi manda i suoi pensieri post "gita" in Normandia.
A parte l'invidia (io non ci vado dal giugno del '44) questa articoletto capita a fagiuolo dato che proprio in questi giorni sto finendo di leggere Operazione Paperclip, ovvero come il Governo degli Stati Uniti sia riuscito a mandare a puttane il sacrificio di tutti quei soldatini che si sono buttati nella mischia per prendere a calci in culo i crucchi impazziti.
Grazie soldatino Davide!

La memoria....

Ho promesso a Pvt. Snafu che avrei scritto qualcosa su i miei giorni in Normandia e in particolare sulle visite fatte a musei, spiaggie e zone legate al D-Day.
Con la scusa della recensione di un vinile di gruppi locali della zona, che potete leggere su 7pollici - solo recensioni di vinili,  mi metto a scrivere e questo mi sembra il posto adatto dove raccontare la mia storia, ripercorrendo luoghi, città e persone incontrate lungo il mio viaggio.
A una settimana di distanza da quei momenti rimettere insieme le idee è ancora un po’ dura. Ricordi, immagini, emozioni sono ancora intrecciate tra loro in una grande matassa dai tanti colori diversi ma ancora vivi dentro di me. Proverò a metterli in fila e scriverli nero su bianco partendo dall’inizio del viaggio.
Il Cotentin è la regione a nord-ovest della Normandia, qui si sono paracadutati nella notte del 6 giugno del 1944 le truppe aviotrasportate della 101° e 82°, tanto care a Snafu e a tutti i ragazzi della nostra caserma. Sul campanile della chiesa di Sainte-Mère-Eglise c’è un manichino appeso con tanto di paracadute in memoria di quella fatidica notte in cui il soldato Johnn Steele, vi ci rimase appeso sotto il fuoco nemico. Di fronte alla chiesa si trova il Musèe Airborne che conserva uniformi, mezzi, blindati e un C-47, l’Argonia, origniali. Il museo propone tramite un percorso fatto da immagini e filmati i giorni che anticipano e seguono il D-Day dal punto di vista degli aviotrasportati.

Ready to go....

Nelle vicinanze troviamo la toccante Utah Beach, la spiaggia più a nord delle cinque in cui fu attuato lo sbarco e il piccolo paese di Carentan liberato dagli uomini della 101° a cui è stato dedicato il Dead Man’s Corner Museum. Qui si trova tra le altre cose, l’uniforme originale e i gli effetti personali del Maggiore Winters, si sente che è ancora vivo lo spirito dell’Airborne e delle sue imprese.
Scendendo verso sud-est incontriamo Omaha Beach liberata dalle truppe di fanteria, resa celebre dal film “Salvate il soldato Rayan”, dove vi sono state la maggior parte delle perdite americane. A dominare la spiaggia presso Colleville-sur-Mer troviamo il Normandy American Cemetery and Memorial dove sono seppelliti 9.387 soldati americani caduti in Normandia. Lo splendido memoriale ci ricorda il sacrificio di tutti questi ragazzi ed è davvero toccante
Proseguendo in direzione est, passiamo per il paese di Longues sur Mer dove si trova perfettamente conservata ed è visitabile una batteria tedesca, davvero impressionante, posta a difesa delle coste.
Scendendo fino a Gold Beach incontriamo lo splendido paese di Arromanches sul mare; qui è presente un bellissimo museo dedicato allo sbarco. In questo museo viene mostrata tramite dei bellissimi filmati d’epoca l’impresa degli alleati nel realizzare un porto artificiale, durante il periodo dell’invasione, per lo sbarco di mezzi, vettovaglie e armi sulla spiaggia del paese.


Questo in pochi giorni di soggiorno è stato quello che ho avuto il piacere e l’onore di vedere insieme ai miei due compagni di viaggio, amici di una vita. Spero con questo breve racconto di essere riuscito a portare anche a voi quello che ho provato io e che si prova visitando questa terra piena di storia. Settant’anni dopo lo sbarco la memoria deve continuare. Currahee!

SNAFU 2.0: Los Pata De Lana video + disco

I Los Pata de Lana ci mandano il video di "The One I Want", un pezzo che sarà contenuto nel primo album "No Fun in Salta" (10 pezzi di punk rock in salsa argentina).

SNAFU 2.0: Report Tim Vantol @ Ligera


Riassunto in due parole: gran macello! proprio una gran serata!
Andiamo in ordine: due amici mi invitano a 'sto concerto, è il primo che organizzano per la loro nuova creatura, stage-diving.com. L'idea è semplice: si sono rotti il cazzo che alcuni gruppi quando organizzano i tour non cagano l'Italia. Quindi tu dimmi chi vuoi che suoni e io li contatto, nel frattempo tu che li vuoi sentire ti sbatti, fai girar la voce, spammi tutti i tuoi amici in tutti i modi possibili, mi garantisci tot persone, io prendo un gruppo spalla della zona e facciamo il concerto.
Insomma mi invitano a vedere questo olandese che in realtà mi fa un pò sboccare ma per amicizia ci vado.
Arrivo al Ligera e mi becco....Andrea Rock in acustico!! sì cazzo hai capito bene, proprio quel babbo di Virgin Tedio che suona i rancid con la chitarra acustica, roba da scappare via subito, infatti prendo una birra ed esco dal locale...Poi suonano dei cazzo di simil Guccini-Modena city ramblers-con banjo e barbe lunghe...non ho parole!
Finalmente sale Tim Vantol: la formazione è questa, lui sembra Reto Ziegler, ex gran flop della Juve, il bassista è un giovanissimo Van Nisterlooy, il batterista un simpatico Nigel De Jong mentre alla chitarra elettrica c'è Eugenio Fascetti...Iniziano e ... cazzo sono dei galli! col cazzo che è il concerto acustico e intimistico che mi aspettavo, scatta subito pogo e singalong a manetta, tempo zero c'è stage-diving (come poteva non esserci visto il nome degli organizzatori?) e Ziegler si prende benissimo, credo proprio che non sia abituato a 'sto macello.
Il Ligera si rivela il posto perfetto per questo concerto, è pieno, tanti sanno le canzoni, soffitto basso, atmosfera della madonna, si suda, si beve, si poga, si canta!
I cazzo di olandesi si prendono sempre di più, trasformano in Italiano il ritornello di un pezzo per avere più singalong, si fanno prendere dal coro "ce ne andiamo ce ne andiamo ad Amsterdam" che parte più volte, addirittura alla fine batterista, bassista e chitarrista si buttano in uno stage diving
collettivo mentre Tim continua a cantare: figata! Chiudono con quella che penso sia la loro hit "if we go down we will go together" ed è un delirio!
Chi se lo aspettava, gran serata!

27tommy

P.s.  per Stage-diving, voglio proprio vedere se riesci a far venire cazzo di Ben Weasel, ho già il freezer pieno di cubetti di ghiaccio...

domenica 21 settembre 2014

Hardbone - Bone Hard

Rude Records - 2014

Nell'hard rock contemporaneo oltre alla corrente glam c'è un'altra scena altrettanto fertile e vitale, quella derivata, spesso in modo filologico, dagli AC/DC.
Come i loro  colleghi vestiti in pelle e dai capelli cotonati, anche i rocker barbuti in jeans smanicato hanno trovato casa principalmente in Scandinavia e Germania, E proprio dalle lande teutoniche arrivano gli Hardbone, che con "Bone Hard" tagliano il traguardo del terzo album.
La band ha fatto di una rozza potenza il proprio marchio di fabbrica, basati su preponderanti riff mutuati dai fratelli Young, un cantato roco fino ad essere abrasivo e cori e assoli dosati in modo essenziale.
Elementi che di per sé ritroviamo in questo nuovo album, come ci comunica già copertina, ma con dosi diverse alla luce di un maggiore spazio lasciato alla melodia, figlio di una positiva evoluzione del sound e della personalità della band. Insomma, sempre AC/DC nel cuore, ma questa volta senza fermarsi a "Back In Black".
I risultati si sentono: un album omogeneo nel sound e alto nel livello qualitativo.
Si va dall'accattivante Bad Boy, che strizza l'occhio ai colleghi Airbourne e con il suo coro a presa rapida si attacca in testa, a Sound Of The City, rilassata e trasognante, al blues caldo di A Girl Like You, al romanticismo 80's di All Night Long, fino all'assalto incendiario conclusivo di Fire.
Vero, niente di nuovo sotto il sole, ma a fare differenza qui non è l'innovazione, è la personalità, e "Bone Hard" è un lavoro che saprà sicuramente farsi apprezzare da tutti gli amanti dell'hard rock.

sabato 20 settembre 2014

LATIGRE - EP


La Turbopizza Cantù mi consegna a domicilio la prima produzione dei Latigre. Sebbene il gruppo sia di recentissima formazione i componenti sono decisamente dei veterani. Ad accompagnare in questa nuova avventura il buon Lino Maradonas ci sono infatti Fede La Confusione, Boss e Dancan. Non vi sto ad elencare tutti i gruppi in cui hanno militato altrimenti finisco domani, ma se non li conoscete vi consiglio comunque di ascoltare I-Lona Staller, Intercoolers e Serena Grandi Fan Boys. Ma torniamo a noi! Basta far partire il giradischi che i riff potenti e l'inconfondibile timbro vocale di Lino riportano subito alla mente i Maradonas ultima maniera. Infatti i tre pezzi di questo extended play eponimo, registrato al Toxic Basement di Carate, sembrano proprio un ulteriore passo in avanti seguendo la scia di quanto proposto con Qualcosa da Dire. Canzoni ben strutturate, un ottimo lavoro di chitarre alla Turbonegro, unito a melodie catchy e testi mai banali rendono l'ascolto decisamente piacevole. Attendiamo con ansia il disco vero e proprio!  

SNAFU 2.0: Home Festival Treviso #2

Pubblichiamo la seconda parte del report dell'Home Festival a cura del Secret Agent....

E’ ora di cena e ancora non ho mangiato nulla, le lattine di birra comprate con Jorg al supermarket sono finite da poco, giro per il festival come se cercassi qualcosa. Poi ecco che in fondo, là accanto al tendone dei Ramones, sul palco, sento il suono di una motosega, una motosega che mi sembra di riconoscere. Mi avvicino, non avevo dubbi, è una Mosrite bianca, è Chicco Latte+ che la fa suonare! I ragazzi sul palco sono pronti, la formazione è serrata, al basso Leonardo Bom Pro, rullo di tamburi per Puccio Latte+, e alla voce Diego Bom Pro: “Ciao Treviso, we are The Gabbas and we paly only It’s Alive!” “1-2-3-4---“E qui non serve altro, che ve lo dico a fa? Per loro è la quarta volta che si esibiscono insieme.
Sono impeccabili nello snocciolare una dopo l’altra le canzoni di It’Alive. Sotto il palco non sono da solo, ritrovo dietro di me Jorg con altre birre, al suo fianco Flo Hayler che sorride come un bimbo, più avanti arriva anche un Jari-Pekka danzante, Marco del Ramones Sniffing Poster canta. E cosi come dei veri cretini non riusciamo a staccarci da quel palco, cerchiamo di goderci tutto il concerto.
Le canzoni sono perfette, sarà anche il service della madonna, ma i Gabbas non perdono un colpo....beh uno in realtà lo perdono, Puccio Latte+ rompe la pelle del rullante...èpico***!
Il concerto purtroppo finisce, Jorg mi appoggia una mano sulla spalla e con gli occhi lucidi mi dice: "Questi ragazzi hanno capito tutto, hanno trovato la formula!”.
Vedo allontanarsi Florian, sta parlando da solo, mi avvicino e lo sento che ripete:” Era tanto che non mi divertivo così, era tanto che non mi divertivo così, era tanto che....”.
Mi ferma George DuBose che vuole sapere assolutamente il nome della band, e poi Monte (per gli amici “Lupo”) sta parlando con Puccio Latte + e gli dice: “Ragazzo, qualcosa di Tommy Ramone è rimasta e vive dentro di te!”. Cazzo se me lo avesse detto a me sarei svenuto!

***èpico agg. [dal lat. epĭcus] (pl. m. -ci). – Pertinente alla narrazione poetica di gesta eroiche!

giovedì 18 settembre 2014

Live report: The Copyrights @ C.s.a. Terra Di Nessuno, Genova

Pvt. Rehab ci ha preso gusto + Brett sparaflashato in faccia.

E' il 16 settembre e a Milano c'è la Vogue Fashion Night Out. Non potevamo trovare serata migliore di questa per scappare dalla città e dirigerci a Genova dove suonano i Copyrights e un sacco di altre band fighe.
Trasferta impegnativa non c'è dubbio: è martedì, conosciamo gli orari dei centri sociali e la maggior parte di noi ha sbatti o lavora il giorno dopo...ma in definitiva YOLO o no? I soldati genovesi ci promettono che alle 21.30 si parte e noi, più o meno puntuali, parcheggiamo nei pressi del csa per quell'ora. In realtà si inizierà molto dopo...noi nel frattempo stazioniamo al bar dove le due bariste più belle della storia fanno innamorare mezza caserma e commilitoni al seguito. Care bariste, vi prego, non spezzateci il cuore e scrivete almeno un saluto alla caserma.
Alle 22.30 iniziano i Cocks, punk locals di genova, fanno un bel concerto, è la prima volta che li vedo e sento e devo dire che mi sono piaciuti! Bei pezzi, suonati con energia, bel concerto tirato da 20 minuti....così si fa! Nel frattempo il csa si è riempito, ci sono tanti soldati in trasferta belli carichi, volano focaccia e birra come se non ci fosse un domani e c'è una bella atmosfera. Come secondo gruppo troviamo i Biffers da Livorno. Avevo apprezzato il loro album di debutto e sono curioso di sentirli. Tuttavia i tre manzi toscani non mi convincono appieno, li sento eccessivamente lenti e suonano troppo. C'è tanta gente che segue partecipe ma purtroppo il loro live mi annoia abbastanza...di certo la prossima volta mi sorprenderanno ma per ora li preferisco su disco. 
I Not Scientists sono in tour con i Copyrights ma nessuno sa chi siano o li ha mai sentiti (per la cronaca sono un gruppo punk rock di Lione, grazie Google). I quattro francesi ci mettono un'ora a montare il palco, noi vorremmo intonargli un bel popopo o altre canzoni più ignoranti, ma alla fine decidiamo di essere amichevoli con i nostri cugini d'oltralpe. (Scusate ma cercando i video, mi è venuta fuori la chicca che i Finley avevano fatto una canzone per la vittoria dei mondiali, totale!!!).
Tornando a noi, i Not Scientists fanno un bel concerto e i pezzi non sono male però anche loro suonano troppo, è l'una passata, la trasferta si sta facendo impegnativa e vogliamo sentire i Copyrights. Inutile dire che quando gli americani attaccano scatta il delirio. Pogo, dita alzate e singalong continuo per tutto il concerto. Scaletta che è un mix di tutti gli album ma soprattutto di Learn The Hard Way e North Sentinel Island. Solamente due brani dall'ultimo album, voci di corridoio dicono che Mikey Erg (alla batteria) non se li sia imparati. I Copyrights suonano come delle bestie e non lo diresti vedendo un Brett che sale a montare col pulloverino blu à-la Marchionne, panzetta da pensionato e gli occhialetti con fascetta anticaduta d'ordinanza. Comunque gli vogliamo bene e i ragazzi tirano giù il csa Terra Di Nessuno, anche se un po' penalizzati da un'impianto scassonissimo. Brividi su Kids of the Black Hole dedicata ai ragazzi dei gruppi e del centro sociale, No Knocks, 57 North alla fine, un sacco di altri pezzi fighi e gran chiusura con 1994 e Worn Out Passport. Bella trasferta, impegnativa, ma ne è valsa la pena, un grazie da parte della caserma a chi si è fatto tutti gli sbatti e ha organizzato.

P.S. Vorrei fare una menzione speciale per la ragazza che abbiamo accompagnato al ritorno. In trasferta in TRENO DA SOLA, il cui piano, una volta finito il concerto, era tornarsene in stazione DA SOLA munita di sacco a pelo e ASPETTARE IL PRIMO TRENO....e il giorno dopo lavorava!. E il bello che la trasferta se l'era fatta per i Biffers (grandi raga)! MASSIMO RISPETTO!!!

mercoledì 17 settembre 2014

SNAFU 2.0: Tim Vantol @ Ligera - Milano

Ok...mi ha chiesto scusa per l'insistenza.....lo perdono....stavolta....

Scusa se te lo rimando ... ma il concerto è venerdì, potresti per favore pubblicarlo, grazie mille.
Quello che somiglia a Speciani

Venerdì prossimo (19 settembre) live di Tim Vantol al Ligera a Milano. E' il primo concerto organizzato da Stage-diving.com. I ragazzi sono dei grandi e hanno avuto una nuova idea per far incontrare band e locali. Andate a fare un giro sulla loro pagina Facebook

https://www.facebook.com/events/330741463770951/

https://www.facebook.com/StageDiving.liveisbetter?fref=ts

27tommy

martedì 16 settembre 2014

Una (quasi) intervista a Tommy Ramone

Ho avuto l'onore di incontrare Tommy Ramone. Era il 2010, non certo il 1976... ma un grande onore non ha data. È successo il 27 febbraio del 2010... io e Pvt. Flavia eravamo al Bowery Poetry Club, una caffetteria - con sala concerti annessa - esattamente di fronte al’ex CBGB. Tommy ha eseguito il sound check davanti a noi... suonava una strana chitarra molto piccola e la sua compagna una chitarra acustica. Il duo si chiamava Uncle Monk. Finito il check Tommy è sceso dal palco e a noi tremavano un po' le gambe. Dopo un concerto di circa 25 pezzi bluegrass, durante il quale alcune persone hanno anche avuto il cattivo gusto di parlare a voce alta, Tommy ha suonato I Wanna Be Your Boyfriend... quasi mi mettevo a piangere. “Quando ho scritto questa canzone ero alto così” (indica l’altezza di un nano da giardino).  Salutato il pubblico ha iniziato a smontare la strumentazione da solo.
Meno di un mese dopo si replicava. 14 marzo. Il Nuyorican Poet's Cafe è uno strano localino dell'east village. Nonostante contenga al massimo 80 persone è arrangiato su 2 piani. Hanno suonano una serie di band bluegrass, sul palco c'era una tizia che faceva un live painting orribile e una poltrona su cui era seduto un tipo in completo che di tanto in tanto rivolgeva qualche domanda alle band. Quando tocca a Tommy mi emoziono come la volta precedente. A sto giro lo vedo più stanco e nonostante sia gentile nel rispondere alle domande di due fan brasiliani si vede che non ha molta voglia di soffermarsi a parlare. Ho giusto il tempo di accendere il microfono e rubargli qualche frase.



Sta caricando gli strumenti in macchina... so già che non lo vedrò mai più.
Rehab: Tommy, dimmi la verità... suoni ancora la batteria?
Tommy: si bhe, ho ancora il mio set di pelli nella mia casa di Phoenicia... ogni tanti mi diverto a suonare ma sono parecchio arrugginito.
R: Hai intenzione di fare un tour in Europa?
T: Sì, in realtà a breve ne faremo uno in Irlanda
R: Non passaerai dall'italia?
T: Mi piacerebbe ma per ora non è in programma... mai dire mai però.
...
L'ho visto salire sulla sua macchina scassata e mettersi al posto di guida... che vuoto...

Recorded by Pvt.Rehab & Filippo Lorenzi
Editing by Filippo Lorenzi

lunedì 15 settembre 2014

MASKED INTRUDER @ Honky Tonky

Pvt.Rehab artwork - fatto al cesso

Il buon Tommy27 (che si premura di dirmi in privato di non essere Speciani, ma di assomigliargli molto fisicamente) ci manda un tempestivo 2.0 sul concertone dei Masked Intruder. Dato che attendevo da moltissimo questo show ci tengo anche io a dire la mia...ma sarò breve perchè stavolta mi trovo abbastanza d'accordo con il parere di Tommy.
Mi perdo i Low Dérive...mi fanno cagare ma sono bravi a manetta e tirano le fighette...gli auguro di sfondare qualche culo.
Purtroppo arrivo durante i Pale Angels che fanno cagare in modo atomico...sembrano davvero i Nirvana e cioè...stai male...i Nirvana? Ma che cazzo.....
L'idea che mi faccio dei Masked Intruder è che sono dei pagliaccioni incredibili, ma da buoni americani sanno fare anche le cose più ridicole in maniera professionale (una band italiana verrebbe  linciata viva se andasse in giro con un "coglione" vestito da poliziotto).
Montano il palco con i passamontagna neri per confondere le idee...scendono e poi risalgono con i passamontagna colorati. Suonano come bestie, mega potenti e mega pop, ma sinceramente li facevo più precisi...molte sbavature che li rendono in fin dei conti poco patinati e molto sinceri (e umani).
Alla fine l'Officer Bradford si dimostra più divertente del previsto....anche se non mi capacito del fatto che ci sia davvero un pazzo che vada in giro a fare ste cose.
I pezzi del nuovo disco sono fighissimi. Ad un primo ascolto non sembrava....
Quando il chitarrista Green molla la chitarra per ballare un pezzo intero (#unpezzointero) con una ragazza del pubblico capisco di aver visto tutto.
Mi immaginavo più gente, ma alla fine in realtà ce n'è tanta....che è però oggettivamente poca....il che vuol dire che sono sempre scontento ed insoddisfatto di tutto....quando vedo una tipa mai vista che chiede di salire a cantare Heart Shaped Guitar mi fa l'effetto di vedere mia nonna fra il pubblico con un martello e la cresta....da dove cazzo spunta sta gente? (Ovviamente non l'hanno fatta salire).
Menzione d'onore per i Moving to Eliot che iniziano a comparire agli eventi che contano....nel mirino di Snafu in quanto unici "ragazzini" potenzialmente in grado di riprodursi e quindi di salvaguardare la specie (a differenza di Speciani).

Pvt.Snafu e Tommy27 durante lo Sbarco in Normandia

Mamma mia che concerto della madonna! Questa è l'unica cosa che si potrebbe dire del concerto di ieri sera dei Masked intruder all'Honky a Seregno. Provo a dettagliare meglio: prima suonano i low derive e sinceramente non li ascolto; poi i Pale Angels: cazzo sembrano i Nirvana di In Utero...ma veramente, voce identica! Visto però che non siamo nel '93 a Seattle mi rompo subito il cazzo e esco per una birretta.
Il locale si riempie sempre di più e finalmente ecco sul palco i quattro mascherati. Per fare un pò di chiarezza 'sti quattro punk rockers americani interpretano la parte dei galeotti, si presentano con passamontagna di quattro colori diversi e si fanno chiamare semplicemente blue, red, yellow e green. Sul palco sfoggiano un tizio vestito da policeman. A me 'sta cosa gasa un sacco anche perchè i galeotti si presentano con le All Stars in tinta col passamontagna e si calano di brutto nella parte.
A dire il vero ero uno di quelli che considerava gli Intruder sentiti su Cd come veramente trooppo poppettosi, trooppo smielati, anche se alcuni pezzi li avevano. Cazzo in concerto sono veramente un'altra cosa: fanno davvero paura! La voce di Blue rimane poppettosa, i cori di Yellow sono perfetti e pestano come fabbri. Suonano un'ora, sparano cazzate tra un pezzo e l'altro, invitano tre tipe a salire sul palco, chiedono battimani e cori al pubblico, cazzo sono dei grandi! Ovviamente non si può non dire niente del policeman che per le prime quattro o cinque canzoni rimane buono davanti alla batteria con faccia incazzosa come per sorvegliare i ragazzi ma che poi si butta in mezzo al pogo, anzi...cerca di scatenarlo. E' un cazzo di americano di 100 Kg vestito da poliziotto, mezzo village people e mezzo wresler anni '90: poga salta, abbraccia, canta....fuori di testa! Ad un certo punto si arrampica sulle balaustre di fianco al palco...sì forse dopo un pò quando ti abbraccia tutto sudato (perchè toglie molto presto la divisa rimanendo tutto viscido di sudore a petto nudo..) diventa molesto ma in realtà è un gallo!
Insomma un cazzo di concerto della madonna: i Masked Intruder dal vivo fanno davvero paura, andate a sentirli, val la pena!!!!

27tommy

sabato 13 settembre 2014

SNAFU 2.0: Home Festival Treviso 2014

Un certo Secret Agent ci manda questo Live Report del Festival che non può essere nominato....lo ringraziamo perchè alla fine dice cose vere...però sticazzi comunque...non giocate con i Ramones, non giocate con i nostri sentimenti!

tributo de che?

Potrei scrivere intere pagine per parlare e raccontare di tutto quello che l’Home Festival ha mosso nell’animo di molti di voi, dei malumori generati, delle critiche lanciate (spesso senza sentire entrambe le campane) e delle sconfinate diatribe accesesi nei giorni scorsi, ma di tutto questo me ne batterò il cazzo.
Abbiamo avuto la possibilità di avere qui in Italia, tutti nello stesso evento, Marky Ramone (e lascio stare tutte le critiche perché alla fine è Marky Ramone!), Monte A. Melnik con il suo libro edizione in Italiano, George DuBose con le foto dei set fotografici per gli album dei Ramones, Flo Hayler (Ramones Museum Berlin) con alcuni cimeli storici da far girar la testa, Jorg con il materiale promozionale della campagna tedesca “Beat on cancer” che lo stesso Arturo Vega sostenne e ci mise il nome, Jary Pekka Laitio Ramone con la sua simpatia e con un botto di materiale da poter acquistare, Paolo di Gaetano con una marea di vinili in mostra, Nodus con le sue esperienze, e infine, ma non per ultimi, Marco e Martino con il libro “Ramones Sniffing Poster” e la loro esposizione di oltre 60 poster e magazine.
Dai non ci credo che voi che vi stavate lamentando alla fine poi siete rimasti a casa.......siete rimasti a casa?.....davvero? mmm.....
Il Festival non era per i Ramones, ma dedicava una grande fetta ai Ramones! Cazzo me ne frega se a trecento metri su un palco di cinquecento ci suonavano i Bluvertigo, Clementino o i Bloody Beetroots! Io ero li per i Ramones, sotto un tendone di ottocento metri dove si respirava solo aria buona fresca, aria Ramones! Certo ci sono state anche un sacco di cazzate, gruppi che non mi hanno detto un cazzo, gruppi che invece mi è dispiaciuto non vedere a causa del maltempo, dj che non hanno nulla di punk.....ma che mi frega tanto George DuBose mi ha confessato che il punk è morto!
E sinceramente tutto il resto, Piero Pelù, il metal, gli asciugamani bianchi, gli Hells Angels, e altre sciocchezze io li ho lasciati a Treviso e mi sono portato a casa solo ottimi ricordi! Voi? Eravate a casa?

http://www.gabbagabbabook.it/IMM%20NEWS/3%20viso%20home/3visohomemostra.HTM

venerdì 12 settembre 2014

Plakkaggio "CDG"


Tornano i Plakkaggio con un 7" fresco fresco. Il trio di Colleferro è iper attivo e non è affatto nuovo qui in caserma, proprio qualche giorno fa infatti abbiamo parlato del loro split con Gli Ultimi.
Stavolta si presentano con CDG un 7" composto da 3 tracce che durano il tempo di una birra (dipende quanto siete lenti a bere!)
Il titolo del disco prende il nome dalla prima traccia Cantina del Gojo, location sonereccia alla quale sono molto affezionati, una vera e propria canzone d'amore verso la cantina, uno dei pochi baluardi rimasti della provincia, dove poter ascoltare musica degna di nota!
Il disco continua con Toleria, da quel che ho capito antico nome di qualche città del loro territorio di appartenenza, perdonatemi l'ignoranza, e si conclude con B.T.L. coverona degli Judas Priest.
Vanno spese due parole sull'artwork della bravissima Silvia Sicks che negli ultimi anni sta tirando fuori locandine e copertine a rotta di collo manco fosse il Bucchio!
Un bel dischetto per quelli a cui piace lo Street Punk, l'Oi, le bevute in amicizia, il pogo sotto al palco, la storia laziale e i Maiden.

Stella Maris Music Conspiracy - FURTO STRUMENTI MUSICALI

Hanno rubato gli strumenti musicali a questa band nei pressi di Baggio (MILANO):

Ci hanno appena rubato la strumentazione dal furgone: Fender Precision color crema con battipenna rosso tartarugato, Gibson Les Paul color cherry burst, una Eko color legno una grancassa Premier rossa e una sacca piena di piatti, amici di milano aiutateci!

https://www.facebook.com/captain.lovestar?fref=ts

Se qualcuno può aiutare lo faccia....noi abbiamo già allertato i Commandos.
Avete rotto il cazzo a rubare comunque....usate LinkedIn e fatevi una vita vera e non rompete il cazzo agli altri! MERDE!

Crucified Barbara - In The Red

Despotz Records - 2014

Tornano le Crucified Barbara con "In The Red", terzo album appena uscito sulla Despotz Records. Le affascinanti rocker svedesi sono sulla scena ormai da un decennio ma non sembrano accusare minimamente la stanchezza e continuano a picchiare duro col loro mix di thrash metal e hard rock.  

Rispetto al pur valido precedente lavoro l'album sfoggia una maggiore maturità che lo rende decisamente più interessante: il sound si è fatto più dinamico e compatto senza perdere in potenza; la composizione più articolata e le canzoni maggiormente sviluppate dal punto di vista melodico, con abbondanza di assoli e lick di chitarra. La voce roca e gridata si riconferma un buon punto di forza.

Il difetto principale rimane a mio parere ancora una mancanza di personalità, che impedisce di tirar fuori un pezzo veramente killer,nonostante i brani siano mediamente tutti validi con qualche punta come Electric Sky.

In definitiva comunque le CB si riconfermano una band assolutamente valida e c'è da esser contenti che continuino a suonare... e a turbare i nostri sogni.

Potete ascoltare l'album per intero qui.

giovedì 11 settembre 2014

The Copyrights - Report

Red Scare Industries - 2014

Se dovessi estrarre la linguetta di una bomba a mano e recensire quest'album prima dell'esplosione della suddetta bomba il risultato sarebbe questo: i Copyrights mi hanno sempre fatto cagare ma a sto giro hanno fatto un gran bell'album! Per fortuna queste esercitazioni non le facciamo più e possiamo approfondire vari aspetti di questo disco. Superato un brano-intro abbastanza inutile l'album ingrana con la super hit Heart of Glue. Il livello rimane abbastanza alto per tutto l'album ma si registrano picchi con le trascinanti No Knocks, Keep the Change e Wishbone. Anche le più riflessive Worlds on Fire e Try So Hard non sfigurano e rendono più eterogeneo un album che rischiava di scadere nella monotonia. A sto giro il quartetto ammerigano alleggerisce quel poco che basta i cori di modo da non alimentare troppo quello che il commilitone Numidio Quadrato ha genialmente definito "effetto curva sud".
Però poi mi chiedo... ma perchè hanno fatto la 1000esima copertina orribile di cui non si sentiva davvero la necessità? Mistero... Bravi Copyrights! A sto giro vi beccate un bell'8 in pagella e prevedo che sarete citati da molti nostri lettori nell'autorevole sondaggione di fine anno. Martedì 16 saranno a Genova, unica data italiana... Milano sta preparando la trasferta.

mercoledì 10 settembre 2014

SNAFU 2.0: Cerebral Ballzy

disco e singolo arrivano in caserma

Julian Casablancas paga per i vestiti ma non per le lezioni di canto e strumenti.
Queste le impressioni che si hanno ascoltando Jaded and Faded (Cult Records, NYC, 2014, 13 tracce e 8,99$ sullo store dell'etichetta) o vedendo i nuovi Cerebral Ballzy in una qualsiasi performance su YouTube.
Nuovi perché nell'ultimo anno hanno perso e ritrovato un batterista, sono diventati una band in prevalenza bianca (batterista nero con la cresta, spaccavi) e si sono complessivamente ripuliti. Su YouTube perché dopo l'uscita del nuovo disco in Italia non ci sono passati e probabilmente non ci passeranno presto. Brutta storia abitare nel sud dell'Europa o anche in Europa in generale.
New York City si riconferma la patria del freak & chic, dove i pantaloni indossati sono strappati ma stretti, i suoni scassati ma non troppo e tra concittadini non ci si parla nemmeno pagando: prima di ascoltarli e includerli nel roster di Cult Records Casablancas lascia che sia NME a scomodarsi dedicando loro i paginoni centrali e l'headlining dell'NME Radar Tour nel 2013.
L'album è uscito il 16 giugno di quest'anno in USA e UK, in Italia non esiste ma per fortuna ci sono internet e Amazon e tutto il resto e qualcuno doveva pur parlare di questa uscita oggi.


Nel pacco niente bombe, solo vinili e poster

Se volete organizzare la spedizione per la data di ottobre a Zurigo – con gli OFF! – ci troviamo qui.

SNAFU 2.0: The Miracle (of Joey Ramone)

Breve comunicazione dal fronte.
In occasione del lancio del nuovo aifone 6 gli U2 hanno messo a disposizione di tutti i possessori di iTunes il download gratuito del nuovo disco "songs of innocence", e fin qui uno potrebbe dire: "e sti cazzi?". Ciò che mi ha colpito è il primo primo pezzo del suddetto album il cui titolo è "The Miracle (of Joey Ramone)" la canzone in realtà fa abbastanza cagare, ma il testo è un vero e proprio monumento al buon vecchio Joey, tanto che a un certo punto recita:

"...I woke up at the moment when the miracle occurred
Heard a song that made some sense out of the world
Everything I ever lost now has been returned
The most beautiful sound I ever heard..."

Allora io domando "Bono se ascoltare i Ramones ha dato un senso al mondo perchè gli hai dedicato una canzone così brutta?"


Soldatino Jake Ripper

SNAFU 2.0: Montecchio Maggiore punkrock!



Nel sempre più desolato panorama italiano, Montecchio Maggiore (VI) si conferma essere una fortezza del pop punk.
 A ricordarcelo sono i "cool kids" locali che imbastiscono una serata ad hoc per noi innamorati persi del quattroquarti.
Venerdì 12 Settembre sul palco dell'E20 UNDERGROUND suoneranno: Kill That Girl, Teenage Bubblegums, Mighty Goose,
On My Arms, e The Vaseliners. Si inizia presto (ore 22) e non si finisce mai, visto l'aftershow ballereccio che ci accompegnerà
fino all'alba, e oltre.
Ingresso gratuito (non avete scuse per non venire)

http://killthatgirl.bandcamp.com
http://teenagebubblegums.bandcamp.com
https://www.facebook.com/pages/MIGHTY-GOOSE-punk-rock/354116941386779
http://onmyarms.bandcamp.com
http://thevaseliners.bandcamp.com

https://www.facebook.com/events/620621404724644/?fref=ts

Ringrazio e bascio 'e mmani.
Maggiore Lupo

Rodeo Big Cats - s/t

Rebel Waltz Records -2013

I Rodeo Big Cats sono un quartetto marchigiano dalle sonorità garage rock'n'roll e tratti punk. Recentemente hanno pubblicato il loro album di esordio con il supporto della Rebel Waltz Records. Quando ho visto il videoclip di Sliding Door mi sono messo le mani nei capelli... mi sembrava di sentire un pezzo brutto degli Stray Cats suonato dai Teenage Bottlerocket. Per fortuna il tenore dell'album è ben diverso e i ragazzi di Senigallia riescono a trovare il giusto equilibrio tra le sonorità R'n'R e i ritornelli più Pop (Vedi Runaway Tokio, Energy e 924 Gilman Street). Sono infatti le melodie vocali il punto di forza della band, capaci di spezzare la monotonia di un album fin troppo omogeneo. Tuttavia il risultato, per quanto piacevole ai primi ascolti, risulta noioso sul lungo periodo. Sicuramente c'è del potenziale sfruttabile ma ancora tanto lavoro da fare. Attendiamo curiosi la prossima uscita dei gattoni da rodeo!

martedì 9 settembre 2014

Live Report: Bad Cop/Bad Cop live @ Rock n' Roll

Si sente la mancanza di Pvt. Rehab come fotografo...

Noi della caserma siamo sempre in missione, anche se è un lunedì sera! In più uno dei nostri è infiltrato sul palco quindi non si può mancare. Tutti insieme sul blindato si parte alla volta del Rock N' Roll. Il bill di stasera prevede le Bad Cop/Bad Cop from U.S.A. , i locals Teenage Gluesniffers e i Dead & Breakfast da Lodi.
Questi ultimi iniziano puntuali per le 22. Non li avevo mai sentiti, né di nome nè musicalmente, e pensavo fossero una classica punk rock band. Invece il trio ha un suono molto duro, loro si definiscono horror punk, e ogni canzone ha più o meno il suo stile, quella più classica, quella un po' più pesante etc...la cosa particolare è che praticamente ogni canzone ha il doppio pedale a tappeto e la batterista è una vera macina! Vi giuro pestava come un fabbro! Appena sono sceso e ho sentito il doppio pedale rimbombare mi sono detto:"Chi cazzo è?!? Mikky Dee?!". Paragone forse azzardato ma comunque bella prova (da parte di tutti).
Dopo di loro tocca ai Teenage Gluesniffers. Probabilmente sono una delle band che ho visto più volte, però è da tanto che non li vedo e stasera sono qui soprattutto per loro. I tre fanno davvero un bel concerto, suonano bene e carichi, una mezz'ora intensa e  piacevole. Anche i suoni sono buoni, i cori  si sentono bene e aiutano a creare un bel muro. ottima esibizione, promossi a pieni voti!
A chiudere la serata le Bad Cop/Bad Cop. Nel basement del rock n' roll l'affluenza è tanta (contando che è lunedì) e le quaranta persone si contano ampiamente (con picchi di cinquanta quando scendono i metallari/rocker locali). L'ultima volta che ho parlato delle Fabolous Disaster mi hanno dato del sessita quindi eviterò ogni tipo di commento sulle Bad Cop/Bad Cop. Sul palco mi sono risultate molto simpatiche comunque! Prima di uscire avevo sentito qualcosa su youtube e mi avevano fatto cagare...dal vivo invece non sono male! L'inizio non è dei migliori ma poi si riprendono e anche loro fanno un bel concerto. Volumi a manetta, concerto casinaro e divertente, la gente ha seguito partecipe e anche le quattro ragazze si sono divertite sul palco. Serata piacevole...è senza dubbio servita a dare un senso al nostro lunedì.

domenica 7 settembre 2014

Ragazzacciiiiiiii....

A parte che entri a cantare quando Marky sta già suonando il verso...e già qui mi piglio mario...io ti auguro caro Piero che grazie alla tua brillante performance il mondo del punkrock possa smettere di essere la "Festa del Manico" (cit.Pvt Romance), ma sinceramente non penso che ce la farai.
Se qualcuno ha il video di Marky che suona "Toro Loco" lo posti fra i commenti.....

The Priceduifkes – Why Not


Signori e Signore, ecco a voi quella che al momento è la miglior pop punk band europea. Negli ultimi anni Ricky D, Mambo e VS hanno fatto davvero passi da gigante. Con Why Not, che vede l’innesto come quarto membro del chitarrista Tony Crackup, i PDS riprendono parzialmente il discorso lasciato cadere con lo splendido predecessore Can’t Lose. Infatti quel sound, che rimanda a Screeching Weasel e Dillinger Four, è ben evidente in pezzi come 50% e How High Can We Bounce? mentre in un paio di altre tracce riaffiora l’anima più cazzona dei belgi, da sempre grandi fan di Nobodys e primi Dwarves. Un ottimo EP e un gruppo da vedere assolutamente dal vivo, meglio ancora se nella loro terra natia.

venerdì 5 settembre 2014

Live Report: Blondie @ Magnolia

Pvt. Rehab ormai fotografo ufficiale.

Curioso come i Blondie arrivino in Italia per la prima volta solamente nel 2014, praticamente a fine carriera. Attivi dal 1975, la band di Debbie Harry & Chris Stein è uno dei rimasugli di quella scena newyorchese, tanto cara a noi reclute, che a metà anni 70 ha rivoluzionato la musica. Lei è (o meglio era) la dream girl di ogni punk rocker, Chris Stein è lì da una vita...quindi rispetto, e non dimentichiamoci Clem Burke a.k.a. Elvis Ramone, nonostante sia stato silurato da Johnny dopo due concerti è comunque uno della famiglia. 
Partiamo stretti stretti nel blindato, sprovvisti di biglietto, diretti verso Segrate. Viste le condizioni atmosferiche incerte di questo agosto al nord, e (soprattutto!) conoscendo le abitudini di HUB Music Factory, decidiamo di non rischiare e arrivare all'ultimo...l'annullamento è sempre dietro l'angolo! Alla fine non piove, HUB non annulla...ma comunque ci fa pagare un biglietto salatissimo....30 euro!! 'tacci loro....
Il Magnolia è strapieno e rasenta il sold-out, noi, con la precisione di un fuciliere scelto, arriviamo all'area concerti proprio quando la band sale sul palco. 
Debbie Harry ha 69 anni...cioè rendiamoci conto...innanzitutto arrivarci (toccata di palle) e poi arrivarci in quella maniera. Quindi se l'inizio con One way Or Another risulta un po' spompo, pazienza...andava messo in conto. Come previsto la scaletta è una sorta di best of con qualche canzone nuova (brutta) piazzata qua e là. I classiconi ci sono tutti: Hanging On The Telephone, Call Me, Maria, The Tide Is High, Atomic, Heart Of Glass...dal vivo forse meglio i brani Pop rispetto a quelli di estrazione più punk o new wave, a cui mancava un po' di energia. Comunque la band ha retto, Clem ha suonato alla grande, e i nuovi innesti hanno fatto la loro parte. Debbie non ha sfigurato, anzi! Ha tenuto bene e il concerto è stato piacevole. C'è anche tempo per un tributo ai Beastie Boys con (You Gotta) Fight For Your Right (To Party)...a noi sarebbe piaciuto anche un tributino ai Ramones ma purtroppo non succede. Bella chiusura con Dreaming, poi la band si raccoglie tutta in un abbraccio a salutare il numeroso pubblico e il concerto finisce.
Prima e ultima volta?

Latte+ – No More Than Three Chords


I Latte+ tornano alle origini, abbandonano il cantato in italiano e pubblicano un disco che farà la felicità dei tanti three chords addicted in giro per il globo. Quello che ho tra le mani è la versione americana, uscita per Infested Records, che si distingue da quella italiana (a cura della Rocketman) per tracklist ed artwork leggermente differenti. In totale abbiamo 16 pezzi per 26 minuti di punk rock semplice ed incisivo di chiara matrice Ramonesiana. Il livello generale è piuttosto buono con qualche picco come con la potenziale hit Something About You. Fabrizio Crooks sul sidecar in I Wanna Be Like Steve McQueen e Andrea Rock al citofono in I Lost You in The Basement sono le collaborazioni che vanno a impreziosire un lavoro già di per se solido. Se andate fuori di testa per Queers, Manges e Tough dategli un ascolto senza pregiudizi, vi piacerà!

giovedì 4 settembre 2014

Leftovers - Dumber


No calmi, non sono i Leftovers del buon Kurt Baker (quelli che nel 2009 dovevano fare il botto con l’ottimo Eager To Please e invece alla fine sono implosi su loro stessi), ma un trio di giovanissimi pischelli romani cresciuti a pane e punk rock californiano. Dalla breve Intro fino alla conclusiva Helicopter la batteria non rallenta un attimo, i riff sembrano presi direttamente da Cheshire Cat o Dude Ranch e il corame abbonda, come è giusto che sia. La registrazione è più che buona anche se talvolta è stato usato un po’ troppo auto-tune (sul finire di Lonely Nights si supera abbondantemente l’effetto "citofono"). Nel complesso Dumber ha sicuramente qualche pecca, ma diverte! Dategli un ascolto qui, subito!

mercoledì 3 settembre 2014

SNAFU 2.0: 40th Anniversary Ramones Festival @ Surfer Joe

Mi accingo con estremo ritardo a pubblicare questo 2.0 del buon Moyano...lui mi perdonerà ma in questi giorni stiamo fissi a Londra in standby totale assieme ai colleghi del S.A.S. Proprio per questo motivo ci siamo persi questo evento super figo in una location da urlo....anche se dal modo in cui scrive Moyano non si capisce....ma si sa che lui è latino.


E quindi sono 40 anni dalla prima apparizione dei fratellini dal vivo. Per celebrare tale cifra tonda, si stanno organizzando una marea di eventi. Secondo il modesto parere del sottoscritto, quello organizzato al Surfer Joe, era il più saliente. La giornata del 16 agosto, vede la partecipazione di senzabenza, chromosomes e apers, tra gli altri, per cui la spedizione è obbligatoria.
Si arriva sul posto, si bevono due birrette e si fanno quattro chiacchiere mentre si gira la location.
Il festival prevede, oltre alle performances musicali, una mostra varia (vi partecipa anche Manuel dei Manges), che sembra piuttosto interessante.
I concerti iniziano verso le 22 locali, con una band "aperitivo"... Sono in 5, credo, batteria, basso, chitarra acustica, voce e corista. Fanno una sorta di set misto di cover tra Bob Dylan e David Bowie da quello che  capisco, ma sinceramente non li ho seguiti più di tanto.
A seguire, una cover band tutta femminile, le Rockaway Bitches. Che siano di Vasco, di Nek o dei Ramones, non apprezzo le cover band.

La migliore band italiana di sempre

Poi tocca ai Chromosomes, che giocano in casa. Sinceramente non li avevo mai seguiti più di tanto, ma devo dire che hanno fatto una buona performance, coinvolgendo parecchio il pubblico  dei nativi. Conosco pochi pezzi e li fanno tutti. Alla fine ci infilano anche un paio di cover dei Ramones. Approvati.

The Apers
Poi tocca ai Senzabenza. Prima volta che li vedo dal vivo e hanno spaccato. Esibizione bella tirata, poche pause, cover di Howling At The Moon che ho davvero apprezzato. Inoltre hanno presentato qualche pezzo nuovo, che da quello che ho capito, non sembrano affatto male.
A seguire è il turno degli The Apers. Che dire? Prestazione molto carica, pubblico super preso bene, scaletta sorprendente! Kevin è pigliato bene e si vede. Iniziano con It's all over you know e vanno via via con i soliti pezzi delle ultime scalette, in mezzo ci infilano Almost Summer, Only The Grim Reaper, Sunshine e But Then She Smiles, tra le altre. Finale con una stupenda Bonzo Goes To Bitburg e via, tutti a casa.
Serata positiva, menzione d'onore alla location, che mi ha davvero colpito.
Magari le altre serate in onore dei Ramones fossero così! Prossimamente vi sarà una a Treviso con una line up da BRIVIDO (solito parrucchy ramone, dj ringo e, udite udite, piero pelù)

Moya

martedì 2 settembre 2014

Anticipazioni Romane


Settembre infuocato per Roma che ci sforna non poche novità in ambito punk rock. 
Cercherò di fare un sunto delle ultime soffiate che sono giunte fino alle mie orecchie da soldato in missione segreta. Occhio ai link che sono tanti!

Parto dalla più fresca che è l'uscita del nuovo singolo dei Grenades. Li abbiamo conosciuti qualche anno fa con il cd autoprodotto Get in Trouble. Stavolta tornano con l'album Unbearable, prodotto dalla nuova Let's Goat Records e dalla Lonely Raven Records.

Sempre per Let's Goat in collaborazione con Big Caviglia Records, esce il 13 settembre il 7" dei Twister che verrà presentato insieme agli amici della Massoneria Ramonica.
Per incuriosirci estraggono un pezzo e ce lo fanno ascoltare su bandcamp.

A breve sarà anche il turno dei Dear Dust. Il nuovo album si chiamerà Lights To Avoid e sulla loro pagina potete seguire tutte le news a riguardo. Indiscrezioni ci dicono che non manca molto all'uscita ufficiale.

Stesso felice destino per gli Hard Landing che tornano dopo A Loser Friend del 2012 con una nuova uscita in preparazione, fremiamo!

Altra notiziona arriva da Gli Ultimi che stanno preparando un LP insieme agli storici Klaxon. Uscirà a metà novembre per Hellnation.

E poi concerti...per citarne uno, quello del 27 settembre con The Majors, Riccobellis e Pandemonium Carnival, una nuovissima band capitolina al gusto Misfits.

Soldati dunque, preparatevi per andare in missione verso l'Urbe, sarà un autunno molto caldo.

lunedì 1 settembre 2014

Gli Ultimi/Plakkaggio HC - Split


La provincia Romana si sfida, ma è una sfida tra amici quella tra i Plakkaggio HC e Gli Ultimi, in questo split uscito ormai qualche tempo fa per Hellnation rec. su supporto vinilico.
La sfida consiste nell'interpretare ognuno i pezzi dell'altro, ricetta che a quanto pare ultimamente gusta a molti e mi riporta a ricordi lontani del dischetto NoFx/Rancid del 2002.
I Plakkaggio si cimentano con i pezzi più famosi degli Ultimi, ovvero "Ragazzo Malato" e "Red Rose". In queste due cover i Maiden ormai si sentono tutti e non lo nascondono (o forse non lo hanno mai nascosto) neanche più! Se non sbaglio ad oggi la dicitura "HC" è anche sparita dal nome, ora manca solo una lunga chioma!
Come al solito tecnicamente una spanna sopra a tutti, ma purtroppo la registrazione li penalizza un po'.
Gli Ultimi invece si sparano "Mentalità" e "Granito" a modo loro, con quel pizzico di melodia in più che giustamente è sempre mancata ai compari Plakkaggio.
Diventano così due belle tracce di Street punk che scorrono lisce lisce sul piatto e se le avessi trovate all'interno di un loro disco non avrei mai sospettato fossero cover perchè gli calzano proprio a pennello.
Nel complesso è un 7" per veri fans di queste due band che apprezzeranno sicuramente le interpretazioni di tracce conosciute sotto vesti diverse, ma soprattutto è uno split tra amici nel quale traspare il divertimento nell'averlo fatto.