lunedì 29 febbraio 2016

Speciale Hellnation: Plakkaggio, Dalton, Klaxon e Gli Ultimi

Ho trascorso la licenzia natalizia a Roma e e ho approfittato per fare un salto all'Hellnation Recordstore e comprare qualcuna delle recenti uscite della loro etichetta, a cui va innanzitutto una nota di merito per i prezzi popolari: vinile e cd allegato per un onestissimo deca. Con colpevole pigrizia recensisco solo ora i tre acquisti in un'unica tornata.

2015

Nuovo lavoro per i Plakkaggio: il trio di Colleferro porta per il momento a compimento della ricerca di una fusione tra metal e street punk iniziato nei precedenti lavori. L'ossatura di "Ziggurath" affonda nell'Oi e nell'hardcore che portano la scelta dell'italiano, il canto gridato e i cori, la breve durata dei pezzi, completati dagli elementi heavy e black metal, tra assoli  e le melodie dissonanti e un buon numero di testi a tema storico o esoterico. Il mix regge e il risultato complessivo è interessante, mentre i brani colpiscono con intensità diverse. Tra i migliori la sorprendentemente positiva Missione Disagio e il manifesto  programmatico New Wave Of Back Heavy Metal Oi!. Menzione d'onore per I Nostri Anni, rivisitazione della quasi omonima degli 883 che sconfina nel genio.

2015
I Dalton sono il progetto di alcuni veterani della scena Oi! romana provenienti dai ranghi di Pinta Facile e Duap. Esordio in pompa magna con "Come Stai?", eccellente album di energico ed elegante punk. I ragazzi arricchiscono l'Oi! con un maggior respiro melodico e sortire in altri generi, che non ne smorzano il trasporto e anzi lo rendono ulteriormente dinamico. Il disco scorre liscio e le canzoni si fanno tutte apprezzare, con Beato Te, Caffè e Preti-Medicina-Lavoro Italia che mi hanno invitato a riascoltarle qualche volta in più. Ho apprezzato nei testi l'approccio riflessivo che lascia spazio a momenti più personali, come in  Si Che Si Può, e che non risulta propagandistico anche quando invece affronta temi politici o culturali come in Skinhead

2014
"Anime Corsare", disco a quattro mani dei Klaxon, tra i primi gruppi punk romani, e dei Gli Ultimi, in attività da qualche anno, è qualcosa di più di uno split, perché le band hanno contribuito l'una ai brani dell'altra. Nelle sei tracce a suo nome lo storico gruppo romano guarda con serenità alla propria esperienza con un solido e pulito punk rock animato da un piacevole ottimismo di fondo, come in Spirito Punk Rock . Meno convincente il risultato a nome dei ragazzi che con un eccesso di cupezza non riescono a replicare l'impatto del loro ottimo album d'esordio, a cui si avvicinano maggiormente in  Anime Vere. La copertina è opera di Zerocalcare.

sabato 27 febbraio 2016

BRAMBILLAS - "Volpe"


A circa un anno di distanza dall'ultimo LP "Carroarmato Vol. 1=0" torna il quartetto HC brianzolo con un EP tutto nuovo, ma tutto tutto.
Nato "da un'idea di Matteo Medda" (come recita la copertina), il 29 Febbraio uscirà per KillerDogz "Volpe", ma se da lui vi aspetterete lo spietato crossover che era imperante nell'ormai penultimo lavoro rimarrete delusi, almeno in parte: la creatività di Teo (ex Raindogs , band HC melodico meneghina ormai defunta) si fa subito sentire e la prima cosa che salta all'orecchio sono i toni più melodici usati in questi 5 pezzi, che rappresentano per la band un'evoluzione (o un cambiamento, decidete voi) netta rispetto al sound che li ha caratterizzati fino ad oggi, pur mantenendo una sicura continuità in alcuni punti fermi, come le urla di Minocci e il palm mute usato a profusione da Ivan Porcheria Lanzoni.

Parlando di struttura dei pezzi invece qui il gioco rimane simile al passato: i pezzi rimangono belli vivaci, con cambi di tempo e ritmiche molto presenti, con batteria (gran lavoro, tra l'altro) speditissima e rullate frequentissime con taglio di mani per chi scende sotto i 180 bpm, mentre invece è molto più presente la voce del sopracitato Teo, a cui è affidato il compito di armonizzare il cantato in contrapposizione alla voce principale; i testi invece anche se con un'impronta simile al passato sono meno indirizzati alla critica sociale e più al raccontare sensazioni ed esperienze: le due scelte secondo me tolgono un po' di rabbia al prodotto finale, anche se di certo la maniera in cui il cantato ti arriva addosso è tutt'altro che gentile.
Il basso è suonato in maniera tecnicamente eccelsa, con arpeggi, giri straveloci e quant'altro, forse a volte eccede un po' in tecnicismi con meno attenzione sulla "botta" ma resta un lavoro che nessun altro bassista che conosco riuscirebbe a fare, è da sentire è un gran piacere.

In generale "Volpe" è tecnicamente un lavoro coi controcazzi, molto vario nel suo essere di nicchia (basta pensare alla differenza tra la prima e l'ultima traccia, per avere in comune la base mi sembrano di estremi opposti), cattivo quanto basta pur sforando a tratti nella legge sulle unioni civili e con testi che il 90% delle band italiane che sento in giro dovrebbero chiudersi in casa e non scrivere mai più se non cartoline e altre cagate del genere. Personalmente preferivo di più l'approccio da tagliagole di "1 = 0" , ma se avete voglia di ascoltare dell'hc per un cazzo banale dategli una chance, non vi pentirete.

venerdì 26 febbraio 2016

SNAFU 2.0: MONTECIO COOL KIDS (s02e05)



HOORAY VILLAINS!


Sabato 27 Febbraio ritorna l'appuntamento punk rock al CBGB'S di Montecchio (aka al Circolo La Mesa). I Montecio Cool Kids vi aspettano per la serata "Italiani Bravi Punk". Sul palco:

Duracel: Essendo l'unico gruppo punk rock, con testi in italiano, in grado di emergere e restare a galla negli anni 2000, non dovrebbero aver bisogno di presentazioni... Per quelli che non li conoscono due righe di introduzione le mettiamo giù lo stesso.
I Duracel sono 4 (Zamu, Vale, Umbre, Bocia), vengono da Meolo (Venezia) e suonano dal 2003. Hanno all'attivo due demo "Che bei momenti" e "Come si vola"; cinque album (di cui 4 usciti per Indiebox) "Decido io", "Domani è come oggi", "La fabbrica dei mostri", "Nati negli anni '80", e "L'ora d'aria"; un tour con i Derozer; concerti con: Marky Ramone, Queers, Teenage Bottlerocket, Apers..ecc. Basta come curriculum?

Razzi Totali: ufficialmente trentini, ma nel loro vocabolario, alla lettera M c'è solo Montecchio.
Se non passano qui almeno una volta all'anno, andiamo noi a prenderli con la forza. Tre album fin ora per loro: "Qualcosa accadrà", "Nessuna cura", "Il cambio di stagione", ma stanno lavorando al nuovo disco che uscirà a brevissimo.
A noi teste vuote però interessa solo una cosa: il Gricco alle Hawaii c'è andato o no?!

Jetpils: "jet" come gli aerei, "pils" come le birre... Praticamente delle birre a reazione!
Punk'n'roll d'alta quota, fresco, e dissetante. Li amerete fino all'ultima goccia... e occhio alle turbolenze!

Aftershow atomico a cura di Pippo City Rocker. Solo bombe fino a mattina!

Ingresso 3€
Inizio concerto ore 21.30 (per davvero!!!)
Birra artigianale a fiumi
Tanto amore
(Tessera Arci/Uisp necessaria)

Sabato 12 Marzo – Aspettando Montecio Cool Kids – Ricordi?+ Higuita + Frode Alimentare
Sabato 26 Marzo - s02e06 - The Ponches + ANTARES
Sabato 9 Aprile - s02e07 - TOUGH + All Fall Down

HOORAY!!!

giovedì 18 febbraio 2016

KURT BAKER (ex- Leftovers) 2016 acoustic-tour


Kurt Baker arriva da Portland, nel Maine, città il cui motto è "Have a good time all the time". 

Kurt sembra averlo preso alla lettera, visto che dal 2002, anno in cui ha formato i Leftovers, non ha mai smesso di produrre album con quel suo caratteristico suono ultra-catchy.

Melodie che si ispirano ai Beach Boys e ai Beatles, ovviamente, ma accompagnate da chitarre talmente energetiche da farlo diventare uno dei song-writer preferiti da Larry Livermore (fondatore della Lookout Records, l'etichetta che ha lanciato i Green Day) e Ben Weasel degli Screeching Weasel.

Dopo l'uscita, nel 2009, di "Eager to Please", disco che gli ha fatto guardagnare la fama in tutto il mondo grazie a concerti intensissimi, Kurt Baker ha deciso di concentrarsi e puntare tutto sul suo progetto solista e sta raccogliendo consensi unanimi ovunque, non ultimo quello di Little Steven Van Zandt (leggendario chitarrista di Bruce Springsteen e della E-Street Band) che lo ha inserito tra i suoi nuovi musicisti preferiti e ha selezionati ben due canzoni come "Coolest song in the world".

Torna in Italia per una manciata di show in acustico, chitarra e voce, per riproporre i suoi migliori pezzi da solista e nei Leftovers

ecco le tre date

18/02 THU - Devil's Den - Salsomaggiore Terme (PR)
19/02 FRI - Agriturismo Là di Morson - Camino al Tagliamento (UD)
20/02 SAT - Valverde - Forlì

martedì 16 febbraio 2016

Intervista a Marco e Martino, fondatori e curatori di Ramones.world

Marco e Martino sono già noti alle cronache di Snafu in quanto veri fan dei Ramones e curatori del libro Ramones Sniffing Poster. Recentemente hanno avviato un nuovo progetto, il sito internet Ramones World. Incuriositi ci siamo fatti una chiaccherata con loro.


Ciao Ragazzi! Partiamo a bomba con le domande! Sarà banale ma è quasi doveroso… com’è nato il sito Ramones.world? Un uccellino mi ha detto che in origine il sito avrebbe dovuto avere un altro nome? 
Eh sì, il sito doveva essere www.ramones.it, ma partiamo dall’inizio. È stato Marco ad avere l’idea. Un giorno mi ha fatto notare che il dominio ramones.it era gestito da una società privata, una società che tratta, tra le altre cose, la compravendita di domini internet. Ramones.it era occupato da un’anonima pagina nera e una semplice biografia del gruppo, tutto qui! Questa cosa ci turbava parecchio (ci turba ancora!) e, mossi da orgoglio e voglia di riconquista, abbiamo deciso di provare a prenderci il sito. Eravamo già online con www.gabbagabbabook.it e www.ramonessniffingposter.it ma ci sarebbe piaciuto avere un sito dal nome chiaro, un sito che potesse essere facilmente trovato dai motori di ricerca e, sicuramente cosa più importante, potesse essere punto di riferimento per i Fans italiani e di tutto il mondo. Abbiamo Preso contatto la holding che ha risposto comunicandoci il prezzo di vendita del dominio. Una cifra non altissima, ma decisamente fuori dal nostro budget. Ti lascio immaginare le paranoie; ne abbiamo pensate di ogni, dal rompere il salvadanaio di tutti i nostri parenti a immaginare di vendere alcuni “doppioni” delle nostre collezioni. Sono state lunghe giornate riflessive, fino a che, risfogliando i domini internet con la parola ‘ramones’, è venuto in nostro aiuto San Arturo Vega Protettore. Io nel milanese, e Marco a Torino, siamo stati folgorati nello stesso momento da un dominio libero, il dominio più bello, il dominio che per entrambi aveva una forte valenza, non solo affettiva, ma anche spirituale, il dominio che faceva risuonare nella mente l’indirizzo del vecchio sito di Arturo Vega, il dominio che oggi è definitivamente online www.ramones.world

da sinistra: Martino, Arturo Vega, Marco
Negli anni avete stretto rapporti non solo con i Ramones superstiti ma anche con vari personaggi legati ai fratellini: Arturo Vega, Monte, Daniel Ray, Danny Fields… avete condiviso l’idea con qualcuno di questi personaggi? Se sì che reazioni avete raccolto?
No, non abbiamo condiviso anticipatamente l’idea del nuovo sito, ma una volta online abbiamo avuto grandissimi riscontri, e splendidi complimenti un po’ da tutta la “comunità Ramones”

Durante questi incontri è successo qualcosa di divertente che vale la pena raccontare? Qualche chicca da fan/per fan? 
Ogni volta che incontriamo qualcuno del giro Ramones i “risultati” sono sempre positivi e pieni di sorprese. Non voglio esagerare, ma spesso è come incontrare dei parenti (quelli buoni) che non vedi da molto tempo. Ci ha sempre dato una “scossa di piacere” quando arrivi sul luogo della manifestazione, scendi dalla “ramonesmobil”, e ti senti chiamare da loro per nome. Quando prepariamo le mostre cerchiamo di sorprendere i nostri “eroi” portando qualcosa di particolare, quasi per ricambiare.
A Las Pezia, nel 2013, durante il tour di Cj esponevamo alcuni poster, a un certo punto arriva Cj con Gene “The cop”, fanno tutto il giro e si bloccano davanti ad un poster: “Los Gusanos/Independents” suscitando in Cj un sacco di ricordi.
Nel 2014 siamo stati a Livorno dove era ospite Mickey Leigh, per lui avevamo portato un poster di una serata organizzata da suo fratello Joey: The holy inquisition circus of perverse e appena l’ha visto ha attaccato bottone con noi e ne abbiamo parlato con lui per un bel po’.
Oppure, davvero scioccante, quando nel 2014 durante l’Home Festival di Treviso Marco si vede arrivare Monte A. Melnick con un poster in regalo!!! 
Un altro aneddoto, molto più attuale, è quando Danny Fields, circa un anno fa, al ritorno da Berlino, mostrò a Mark H Miller (curatore del Queens Museum di NYC) il nostro libro Ramones Sniffing Poster. Questo ha fatto nascere una collaborazione che culminerà con la nostra partecipazione a una mega esposizione dei Ramones.
E se iniziamo a parlare di Arturo…non finiamo più…

da sinistra: Monte A. Melnick e Marco, Mickey Leigh, Cj Ramone e il poster dei Los Gusanos
Oltre a voi due, chi collabora/ha collaborato alla realizzazione/manutenzione del sito?
Per quanto riguarda la parte tecnica ci sopportano/supportano, Andrea Tosatto, Federico Samaritani, Giorgio Pulini e Katia De Bacco. Per la parte fotografica Enzo Bruno che collabora con noi da sempre (ha realizzato anche la foto del Gabba Gabba Book). Per i contenuti Stefano Rossi, vera enciclopedia Ramonica. Per la parte grafica Simona Vaschetto e Chiara Demagistris.

Sui Ramones esistono 1000 aneddoti divertenti e tristi… qual è il vostro preferito? Il mio, ve lo confesso, è la reazione di Johnny davanti a Stonehenge: “una perdita di tempo davanti ad un ammasso di vecchie pietre”.
Ah ah ah qui sia io che Marco siamo in accordo che la storia migliore vede i Ramones in viaggio per uno dei primi tour americani e, durante una sosta, quando i Ramones scesero dal furgone, il benzinaio disse a Monte: “E’ una buona cosa che tu ti occupi di questi ritardati!”

Non posso fare a meno di chiedervi se avete fatto il servizio militare o se siete dei disertori.
Marco: Io avrei disertato molto volentieri ma, purtroppo, per non fare uno sgarbo a mio nonno (colonnello) ho sprecato, mio malgrado, un anno della mia vita…
Martino: Ho rimandato il servizio militare almeno un paio di volte...disertore!

Domande a risposta secca: Il vostro Ramone preferito?
Martino: Legato a Johnny Ramone
Marco: Direi Joey… no dai Johnny… no anzi Dee Dee… però Tommy…. No dai aspetta Cj….

Canzone dei Ramones preferita?
Martino: Glad to see you go
Marco: Got a lot to say da Adios Amigos

Età a cui avete iniziato ad ascoltare i fratellini?
In anni differenti ma entrambi a 18 anni!

Meglio una notte di fuoco con il duo Naomi Campbell-Emma Watson o un ultimo concerto dei Ramones?
Marco: Un ultimo concerto dei Ramones e dopo, una notte di fuoco con il duo Naomi Campbell-Emma Watson con in sottofondo un disco dei Ramones!
Martino: Faccio fatica a immaginarmi nella stessa stanza con Naomi ed Emma, mentre invece mi sentirei sicuramente a mio agio ad un concerto dei Ramones

Gabba Gabba Hey!

domenica 14 febbraio 2016

Due notti con i Beach Slang


Vale la pena di prendere un giorno di ferie e spararsi 300km di autostada infame (a.k.a. la Cisa) per vedere 4 scappati di casa americani? A scatola chiusa non saprei... ma dopo aver fatto tutto questo e anche di più non vorrei mai tornare indietro. I Beach Slang si portano dietro un ettolitro di presabbenaggine a testa e sono dei siluri con un gran tiro. Ma andiamo con ordine.
Bologna - Freakout. 18 euro di ingresso (8 per una tessera che non potrò riutilizzare da nessuna parte). La cosa peggiore è che sembra di essere in uno squat marcio dove la gente puzza di default. Si parte male ma non ci facciamo intimorire. Sul palco ci sono già i Lags, band romana che potrebbe spaccare ma perde parecchio a causa della monotonia che li caratterizza. Poi tocca a Petal: un inno femminile e acustico alla noia. Finalmente tocca ai 4 di Filadelfia e il pubblico esplode di gioia. Non sembra nemmeno di sentire la stessa band a cui siamo abituati su disco. Suonano qualsiasi pezzo il pubblico gli chieda - incluse perle come We are nothing - intrattengono il pubblico con gag esilaranti e alla fine James Alex scende dal palco per abbracciare i pazzi in prima fila. Insomma sembrerebbe un set già di per sé perfetto ma il pubblico non vuole mollare la presa e i quattro non si fanno pregare sparando cover su cover di Jawbreaker e Replacement. Semplicemente bellissimo. 
Livorno - Surfer Joe. Non paghi di questo meraviglioso delirio saltiamo sul blindato e schiacciamo l'acceleratore fino a Livorno. Serata fotocopia? Nemmeno per sogno: il Surfer Joe è un locale della madonna e nonostante si cominci a suonare molto più tardi i Beach Slang sembrano voler alzare ancora il tiro regalando un concerto ancora più punk rock di quanto pensavamo fossero capaci. Il pubblico è molto più esaltato, qualcuno anche un pelo troppo: si cade sul palco, volano microfoni e si svuotano i polmoni. NAPALM! Anche stasera cover di chiusura. Ma dato che siamo in un posto dove non ci si può prendere male si va avanti a fare festa fino a notte fonda con Licastro e Co(cks) ad animare la pista da ballo. Bilancio grasso!
Torniamo a Milano con una bella scorta di presabbenaggine e tanta voglia di replicare il prima possibile.
I hope when I die, I feel this alive

lunedì 8 febbraio 2016

SNAFU 20: Livorno Brucia...ancora!



Sabato 5 marzo 2016
Livorno brucia ancora, è un evento di solidarietà creato da “Ex caserma occupata eventi” in stretta collaborazione con “Inconsapevole Records” e Gabba Gabba de – punk rocks events only.
L'iniziativa mira a portare solidarietà a tutte le persone condannate per i fatti della prefettura di Dicembre 2012, condannate in primo grado a 34 anni di reclusione, più di 30000 euro di risarcimenti,un’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e una condanna di 6 mesi ad un imputato verso cui il Pm aveva chiesto l’assoluzione.
Si tratta di una sentenza tutta politica, orientata a colpire gli esponenti delle realtà militanti livornesi, con l'intento di voler interrompere tutte quelle politiche sociali portate avanti sin ora dai movimenti.
Crediamo fermamente che iniziative di questo genere possano dare si un serio aiuto economico in sostegno alle spese processuali che dovranno essere affrontate, ma anche per fare
controinformazione e continuare a tenere viva quella solidarietà agli imputati che in tre anni la città ha sempre manifestato.
Grazie anche alla musica....

Musica, cibo, skate e molto altro!
in collaborazione con Inconsapevole Records e Gabba Gabba De - punkrock events only

Bands confermate al momento:

The Chromosomes
BIFFERS
7Years
Crosswise Decay
Lupe Veléz
DAMP BOX

mercoledì 3 febbraio 2016

Cavaverman - Tales From Cavafistool


I Cavaverman sono una band a cui piace l'anonimato...sono bravi da far schifo eppure si fanno i cazzi loro, non sporcano, non disturbano, non suonano mai, praticamente non esistono...giusto ritratto dello stato di salute del punkrock italiano di oggi.
Il buon JJ, vecchio lettore del blog, mi chiede di recensirli ma la copertina fa talmente schifo che decido di nascondere la cartella degli mp3 dal PC....poi arriva il giorno delle pulizie in Caserma ed ecco che salta fuori nuovamente il disco...mi violento e lo ascolto.
Dimenticate la copertina, come detto sopra i Cavaverman sono dannatamente bravi e soprattutto, come già segnalato su questo blog, hanno un cantante che canta per davvero.
Un mix di atmosfere alla Misfits di Graves (in questo lavoro leggermente meno rispetto al passato) e di pop punk alla Green Day (decidete voi di quale periodo, tanto a me fan cagare praticamente tutti).
Qui trovate 13 canzoni con ritornelloni che potrebbero quasi rimanervi in mente per una giornata intera e che sicuramente meriterebbero molto di più....ma se loro sono i primi a non volersi sbattere io li appoggio...tanto al massimo potrebbero ottenere una data al Ligera con i Ratbones di Imbalzano e una band a caso di Speciani....insomma, forse meglio stare in cantina...anzi...statevene in cantina!
Ah...ovviamente disco troppo lungo...ma se non si era capito, a conti fatti, rimane un lavoro eccezionale e sopra la media. Scusate se però non mi strappo l'uniforme.

SNAFU 2.0: Viboras reunion - sabato 06/02

Ci fanno notare che questo sabato ci sarà le reunion dei Viboras....quindi, per andare sul banale, se siete amanti delle chiappe a mandolino non potete mancare....come si fa a resistere ad una locandine così appetitosa?


Reunion per i punk rockers milanesi Viboras, guidati dalla carismatica Irene, dopo 6 lunghi anni di assenza. I Mexican Standoff mixano hard rock, post rock, glam, punk, sludge e southern e sono ignoranti come una pisciata in chiesa.
Aprono i Pubblico Oltraggio, una vecchia conoscenza dell'Acropolis.
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Apertura porte: ore 22
Ingresso gratuito con tessera Arci*

*Tessera Arci 2016 al costo di 10€
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Come raggiungere il Circolo Arci Acropolis

in macchina
da MILANO: Tangenziale Est direzione Usmate-Lecco, uscita Vimercate Sud (numero 19) direzione Trezzo sull’Adda. Girare alla prima rotonda a sinistra direzione “Centro”, alla seconda rotonda andare a destra direzione “Centro sportivo”.
da LECCO: seguire Statale 342 per Calco-Merate fino all’imbocco della Tangenziale Est direzione Milano. Uscire a Vimercate Sud (numero 19), direzione Trezzo sull’Adda. Girare alla prima rotonda a sinistra direzione “Centro”, alla seconda rotonda andare a destra direzione “Centro sportivo”.

con i mezzi
Dalla stazione FS di Monza prendere l’Autobus n°321 per Vimercate-Trezzo, scendere alla stazione di Piazza Marconi, Vimercate (MB). Proseguire a piedi in direzione del parcheggio sul retro della piazza, oltrepassare la rotonda, attraversare la provinciale Monza-Trezzo all’altezza dell’apposito sottopassaggio. Arci Acropolis si trova esattamente di fronte a voi.
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lunedì 1 febbraio 2016

SNAFU 2.0: I Bellissimi - s/t

Il Lupo mi rifila questa recensione graditissima di questa band che sembra meritare un paio di ascolti....soprattutto per la cover di "Bimba a Bordo" dei Simpsons. Leggetevela e se siete curiosi date loro una chance.



Mi procuro questo disco a un concerto post-natalizio tenutosi a orario aperitivo in un negozio di abbigliamento. Alcol BYOB. Tanto amore. Self service per prendere i CD, riposti in una scatoletta, dove va messo anche il grano, tipo elemosina in chiesa. Chiedono 3 euro, non li ho giusti così ne metto 5 e bon. Non mi sono pentito della decisione.
Flower punkrock come nella miglior scuola anni ’90. Loro sono i Bellissimi da Carmignano di Brenta (PD), gruppo col nome troppo lungo e presuntuoso, e tra i loro ranghi militano Berlanda (ex Figli del Benessere – Tempesta ) e il batteraio attualmente in forza ai Mitropa Express. Già dal nome si intuisce la somiglianza ai Fichissimi da Torino ma attingono a piene mani anche da Impossibili, Gambe di Burro e Ignoranti. Fanno canzoni così corte ( la media supera appena il minuto ) e analfabete che è praticamente impossibile stancarsi di ascoltarle. Tre le tracce dal contenuto assurdissimo ( Gloria non è più una sedia – Gionni Cazzoduro – PSCBCO92E22C743L ); diverse altre parlano di amori e coiti mancati. “Anche se non lo sei, tu per me sei OK“, pezzone, è la classica canzone pseudoromantica da dedicare alla tosa più rimbambita della classe; nella traccia conclusiva la voce effetto cartoon narra di un ballo di fine anno scolastico che non va proprio nel verso giusto, “fortuna” che non ho fatto il liceo e all’ epoca all’ ITIS suonavano gruppi punk!!! Dal vivo mi coverizzano pure “Ragazza Zombie” di Aro & His Chipmunks e “Bravi Ragazzi” dei Melt…. non posso che godere!!!
Il disco, registrato alle Officine Underground di Montebelluna, viene distribuito in bustina di carta stampata a mano. All’ interno un misero fogliettino contiene altre fesserie a completare il tutto. Dalle retrovie si mormora che tutte le copie stampate siano già andate smerciate, non fatico a crederlo vista la qualità del prodotto.