giovedì 29 agosto 2013

Online il primo pezzo dell'album di Richie Ramone


A breve uscirà il primo album solita di Richie Ramone. Avevo riposto parecchia fiducia in questo progetto dal momento che a Richie si deve la paternità di alcuni pezzi come Somebody Put Something In My Drink, Humankind e I Know Better Now. Il primo brano reso pubblico però non promette molto bene. Lo potete ascoltare qui.

Gogol Bordello - Pura Vida Conspiracy

ATO Records - 2013

Che delusione! Ho iniziato ad ascoltare questo album 6 o 7 volte e mi sono sempre bloccato alla terza traccia. Noia mortale e clichè ovunque... ma poi come si può lanciare un singolo che si chiama Malandrino? Davvero un peccato, perché i Gogol Bordello sono una delle migliori live band in circolazione e possono fare vanto di uscite discografiche di livello ben più alto di questa. Amen! Una cantonata la possono prendere tutti. Speriamo che si riprendano! 

sabato 24 agosto 2013

The Atom Age - EP

Asian Man Records - 2013

Che bella sorpresa! La Asian Man Records ha segnalato tramite website/pagina facebook che il quintetto di Oakland aveva messo in free download un EP di 4 pezzi (lo potete scaricare qui). Non li avevo mai sentiti nominare ma data la copertina stupenda non ci ho pensato due volte. Lo so... non si può giudicare un album dalla copertina e infatti mi aspettavo qualcosa di più pop. Ma il garage punk degli Atom Age non mi ha certo deluso. La band si ispira ai mostri sacri del genere, Sonics e MC5 sopra tutti, a cui aggiunge un tocco alla Trashman. Tuttavia nel 2013 la posizione della leva del gain e la velocità non possono più essere le stesse degli anni 60/70: si va più distorti e più veloci. Per questo, fatta eccezione che per la più lenta e vagamente melodica Little Girl Little Boy, gli Atom Age ricordano anche i Datsuns. Gli altri pezzi sono invece veloci e casinari: date un ascolto a Too Much Fun o a Bad Boy Problems... non ve ne pentirete! Il 23 ottobre suoneranno all'Arci LoFi di Milano: il soldato Rehab ha già prenotato un posto in prima fila!

venerdì 23 agosto 2013

Vietcong Pornsurfers - We Spread Diseases

 
Dangerous Rock Records - 2013

Uscito il 22 maggio, "We Spread Diseases" è il secondo album per i punk n' rollers svedesi Vetcong Pornsurfers. Era stato anticipato dal singolo di I Hate Your Band, che avevamo recensito qui.
Dodici pezzi veloci e pieni di energia, che mescolano con equilibri diversi carica e distorsione punk e garage con melodie e riff rock n'roll.
Il sound beneficia del timbro caldo  e un po' rauco del cantante e il buon bilanciamento degli strumenti e della distorsione delle chitarre; in compenso la registrazione eseguita dal vivo, pur conferendo una genuina immediatezza, leva un po' di potenza al risultato in uscita.
L'atmosfera dei singoli pezzi varia dal divertimento spensierato di Marcel all'incazzatura velenosa di Make You Hate alla carica distruttiva di We Gotta Burn.
A livello compositivo i pezzi peccano un po' di un'eccessiva somiglianza tra di loro, soprattutto considerato che il genere tende di per sé a non portare grande originalità sotto questo aspetto.
Nel complesso comunque l'album si fa ascoltare piacevolmente.

giovedì 22 agosto 2013

The Riptides/The Apers - What About The Monster? - Split 7"

Asian Man Records - 2013

Ogni qual volta ricevo un pacco-bomba da oltre la frontiera chiamo l'artificiere della nostra squadra e lo metto all'opera. Tuttavia ha recentemente perso due dita ed è ancora incazzato con me dunque l'operazione non può essere demandata a nessuno altro. Affronto dunque questo Split.
L'omino asiatico sembra essersi innamorato dei Riptides e questo è il terzo Split 7" che gli produce. In tutte le occasioni le copertine sono state disegnate con cura e il risultato ha sempre regalato soddisfazioni. Sul Lato A dunque i canadesi sparano 2 pezzi registrati al Sonic Iguana da Mr. Mass Giorgini. Partono in quarta con la brevissima Staring At Her Tits, brano che riprende il sound sporco e veloce dei primi lavori della band (vedi lo Split con i Vapids) ma che a confronto risulta addolcito. I Don't Wanna Go To The Movies invece sembra uscita dalle BSide di Tales From Planet Earth. Fondamentalmente nulla di nuovo ma i Riptides non tradiscono le aspettative e centrano il bersaglio. Sul Lato B gli olandesi Apers partono con la superpop Said You'd Call Me, malinconica hit dell'estate dei cuori infranti. Anche Be Mine Tonight mantiene una vena sentimentale e malinconica e, con l'aggiunta dei cori giusti al momento giusto, potrebbe far pensare si tratti di una cover dei Riptides: in realtà è tutta farina del sacco di Kevin Aper. Insomma in uno Split Riptides/Apers mi  sarei aspettato che i primi fossero i più melodici e i secondi i più "zozzi" ma è avvenuto esattamente il contrario: una bella sorpresa!
Adesso veniamo alla nota dolente: perchè nei 7" non ci troviamo più nemmeno una fotocopia con una foto della band, i testi e un paio di info? Lo so... su questa faccenda dei foglietti dei 7" io e il soldato Flavia stiamo fracassando i maroni. Ma siamo sinceri... voi cosa fate mentre ascoltate un 7"? E poi dove sta il gusto del collezionismo da nerd senza i dettagli? 

Il nuovo album dei Jetty Boys in streaming



In caserma li conosciamo poco ma il soldato Rehab li gradisce a sufficienza da pensare sia opportuno segnalare l'uscita. Buon ascolto!

CBGB - Movie Trailer (2013)


È online già da qualche settimana ma noi lo pubblichiamo solo adesso... questioni morali, incomprensioni e vacanze... insomma questo trailer ci ha messi in stato confusionale.

mercoledì 21 agosto 2013

Biffers - Whoa!

Inconsapevole Records - 2013

I Biffers sono un trio livornese che propone un melodico PopPunk che riprende lo stile dei Mr. T Experience e ci aggiunge una spruzzata dei Green Day di metà anni 90. Sono già noti alle nostre cronache per un 7" totalmente DIY. Whoa! è il loro disco di esordio, contiene 10 tracce ed è stato stampato in CD. I credits dell'artwork spettano allo spezzino Riccardo Bucchioni. 
Il trio può contare su di una capacità tecnica sopra la media di noi poveri sfigati e questo viene testimoniato da qualche semplice ma efficace giretto di basso e dall'estema intonazione delle tracce vocali: queste sono inoltre lavorate/prodotte per accentuare la vena pop della band, aggiungendo un accenno californiano-blinkiano al sound della band. La costanza del sound del disco viene interrotta dalla traccia numero 5, l'acustica e sperimentale The Trick. L'esperimento è mirevole, anche perchè spezza la monotonia del disco, ma non è riuscito: infilare dei bonghi in un disco PopPunk è un po' come mettere la maionese sul tiramisù. Solo uno Chef di altissimo livello ci può riuscire (e anche in quel caso avrei le mie remore). Per fortuna la traccia successiva, l'energica Hold On, fa riprendere ritmo al disco. In questo caso la band introduce degli inserti di armonica ma l'eperimento riesce, un po' come il tiramisù con la nutella. I pezzi migliori dell'album sono My Records, Falling Down e la già citata Hold On. Nessuno di questi può però essere considerato il singolone che da quel tocco de classe in più all'album. Tuttavia per essere un full-length d'esordio può considerarsi più che riuscito dato che l'ascolto è piacevole e scorre liscio come l'olio. 

martedì 20 agosto 2013

Rimosso il murale di Joe Strummer


Che schifo... mi sento come se un pezzo di storia se ne fosse andato per sempre. Il bellissimo murale che colorava l'angolo tra la Settima Street a Est e la Avenue A di Manhattan è stato concellato a seguito della ristrutturazione dello stabile. Quando Joe Strummer morì, nel dicembre 2002, i proprietari del Niagara, locale dell'East Village spesso frequentato da Joe, si ritrovarono l'ingresso del club ostruito da centinaia di lumini. Un soldato di nostra conoscenza passò di lì in quei giorni. Non sapeva che Joe era morto e il barista si limitò a dirgli che "era morto un amico". Nel 2010 tre soldatini della caserma ci si sono trovati davanti e ancora ricordano l'emozione del momento.
I proprietari del Niagara hanno parlato di rifare il murale ma non c'è ancora conferma di ciò. Può sembrare una bestemmia coprirlo e rifarlo da zero ma in realtà il murale originale era stato già modificato. Il video di Redemption Song ne è la prova.
Good Bye Again Joe!

sabato 17 agosto 2013

Night Birds - Born To Die In Suburbia


I Night Birds sono davvero tanta roba! Da un bel pò un gruppo non mi prendeva così bene. Quattro ragazzi della east coast che suonano punk hardcore come se fossero un gruppo californiano anni 80. Li seguo con interesse praticamente dall’inizio per via della presenza del bassista predicatore degli Ergs! e recentemente con piacere ho notato che il gruppo ha avuto una bella impennata di popolarità con annessa copertina su Razorcake e 7” su Fat Wreck Chords. Tornando a noi, il suono in questo LP si è fatto più maturo rispetto all’ottimo disco di debutto e ai primi 7”, ma le influenze di Adolescents, Agent Orange, TSOL e Dead Kennedys si sentono comunque ancora alla grande. Io più che perdere tempo a parlarvi di una traccia piuttosto che di un’altra vi lascio un bel video live registrato dal mitico Marc al recente Insubordination Fest con cover finale bomba e vi consiglio di contattare subito la Grave Mistake per farvi spedire tutto il loro catalogo.  

venerdì 16 agosto 2013

Crashdïet, il video di "Circus"

I Crashdïet hanno appena fatto uscire il video di Circus, dall'ultimo album "The Savage Playground" (che avevamo recensito qui).
Il video, che contiene vari spezzoni filmati durante il recente tour, segue quelli di Cocaine Cowboys e California.

sabato 10 agosto 2013

Turbonegro@Gruenspan, Amburgo

Foto scattata nientemeno che dal Pvt. Flavia

Si è svolto settimana scorsa, da mercoledì a domenica, il 9° WTJT, il raduno mondiale della Turbojugend. Il ritrovo è come sempre nel quartiere St.Pauli di Amburgo, più precisamente alla sede storica dell'omonimo capitolo, un piccolo pub d'angolo chiamato Schlemmer Eck.
Come presidente del capitolo milanese non potevo mancare e insieme alla mia piccola ma agguerrita delegazione ho fatto festa per quattro giorni insieme ad altri 500 ubriaconi provenienti da tutto il mondo. I racconti però, se vi interessano, ve li farò a voce davanti a una birra.
Il programma comunque prevedeva sia attività diurne che concerti serali, con l'esibizione dei Turbonegro il sabato sera come piatto forte. Ed è di quello che tratterà questo report.

Il locale si chiama Gruenspan ed è una sala concerti non grandissima, soppalcata con delle balconate, che si trova in una stradina a poca distanza dal pub.
Lo avevamo già visto il giorno prima, sempre per un altro concerto del WTJT: l'acustica mi era sembrata buona e le dimensioni ideali, per cui ero piuttosto carico all'idea di vedere i Turbonegro in questa cornice.
Quando siamo arrivati la via era già un mare di giacche jeans e bottiglie di birra: abbiamo subito fatto la fila e ci siamo fiondati a prendere posizione. Alla fine ci siamo piazzati sulla balaustra della balconata centrale: visuale perfetta.
La giornata era stata insolitamente calda e già si presagiva che avrebbe fatto un gran caldo. Non potevamo immaginare quanto però.
Ad ogni modo ad aprire l’esibizione c'erano i Christmas, quartetto punk americano affiliato a una qualche Jugend.
La band era francamente scarsa: fiacchi e con più pause parlate che canzoni. Il momento migliore è stata la cover finale dei Suicidal Tendencies, con un po' di gente della prima fila invitata sul palco.
Peccato, perché nei giorni precedenti le band che eravamo riusciti a vedere, i tedeschi Supercobra e gli inglesi Hip Priests, ci erano piaciute decisamente di più.
Durante il cambio palco il locale si è riempito – penso abbiano fatto il tutto esaurito – e calore e umidità cominciano ad aumentare vertiginosamente, anche se tutti per ora continuano a indossare orgogliosamente i loro kutte, incuranti del sudore.

Calato lo stendardo di sfondo, con la copertina di "Sexual Harrasment", e spente le luci, sulla musica dell’intro di Age Of Pamparius, la band ha fatto il suo ingresso sul palco. 
Camicia jeans e fazzoletto al collo per Euroboy e Tony Sylvester, salopette e occhiali da sole per Rune Rebellion, bandana e giacca a petto nudo per Tommy Manboy. Happy-Tom indossava il suo classico completo da marinaio. Ovviamente, trucco per tutti.
Imbracciati gli strumenti la band ha quindi attaccato con la canzone: partenza un filo incerta per Euroboy, ma poi tutto è tornato in regola. 
Erano in gran forma, con un bel sound e volumi davvero potenti. E Tony ha dimostrato una piena padronanza della voce anche nei pezzi del periodo Hank, nonché un'ottima presenza scenica, giocando bene con la sua corpulenta fisicità e le mossete finto-omo.
Come seconda hanno sparato Just Flesh, che è stata una bella sorpresa, poi i classici All My Friends Are Dead e Wasted Again, e complice il pubblico scatenato, il calore è diventato intensissimo, tanto che la crew di sicurezza sotto il palco ha iniziato a spruzzare acqua fredda e a distribuire ghiaccioli!
A seguire hanno optato per un blocco di pezzi tratti dall’ultimo album, ottenendo una buona risposta, segno che i fan hanno assorbito bene la loro ultima fatica discografica.
Si è tornati quindi sui classici: da segnalare Are You Ready For Some Darkness, particolarmente infuocata.
Un piccolo sketch demenziale ha introdotto Rock Against Ass, dopo la quale Tony ha spiegato che avrebbero raccolto tutti i video realizzati dai fan durante quei giorni  per realizzare il clip di TNA (The Nihilistic Army), canzone dedicata appunto alla Turbojugend. Avevano indossato tutti quanti (anche se ammetto di non essere sicuro che la canzone fosse questa) i loro kutte. A questo proposito mi permetto una piccola divagazione: il rapporto tra la band e la Jugendè davvero particolare, in quanto nonostante si tratti di un fan club si è evoluto fino a diventare un'entità in qualche modo indipendente, e il fatto che la band stessa ne faccia parte lo sta a testimoniare.
Tornando allo show, dopo Get It On, la band è uscita di scena, sicuramente anche per riprendersi: ormai la temperatura e  l’umidità all’interno equivalevano, e lo dico sul serio, a quelle di una sauna.
Il primo a tornare sul palco è stato Tommy, che ha subito attaccato con una batteria inconfondibile: Back To Dungaree High. Seguono altri due pezzi di punta, poi di nuovo dietro le quinte.  La folla chiama a gran voce la canzone che più di tutte stavano aspettando e la band torna per il gran finale: Prince Of The Rodeo e poi lei: I Got Erection. Chiusura a sorpresa con la cover di New Rose dei Damned.
Nonostante il calore infernale, lo show è stato memorabile, con la band in perfetta salute e una grandissima energia tra loro e il pubblico. Non resta che aspettare il prossimo anno. E il video di TNA.

Foto gentilmente rubata su Facebook

Vacanze Estive


Il soldato SNAFU oggi parte per Londra....lo aspetta un corso di aggiornamento di 7 giorni con lo S.A.S. e lo S.B.S.
Gli altri soldatini rimangono in Caserma a far andare avanti il blog....forse, se lo riterranno opportuno. Nel frattempo il 2.0 non funzionerà...o meglio, mandate pure, ma pubblicheremo tra 7 giorni!
Buone vacanze!

giovedì 8 agosto 2013

To Brothers - Some Clouds Above Us


I'm covered up with nothing but paranoia and lies!!! I To Brothers da Alessandria sono senza ombra di dubbio uno dei gruppi più interessanti che mi è capitato di ascoltare recentemente, provare per credere. Alla chitarra/voce c’è Agent Pazz aka Woodie Aulin già noto per Klingons e Bigotz Quartet (qualcuno si ricorda di Leave The Guns e Bring The Cannoli? Gran disco...) mentre la sezione ritmica è completata da membri dei Jungle Fever. Non credo che Some Clouds Above Us sia uscito su un qualche supporto fisico, però se andate sulla loro pagina bandcamp vi potete ascoltare 6 pezzi di pop punk con ritornelli killer e gang vocals alla Kid Dynamite, ma con Blake ed i Jawbreaker nel cuore. Cosa aspettate?

lunedì 5 agosto 2013

Dan Vapid and The Cheats - Two

Torture Chamber Records - 2103

Il Pvt.Rehab è in vacanza in terronia e io ne posso approfittare per fare una recensione che sicuramente avrebbe voluto fare lui sbrodolandosi di complimenti per quel bevi-vino di Danny Vapid...I'm sorry soldato!
In realtà di sto disco me ne frega poco un cazzo, ma non resistevo a fare un dispetto al mio commilitone e anche alla Massoneria Ramonica che è ancora lì a farsi le seghe con il sound troppo pettinato e i cori perfettini....ma che cazzate immonde...pensa te se nel 2013 uno deve ancora registrare come suonavano le compilation della Killed by Death, sarebbe proprio un coglione all'ennesima potenza....che poi quei gruppi registravano di merda non per attitudine ma perchè tutti i soldi che avevano li buttavano in spruzzate nelle braccia.
A parte questa frecciatina gratuita ai vecchi che hanno dato inizio alla moda di scrivere sui blog, continuo per la mia strada affermando che sto disco è sicuramente meglio del primo, che era inutile e faceva schifo al cazzo (della serie l'ho ascoltato mezza volta e io stesso non mi prendo sul serio quando lo dico)....ha sicuramente un buon tiro e ti fa muovere il piede.
I pezzi fighi ci sono, ma se ci si pensa nessuno ti spezza davvero in 2 il cervello come ti aspetteresti da un album con una copertina così figa (italians do it better).
Insomma, la storia è sempre la stessa....chi si fa da anni le seghe con Danny se le continuerà a fare e andrà a leggersi Megaculo con la bava alla bocca....chi invece ha i piedi per terra prenderà questo nuovo lavoro per quello che è, ovvero un buon disco punkrock senza infamia nè lode con una ballad pessima che non rende giustizia a Vapid.

Living With Lions - Some Of My Friends Appear Dead To Me


I Living with Lions sono un gruppo pop punk canadese che dal 2007 ad oggi ha fatto uscire un paio di album davvero interessanti. Sebbene il principale autore rimane il chitarrista Chase Brenneman non è facile trovare un filo conduttore tra tutte le uscite perchè questi ragazzi fanno una gran fatica a tenersi un cantante fisso. Già dopo l’uscita dell’ottimo disco di debutto molti li davano per finiti in seguito all’abbandono del cantante originale Matt Postal. Invece, nel 2011 sono tornati con Holy Shit, a mio avviso il loro prodotto migliore, dove Stu Ross, chitarrista di Lowtalker e Misery Signals, si dimostrava un pò a sorpresa un ottimo sostituto. Dopo svariati tour americani ed europei e la decisione di Stu di andare a suonare la chitarra nei Comeback Kid ecco la terza incarnazione della band con Chase che a sto giro decide di fare tutto da se occupandosi anche delle parti vocali. Rispetto ai precedenti lavori lo stile rimane più o meno lo stesso, solo che la voce è molto più pulita ed acuta. In definitiva questo 7” è un pò un nuovo inizio per la band; a me i nuovi LWL piacciono, non resta che attenderli al varco con un disco vero e proprio! 

giovedì 1 agosto 2013

Who fucked jesus - nuovo album su bandcamp


Serve dire altro? Date un ascolto a questo nuovo materiale....