domenica 31 marzo 2013

Stanley Kubrick - Interviste Extraterrestri


E' il 1966. L'uomo non ha ancora messo piede sulla luna e Stanley Kubrick sta lavorando a 2001: Odissea nello spazio. Il regista, però, è ossessionato da un quesito: come verrà recepito dal grande pubblico un film fantascientifico di tale portata, fortemente avveniristico? Infatti la fantascienza prima di allora era qualcosa di serie B, popolata da strani robot e da mostri alieni con la fissa della conquista della terra. I temi del viaggio spaziale e delle forme di vita extraterrestre, trattati in 2001: Odissea nello spazio erano molto lontani da quell'ottica. Così Kubrick incarica il suo assistente Roger Caras di contattare 21 grandi intellettuali, esperti in astronomia, antropologia, informatica, biologia e scienze in genere, per rispondere al quesito che da sempre affascina l'umanità: siamo soli nell'universo?
Kubrick voleva inserire le interviste (filmate in bianco e nero a 35 mm) all'inizio del film, ma poi , per vari motivi, accantonò l'idea e le pellicole finirono in magazzino. Quarant'anni dopo Anthony Frewin si mette alla ricerca del materiale. Non trova le pizze di pellicola (tutt'ora disperse) ma trova le trascrizioni, le pubblica e il risultato è questo libro. Nelle interviste Caras interroga gli studiosi sull'intelligenza artificiale, sulla possibilità di vita extraterrestre, sul futuro dell'informatica, sull'origine della vita e su molte altre questioni. Tra i celebri intervistati figurano Aleksander Ivanovich Oparin, Harlow Shapley, Burrhus F. Skinner, Isaac Asimov, Margaret Mead, Frank D. Drake e molti altri. Ogni capitolo contiene un avvincente e illuminante dialogo tra l'intervistatore e l'intervistato, gli argomenti variano di volta in volta ma sono uniti da un filo conduttore: esistono forme di vita extraterrestre?
Interessante leggere a quasi cinquant'anni di distanza il pensiero e le ipotesi di questi studiosi. La maggior parte si rivelano errate e fortemente ottimiste, ma tutti concordano sul punto centrale: la vita su altri mondi è più che probabile. All'interno del libro anche una bella introduzione a cura di Frewin che ci illustra il punto di vista di Kubrick stesso sulla fantascienza e offre delucidazioni a vari argomenti quali il paradosso di Fermi, le sonde di Bracewell e Von Neuman e il caso di Roswell. A chiudere una ricca appendice. Bel libro consigliato agli appassionati di cinema ma più che altro di fantascienza e scienza in generale.

    "E' ragionevole supporre che esistano innumerevoli miliardi di pianeti in cui siano comparse forme di vita biologiche, e le probabilità che tali forme abbiano sviluppato l'intelligenza sono molto alte."
                                                                                                          (Stanley Kubrick)

sabato 30 marzo 2013

SNAFU 2.0: Serata Pasquale a ROMA


Se a Cantù ci si dà da fare con il punkrock anche a Pasqua, Roma non è da meno.....date un occhio a questo ragguaglio di Marcone About.


Domani sera al circolo Dal Verme (Roma) suoneranno Thee Bomb'o'nyrics che sono in Tour, insieme a loro i Poker.
L'ingresso sta a 3€ e si entra con la tessera Arci, fuori piove e il giorno dopo dormirete che è ancora festa, quindi non avete scuse!
Qui c'è l'evento facebook
grazie snafu 2.0

DOMANI a Cantù punkrock a go go


Dentro all'uovo di Pasqua non troverete mai qualcosa di emozionante e caloroso come la nostra festa ! 
Siete invitati il 31 marzo 2013 all'1e35 Circa di Cantù per il primo punk rock festival di Pasqua! 

On Stage dalle 21.00:

PENSIONE LIBANO 
from Limonta la leggenda del sexy punk laghèe

DRAWING DEAD
Con spiccato senso di superiorità nei confronti del prossimo, sovvertono l'ordine naturale del dare e del ricevere, manifestando costante disdegno. Punk rock e arroganza. In questa formazione possiamo ritrovare componenti di Mega, Morbeats e Colin Farrell.

CHRISTIAN DE SUCAS 
Grinta boys 

HUMAN FLASH 
Confusione 

TABASCOS
Country Punk from Cantù - Hazard 

INGRESSO GRATUITO

All’Una e Trentacinque Circa
Via Papa Giovanni XXIII n. 7, Cantù (CO)

SNAFU 2.0: Ministri - Per un passato migliore


I rischi ed i pericoli del 2.0 sono proprio questi, ovvero una recensione dei Ministri......ma alla fine il bello è proprio questo. Chissà mai che qualche figa inizi a leggerci!
Grazie al Frankee autore della recensione!


“Amiamo i nostri vestiti, nessuno potrà mai levarceli. Un giorno ci siamo giurati che sarebbero stati gli unici”. [Ministri, I soldi sono finiti]

Ok è vero, in questi anni i Ministri i vestiti li hanno cambiati (un paio di volte ad essere precisi), ma per fortuna il senso più profondo della loro attitudine rock è rimasto sempre lo stesso de I soldi sono finiti, passando attraverso il pessimismo cupo e opprimente di Tempi bui e l’apertura pop più melodica e riflessiva del successivo Fuori, e ripresentandosi oggi in un’accezione forse ancora più pura di quando non fosse sette anni or sono.
In molti hanno detto e scritto che Per un passato migliore è per i Ministri una specie di nuovo primo disco, un punto-e-a-capo da cui ripartire, un po’ perché sono andati a riprendere i suoni dell’album d’esordio, rivistati e riproposti con la maturità e l’affiatamento derivato da un’esperienza ormai decennale, un po’ perché, come peraltro sottolineato dallo stesso Federico Dragogna, la scelta di abbandonare la Universal e di autoprodursi ha permesso alla band di avere pieni poteri su ogni aspetto riguardante la creazione della loro ultima fatica.
Ora, senza volersi impegolare in complicati svisceramenti esegetici e particolari masturbazioni mentali, proverò a dare una valutazione terra-terra e sintetica dell’ultima uscita targata Ministri: semplicemente, Per un passato migliore è un album della madonna, di quelli che ti prendono al primo ascolto e non ti mollano più. Incazzato, compatto, maturo, da ascoltare dalla prima all’ultima nota in religioso silenzio o zompando da un punto all’altro della vostra stanza, fate vobis. Niente pause, niente filler, ma cinquantacinque monolitici minuti di rock duvo (alla Formigoni), dalla clamorosa opener Mammut a quella piccola gemma finale che è Una palude.
Bellissimi i testi, come sempre (se potessi pagherei Dragogna per scrivere la mia tesi di laurea) e curatissimi i suoni, a riprova del fatto che la lezione di Fuori, per quanto avesse in qualche modo allontanato il gruppo dai volumi e dalle distorsioni a loro più abituali, è sicuramente servita.
In particolare il lavoro sulle chitarre di Dragogna, che va pescare a piene mani dalle sonorità 90s (Foo Fighters su tutti) è davvero encomiabile e supera di gran lunga per qualità e varietà quanto sentito negli album precedenti, tornando addirittura a riproporre qualche assolo che non si sentiva dai tempi de La piazza.
Al microfono il Divi è la solita sicurezza: interpreta, canta, grida a squarciagola (Mammuuuuuuut!!!!), sa stare sopra o sotto le righe a seconda delle esigenze…insomma fa un po’ quel cazzo che gli pare e lo fa sempre alla grande, tanto in studio quanto dal vivo, dimensione su cui i Ministri hanno costruito negli anni gran parte della loro fortuna a forza di prestazioni incendiarie dall’altissimo coefficiente di lividi e sudore.
A proposito di live: il tour di Per un passato migliore, partito da Roma il 15 marzo, ha già collezionato cinque sold out su altrettante date, compresa quella dell’Alcatraz nella loro amata/odiata Milano, che ha visto riunirsi almeno tremila cristiani e che ha fuso insieme l’irriducibile vecchia guardia e tutta una serie di fan più o meno occasionali giunti lì anche solo per sentire un gruppo che in questo momento tira parecchio e che quindi “bisogna andare a vedere”. Certo, questa sfumatura un po’ più cool potrà forse far storcere il naso ad alcuni dei più fan più puristi, ancora legati ai tempi in cui i Ministri vestivano giacche napoleoniche e suonavano davanti a cento persone, ma non è forse anche questo il destino delle grandi band? D’altronde, se riesci a portare a un tuo concerto gente che non conosce nemmeno il testo di una canzone vuol dire che un nome te lo stai davvero cominciando a fare. E a questo punto forse non hanno più nemmeno senso i paragoni sentite più volte negli ultimi anni con Afterhours, Verdena, Teatro degli Orrori, Timoria e chi più ne ha più ne metta.
I Ministri sono solo i Ministri, e tanto basta.

SNAFU 2.0: Leighton Koizumi Live


Incredibile a sto giro JJ ha imparato a copiare/incollare per bene una news! Fai progressi marmittone!

DOPO 10 ANNI DI DISTANZA LEIGHTON KOIZUMI TORNA IN TOUR CON TITO AND THE BRAINSUCKERS!!!!

Figura cardine della scena neo-garage degli anni ’80, prima nei Gravedigger V e poi nei Morlocks, di lui si perdono le tracce verso la fine del decennio in questione, in concomitanza con la bassa marea del revival garage, fino a che nel 2003 sbarca in italia per un tour apocalittico con la garage band TITO AND THE BRAINSUCKERS.

E’ dello stesso anno l’incisione presso i Red House Recordings di Senigallia e la conseguente uscita dell’album “WHEN THE NIGHT FALLS” (Ammonia records/V2).

L’impressione che lascia la loro esibizione dal vivo è quella di un riuscito incrocio fra un rito pagano e una lezione di storia della musica; un live set incentrato sulla rivisitazione di classici del rock minore dei sixties, interpretati nella maniera più selvaggia possibile dal nostro Leighton spalleggiato da Tito and the Brainsuckers.
E’ con una grandissima emozione nel cuore che annunciamo quindi un tour celebrativo che si preannuncia leggendario, dove verrà suonato per intero, a dieci anni esatti di distanza, l’album in questione.
Uno show dove non mancheranno le sorprese, tra cui una rinnovata formazione dei Brainsuckers, dopo la recentissima reunion.
Un live set incendiario, a base di classici di Moving Sidewalks, Q 65, Back from the Grave, Stooges, Love, e tanto altro ancora!

KICK OUT THE JAMS, BROTHERS AND SISTERS!!!

In apertura Thee Kaams e The Snookys

Sabato 30 marzo 2013 – h. 22:00
LIVE - INGRESSO 10 EURO + TESSERA ARCI

mercoledì 27 marzo 2013

SNAFU 2.0: Los Ilegales

La Bad Man Records ci fa sapere che....... (siamo contenti ci legga fra l'altro):


BM#21 fuori a metà aprile. da oggi potete ascoltare le 4 tracce e potete contattarli per farli suonare nel vostro locale oppure per rispedirli in messico:
elpedritoloco@gmail.com

SNAFU 2.0: Herve' + Speedjackers + Miss Chain

Er Panz è il recensore ufficiale di Miss Chain e delle robbbe bergamasche...sarà sicuramente un Garage rocker come tutti i Bergamotti.

Il clima in questo venerdì 22 marzo è ancora assolutamente invernale, ma al Birrificio Elav si festeggia ugualmente la Festa di Primavera e non soltanto con la birra e il cibo, ma anche con la buona musica. Il compito di aprire le danze e scaldare gli animi spetta a Hervè Peawee, che anche senza band e munito esclusivamente di una chitarra acustica e un tamburello con sonagli riesce a conquistarmi immediatamente e da quello che ho potuto vedere l’effetto è stato lo stesso anche per il resto del pubblico. In scaletta le versioni acustiche dei brani dei Peawees (soprattutto da Leave it Behind, album che personalmente ho apprezzato moltissimo “nonostante” il tanto chiacchierato cambiamento nel sound) e svariate cover, tra cui spicca senza dubbio la scontatissima quanto apprezzatissima “Havana Affair”; quando poi attacca col classicone dei Peawees “Cause you don’t know me” è l’apoteosi, si esce definitivamente dal letargo e gli applausi scoppiano spontanei e sinceri anche a chi dei Peawees non ha mai sentito parlare.

A questo punto a prendere posto sul palco sono Miss Chain & Broken Heels che festeggiano la recente uscita del loro secondo album “The Dawn” e per l’occasione si presentano in formazione a 5, poiché ai “soliti quattro” si aggiunge il loro produttore nelle vesti di polistrumentista e corista. Il pubblico si fa più numeroso e Miss Chain e compari col loro show soddisfano il bisogno di lasciarsi alle spalle il freddo (quantomeno fino a fine concerto): i pezzi sono ottimi e la resa dal vivo è delle migliori, i ragazzi sono carichi come non mai e si divertono visibilmente; chi sta dall'altra parte non può che lasciarsi coinvolgere dal loro garage/power/pop/chi più ne ha più ne metta, tra canzoni del nuovo disco (per una mera questione di gusti personali mi sento di citare “Let us shine”) e pezzi che sono già diventati dei classici ai loro concerti (su tutti “Flamingo” e “Rollercoaster”). Dopo un concerto di Miss Chain & the Broken Heels il sorriso stampato sulle labbra è garantito; imperdibile quindi anche la prossima data del tour al Magnolia di Milano.

A chiudere la Festa gli Speedjackers, che in realtà avrebbero dovuto suonare per secondi ma “sono sempre in ritardo”; in realtà questo li penalizza perché a guardarli restano veramente in pochi. Se poi aggiungiamo i problemi tecnici che penalizzano quasi tutta l’esibizione le premesse non sono le migliori. Potenzialmente potrebbero piacermi col loro rock’n’roll zozzone, e in effetti qualcosa di buono c’è e la testa tiene inesorabilmente il tempo; però non riescono a prendermi, manca qualcosa per prendermi veramente… Rimandati!
Per concludere "un plauso va fatto agli organizzatori di Bergamo Sottosuolo e al Birrificio Elav che non mi pento di definire inappuntabili” (semicit.)

sabato 23 marzo 2013

SNAFU 2.0: THE JACKETS (ch) + Killer Sound @ Lo Fi

Se arrivate alla fine della News e vi chiedete quando sarà questo fantomatico concerto di cui si parla....bè non è colpa mia ma di quel pulisci-latrina di Mark Killer Sound che non è buono nemmeno a scrivere una news.

Vi invitiamo a un gustoso antipasto all'insegna del più selvaggio garage rock and roll di quello che sarà lo PSYCHOSONIC FESTIVAL PART III previsto per il 19/20 Aprile al Lo-Fi .

Dalla Svizzera THE JACKETS esplosivo trio garage rock'n'roll capitanato dal drummer americano Chris Rosales ex batterista dei GET LOST(nei quali militavano Gerry Mohr e Robert Butler gia' componenti delle icone garage 80's americane The Miracle Workers) mentre alla voce e chitarra del formidabile trio la scatenata Jackie Brutsche ex Trash Dept. duo lofi nel quale ha militato assieme al drummer Chris Rosales.
Vantano tour in tutta Europa e concerti con The Monsters, The Magnetix, King Kahn & BBQ, Gonn and The Sonics.
The Jackets hanno all'attivo un album di debutto , "Stuck Inside" 2009 su Subversiv Records (CH). secondo album "Way Out" 2012 su Soundflat Records (D). 
Unica data nel nord-ovest Italia 

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KILLER SOUND quartetto alternative rock da Milano
Attivi dal 2007, tornano live dopo l'uscita del loro primissimo video analogico "Rufio".
Portatevi dietro una chiavetta USB per potervi scaricare il loro primo album ufficiale ed anche i loro nuovissimi pezzi in anteprima

evento facebook:

Ratbones - s/t

Making Believe Records - 2013

"...dopo varie false partenze io e altri veterani di mille battaglie punk rock un po' alla cazzo (ex-membri di Formiche Atomiche, Guerrieri, Furies, Danny's Wednesday e roba simile) abbiamo messo su un commando tipo Ramones e abbiamo fatto pure un disco..."

Bè i Ratbones si presentano bene e promettono bene...i veterani ci sanno sempre fare anche se c'hanno spesso un pò la puzza sotto il naso.
Mettiamo subito in chiaro le cose, i ragazzi sono scimmie dei Ramones. Ci sono due tipi di scimmie dei Ramones: quelle che copiano direttamente dalla fonte tirando fuori roba figa e quelle che copiano quelle che copiano a loro volta chi copia direttamente dalla fonte, che solitamente fanno cagarissimo.
I Ratbones con il loro disco di 13 pezzi si posizionano in una via di mezzo, una specie di terra di nessuno senza lode nè infamia in cui fanno manovre militari a volte paraculo ed a volte riuscitissime.
Diciamo che la prima parte del disco è altalenante, si apre con "Sociopathic" che poteva benissimo non essere scritta e prosegue con "Sk8boarding to hell" che invece è una cannonata atomica. Alti e bassi che si tramutano in alti perenni dalla traccia nove in poi ("Incompatible"), una bellissima ballatona copiata spudoratamente dai Ramones che però è copiata così bene nei suoni e nel calore della voce che lascia il segno al primo ascolto. Da qui in poi i Ratbones sembrano i Ramones alla "I'm against it", compatti, martellanti e ignorantissimi. Colonna sonora perfetta per un viaggio caserma-bootcamp.
Quegli ultimi cinque pezzi salvano il disco facendogli guadagnare livelli ben oltre la mediocrità totale. Promossi caporali tutti quanti.

P.S. Fra i credits compare Mass Giorgini ed il suo Sonic Iguana.....io a sti contributi dall'estero non credo molto, per me non fanno la differenza, ma era comunque da sottolineare per tutti voi segaioli.

giovedì 21 marzo 2013

Muruhuay - EP

DIY - 2013

Volete ascoltare un bell'EP? Eccolo: http://muruhuay.bandcamp.com/

I milanesi sono una specie di Verme con il cantato in inglese e fanno questa cosa a metà fra il punk, l'hardcore, l'indie e lo snobismo incondizionato. Un sound troppo poco macho per essere hardcore con il vocione da cagacazzo, troppo snob per essere punkrock-all-star-bubblegum, troppo poco manierista per essere indie.....un genere quasi perfetto insomma, che risulta anche molto più simpatico con il cantato in lingua d'Albione.
Bella scoperta che giaceva nella mail del soldato SNAFU dall'11 Febbraio.....bè dai sono stato fin troppo veloce stavolta.
Ho poco da dire...solo da ascoltare. A me sta roba gasa....quasi la suonerei, purchè non sconfini troppo nelle pippe mentali (e musicali) di chi ha riscoperto i Nirvana nel 2013 e si fa i capelli color puffo per fare le foto in colonne.
Un deliro unico questa recensione....era molto più facile dire "bella lì ragazzi" e chiudere qualche riga fa, ma non riesco a smettere di scrivere perchè deve ancora finire il terzo ascolto del disco....ecco è finito.

martedì 19 marzo 2013

Live Report: Broadway Calls @ Live Forum


E' sabato sera e il Live Forum di Assago ospita un vero e proprio college party! Ben 6 gruppi tra Italia , Inghilterra e Stati Uniti pronti a far scatenare una marea di teenager (chi più chi meno). Complice un viaggio pressochè infinito con i mezzi pubblici, arriviamo ad Assago solo verso le 10.45, proprio quando i Notimefor hanno appena finito...peccato li avremmo voluti vedere. In apertura anche Now.here e Foolish pride...diciamo che 6 gruppi è abbastanza impegnativo...ha proprio l'aria dell'italianata stile "dentro tutti alla bell'e meglio". Il locale, situato all'ombra del gigantesco Forum di Assago, è piuttosto anonimo ma bello grande e abbastanza affollato. Appena entriamo siamo accolti da una bella atmosfera, c'è tanta gente e stanno iniziando i Great Cynics primo dei due gruppi inglesi che seguono i Broadway Calls in tour. Sono un trio abbastanza eclettico che alterna voce maschile e femminile, chitarre quasi sempre pulite, e le canzoni hanno un piglio cantautoriale più tendente verso l'indie. Sono particolari, alcuni pezzi hanno belle melodie mentre altri sono noiosi, non mi colpiscono particolarmente e verso metà del set mi allontano per prendere da bere e fare quattro chiacchiere. 
Dopo di loro tocca ai Gnarwolves. Che dire...gruppo decisamente orgcore! Voci urlate e melodie malinconiche, continui cambi di tempo e riff particolari. Non sono male, ma anche loro purtroppo non mi colpiscono. I pezzi variano un sacco...un po' troppo "estremi" per i miei gusti. Ai Broadway Calls il compito di chiudere la serata. Si parte con un classicone: Basement Royalty ed il pubblico è subito coinvolto...anche se non come mi aspettavo...sarà che dopo sei gruppi uno è stanco...però il pubblico è un po' smorto. Il live procede alla grande, il trio è mostruoso e crea un muro di suono notevole! I pezzi sono presi da quasi tutto il repertorio (in ordine sparso) Open Letter (bellissima), Midnight Hour, Lucky Lighter, Be All That You Can't Be, To The Sheets ( Bomba!), Zombie World, Suffer The Kids, Back To Oregon e altre che non ricordo...all'appello mancano solo Election Night e Bring On The Storm.
Veramente bel concerto, andiamo via contenti e soddisfatti dopo aver fatto un salto al banchetto del merch. Complimenti alla Ghost Agency che ha organizzato la serata alla perfezione, orari rispettatissimi e suoni perfetti!

lunedì 18 marzo 2013

GREEDY MISTRESS Live @ HONKY TONKY



GREEDY MISTRESS LIVE @ HONKY TONKY
Venerdi 22 marzo 2013, presso l’Honky Tonky di Seregno (MB), suonerà una delle band rivelazione del panorama underground musicale hardcore-punk del nord Italia: i GREEDY MISTRESS.
Esce Giovedì 21 Marzo 2013 “It Was Fine”, il nuovo album dei GREEDY MISTRESS rilasciato da Slaughterhouse Records in tutti gli store digitali e distribuito in tutto il mondo da Scarey Store.

“It Was Fine” è un album dove il rock è sporcato da derivazioni metal e hardcore, per dare vita a pezzi incisivi e veloci che esaltano l'immediatezza espressiva del giovane quartetto milanese: sonorità contagiose tra atmosfere cupe e aperture melodiche, supportate da chitarre nervose e linee vocali rabbiose e ricercate. Le dodici canzoni del disco sono caratterizzate da un songwriting ispirato, dove velenose riflessioni sulle relazioni uomo-donna, la mediocrità dei rapporti e i falsi sentimenti sono affrontati con lucido sarcasmo e disincanto. A completare il disco (come ghost track) la rivisitazione della dissacrante “I love the dead” di Alice Cooper che vede la partecipazione alla voce di Jeff Clayton dei seminali ANTiSEEN, band americana in cui militò anche GG Allin, la più estrema icona punk di tutti i tempi. I GREEDY MISTRESS si confermano tra le più promettenti band underground italiane, con un sound sempre più personale e ricercato che strizza l'occhio al pubblico d'oltreoceano.

In loro compagnia, la stessa sera, ci saranno i MONUMENTAL e gli YOUTH Of SIFILIDE che sapranno scaldare a dovere l’atmosfera.
E per coloro i quali non sanno andare a letto presto, dopo lo show dei Greedy Mistress ci sarà il primo storico DJ-Set di THE PIPER AT THE GATES OF BRIANZA.
Informazioni sull’evento:

22/3/2013 Honky Tonky, Seregno (MB) – Via comina 35/37

Ingresso gratuito (con tessera ACSI, costo 5€ con validità annuale)

Evento Facebook:

SNAFU 2.0: Apers @ honky tonky

Il buon Tommy27 o 27tommy presenzia ad un bel concertino degli Apers e ce lo fa presente....non mancando di sottolineare giustamente gli orridi suoni della band del soldatino SNAFU....iniziamo bene ragazzi!!

Foto rubata

Riecco gli Apers all'Honky e ovviamente non si può mancare.
Arrivo verso le 22.30 e non c'è un cazzo di nessuno. C'è però Kevin che come al solito ha voglia di raccontare. Ci dice un pò del tour coi Manges in Giappone.
Salgono sul palco i Dirty Melodies, una sola parola: bocciati! tecnicamente potrebbero dire la loro ma le canzoni proprio non mi piacciono..nei testi (la mia ragazza l'ha presa la lega o la hit tamarra bevo bevo mi ubriaco e son felice...) imprevisto a metà concerto, il cantante si scontra col chitarrista e si taglia sopra l'occhio, prosegue insanguinato e contento..bravo!
poi vecchie facce per un nuovo gruppo, tali Drawing dead: non si sente un cazzo ma l'impressione non è per niente buona. I suoni fan davvero schifo e non mi rimane in testa neanche un ritornello..bho!
Finalmente gli Apers e la musica è un'altra: li abbiam sentiti mille volte e ogni volta ti chiedi come cazzo fa Kevin a esser così, un vero animale da palco. Il concerto ha una scaletta un pò diversa dal solito (non c'è reanimate my heart) e stavolta la scena clou è Kevin che si toglie il basso e improvvisa una cazzo di danza da scimmia, chiusura con whatever it takes e tutti a nanna contenti. Apers=diverimento=punk rock!

domenica 17 marzo 2013

Faz Waltz - Back on Mondo

Piovra Records/White Zoo Records - 2013

Recentemente sembra che la vena glam di molti artisti abbia ripreso a sanguinare e la cosa non può che essere gradita (vedi Giuda, Biters, PrimaDonna, etc.). A Faz Waltz però va riconosciuto il merito di avere intrapreso questo percorso in tempi non sospetti dato che il suo/loro primo Ep è datato 2008. Back on Mondo si affaccia in un panorama più florido e può ricevere un' attenzione più accurata. I brani che lo compongono sono ritmati, diretti e semplici, raramente superano i 3 minuti e sono arricchiti da sporadici spruzzi di piano e organetto. Il sound si colloca esattamente a metà tra quello degli Sweet e quello dei T-Rex ma il disco, pur mantenendo una sua omogeneità, risente anche di altre influenze: infatti se I Wanna Find My Place e Little Home sono veloci e ritmate, e ci riportano alla mente l'Iggy Pop di Lust For Life, Looking For A Ghost The Fool possono vantare coretti e schitarrate che sembrano provenire da El Camino dei Black Keys. Se Fingers In My Brain potrebbe essere una B-side dei nostrani TaxiWrong Side Of The Gun King Of Nowhere potrebbero essere state scritte dopo un travolgente concerto di Steve Harley & The Cockney Rebel. Nell'album si distingue la grintosa Pay Your Dues: senza ombra di dubbio canzone migliore.
Back on Mondo approvato! Parola di Rehab!

venerdì 15 marzo 2013

Un pò di concerti domani e domenica....


Domani Sabato 16 Marzo se andate all'HONKY TONKY di Seregno (MB) vi trovate gli APERS. In apertura i Dirty Melodies e una nuova band che per ora si fa chiamare Drawing Dead.



Oppure ancora....sia domani, sabato, sia domenica, c'è questo festival punkrock con un nome orrendo come GOD SAVE THE PUNK in cui suoneranno tante band che fate prima a leggervele.


Plakkaggio HC - Approdo

Hanged Man Records - 2012

Tornano sulle nostre pagine i romani Plakkaggio HC con un nuovo disco che oramai è vecchio e bacucco perchè qui in Caserma nessuno ci paga per recensire le cose con puntualità.
Detto questo, copertina bomba con vaghissime atmosfere alla Otomo. Primo punto a favore.
Il secondo punto a favore è dato dal quasi totale abbandono del "vocione cattivo cattivo" che rovinava i due vecchi dischi.
La conseguenza è lo sdoganamento della melodia trasfigurata in cori anthemici che condiscono ogni singolo pezzo del disco. Sia chiaro...melodia asservita sempre a rabbia e carica hardcore, ma qui gli ingredienti sono ben conditi con l'ulteriore aggiunta di un gusto per riff metallari che non danno fastidio, anzi.....gasano parecchio anche i punkrocker più intransigenti (a tratti alcune intro sembrano prese dai Blind Guardian.....poi ovviamente torniamo con i piedi per terra).
Sì sì questo disco mi piace e se piace a me che non sono fan del genere vuol dire che i ragazzi hanno saputo confezionare un lavoro oggettivamente ben fatto...quando si punta sulla melodia non ci sono cazzi, il cervello cede e il piede inizia a battere il tempo anche se nel frattempo il cantante sta berciando "megalite isolato continente permeato".
Promossissimi ed avanti così per quel che mi riguarda.

giovedì 14 marzo 2013

Tough / Agent Pazz split 7" in arrivo


Insomma... avete capito dal titolo! il 30 marzo allo Spazio 4 di Piacenza c'è pure il Release Party. Intanto ve lo potete ascoltare su bandcamp.

Gerson - Generazione in Difficoltà

2013 - IndieBox

L'aria delle scuole è un ricordo lontano, ma ti è in testa da gennaio a dicembre...

Correvano gli anni 2000. I Gerson facevano 40 date all’anno avevano fuori 2 CD. Suonavano in centri sociali fatiscenti in cambio di due birre, una pastasciutta scotta e, se andava bene, 2 lire di rimborso spese (Cit.). Figa in giro non ce n’era. Il Vittoria era il centro sociale della City da cui potevo tornare a casa con i mezzi pubblici (ovvero le mie gambe). Dopo i concerti puzzavamo tutti di fumo e sudore ma eravamo felici per il weekend concluso con il mega concerto devasto. Poi non so cosa sia successo… so solo che i Gerson hanno decuplicato il loro pubblico e anche gli abituè dello Stage Diving (uno su tutti non lo si può dimenticare) hanno perso spazio su quel palco. D’altro canto gliel’avevo augurato più e più volte... I Gerson hanno continuato a macinare live, dimostrandosi capaci di far ballare anche le sedie, e a cacare album che vengono ascoltati di nascosto anche da chi ha il palato fine. Generazione in Difficoltà è la loro ultima fatica, la sesta ad essere precisi. E' da Tigre contro i Tigre che il quartetto milanese ha preso l’abitudine di chiudere gli album con ballate malinconiche e lente: adesso queste hanno preso piede, invadendo la seconda metà dell’album. Poco male però: questi sono senza ombra di dubbio i brani migliori! Basta sentire La Strada del Fango, Sopra al Cielo o Sei Colpi in Aria per rendersene conto. Anche nei brani più veloci, un po’ meno convincenti ma più conformi al loro precedente lavoro, i Gerson dimostrano di saper ancora sparare melodie capaci di infiltrarsi nella mente di chi le ascolta monopolizzandone il canticchiare distratto. Tra i pezzi si distingue Masticati e Risputati, brano in stile Rappresaglia cantato dal nuovo bassista Steven. Su Spotify potete ascoltarvelo aggratis! Che aspettate?

mercoledì 13 marzo 2013

Addio a Clive Burr


La scorsa notte si è spento Clive Burr, primo batterista ufficiale degli Iron Maiden, che suonò negli album Iron Maiden, Killers e The Number of  The Beast.
Clive soffriva da tempo di sclerosi multipla ed è morto in pace, durante il sonno, nella sua abitazione. Qui il comunicato stampa della band.
Così ha commentato Bruce Dickinson, voce della band: "He was a great guy and a man who really lived his life to the full. Even during the darkest days of his MS, Clive never lost his sense of humour or irreverence. This is a terribly sad day and all our thoughts are with Mimi and the family."

Clive Burr: 8 marzo 1957 – 12 marzo 2013. RIP


domenica 10 marzo 2013

Live Report: Gerson@Honky Tonky - Seregno

Foto gentilmente mai chiesta e presa su Facebook

I Gerson sono una passione musicale di vecchia data qui in caserma, quindi è una decisione naturale quella di presenziare al concerto di presentazione del nuovo album all’Honky Tonky, in quel di Seregno.

Complici l’andata in treno, due chiacchere prima di entrare e la fila per la tessera  ci perdiamo i primi due gruppi di supporto e arriviamo giusti per l’attacco dei Dogs dell’inossidabile Mendez.
Il concerto è esattamente quello che ci si aspettava: veloce, sporco e demenziale.  I tre cani randagi comunque divertono, complice l’immancabile vena di umorismo trash, e se la musica lascia un po’ il tempo che trova, Barbie Tossica mi resta in mente. Sarà che è un personaggio che a Milano non è difficile vedere in giro.

Arriva il turno dei Gerson e l’Honky si riempie. I ragazzi attaccano decisi col nuovo singolo Generazione In Difficoltà, seguito subito da Il Volo Degli Asini: un rapido commentario alla crisi, che ci ricorda subito uno dei loro punti di forza:  l’ironia graffiante e arguta che pervade i loro testi e li pone una spanna sopra a quelli della maggior parte dei loro colleghi.
Il gruppo è bello carico e picchia deciso e veloce sugli strumenti e i suoni sono fortunatamente buoni: il concerto è imbevuto di energia.
La scaletta è parecchio gustosa, con un selezione che pesca da tutta la discografia: si va dai pezzi di punta più recenti come Lucifero Culo e Ottavio ai classiconi come Dammi FuocoOverdose Da Tubo Catodico. Al nuovo album riservano uno spazio equilibrato con quello degli altri, proponendo qualche brano ben scelto come l’ottima Via Da Milano e l’interessante Masticati E Risputati, cantata da Steven, nuovo arrivato alle quattro corde.
Il pubblico apprezza: si scatena e canta, con qualche invasione di palco per dare un aiuto improvvisato al microfono, in particolare su  Mi Sono Preso La Candida.
La band lo ricompensa  suonando in abbondanza e c’è tempo per le cover di Johnny B. Goode e Rock N’ Roll High School, forse un po’ superflue ma comunque piacevoli.
Si chiude con Il Miracolo, accompagnata da un assalto finale a palco e microfoni da parte del pubblico che è la perfetta conclusione per questo show.

Dopo altre chiacchere e un giro di saluti rientriamo in caserma soddisfatti di aver visto un concerto come si deve e aver riconfermato la certezza di quello che i Gerson sanno offrire.
Personalmente mi ha fatto anche molto piacere vedere il locale pieno: sarà che sto già entrando nella fase amarcord di una precocissima vecchiaia, ma ho trovato rincuorante vedere la folla di chiodi, creste, rasta e borchie. Il punk sta sempre meglio di quanto crediamo, e questa è sempre una bella notizia no?

SNAFU 2.0: WHO FUCKED JESUS!? - Nuovo video e date

Ciao, con Who Fucked Jesus!? (https://www.facebook.com/wfj666) abbiamo da poco pubblicato sul tubo il nostro nuovo video.
La canzone si chiama "I was an alien" e si trova all'interno del nostro primo album che potete scaricare gratis sulla nostra pagina bandcamp:
http://whofuckedjesus.bandcamp.com/ ecco il video:



Nel frattempo, settimana prossima, abbiamo tre date in "zona caserma snafu" (credo si possa definire così no?) eccole:
13/03 - Arci Dallò, Castiglione delle Stiviere (MN) w/ The Pearls
14/03 - Flyin' Donkey, San Mauro Pascoli (Forlì) w/ Riccobellis
15/03 - Arci Blob, Arcore (MI) w/ The Pearls, Riccobellis

Se non avete di meglio da fare, venite a farvi una birra con noi…

sabato 9 marzo 2013

The Giacomello's - Breathless EP

DIY - 2013

"Non so che futuro avranno questi ragazzi...magari il loro prossimo lavoro farà cagare il culo (anzi, sicuramente)".

Con queste parole avevo chiuso la recensione del loro primo EP...quel bellissimo, fantastico, fantasmagorico EP che mi aveva rallegrato le giornate di alcuni mesi fa.
Ecco che esce il nuovo mini-EP di 3 pezzi ed ovviamente fa cagare il culo...come da previsione.
No dai....non voglio essere così drastico....non fa cagare il culo, ma è semplicemente inutile. Mi spiego...se nel primo EP i pezzi avevano una marcia in più ed un pizzico di inaspettata personalità, questi sembrano delle brutte copie di pezzi dei Teenage Bubblegums (soprattutto l'ultimo)....la cosa non mi piace e mi fa prendere male un casino.
I Giacomello's rimangono comunque una dolce scoperta ed una focosa premessa per il futuro, ma se nel prossimo disco si appiattiranno come hanno già iniziato a fare in questo mini lavoretto allora sono volatili per diabetici per tutti.
La copertina però rispetto al primo EP è molto più bella....anche se sembra un disco di una band Indie che suona al MI AMI.

The Crooks - Atomic Rock

Dischi Volo Libero - 2012

Era ora che la caserma recensisse l'ormai non più nuovo, ma pur sempre ultimo, disco dei Crooks!
Vi dirò...così sui due piedi, che mi piaceva di più quello prima, quel bellissimo High society Rock'n'Roll che si era consumato nel mio lettore CD portatile...quando ancora esistevano i lettori CD portatili.
Poco male, anche questo lavoro dei milanesi è sicuramente sopra la media dei miei ascolti recenti anche se a mio parere risulta poco accattivante...insomma manca quel ritornello bomba che ti ammazza al volo...eccezion fatta per "2nd chance", ovvero la canzone che apre il disco e che gli sento fare oramai da anni in sede live.
I Crooks sicuramente non stanno mai fermi musicalmente parlando...si evolvono di album in album senza mai tradire le loro radici punk'n'roll zozzo di stampo '77....a sto giro però rilassano un pochino i suoni e collezionano qualche influenza di Clashiana memoria (il verso di "Victim of the circumstances" è un palese plagio a "Death or Glory") condita poi a tratti con una sfumatura stradaiola quasi Rancida (la R maiuscola è voluta).
Nulla di realmente nuovo e sconvolgente a dire il vero, l'anima della band è sempre la stessa, capace di mixare le mille sfumature del punkrock senza vergogna o seghe mentali; al massimo possiamo parlare di una progressiva operazione di raffinamento (o raffinazione?) del sound....si invecchia...si sperimenta, ma si rimane sempre se stessi in fondo al cuore.
Da segnalare la cover di "Piccolo Uomo" di Ivan Della Mea, cantautore italiano, che vede i Crooks in un'inedita versione italiana che li fa sembrare i Rappresaglia.

martedì 5 marzo 2013

David Bowie - The Next Day

Columbia - 2013

Il Duca è tornato! Lunga vita al suo regno!
In caserma c'è stato tanto mormorio ultimamente... Bowie sì, Bowie no... Io dico SI! Anzi lo grido! Perché ascoltando questo nuovo disco di David Bowie ci si rende conto che è ancora possibile ascoltare grande musica e che le lamentele degli "esperti" sull'immobilismo dell'industria musicale sono pure vaccate. Se il vostro obiettivo è fare successo e non ci riuscite c'è una sola spiegazione: fate cacare e se David Bowie fa una scoreggia è comunque 100 volte più musicale di qualunque altra cosa in circolazione. 
Ci sono voluti 9 anni. Ricordo ancora bene quel maledetto giorno del 2004 in cui sul Corriere della Sera apparve un trafiletto sull'infarto che lo aveva colpito. Da allora c'è stata solo l'attesa. Avevo perso le speranze, forse spaventato da un ritorno sotto tono, ma poi è successo! Il giorno del suo compleanno Bowie ha lanciato il primo singolo, Where are we now?, con un video ricco di riferimenti al periodo berlinese (Low, Heroes, Lodger vi dicono niente?), la cui regia è stata affidata a Tony Oursler. Un paio di giorni fa la seconda sorpresa, The Stars (are out tonight): non è un videoclip, non è un cortometraggio, ma c'è la regia di Floria Sigismondi e Bowie sembra essere rinato. Due giorni fa l'intero disco poteva essere ascoltato su iTunes e un vero fan non se lo fa ripetere due volte (fan veri, non quelli che si sono comprati la maglietta di Aladdin Sane da Zara e che non conoscono gli album post 1980). Il sound di The Next Day attinge da svariati lavori della discografia del duca: Heroes, Heathen, una spruzzatina di Young Americans. Aggiungete delle perle come You Fell So Lonly You Could Die, tipica ballad Bowieana alla Five Years, e il gioco è fatto. Infatti se The Next Day Dirty Boys riprendono le sonarità Soul Plastic, con chitarrine funky (BOWIE PUO', GLI ALTRI NO) e coretti coinvolgenti, Love is Lost e la più pop Valentine's Day sono invece sulla scia di Heathen. ll sound berlinese è una costante che attraversa tutto l'album ma è particolarmente apprezzabile in If You Can See Me, Where Are We Now? e How Does The Grass Grow?. La canzoni più riuscite dell'album  sono le più energiche: The Stars (are out tonight) e (You Will) Set The World on Fire. Non vi fermate al primo ascolto! Pur non essendo un eccelso capolavoro è comunque un album che può guardare dall'altro verso il basso tutti i buffoni che si credono parte di un elitè di musicisti illuminati (come Morgan, per non fare nomi). 50 minuti sono una giusta ricompensa per la lunga attesa. Tuttavia se non siete veri fan del duca dovete predere le dovute precauzioni: Bowie ≠ Punk Rock anche se ha scritto perle rock'n'roll da 5 accordi che possono essere apprezzate anche dai punk rocker più oltranzisti (vedi Suffragette City). The Next Day non è un album facile, soprattutto se non conoscete un minimo Bowie.

venerdì 1 marzo 2013

Nuovo video per i Greedy Mistress


I Greedy Mistress che fanno HC melodico? Con quegli accordi alla Lory Meyers......vi dirò...a me me gusta mucho!