mercoledì 30 marzo 2016

SNAFU 2.0: Duracel + Derozer @ Live Trezzo d'Adda


Seconda reunion per i Derozer: se eri sulla terra dal '95 al 2000 non puoi non saper chi sono e non essertene fatta un'opinione: la mia? Bar: capolavoro! Alla nostra età: capolavoro bis....il resto da buttare.
Vado al concerto curioso di vedere cosa combinano e (come tutti) dubbioso per l'annunciata assenza di Mendez.
Suonano per primi i Duracel: bella scelta, sono i Derozer dopo i Derozer. I ragazzi suonano una quarantina di minuti (a occhio) con il loro punk in Italiano. Io non ho mai ascoltato un loro disco dall'inizio alla fine, li ho sentiti quattro o cinque volte in occasioni diverse e mi chiedo che cazzo gli è mancato per spaccare: la voce c'è, i suoni pure...secondo me mancano del tutti i cori e poi i pezzi! Partono bene ma poi non hanno ritornelli che ti stanno in testa e durano troppo, poco diretti, poco punk...Nati negli anni '80, fabbrica dei mostri, non mi piace ballare...stasera comunque promossi...
Poi i Derozer: come annunciato Paletta dei Punkreas sostituisce Mendez, colonna portante e vero rozzo tra i rozzi: come si poteva capire il pubblico si schiera subito con l'ex bassista fischiando e anche un pò insultando il povero Paletta che saggiamente fa finta di fottersene...
Seby è stracarico mentre gli altri li vedo più sottotono: Spasio (che sembra invecchiato di 1000 anni) fa un buon compitino: suona, coreggia (visto -Duracel anche un vecchio ce la può fare...) e canta 144 e Bar; Paletta si dimena come un pazzo ma fa bene il suo mentre Spazza (dimagrito quasi da non riconoscerlo) è un cazzo di fistone trasparente.
La scaletta è molto varia da Fedeli alla tribù a Tg, vento, straniero: ovvio che io sono lì per i primissimi pezzi: Suzy, la mia preferita che parte tra le prime; Amore sincero, miglior pezzo della serata, psicopatico, un pò inaspettata, e poi dopo il ritorno sul palco Bar, quanti cazzo di anni son passati?.
Chiudono ovviamente con Alla nostra età e Branca Day.
Seby è felice come un bambino e sincero quando dice che Mendez è insostituibile, come Baresi cui il milan ritira la maglia...cazzo è un grande, io non so come sia andata ma avrebbe potuto mandarlo affanculo o ignorarlo. Bravo Paletta che si è preso insulti del cazzo per dar una mano a vecchi amici...
In generale la reunion mi lascia con l'amaro in bocca: non mi coinvolge e non mi convince del tutto, ma come mi dice l'amico Prando: siamo noi troppo vecchi o sono loro ormai andati? non so giudicare, il pubblico, ovviamente tutto più pischello di me, apprezza e poga, io da buon vecchietto sono sul lato...certo che un brivido quando parte l'assolino di Suzy non manca mai...
Nota finale stonata per 'sto cazzo di Live, al mio socio han fottuto il portafoglio: "discotecari del cazzo, impasticcati, vaffanculo!"

Tommy27

Intervista ai White Pagoda

Abbiamo intercettato i White Pagoda in trasferta a Roma che presentavano il loro nuovo disco insieme ai Twister e The Dirty Jobs. Li abbiamo seguiti con i nostri potenti mezzi, fino al giorno dopo a Radio Kaos Italy, dove si esibivano in acustico.
Di seguito un'interessantissima video intervista!

martedì 22 marzo 2016

Colin Farrell - Opera Omnia

OCW - 2016

Dopo 6 anni di onorato servizio ecco che finalmente esce l'Opera Omnia dei Colin Farrell prodotta da One Chord Wonder. Un onesto CD in digipack con 21 canzoni per un totale di 20 minuti di punk rock con in aggiunta un simpatico poster (stampato male) di LolloRamone mentre fa il sub. Qui tutte le info e lo streaming del disco.

Il release party si terrà questo giovedì 24 Marzo al LOFI di Milano.
La band brianzola terrà il suo consueto show di 10 minuti per un totale di 10 canzoni suonate col turbo.
Assieme a loro ci sarà la prima milanese dei Volkov, band nata dalle ceneri dei Drawing Dead per evitare lo scioglimento dell'accoppiata Speciani-LolloRamone. Oltre a loro ci tocca aggiungere pure gli I like Allie, band che nasce cavalcando l'onda del successo dei Low Derive che hanno scoperto la formula magica per portare 2 tipe ai concerti punk. In chiusura ci saranno i Midrake, band svizzera famosa per il cioccolato.
Al banchetto troverete i dolci fatti in casa da Palmi, che festeggia il suo non-compleanno, ed uno sgargiante LolloRamone che firmerà tutti i poster e farà selfie con tutti i suoi fan.

Ecco cosa dicono in merito alcuni importanti personaggi della scena:


Ho deciso di produrre questo disco perchè non ero soddisfatto delle ultime uscite OCW, dettate più dall'opportunismo piuttosto che dalla passione. I Colin Farrell sono diversi, loro mi hanno colpito nel profondo come non mi capitava dal primo demo degli Impossibili - Davide Speciani

Sicuramente un'ottima band di cui andare fieri, mi hanno promesso che coverizzeranno "Barbone" nel loro prossimo disco e io non vedo l'ora - Ame Bumpkin'

A me fanno cagare - Pably Gluesniffers

Una fortuna per la nostra scena! Il loro ritorno sarà grandioso...e ho già organizzato una piccola tournè che li vedrà come headliner ogni mercoldì sera a Bresso per tutto Maggio. In apertura altre 5 band...ma tranquilli iniziamo presto - Andrea Imbalzano

Speciani non era contento di come stavano andando le cose con la OCW. Quando gli ho detto che LolloRamone dei Colin Farrell stava cercando produttori per un disco ha pianto come un bambino per la felicità - Max Parolone

Una figata, ho chiesto a Lollo se ci vuole suonare il basso alla prossima reunion - Sebi Derozer

Abbiamo avuto la possibilità di scambiare qualche battuta con Lollo in merito al disco....

Lollo, parlaci di questa Opera Omnia...è la vostra prima ed unica vera uscita discografica vero?
Si confermo, è la prima ma spero non l'ultima. Ci ho messo tutto me stesso per far uscire questo disco, dai contatti con l'etichetta, agli accordi con lo stampatore, il nuovo mastering dei pezzi...insomma un lavoro che mi ha impegnato un paio di mesi, ma ora vederlo fuori è una grandissima soddisfazione...quasi come quella volta in cui ho suonato al Rocket.

Troviamo la copertina molto divertente, ironica ma chic....opera tua?
A dire il vero è un'opera di Speciani e King Mob....io volevo qualcosa di speciale...ho richiesto espressamente qualcosa che citasse i Nirvana (band con la quale sono cresciuto) ma che allo stesso tempo se ne discostasse. Forse non tutti sanno che il bambino di Nevermind sono io, quindi ho pensato ad una sorta di tributo nel tributo a me stesso. Loro sono stati così bravi che ho deciso di stampare anche un poster in tiratura limitata che firmerò al LOFI per tutti i nostri fan.

Sei anni di Colin Farrell....2010-2016....così ti porti lungo la strada?
Sicuramente l'impegno e la fatica di proporre questo concetto rivoluzionario di suonare 10 minuti e levarsi dalle palle. Poi ovviamente la data al Rocket. Ma è inutile pensare al passato...sono proiettato al futuro...dopo questo disco voglio fare un album di cover dei pezzi dei Marò...si chiamerà "Ui uo uo".

Come vedi lo stato di salute della scena punk? Il vostro release party è organizzato da I BUY RECORDS, si sbattono molto quei ragazzi non trovi?
Mah....diciamo che la coscienza che propone la legge del suo cuore, avverte dunque resistenza da parte di altri, perchè essa contraddice alle leggi altrettanto singole del cuore loro. La coscienza infelice è la coscienza di sé come dell'essenza duplicata e ancora del tutto impigliata nella contraddizione. Assistiamo così alla lotta contro un nemico, contro cui la vittoria è piuttosto una sottomissione: aver raggiunto un contrario significa piuttosto smarrirlo nel suo contrario. La coscienza della vita, la coscienza dell'esistere e dell'operare della vita stessa, è soltanto il dolore per questo esistere e per questo operare; quivi infatti come consapevolezza dell'essenza ha soltanto la consapevolezza del suo contrario, ed è quindi conscia della propria nullità. Da questa posizione essa inizia la sua ascesa verso l'intrasmutabile.

Grazie mille Lollo e ci vediamo giovedì!

lunedì 21 marzo 2016

Resolutions - Weightless


Lp d'esordio per i tedeschi Resolutions prodotto dalla joint venture tra Fond Of Life Records (GER) e Smartpunk Records (USA).
Weightless è un album molto bello che mi ha colpito sin dal primo ascolto. Le prime due tracce sono delle vere bombe, soprattutto Machines, ottime melodie e un ritornello che ti rimane attaccato in testa. Qui in caserma ormai sta roba la chiamiamo Mazza-core, in realtà se dovessi fare un paragone più (in)sensato mi verrebbe da dire che i Resolutions assomigliano agli Astpai solo più lenti e con un sound più pulito e melodico. Altri brani molto belli sono Flat Landscapes (qui video), Daily Train per una chiusura dai toni nostalgici e Not On Time, pezzo con una marcia in più, bello tirato e probabilmente la mia preferita del disco. A mio parere l'unica pecca di questo lavoro è la mancanza di pezzi tirati, belli veloci, che potevano dare più varietà al disco e che, con la capacità dei 5 di Hannover di tirare fuori belle melodie, potevano essere delle vere bombe.
Weightless è un'ottima uscita e i Resolutions sono un'ottima band, seguiteli che a breve li riavremo in Italia!

sabato 19 marzo 2016

The Treatment - Generation Me

Frontiers Record - 2016
A due anni dall'uscita del secondo album, tornano gli hard rocker inglesi The Treatment col nuovo lavoro "Generation Me", che vede per la prima volta alla voce Mitchel Emms dopo l'abbandono dello storico cantante Matt Jones, e l'aggiunta di Tao Grey alla seconda chitarra. Prova difficile quindi, ma superata brillantemente: la band conserva la continuità con quanto fatto finora e sforna un altro eccellente lavoro, mostrando anche di essere ulteriormente cresciuta.
La formula rimane quella di un riproposizione moderna del sound degli anni '80: hard rock energico e tirato a lucido, con una spiccata sensibilità melodica. Rispetto al passato il risultato è più maturo: il sound è più asciutto e con maggiore attenzione per i dettagli. Se l'ossatura di riff a là AC/DC richiama a volte all'orecchio i cugini Airbourne, specialmente nel singolo Let It Begin, l'approccio è decisamente diverso, più pulito sia nelle atmosfere blueseggianti di The Devil o negli echi dei Deep Purple seconda maniera di Light The Sun, sia quando la band si spinge nell'hard n' heavy come in Tell Us The Truth e We Are Beautiful. Largo spazio è lasciato, e a ragione, alla voce calda di Emms, che regala una performance di alto livello. Ma il vero indice del progresso del gruppo sono le due ballad elettriche Better Think Again e soprattutto l'ottima Backseat Heartbeat, non a caso scelta come secondo singolo, coinvolgenti e senza mai risultare stucchevoli.
L'unico appunto che mi sento di fare rimane la mancanza di un vero anthem  che faccia da cavallo di battaglia.
In ogni caso consiglio vivamente a chi potrà di andarli a vedere il 23 aprile al Live di Trezzo per la loro unica data italiana.

martedì 15 marzo 2016

Live Report: Copyrights, Teenage Gluesniffers e Cocks @ Ligera


Tornano i Copyrights a Milano e ovviamente la caserma non può non presenziare. Ci sarebbero 1000 dettagli da snocciolare ma Putin sta ritirando le truppe dalla Siria e io sono già sul Jet per raggiungere la nuova base segreta per monitorare la situazione. La vita dell'intelligence è davvero un inferno. Ho solo 2 minuti prima che il paracadute si apra alle mie spalle... giusto il tempo di dire l'essenziale:
  • Un centinaio di persone di domenica è già un gran risultato... se poi sono prese bene è praticamente un miracolo. Sarà mica perché a sto giro siamo a Milano?
  • I Copyrights con un vero batterista sono 1000 volte meglio dei Copyrights con un batterista che non si è studiato i pezzi dell'ultimo album. I pezzi di Report rimangono i miei preferiti. Suonano da Dio e il pubblico risponde con dita puntate verso l'altro e crowd surfing a manetta. 
  • I Teenage Gluesniffers hanno suonato Cane e si è scatenato il delirio. Voto 10 (cit. Ippo, the professor). 
  • Il Ligera non si è mai svuotato e tutte le band hanno ricevuto una buona risposta. 
  • I Cocks sul palco hanno dichiarato che twenty-two significa quindici. Sono sostanzialmente d'accordo 
  • Alle 00:11 i concerti erano finiti... Mazza eroe!
  • Masulli - in versione Stigma - è un vero patriota.


"La Torre" - Masu ci ricorda di un dramma italiano

lunedì 14 marzo 2016

Ciao Guru



Pvt.Romance: Che dire...non è giusto. Umberto con la sua fanzine è stato davvero una fonte di ispirazione per me. Non dimenticherò mai i tantissimi post sul forum di LNPRS...vederlo difendere i suoi adorati NOFX a spada tratta, anche quando tutti gli davano addosso, ha fatto capire ad un'imberbe burba quanto fosse importante avere una propria opinione anche se potenzialmente impopolare e controtendenza. Grazie Guru e don't forget the second rule!

Pvt.Numidio Quadrato: Ti ho sempre visto da lontano, salutato a malapena, al massimo qualche timida parola, un saluto, una stretta di mano, ma niente di più. Per me, scemo ragazzino, eri veramente un Guru e nonostante alcuni di noi poppanti negli anni sono saliti sul palco accanto a te, ai miei occhi sei rimasto sempre una figura semi mitologica. Ci hai dato tanto e ci hai insegnato soprattutto che non esiste età per imbracciare una chitarra e suonare con fierezza tre accordi davanti a tutti. Grazie di cuore.

domenica 13 marzo 2016

The Chilly Willies - Meet The Chilly Willies

Gusville Dischi - 2015

Tiziano ex-Mendoza mi invia la sua nuova mini-fatica in formato EP. Nuova band, nuovo sound, sempre una garanzia di piccole emozioni. Poco importa che io recensisca sempre con mesi di ritardo....lui capirà data la situazione in Siria e Libia. In caserma abbiamo il nostro lavoro.

Prima di tutto....si scarica da qui: http://gusvilledischi.tumblr.com/#134052884453

Detto questo il dischetto contiene 4 pezzi pop rock che mi ricordano i Bare Wires nel sound, roba vagamente hipster fuori tempo massimo che sentivo suonare e nominare molto nella Milano di 4-5 annetti fa. Stiamo quindi parlando di chitarrine semi-pulite-finto-zozze che suonano accordi a metà strada tra la malinconia ed il rock'n'roll, condite con qualche assolino di accompagnamento che mi fa tornare alla mente dei Ganglians molto meno psichedelici.
A tutto questo aggiungo una bustina in cartone ben curata nella sua semplicità, una tipa che si fa la coda con il giubbetto di jeans ed un testo su Rivers Cuomo (che apprezzerebbe il nostro Pvt.Romance). 10 Minuti di musica onesta, 100% fatta in casa che forse si meriterebbe qualche orecchio in più. Lo so, sono di parte, ma Tiziano per adesso non mi ha mai deluso!

giovedì 10 marzo 2016

Cocks & Teenage Gluesniffers - El Split

2016 - IBR & Lonely Raven

Alcune recensioni sono davvero difficili, per altre servono giusto un paio di ascolti. Questo Ep rientra nel secondo caso: ho capito subito che mi garbava nonostante solo una foto di Ron Jeremy poteva rendere la copertina più equivoca. Ma andiamo con ordine: aprono i giovani genovesi Cocks con 2 pezzi nuovi e una cover dei TGS. I rampolli della Zena-bene a sto giro hanno tirato fuori l'artiglieria pesante e messo sul piatto una ballatona strappamutande più punk rock e meno presa male del copyrightscore a cui eravamo abituati. Mi sbilancio: anche il soldato Snafu potrebbe apprezzare. Non è scontato neppure il risultato della cover di I don't like you: gallizzata sì ma dopo aver ascoltato i NOFX in isolamento per almeno 48 ore consecutive.



I quasi milanesi Teenage Gluesniffers, per la prima volta in studio con la formazione a 4, sparano anche loro 2 inediti che seppur di poco di discostano dal sound a cui eravamo abituati: c'è lo zampino di Enri e Masu nella composizione e si avverte quel qualcosa di diverso che influenza positivamente il risultato. Anche la cover di galli - Everything's gonna be alright - viene gluesnifferizzata per bene, evitando di suonare come una inutile copia carbone dell'originale. 
Che dire? Bel dischetto! Verrà presentato a Genova l'11 Marzo e a Milano il 13 (tra l'altro unica data italiana per i Copyrights, non male eh?). Se non ve lo comprate siete dei bobaz!

mercoledì 9 marzo 2016

TWISTER - "We'll be ok"


I want to learn to play the banjo, and fuck the mosrite

Venerdì sera, mentre assistevo a un concerto di un noto gruppo della Capitale, qualcuno mi ha detto più o meno così: “basta, non ne possiamo più di sti gruppi romani”. Inutile dire che ho annuito solennemente. Ed è proprio con questo aneddoto che inizio a parlarvi di “We’ll be OK” il nuovo lavoro dei Twister.
Non prendiamoci in giro, è inutile nascondervi che questa è la band del nostro Numidio, uomo d’azione della sezione distaccata dei Pretoriani di Ignazio Marino, così come è inutile nascondervi che questa è una questione interna alla Caserma, di quelle che finiscono con una rissa la notte di Natale, qualche branda rovesciata, una sospensione, un paio di licenze revocate e poi tutto come prima.
Dopo aver stabilito un breve contatto radio con i ragazzi segno sul mio taccuino un paio di cose per me decisamente importanti:

  • Terzo disco della band.
  • Vinile 12” colorato, prodotto da Let's Goat Records, One Chord Wonder, Lonely Raven Records, distribuito da Monster Zero Records, registrato missato e masterizzato al New Mood Recording Studio. BUM!
  • In un pezzo ci canta Major M.
  • La band si è formata a Camogli (GE) con tanto di contratto scritto e sottoscritto dalle parti.
  • Le dimensioni del pene di Marco sono in grado di raddoppiare dallo stato di quiescenza a quello di erezione.
  • A Roma se non fai hardcore non sarai mai veramente accettato (anche a Napoli ndr)

Io sarei tentato di non aggiungere più nulla su questo disco, sia perché le mie origini territoriali mi impongono di lavorare poco, sia perché siete obbligati ad ascoltarlo comprandolo senza fiatare. Non avete sicuramente la voglia, e sopratutto la competenza, per intavolare un discorso sul suono delle chitarre, il songwriting, la struttura dei pezzi...puah. Che i Twister vi piacciano oppure no, la cosa più importante rimane che oggi difficilmente troverete tanta onestà in un disco. Ammettiamolo, viviamo in tempi bui in cui conta solo avere una bella “leather jacket” e parlare a ripetizione di una nota band del Queens per essere riconosciuti come i cervi più dotati. Io dico basta e oggi decido che ai rauchi “one two three four” di quel noto bassista (quello che poi ha fatto un bel disco rap) preferisco la voce di Calamaro. E anche se vivo in una città diversa (nonché migliore) e non ho mai fatto niente di tutto questo, io ricordo ancora con commossa nostalgia le giornate spensierate sullo skate a Cinecittà, i tramonti estivi con le ascelle arroganti a bere Peroni sul cavalcavia della Casilina e poi tutti a mangiare kebab dopo quel concerto dei Bottlerocket in quel locale del centro. Come faccio a ricordare perfettamente la sensazione di qualcosa che non ho mai fatto? “We’ll be OK” il nuovo lavoro dei Twister.
Nove pezzi, copertina da sturbo, punk rock de ‘na vorta. “Don’t touch me” è epica. Unica pecca: non si possono fare dischi così felici nel 2016.

venerdì 4 marzo 2016

Shintaro Kago - Super Conductive Brain Parataxis


In un lontano futuro, una terribile calamità ha causato danni devastanti alla Terra, provocando uno sconvolgimento ambientale e una crisi dei generi alimentari. Gli scienziati di tutto il mondo si sono adoperati per cercare una soluzione per la sopravvivenza dell'umanità...
Queste sono le parole con cui Shintaro Kago ci introduce alla letteratura dell'albo autoconclusivo appena pubblicato dalla Star Comics. Tuttavia la vicenda narrata in Super Conductive Brain Parataxis si svolge in un futuro ancora più lontano in cui la razza umana sopravvissuta è riuscita ad estrarre e analizzare il DNA di una stirpe di giganti riesumata dalle rovine di un'epoca ancestrale. Grazie alle ricerche sul DNA è stato possibile ricreare dei costrutti in carne ed ossa, chiamati Sadra, e poi clonarli, assemblarli a piacimento e sfruttarli come forza lavoro non inquinante o beni di consumo. Ma chi ha la certezza che questi costrutti non abbiano un collegamento con il genere umano prima della catastrofe?
Ho comprato questo albo più per impulso che per altro, una scelta a scatola chiusa, e non me ne sono pentito! Non avevo mai letto nulla di Shintaro Kago, che ho scoperto essere noto come maestro dell' ero-guro (erotic, grotesque, nonsense), genere che non avevo mai affrontato e verso cui non mi sento particolarmente attratto. Va precisato che Super Conductive Brain Parataxis va più verso lo sci-fi ma mantiene comunque le componenti innaturali, bizzarre e nonsense care a Kago. La vicenda si sviluppa in otto episodi collegati tra loro, molto avvincenti, che vi faranno leggere l'albo tutto d'un fiato. I disegni sono molto belli e ben curati, soprattutto nelle parti di bio-mech. Non è un fumetto per bambini e alcune tavole sono molto malate e splatter ma mai in maniera troppo disturbante. Shintaro Kago, con le sue immagini forti non vuole solo shockarci ma anche farci riflettere. 
Personalmente dopo aver letto l'albo mi è venuta voglia di approfondire ulteriormente l'opera di questo autore. E se anche voi, come me, non ne avevate mai sentito parlare consiglio di iniziare proprio da qui.

martedì 1 marzo 2016

White Pagoda - Everything Explodes

2016 - Sonatine Produzioni, Let's got records, Area Pirata    

I White Pagoda fanno quel bel punk rock garaggioso non troppo sporco che tanto mi fa pensare ai milanesi Morbeats. Lo so, parlare di garage punk citando una band di Speciani è come parlare degli Head dicendo che assomigliano ai Vapids... ma questa è solo una super cazzola che avranno capito sì e no in 3 stronzi. Comunque i White Pagoda from Arezzo, in provincia di Osaka, hanno messo sul piatto un lavoro che sta in piedi alla grande: ritornelloni, tupa-tupa-tupa e schitarratone belle veloci sono il mix che fa funzionare il disco. Lo potete ascoltare qui... e se non vi piace compratelo lo stesso e appendete al muro la copertina disegnata da Marco About.