martedì 31 gennaio 2017

I Biffers sognano le americhe



I livornesi Biffers ci provano! Vogliono fare un tour negli Stati Uniti e chiedono una mano con un crowdfunding. Ora, direte voi, perchè? Chi me lo fa fare a dare 2 lire ai Biffers sapendo che una percentuale se la cucca uno dei Marta sui tubi? Le premesse insomma sembrano parecchio negative e di primo acchito ero anche io abbastanza scettico. Di fatto però i livornesi l'hanno pensata bene: i pacchetti base consistono nell'acquisto del loro merch a prezzi onesti e con il ricavato si pagano il viaggio. Quindi perché no? Se non siete convinti buttate un occhio al video di presentazione... alla peggio vi fate una risata.
Se volete contribuire cliccate qui e preparate la password di paypal!

lunedì 30 gennaio 2017

Live Report: Persistence Tour 2017


Storie di metropolitane, stazioni deserte, nebbia, autobus che vagano in mezzo al nulla, disagio, metallari alla stazione, birre nel parcheggio, storie di aggregazione. Anche se in missione da solo, in mezzo al nulla, basta avvistare un chiodo, una maglia dei Misfits o degli anfibi e capisco di andare nella direzione giusta. Ci si ritrova a Gessate e si prende l'autobus tutti assieme, soldati provenienti da posti e situazioni diverse ma uniti dalla stessa passione. Bello vedere che nel 2017 esistono ancora storie di aggregazione genuina. Ma basta sentimentalismi...veniamo alla missione!
Facciamo irruzione al Live Club di Trezzo Sull'Adda a metà set dei Walls Of Jericho (band col nome più zarro di sempre). Sinceramente non me li sono mai cagati ma mi fa piacere ascoltare qualche pezzo. Tosti e potenti, tengono fede a tutte le belle parole che ho sentito su di loro. La frontgirl, Candace, è una vera belva e tiene in mano il pubblico, facendo anche stage diving sull'ultimo pezzo. Dopo di loro tocca ai Municipal Waste! Non nego di essere qui soprattutto per loro, vedrei la band di Richmond, Virginia, una volta a settimana se potessi. Inizio che non gasa con Mind Eraser e poi You're Cut Off, circle pit che parte a razzo e impossibile non fare headbanging. Come al solito mi piazzo davanti a Ryan Waste che dispensa lezioni di rifferia a tutti. Idiot Check, casino assurdo su Beer Pressure, la band fa il suo dovere, suona alla grande e Tony Foresta è preso bene! Come si fa a non volere bene a quel pacioccone?! I Wanto To Kill The President dedicata ovviamente a Donald Trump (con un "You're fired!" finale), bella chiusura con Unleash The Bastards e tutti a cantare su Born To Party. Peccato per la mezzoretta di set e magari qualche mancanza in scaletta...comunque sempre grandi i MW!
Tempo per gli Agnostic Front, altra band vista tante volte, ma che è sempre un piacere rivedere. Vinnie "paisà" Stigma fa il suo ingresso sul palco mostrando la solita chitarra con scritto Stigma sul retro e il pubblico lo accoglie calorosamente. la band di NYC inizia a cannone con The Eliminator . Roger Miret incita il pubblico al circle pit e il Live Club risponde. Scaletta classica con tutti i pezzi che di solito vengono proposti live: Friend Or Foe, Police Violence, Old New York, Crucified ovviamente For My Family e Gotta Go. Gli Agnostic Front suonano bene, la band è solida, Stigma saluta il pubblico, fa le piroette...e ogni tanto dà qualche pennata alla chitarra, la voce di Roger è quella che è si sa...ma è bella per quello! In chiusura Police State (scritta contro l'allora sindaco di New York Rudolph Giuliani...e ora probabile segretario alla sicurezza nel governo Trump), Addiction e vai col doppio pedale, e la solita Blietzkrieg Bop fatta bella scassona.
Nell'attesa dell'arrivo dei Suicidal Tendencies il Live Club va sould out e la frontline del pit si riempie delle bandane della suicidal familia. Gran inizio con You Can't Bring Me Down , la band è bella tosta, Mike Muir  gasato corre da una parte all'altra del palco. Tocca poi a Two Sided Politics e gran casino su War Inside My Head . Il pit si infiamma, gran bella scaletta (un po' corta ) che continua con Subliminal e Trip At The Brain. Mike dopo ogni brano si concede delle pause per rifiatare, in una delle quali presenta l'uomo dietro alle pelli per questo tour: Mr. Dave Lombardo.....e il Live Club espolode! Tocca poi a uno degli anthem della band, Possessed To Skate, presentata da Mike ricordando la loro induction alla skateboarding hall of fame, invasione generale di palco e gran casino. Infine I saw Your Mommy , Cyco Vision e per chiudere Pledge Your Allegiance con ulteriore invasione di palco, tutti a gridate: "S.T.". Gran bella prova anche per loro, è stata una serata da manate in faccia, e speriamo si replichi presto!

venerdì 27 gennaio 2017

SNAFU 2.0: MCBAIN - Revenge

Il soldato Lupo colpisce ancora e questa volta ci recensisce il nuovissimo lavoro della Milano punkrock. Grazie a Dio il disco è figo e quindi la città non sfigura. Grande Lupo, si vede che sei in cerca di una promozione.

DIY - 2017

I McBain sono un power trio meneghino giovane dentro e fuori, nel quale militano membri di altre punk rock bands: Ame PapaRoach (aka pvt. Rehab) già con i Bumpkins, Alessandro ex Moes (mi sembra) e last but not least Henry Mangasauro, attualmente in forza ai Teenage Gluesniffers. 
Il loro solo e unico lavoro finora è l’album freschissimo di stampa “Revenge”, presentato al Ligera il 20 gennaio. Già dal nome del gruppo si intuisce la loro venerazione verso le creaturine gialle di Matt Groening, i Simpsons, da una cui puntata è anche estrapolato l’intro della track “Fuck You All”
Parlando di sound la band a cui maggiormente assomigliano sono i californiani Descendents, che aspettiamo con gran fotta in Italia a giugno, e in alcune tracce intravedo pure Green Day e Biffers. L’apertura del disco è affidata a “I Wish I Was Younger”, scheggia da 73 secondi da singalonare duro, per me la hit di tutto il CD. I regaz sono spavaldi e trovano anche lo spazio per “Surfing The City”, ballad strappa mutande dal retrogusto surf. A chiudere “Miss You”, la cui parte iniziale ricalca “Waste Another Day” dei Volkov, indubbiamente un omaggio-sviolinata alla russian boy band di zio Speciani. 
Menzione d’onore anche all’artwork a cura di mr. Spugna che non conoscevo, e quando sono andato a spulciare il suo sito mi son preso benissimo tra tutti quei soggetti disturbati. L’intero album scorre via spedito senza mai scadere  nella banalità e quando sento il CD che si stoppa dopo aver sparato l’ultima traccia mi dico (smoccolando): “ma come, già finito?!”. A questo proposito lancio un appello a tutte le bands meritevoli là fuori: ‘ste cazzo di 10-11 tracce han svangato. Troppe per essere un EP e troppo poche per un compact disc. Se i Riccobellis sono riusciti a registrarne 13 l’ultima volta, voi potete tranquillamente farne di più. Perché, che se ne dica, le dimensioni contano.
Pigia qui per ascoltare aggratis il capolavoretto.

martedì 24 gennaio 2017

Tunonna - Buono

ÚA! - 2017

Come oramai saprete, dietro soffiata di un capo usciere corrotto, vengo a conoscenza di Tunonna, progetto acustico di Silvia Sicks che abbiamo già avuto il piacere di intervistare.
La cosa figa è che qui abbiamo un CD di 10 pezzi in allegato ad un fumetto (di Zerocalcare eh!). Piccole cose che rendono speciale uno degli oggetti più inutili degli ultimi anni....il CD appunto. Che poi io continuo a trovarlo più comodo del vinile...il vinile è bello, il CD è comodo, l'MP3 è fonte di conoscenza.
Tunonna nel giro di pochi secondi riesce a essere più intrigante di un qualsiasi disco punkrock attuale semplicemente perchè non parla di ragazze con le all-star che masticano bubblegum a Coney Island, ma al contrario racconta di banale e reale quotidianità (dove cazzo le vedete voi le ragazze fighe che masticano BigBabol nel 2017 lo sa solo Dio). 
Nel dischetto abbiamo il pranzo di Natale durante il quale siamo tutti più parenti (geniale).
La canzone sulla nonna anziana spacciatrice di Rossana (esattamente come tutte le vecchine con cui ho avuto a che fare da piccolo).
Il ritornellone sulle Peroni gelate, che in un mondo di birre artigianali vale molto di più di un "live fast, die young" degli anni '80.
Ed infine, come ciliegina sulla torta, ci infilo la canzone dalle sonorità più punkrock ovvero quella "Marco Jeans" che risulta forse un pò ermetica per i forestieri come me, ma che ha il pregio di contenere la geniale strofa "ho comprato un gilet da MAS, l'ho sporcato di tortillas. Una camicia tutta blu con i bottoni in madreperla e nel riflesso ci sei..." che tronca la rima con il "tu" sottinteso per poi attaccare con un ritornellone alla Phil Spector. SBAM!
Vabbè insomma, sarà che da Milanese (anzi da brianzolo), associo questo disco alla Roma dei The Pills, un pò hipsterona e ruffiana, e a tutta quella fortunata ondata di band con il doppio nome scritto tutto attaccato, ma proprio per questo motivo il disco di Silvia mi entra dentro, facendomi ricordare che i Ramones erano fighi perchè parlavano del loro quartiere e invece noi "punk" dopo anni ci ostiniamo a parlare del quartiere di qualcun altro... di un quartiere che abbiamo conosciuto solo in foto, per sentito dire.
Probabilmente dovremmo tutti parlare di più delle Rossana che ci davano da piccoli, o delle vacanze al mare a Jesolo piuttosto che a quelle a Rockaway Beach (che nessuno ha mai fatto). La ricetta per la semplicità a volte è talmente a portata di mano che ci sembra quasi banale utilizzarla.
Tunonna non farà certamente punkrock "come piace a noi" ma ascoltandola vi farà lo stesso effetto di quando vi mettete a sfogliare l'album di foto di quando eravate piccoli...quelli ad anelli con la pellicolina trasparente sopra ad ogni pagina. 
Ricordi sbiaditi che tornano attuali, il tutto condito con delle melodie fighissime. Aaaaah.... sono ancora capace di emozionarmi!

venerdì 20 gennaio 2017

Stasera a Milano c'è il punk rock


Venerdì 20 Gennaio / Spazio Ligera / Via Padova 133 / Milano

Live act:

<> McBain **Nuovo pawer trio milanese ossessionato dalla gialle creature di Matt Groening. Per l'occasione presentano il loro primo disco, Revange. Risentirete presto parlare di loro**

<> Ass Cobra **La più famigerata cover band dei Turbonegro, nonchè cuore pulsante della Turbojugend Milano**

<> Porna & The Kokots **Se non sai chi è Pornacchione è ora di farlo e stasera e l'occasione giusta**

<> Somewhere Safe **L'intellighenzia genovese che ti pettina**

Altre info qui

martedì 17 gennaio 2017

SNAFU 2.0: Spakkomatto - Sogni e illusioni

Torna Tommy 27 che mette a dura prova lo spirito democratico della nostra rubrica "2.0"! Ma il soldatino SNAFU non si tira indietro proprio perchè vorrebbe che molte più persone, tipo la Major Emme fra le varie, si pigliassero bene a scrivere in libertà articoli per questo blog. Quindi, dopo questa mia enorme prova di coraggio, vi esorto a fare come Tommy 27! Scrivete, scrivete e scrivete....e magari ascoltate musica buona!


Dopo aver fatto un live report di un loro concerto mesi fa gli spakkomatto mi chiedono di recensire il loro disco pensando che io sia Mario Luzzatto Fegiz: mi mandano le canzoni e io ci provo....
Devo dire subito che il disco mi piace! Ha alti e bassi ma molti più alti che bassi!
Confermo che i quattro brianzoli sono stati ibernati nel 1998 e scongelati l'altro ieri: il suond è quello tipico di quegli anni con riferimento a Derozer, Pornoriviste e soci, cantato in italiano ma un ottimo tocco di originalità.
Quello che mi colpisce maggiormente sono gli ottimi assolini che cospargono quasi tutti i pezzi. Le canzoni che mi convincono di più sono "Basta la musica" con un'intro che mi richiama quasi i Dropkick Murphys, la skankeggiante "non può essere" (sono proprio ibernati: lo ska non esiste più...) e "Lo stivale delle favole" con un grande assolino che tiene in piedi tutto.
I punti dolorosi sono l'orribile inizio con una canzone acustica di 3 minuti e passa (Romantic Runk Rock) e la mancanza di coretti: una sola voce sostiene l'intero disco ed è una pecca, per me il punk rock si basa sui cori...
Testi non adolescenziali e non troppo pretenziosi, suoni ben curati: in sostanza ottima prima per questi quattro "fuoritempo"!

27tommy

venerdì 13 gennaio 2017

Intervista a Tunonna | Silvia Sicks


1 – Ciao Silvia e benvenuta in Caserma SNAFU. Ti mettiamo subito a tuo agio chiedendoti se prima di 2 giorni fa ci conoscevi, ci leggevi, ci stimavi. In caso negativo....perchè?
Silvia: Ciao! Ecco, mi metti subito a disagio...devo ammettere che non vi conoscevo, il perchè non lo so, sarà l'età, passo troppo tempo alle poste...

2 – Faccio outing anche io, fino a 2 giorni fa non ti conoscevo affatto, non conoscevo le tue illustrazione né tanto meno i tuoi progetti musicali, tuttavia una certa Emme dei Majors ci ha consigliato di ascoltare Tunonna. Ci vuoi parlare un attimino di questo progetto?
Silvia: eheh...innanzitutto grazie a Emme che sta in fissa e mi ha supportato sempre (accompagnandomi anche in date random incredibili)! Questo progetto in realtà esiste da una vita, essendo nient'altro che canzoni che ho scritto da sola in cameretta quando mi veniva l'ispirazione.

3 – Sta per uscire fresco fresco il tuo CD. Quando, come, dove e perchè? Uscirà in un formato “strano”. Ce ne parli un attimo?
Silvia: Il disco è uscito il 7 gennaio - in realtà solo un numero limitato di copie perchè abbiamo avuto degli impicci logistici, il resto delle copie arriverà intorno a fine gennaio - in cd con copertina formato simil-dvd per contenere un albo a fumetti disegnato da Zerocalcare. Da qualche giorno lo trovate anche su bandcamp.

4 – Il disco esce per ÚA! , un'etichetta DIY che si nutre di musica e fumetti e di cui tu fai parte. Sono rimasto colpito da questo connubio: la musica che aiuta il fumetto e il fumetto che aiuta la musica... non stiamo parlando dell'idea del secolo che salverà la vita sulla terra, però vivendo (io) in una scena punkrock abbastanza alla canna del gas certe soluzioni riescono – per fortuna - a stupirmi. Approfondiamo?
Silvia: Esatto, come dici tu non è l'idea del secolo ma è un'idea che ci ha fomentato tantissimo essendo appassionati di entrambe le cose, allora perchè non unirle? In pratica fare uno split però anziché tra 2 gruppi, tra un gruppo e un fumettista/illustratore, in modo che l'uno esalti l'altro. Per ora le uscite sono state, oltre Tunonna+Zerocalcare, Northwoods+Claudio Scialabba e Six Feet Tall+Spugna, ma non ci fermeremo qui!

5 – Del nuovo disco ho ascoltato solo “Mia Nonna” che presumo sia l'unico pezzo attualmente disponibile online. Sono rimasto colpito dalla sua semplicità: testo in italiano un po' cazzone e un po' malinconico (?), melodia giusta e strumenti minimali. Questo tipo di sound lo hai stabilito “a tavolino” o semplicemente ti è venuto naturale? Quanto è durata la fase di gestazione di questo progetto?
Silvia: Mentre ti rispondo il disco è da poco più di un giorno interamente online! Come ti dicevo prima sono quasi tutti pezzi nati in cameretta e registrati con un microfonetto usb e cool edit pro e le mie scarsissime doti tecnico-foniche, per cui i pezzi già nascevano abbastanza scarni, ed è un'intenzione che ho voluto mantenere nel disco e non è stato facile, registrare un disco ti da tantissime possibilità in più ed è facile lasciarsi andare e mettere tanta carne al fuoco, ma volevo che il risultato fosse il più possibile "onesto" rispetto a quello che erano i pezzi e soprattutto rispetto a quello che posso poi suonare live. La fase di gestazione è durata un botto e mi ha fatto avere non poche crisi mistico/esistenziali, triplicamenti della personalità, manie di persecuzione e miraggi.

6 – Sono stato sul tuo Blogspot - tramite soffiata di un soldatino che ti conosce bene - e ho scoperto le tue illustrazioni....e wow! Sono morto. E' una domanda del cazzo, lo so, ma da quanto ti dedichi al disegno? Che poi è un po' come chiederti da quanto hai messo su la band...quindi non è del tuo una cagata la domanda.
Silvia: Mi dedico al disegno praticamente da quando ho imparato a tenere una matita in mano, è sempre stata la mia passione e essere riuscita negli anni a creare un connubio con la musica disegnando locandine, copertine di dischi e magliette è la cosa che mi da più soddisfazione!

7 – Ti ispiri a qualcuno in particolare? Un illustratore o un fumettista, non saprei. Magari hai qualche bel fumettone da consigliarci per ingannare il tempo in questo neonato 2017. Sono tutto orecchie.
Silvia: Non mi ispiro a qualcuno in particolare ma ovviamente ho subito il fascino di svariati fumettisti e illustratori, in particolare Jamie Hewlett. Charles Burns, Daniel Clowes, Peter Bagge e mi piace tantissimo l'immaginario visivo legato al thrash metal (Ed Repka su tutti). Sicuramente vi consiglio "Gatto Mondadory" di Dottor Pira, "Le ragazzine stanno perdendo il controllo. La società le teme. La fine è azzurra." di Ratigher, "LMVDM" di Gipi, "Nevermind" di Tuono Pettinato, qualsiasi cosa di Zerocalcare e mi fermo che potrei andare avanti all'infinito.
Sono una grandissima fan di Leo Ortolani perchè mi fa ridere come pochi, proprio ora ho finito di leggere il libro che raccoglie le sue recensioni a fumetti dei film che si chiama "il buio in sala" e mi fa ancora male la faccia. Non l'ho ancora letto ma devo recuperare al più presto "la quarta variazione" di AlbHey Longo perchè sono sicura che è fichissimo.

8 – Sei legata particolarmente a qualche illustrazione? Qual è la tua preferita? Alcune sono davvero incredibili, ci sono rimasto!
Silvia: Ahah, grazie! Mah, non a qualcuna in particolare...ad alcune sono più affezionata perchè realizzate per concerti veramente belli; a quelle per la Notte Night che, oltre a essere un festival a cui sono molto legata, mi ha dato la possibilità di spaziare tra i generi, così come quelle fatte per lo Stai a casa Fest.

9 – Le tue passioni si intrecciano con la cultura del DIY. Non voglio fare il pipparolo filosofico, ma quanto è importante per te questo tipo di cultura e quanto fa la differenza nella tua produzione artistica?
Silvia: Per me è importantissimo, sicuramente fa la differenza nella mia produzione artistica perchè essere immersi in un ambiente di autoproduzione da una spinta e una passione che sono quasi tangibili.

10 – Torniamo un attimo alla musica. Cosa ascolti di bello in questo periodo? Hai qualcosa da consigliarci per questo neonato 2017?
Silvia: In questo periodo boh, solitamente sono abbastanza splittata tra le cose che ascolto da sempre (tutto cio' che ascolterebbe un quindicenne depresso/romantico negli anni 90) e gruppi che fanno parte della "scena" (scusate, la odio sta parola, ma quella è!), ovviamente mi sono accattata subito il disco dei Majors la sera stessa del release e vabbè, lo sapete già che è da paura! Ovviamente le neo uscite ùa! che ho già nominato prima e vi consiglio vivamente se già non li conoscete, (ma penso proprio di si), gli Actionmen, i LVTHN e i Maxcarnage.

11 – Impegni futuri per Tunonna? Non conoscendoti bene non so cosa hai in mente, nel senso, il tuo è un progetto da pochi intimi o c'è l'intenzione di suonare in bel po' in giro?
Silvia: È chiaramente un progetto a scopo di lucro, ahhahaah! No, sicuramente voglio girare il più possibile, alla fine uno non suona fondamentalmente per questo?

12 – Mi stavo dimenticando, facci una domanda e vedrai che ti risponderemo, non temere! Spara!
Silvia: Dov'è finita Carmen Sandiego?
Pvt.Snafu: aaaah che ricordi....ma la domanda più corretta è: che fine ha fatto Mauro Serio? Aveva dato il meglio qui comunque.

13 – Siamo giunti alla fine e ci sembrava giusto tirare fuori la classica domanda alla SNAFU. Solitamente chiediamo agli intervistati di farsi una domanda e di darsi una risposta...ci sembra una buona opportunità di parlare di qualcosa che non siamo stati in grado di chiedere. Tuttavia nessuno sfrutta mai la ghiotta occasione. Come mai secondo te?
Silvia: Perchè può farlo solo Marzullo, chiaro.

14 – Ah.... fatti una domanda e datti una risposta! Grazie Silvia e in bocca al lupo per i tuoi progetti!
Silvia: "passerai mai alla birra artigianale?" "giammai, peroni per sempre!"

https://tunonna.bandcamp.com/releases
http://silviasicks.blogspot.it/

mercoledì 11 gennaio 2017

Sfera - Terapia dell'Odio - Time for Nothing - Split

Sfera/Terapia dell'Odio/Time for Nothing - Split


Il maggiore Snafu mi contatta per una missione: Recensire uno split cd con tre band Hardcore Liguri, uscito a novembre del 2016.
Ok, ci sto, sono pronto!

Parto dai Terapia dell'Odio che un paio di anni fa erano già passati per il mio stereo e non ero stato molto clemente con loro.
Grandissima ripresa per i quattro di Sanremo, la band è migliorata moltissimo e a tratti mi ricordano roba tipo Ingegno, Sottopressione o Kafka.
I testi mi sembrano un po' meno incazzati, molto più introspettivi e belli rispetto all'EP del 2014 che avevo demolito (scusate ma la canzone contro i Vegan proprio non mi era andata giù!)
Mantengono comunque la velocità dei precedenti lavori e anche la registrazione è super.
Tre tracce, cantate in un italiano chiaro e scandito, per me promossi a pieni voti!

Il disco in realtà inizia con gli Sfera, band di Savona che si definisce "Spacecore" un punk/hc dallo spazio insomma... Tre tracce anche per loro.
Basso prepotentissimo su tutte le tracce e velocità smodata (cit.) alternata ai soliti mid-tempo ballerecci per prendere un po' a schiaffoni il tuo vicino di pit!
Mi rompono un po' le palle le parti troppo parlate, ma per fortuna sono poche e passano in secondo piano appena Luca (ho spiato la pagina FB!) inizia a strillare.
Diciamo che se nel 2017 dovessi rimettere su un gruppo HC, vorrei un cantante così, magari non appeso dietro alla chitarra, ma libero di rotolare in terra e buttarsi sul pubblico… dai cercate un chitarrista ragazzi che il bello è proprio quello!

L'ultima band che chiude lo split si chiama Time for Nothing da Ventimiglia.
Con loro purtroppo devo far uscire il mio lato da vecchio criticone, non me ne abbiate.
Rispetto alle altre due band i Time for Nothing preferiscono cantare in inglese, ma la pronuncia non è il top, e ok che non bisogna per forza imitare gli americani, rischiando l'effetto Andrea Rock, ma un pochino di sforzo in più forse andrebbe fatto.
Anche il tono stesso della voce risulta un po' noioso e piatto, sembra quasi scazzato e per nulla modulato.
Apprezzo invece tantissimo il fatto che le tracce non superino mai il minuto e mezzo e sono velocissime, è HC accidenti, così va fatto!
Mi piace anche che sono legati al mondo dello skateboard e hanno un logo veramente figo… Per il resto, spero di ascoltare presto nuove cose e ricredermi su alcuni punti, come è successo per i Terapia dell'Odio!

In sostanza, uno Split da comprare se a colazione mangi pane e tupatupatupatupatupa.

Ascoltalo qui e se non sei d'accordo, contattami e regoliamo subito i conti!

Maybe Wonders - Unspoken Expectations

DIY - 2016

Quando pensi che per il pop punk (o Ramonescore) non ci sia speranza ecco che ti arrivano i Maybe Wonders. Milanesi? Ovviamente veneti. Su One Chord Wonder? Ovviamente DIY.
Non fatevi distrarre dalla copertina, l'EP è fighissimo. La copertina no, ok. Non volevo nemmeno metterla. Fate finta di niente. Pensate alla musica.
Power Trio di Castelfranco Veneto (dove andavo a vedere le gare di ciclismo a cui partecipava mio padre) che compone 6 pezzi pop dal vago sapore di Beatnik Termites mixato con - attenzione - la vena creativa dei primissimi Teenage Gluesniffers. Che cazzo sto dicendo? Una marea di minchiate, ma ai sentimenti non si comanda, i Termites sono una bomba (vabbè è ovvio) e i primi TGS pure (magari un pò meno eh). Ascolto "When we were slim" e già mi sale il sapore in bocca di quando andavo a vedere i TGS al Buffalo di Trecella. Quando si stava peggio si stava meglio, il concetto è sempre quello.
Non so se mi porterò gli MP3 sul Lince, ma questo dischetto mi ha fatto sorridere. Si è permesso di andare a toccare delle corde che non venivano fatte vibrare da un pò. Il Veneto.....chi lo avrebbe mai detto? A 100 anni di distanza si combatte ancora da quelle parti e forse è proprio quello che manca nella bella e rassicurante Milano.

lunedì 9 gennaio 2017

The Chilly Willies - Take a ride with the Chilly Willies

Gusville Dischi - 2016

Oramai recensire i lavori di Tiziano è quasi diventata una noia. Lui è bravo e non ne sbaglia una. Che palle Tizià, fallo qualche errore!
Ad un anno di distanza da "Meet The Chilly Willies" il nostro eroe di Latina torna con la sua band da cameretta ed il risultato è una conferma: sound pop, malinconico, tenero, pulito ma zozzo nell'anima. Ok, dovete ascoltarlo qui e se volete la copia fisica a 2 euro scrivete a Tiziano...la copia fisica è ben curata, con bustina in cartoncino e grafica cool.

"Un gruppo di amici, i sabati e le domeniche in sala prove tra risate e allegria, la ricercata leggerezza ed originalità che si sprigiona dalle casse. Ecco quello che significa per me questo disco: Una testimonianza di ricordi indelebili" - Andrea.

Probabilmente questo virgolettato è stato totalmente inventato, Andrea non esiste o più semplicemente Andrea siamo tutti.....o ancora più semplicemente mi sono perso la citazione colta.
Poco importa, ma la migliore recensione se la sono scritta da soli. Se anche voi, come me, state attraversando un periodo in cui la "band da cameretta" è l'unica strada per esprimere totalmente la propria anima (e per non essere invitati ad una IBR Night), allora questo disco sarà il vostro pane quotidiano. Fatevi un favore e fate un giro qui: Gusville Dischi.
La recensione è inutile è denota una cosa sola.... è arrivato il momento per un'intervista a Tiziano. Get ready soldato e vai avanti così'!

martedì 3 gennaio 2017

Intervista a Emme dei The Majors

La Emme ed i Majors Unplugged in New York

1 - Ciao Emme e grazie per esserti prestata alle nostre interviste militari. Ti vogliamo mettere subito a tuo agio... poni una domanda alle zie di The Unknown 'zine e vediamo se hanno voglia di risponderti.
CHI?

2 – Con i Majors state per dare alla luce un 7” che ho avuto il piacere di ascoltare in clamorosa anteprima (adesso posso dirtelo) grazie alla soffiata del Pvt.Numidio Quadrato. Mi sembra sia una bella bomba, cosa puoi dirci tu a riguardo? Di cosa si parla? Perchè 7” e non cd?
Ah! Ora dovremo tenerti in quarantena fino a che non esce il disco! "Earth is Gloom Enough" è il titolo del nostro primo 7”; abbiamo scelto questo formato perché i cd io li uso solo in macchina, ma chi è che ascolta ancora la musica da cd? Chi li compra? Chi li stampa? Il vinile è un bellʼoggetto, ancora di più in una versione così “compatta” e di consumo rapido; ci piaceva poi lʼidea di fare qualcosa che rimandasse allʼhardcore e agli anni ʼ80, alle distro, agli squat, a un immaginario che sembra non riguardarci, e da cui invece siamo affascinati sin dallʼadolescenza, chi più chi meno. Poi in realtà ci siamo resi conto che unʼuscita su vinile, in 7” oltretutto, non è affatto così rapida e immediata, ma la fascinazione per il formato è rimasta, dunque, eccolo, non vediamo lʼora di averlo tra le mani.

3- A brevissimo, questione di giorni, partirete per un mini tour in giro per l'Italia assieme a quei pazzi napoletani degli Hex Ray Gun. Organizzare un mini tour richiede comunque sbattimenti di varia natura, tempo libero, lavoro, benzina, strumenti, cazzi e mazzi.... qual è la vostra motivazione per imbarcarvi in “imprese” di questo tipo? Avete un ritorno di qualche tipo? Economico presumo di no, quindi a livello sentimentale o erotico?
Mah, scrivere le canzoni, provare, suonare nella nostra città, registrare un disco sono attività che ho sempre ritenuto funzionali a un unico scopo: andare in giro. Purtroppo a sto giro ci toccano gli Hex Ray Gun, speriamo vada meglio la prossima volta.

4 - Anni fa stavi per diventare soldatessa della Caserma, ma poi ci hai tirato un mega pacco. Non abbiamo ancora ricevuto le tue scuse ufficiali....
Fiuuuuu fiuuuu fiuu

5- Sbaglio se dico che i tuoi orizzonti musicali non si fermano ai Queers ed ai Ramones? Insomma sei di larghe vedute... cosa ci consigli di ascoltare per iniziare abbomba questo 2017?
Mentre ti rispondo sto ascoltando i Pink Turns Blue, un gruppo post punk tedesco degli anni ʼ80. Poi ultimamente ascolto un sacco di roba strumentale, specie colonne sonore di film di genere italiani anni 70, oppure basi hip hop…lo so che come risposta è un poʼ da snob e che JC non mi farà più entrare al Devilʼs. Di sicuro inizierò il mio anno nuovo col disco di Tunonna, che esce per ÙA
Records nei prossimi giorni, e di cui sono superfan; per il resto, non so, consigliami tu qualcosa. Mi risulta sempre più difficile ascoltare roba punk rock nuova, che bisogno cʼè quando puoi ascoltare gli Screeching Weasel? (purtroppo sono d'accordo con te e non ho nulla da consigliarti a parte i Colin Farrell e i Not on Tour che sicuramente già conosci)

6 - Pensi che per la tua risposta qui sopra la Massoneria Ramonica ti odierà? Secondo te è meglio farsi odiare dalla Massoneria, ma farsi apprezzare da Franz Barcella o farsi apprezzare dalla Massoneria e farsi fare i pipponi da Franz Barcella su come anche Joey Ramone ascoltasse Townes Van Zandt?
Non so chi sia Franz Barcella, né Townes Van Zandt, ma io sto con la Massoneria, di cui reco gli insulti con orgoglio.

7 - Secondo te, in questo clima di morte del punkrock, cosa serve ad una band per farsi notare un attimino ed uscire dal piattume che ci circonda? E come mai tu non usi questo ingrediente segreto per la tua band?
Ma come morendo! A Roma adesso si è formata addirittura una nuova band, i belli&bravi Tiger Boom, i Twister sono attivi, ora esce il nostro disco… praticamente una rinascita del genere! Secondo me il problema del punkrock è quello di ghettizzarsi da solo in unʼarea rassicurante in cui tutti si conoscono, tutti si vestono in quello stile là, si rifanno a quel genere di immaginario e fanno quel tipo di assoletti e uo o o. Che è una cosa fichissima, mi piacciono le serate “a tema” solo punk rock, mi diverto un sacco, mi sento tranquilla e protetta dalla splendida rete dorata del mio stesso fomento adolescenziale che sembra non avere soluzione di continuità, ma al di là di quel circoletto poi questa esperienza viene vista dallʼesterno come un manipolo di trentenni che non sanno suonare e portano le Converse pure a gennaio - cosa che poi alla fine siamo, è vero…mentre invece io penso che il punk rock abbia qualcosa da dire anche a chi ascolta altro, tutto sta a farlo con onestà. Pretendere di cambiare la storia della musica con 3 accordi e un 1234 è francamente ridicolo; magari si potrebbe iniziare con il tirarcela un poʼ di meno e ricominciare a suonare per divertirsi, non so.

8 - Punk rock = fiera della salsiccia. Per noi è una maledizione, ma tu quanto ne stai guadagnando da questo? Insomma...come butta a salsiccia?
Dammi retta, da quello che mi sembra di vedere alla fine questa dimensione del campo di fave vi piace, e pure parecchio.

9 - Se potessi fare una all-star band con Lollo Ramone lo preferiresti come bassista, chitarrista o semplicemente come focoso amante?
Dico focoso amante perché mi dicono sia più bravo in quello che con gli altri strumenti, e a Marcoabout farebbe sicuramente più piacere.

10 - Perchè tutti impazziscono per gli Animols?
NON LO SO, qualcuno potrebbe spiegarmelo infatti?

11 - Dato che tutti impazziscono per gli Animols con 5 anni di ritardo, chi li ascoltava già 5 anni fa ora gioca al gioco Pippobaudesco del “li ho inventati io gli Animooools!”. Secondo te vale la pena giocare a questo gioco? Fa molto figo esserci stati prima degli altri? Fa un po' nonnismo da Caserma se ci si pensa....
Lo vedo fare con milioni di gruppi, in ogni ambito…di solito quelli di LI HO INVENTATI IO GLI … o quelli di MADO STO IN FISSA CON UN GRUPPO CHE NON CʼHA MANCO BANDCAMP, PRATICAMENTE ESISTE SOLO UN VIDEO SU YOUTUBE E HA 50 VISUALIZZAZIONI, DI CUI 20 MIE sono quelli che poi in giro non si vedono mai, se non alle serate “giuste”. Contenti loro!

12 - Come mai la OCW non ha prodotto il vostro 7”?
Penso non fossero ancora pronti per la nostra musica, ma ai loro figli piacerà.

13 - Quando dovete registrare e dare alla luce un disco di che filosofia siete? Meglio spendere barcate di soldi per registrare e poi stampare le copertine con la stampante di casa, oppure risparmiare sulla registrazione e poi confezionare un bel prodottino fisico (belle grafiche, booklet et similia)? Quanto è importante l'orecchio e quanto l'occhio?
Da che mi ricordi, non ci siamo posti il problema. Volevamo fare un disco che fosse anche un bellʼoggetto da avere, che rendesse contento chi lo compra sia per il contenuto che per la forma; per questo, e per la mia mania patologica di controllo, abbiamo seguito molto da vicino tutte le fasi della realizzazione. Sapevamo già dove registrare, ovvero allʼHombre Lobo Studio, pietra miliare dellʼunderground romano e non solo - e che la lungimirante giunta capitolina ha recentemente fatto sgomberare, in nome della legalità. Sapevamo che avremmo ottenuto il risultato che volevamo, perché conoscevamo già Ravelio (Hombre Lobo Studio, Inferno, Malclango) e il suo modo di lavorare ci è sempre piaciuto moltissimo. Lʼartwork nasce da una sorta di collaborazione con Antonio di ANGST Records. Di solito lui fa roba di collage in b/n per le cassette noise che produce con la sua etichetta, ma voleva cimentarsi in qualcosa di più “soft” e che rimandasse ai dischi punk rock anni Novanta; a noi piaceva lʼidea di fare qualcosa di diverso dalla solita copertina con un paio di zombie sopra, e ci siamo trovati bene a lavorare insieme. Anche lʼestrema semplicità del packaging è proprio quel che volevamo: canzoni ben studiate, ben registrate, atmosfere 90s, artwork non banale, niente fronzoli.

14 - In questo 2017 vorremmo dare alla luce qualche bell'oggettino di merch classico, tipo tshirt o spillette. Tu indosseresti mai una tshirt SNAFU? E una spilletta? Ocio che in caso dovrai farlo....
Ho addirittura una maglia dei Volkov, figurati che mi costa metterne una SNAFU…però vi consiglio le spillette, ormai non le fa quasi più nessuno ed è un peccato, quando ero più giovane ne avevo i giubbetti pieni. Altrimenti le toppe, sono una bomba e in linea anche con la storia della caserma. Pensateci.

15 - Con quale band vi piacerebbe fare uno split?
Non lo so, suppongo con qualcosa che non cʼentri nulla con noi, tipo thrash metal o powerviolence. Ivano dice che sarebbe fico farlo con i Nirvana, ma mi sa che si sono sciolti.

16 - Torniamo a Lollo Ramone. Lui ha mille band ed è in sala prove ogni giorno della settimana... a te non è mai venuto in mente di fare qualche progettino parallelo oltre ai Majors?
Mi piacerebbe imparare di nuovo a suonare la chitarra e fare qualcosa di acustico. Avevo in cantiere un progetto hardcore italiano anni 80 che ritengo ancora in piedi, facemmo solo una prova ma non fu male. Se Tunonna non fa troppi soldi col suo disco poi avevamo pensato di metterci a fare cover degli Alkaline Trio per chi non conosce gli Alkaline Trio, così da poterle spacciare per nostre e far tornare lʼemo ai gloriosi fasti dei primi 2000.

17 - Possiamo fare il tuo sticker di Telegram?
Potete fare di me ciò che volete.

18 - Usa 3 aggettivi per descrivere la scena di Milano, 3 per quella di Montecchio e 1 per quella di Roma.
FATE I NABAT

19 - Direi che 19 domande possono bastare quindi è arrivato il momento di salutarci. Grazie per il tuo tempo... ora tocca a te, fatti una domanda che noi non ti abbiamo fatto, ma soprattutto datti una risposta. Non buttarla via come hanno fatto tanti altri.... dai! Ciao Emme, ciao Majors!
Ma non siete vecchi pe sta ancora appresso a ste cose?