sabato 31 dicembre 2016

SNAFU top 5 - 2016

Come da tradizione - che seguiamo quando ci ricordiamo - vi lasciamo con la nostra top 5 del 2016 sperando che nei commenti voi possiate condividere con noi la vostra classifica personale.
Questo 2016 ha segnato il nostro quinto anno online, infatti il nostro primo articolo veniva pubblicato proprio il 1 gennaio del 2012. Cosa possiamo dire a riguardo? Un cazzo... fra alti e bassi continuiamo a intrattenervi con le nostra parole che a volte vengono lette da 4 gatti ed altre volte riescono a conquistare un pubblico maggiore (a volte oltre ogni più rosea aspettativa). Quindi bella lì.
Nel 2017 ci piacerebbe partecipare a molte meno IBR Night, ma stiamo notando con piacere che Imbalzello sta tirando il freno a mano, finalmente si è reso conto dell'inutilità del tutto. Poi ci piacerebbe fare qualche gadget speciale tipo le tshirt o le spille, ma dentro di noi sappiamo che nessuno le indosserebbe quindi bo. Magari anche no.
E poi basta sinceramente...magari che il Pvt.Machete e Pvt.Ballantine's si mettano a scrivere un pelo di più, giusto? Nel 2017 potreste assistere ai primi licenziamenti in Caserma.....
Chiudete il 2016 alla grande ed aprite il 2017 pensando positivo. Ci vediamo sulla spiaggia.

Pvt.SNAFU
1 - Radio Days - Back in the Day
2 - I Like Allie - The Wounds you leave
3 - Blink 182 - California
4 - Sum 41 - 13 Voices
5 - La trilogia "Collera dal Mare" di Francesco Cotti

Pvt.Numidio Quadrato
1 - Gigi d'alessio - tutti i dischi
2 - Burzum - quello prima del carcere
3 - Pupo - singolo gelato al cioccolato
4 - Pippo franco - bededè
5 - I grandi successi degli anni 70 - compilation

Pvt.Machete
1 - Descendents - Hypercaffium Spazzinate
2 - Dead To Me - I wanna Die in LosAngeles
3 - Nofx - First Ditch Effort
4 - I Like Allie - The Wounds You Leave
5  - Joe Mcmahon - another life

Pvt.Rehab
1 - Descendents - Hypercaffium spazzinate
2 - Blink 182 - California
3 - David Bowie - Black Star
4 - Bouncing Souls - Simplicity
5 - Beach Slang - A Loud Bash of Teenage Feelings

Pvt.Unclepear
1 - Ghost - Popestar
2 - Baby Woodrose - Freedom
3 - Airbourne - Breakin' Outta Hell
4 - Razorbats - This High EP
5 - The Treatment - Generation Me

Menzione speciale: 666 - ...perchè in fondo lo squallore siamo noi

Pvt.Flavia
1 - Descendents - Hypercaffium Spazzinate
2 - Blink 182 - California
3 - Metallica - Hardwired
4 - Beach Slang - A Loud Bash of Teenage Feelings
5 - Tough - Mess

Pvt.Romance
1 - Blink 182 - California
Il grande ritorno dei Blink dopo il Delonge-gate. Fuori Thomas Matthew, dentro Matthew Thomas. Ottime melodie, belle canzoni e solite linee di basso semplici, ma di gusto del buon Hoppus. All killers, no fillers.
2 - Dinosaur Jr - Give A Glimpse Of What Yer Not
J Mascis è il migliori solista che ci sia. Un disco pop, ma totalmente Dino-style. Bellissimi anche i pezzi di Barlow. Da avere!
3 - Sittingthesummerout - Could It Rain Forever
Due sole canzoni, ma confermano le ottime impressioni del precedente EP. Spoken word, ma mai noioso. In pratica gli Hotel Books con i ritornelli catchy.
4 - Descendents - Hypercaffium Spazzinate
Milo & co ritornano alla carica con un signor disco. Rimango ovviamente più affezionato al vecchio materiale, ma anche in questo Hypercaffium Spazzinate ci sono canzoni destinate a diventare presto dei classici.
5 - Viva Belgrado - Ulises
I quattro spagnoli pubblicano un altro gran disco dopo il bellissimo Flores, Carne. Post hardcore, screamo cantato in spagnolo, detto così sembra una cacata, ma ascoltate (https://vivabelgrado.bandcamp.com/) per ricredervi.

Pvt.Ballantine's
M.I.A. - pregate per lui....

giovedì 29 dicembre 2016

Metallica - Hardwired ...To Self-Destruct


Sono stato colto alla sprovvista quando lo scorso 18 agosto i Metallica hanno pubblicato il video di Hardwired  annunciando l'imminente uscita del nuovo album. Così dal nulla...senza neanche qualche spoiler o voce di corridoio...e dire che è stata una gran bella sorpresa perchè il pezzo in questione è una bomba! Poi è stata la volta di Moth Into Flame (altro gran pezzo) e la faccenda ha iniziato a farsi interessante. All'uscita del terzo brano, Atlas Rise, è stato ufficialmente amore ed è partito il countdown alla data di uscita.
Hardwired...To Self-Destruct si presenta come doppio disco, quasi a volere spezzare i quasi 80 minuti di musica in due tronconi (forse) più facilmente fruibili. Si parte a razzo con la già citata Hardwired, primo singolo estratto, che colpisce per riffing e velocità. Il suo inizio con distorsione potente e batteria sincopata mi ha ricordato Holier Than Thou. Poi tocca a Atlas Rise, terzo singolo estratto e uno dei miei pezzi preferiti, coro epico e richiami alle melodie Maideniane...pelle d'oca a manetta. Now That We're Dead è il giusto connubio tra melodia e potenza, con una buona dose di groove. In quarta posizione troviamo Moth Into Flame, secondo singolo, gran bel pezzo ma forse un po' azzardato giocarsi i tre cavalli di battaglia tutti sullo stesso disco. A chiudere Dream No more (quasi un omaggio a Sad But True) e Halo On Fire.
Il secondo disco è un po' più debole. L'inizio è un po' faticoso...sarà che le prime tre tracce viaggiano tutte intorno ai 7 minuti e sono tutte sul mid tempo...fortunatamente vengono aiutate dal sempre buon riffing di Hetfield/Hammett. Am I Savage ha ottime melodie e il riff omaggia i Black Sabbath. In penultima posizione Murder One, tributo a Lemmy, canzone non male, bello il riff, in puro stile rock'n'roll, sembra uscito dalla chitarra di "Fast" Eddie Clarke...carino ma si poteva fare di più....dopotutto stai omaggiando Lemmy! A chiudere Spit Out The Bone, una legnata nei denti! Velocità, riffing, doppio pedale, assolo, gran prova canora di James...se devo trovare una pecca è che forse è un po' troppo lungo (dopotutto Hardwired dura solo 3 minuti) ma per me questo pezzo ha tutto e lo riascolterei all'infinito. Notevole anche il video: un caos di scenario trash post-apocalittico e elementi da B-movie.
Insomma gran ritorno dei Metallica a otto anni di distanza dal buono Death MagneticHardwired...To Self-Destruct è un bel disco che si ascolta piacevolmente, carico di buone canzoni e melodie, ottimi groove e riffing, suona compatto è pieno di influenze e belle idee e nonostante la lunghezza non risulta pesante. Per fortuna che escono ancora dischi così nel 2016!

venerdì 23 dicembre 2016

BUON NATALE - DeeCracks live at Punk Rock Raduno 2016



Manca pochissimo al Natale 2016 e i ragazzi di Striped e Otis - ovvero i ragazzi del Punk Rock Raduno - omaggiano gli anni di servizio di SNAFU dandoci la possibilità di pubblicare in anteprima questi 30 minuti di video in cui vediamo i DeeCracks esibirsi proprio al Punk Rock Raduno 2016.
Il video è una bomba, alta qualità audio/video e soprattutto tanta figa fra il pubblico...fra cui spicca un Moyano in formissima. Ci sembra una cosa bella e gradita e dovreste ritagliarvi un pò di tempo per godervela, fra un pranzo e un cenone, fra una bottiglia e una baldracca, una baldracca e una bottiglia (cit.).
Nel frattempo iniziate a caricarvi per l'edizione 2017, di cui potete trovare tutte le news qui: www.punkrockraduno.com e soprattutto qui in attesa che ci comunichino la partecipazione dei Lillingtons.
Buona Natale Caserma, ci risentiamo fra pochissimo! Nel frattempo...Riiii-poso!

giovedì 15 dicembre 2016

Dear Dust "Blue"


Blue è il terzo disco dei Dear Dust, anche questa volta parliamo di un EP, scelta che appoggio completamente da grande sostenitore dei dischi corti.
Rispetto ai precedenti lavori, Blue si incupisce ancora di più, dimentichiamoci gli Alkaline Trio ai quali spesso venivano paragonati e dimentichiamoci il punk rock in generale, rispolveriamo anzi qualche vecchio LP dei Joy Division per allenare l'orecchio a questo nuovo ascolto.
Un disco più lento, pensato e sicuramente più sofferente con improvvise accelerate e rallentate, che a mio parere trova il suo equilibrio in pezzi come White/Kiind/Pure e nel singolone At The End Of The World, del quale è uscito anche un divertente e grottesco (nell'accezione positiva del termine) video con tanto di coreografia danzante, la avete già imparata?
Blue è stato presentato per la prima volta a Roma il 7 dicembre, dandoci anche modo di conoscere il nuovo giovane bassista Lorenzo che ha preso il posto di Napo che si sta dedicando nel frattempo ai suoi Hard Landing.
Formato CD, 6 tracce da assaporare e capire piano piano, sicuramente non un disco diretto e di facilissimo ascolto, ma credetemi che vale la pena farlo girare più volte per capirne la vera essenza.
Prodotto da Lonely Raven Records, NoReason Records, Bad Bad Brain inc., I Buy Records, Let's Goat Rec.

mercoledì 14 dicembre 2016

SNAFU 2.0: Helloween - Keeper Of The Seven Keys Part 2

Il Maggiore Lupo, dopo una lunga conversazione con il Pvt.Flavia, decide di farci dono di una recensione "Back from the graveyard" di un grande classicone. Siamo sicuri che solo i migliori di voi potranno apprezzarla. Siamo altrettanto sicuri che se almeno il 50% di voi ci inviasse recensioni in libertà come questa il nostro sarebbe un blog nettamente migliore. Take it Lupo!


Ritardato o ritardatario? Senza ombra di dubbio entrambe le cose. Perchè scribacchiare l’ennesima cafonata inutile su un album uscito nel lontano 1988? Potrei dire che all’epoca ero troppo preso ad importunare punk-babies sbarbine all’asilo, o forse per impegnare il tempo in maniera de-costruttiva durante il turno di notte al lavoro, ma in realtà è per tentare di meritarmi i petroldollari scuciti da padron/patron King Mob. Oltretutto questo non è un album nè punk nè HC, macchissene. Nasce in un decennio caratterizzato da un trilione di gruppi meteora, ma gli Helloween se ne sbattono duro guadagnandosi sicuramente un posto sul podio dei capostipiti del power metal. L’equazione Punk : HC melodico = Metal : Power Metal riesce a rappresentare efficacemente l’identità di questo sottogenere, che vede i crucchi indiscussi rappresentanti a livello mondiale.
Uscito un anno dopo Keeper Of The Seven Keys Part 1, ne è il naturale proseguo; oltre ad una breve intro, è composto da 7 canzoni che durano in media 5 minuti ciascuna e la traccia finale, che dà il titolo al disco, è lunga come un concerto dei Teenage Bubblegums (quasi 14 minuti). E tutto questo senza riuscire a smaronarmi. Incredibile. A ciò si aggiunge una batteria-elicottero e due chitarristi cazzutissimi che si scambiano a più riprese gli assoli, uno dei quali, Kai Hensen, formerà più avanti un altro “gruppetto”: i Gamma Ray. Ma facciamo un passo indietro. La velocità di esecuzione è ben spartita tra lentoni ( You Always Walk Alone / We Got The Right ) e pezzi decisamente più galoppanti ( Eagles Fly Free / Rise And Fall ). L’ highlight del CD è sicuramente la doppietta March Of Time / I Want Out che riesce a far bagnare sia i metallari più duri&puri, sia quelli più effeminati. Ottimi anche gli acuti di Kiske, la cui voce raggiunge il livello di un certo Bruce Dickinson. Kiske verrà sostituito qualche anno dopo da Andy Derris, attuale leader della band delle zucche.
Nel corso della loro trentennale carriera gli Helloween, tuttora attivi, produrranno sia altri lavori di buona qualità, sia scivoloni commerciali (=porcherie): Keeper Of The Seven Keys Part 2 è comunque la perla nera che eleva nel Valhalla del power metal mondiale questi guerrieri teutonici.

martedì 13 dicembre 2016

Razzi totali - La città del niente

Abbiamo un Albe Sniper in stato di grazia che ci fa sapere cosa ne pensa del nuovo disco dei Razzi Totali targato Indicocks. Siamo sempre ben felici quando un Compagno rosso come Albe collabora con la Caserma.


Per chi è cresciuto consumando "Qualcosa accadrà" e "Nessuna cura" già l'album "Il cambio di stagione" era stato uno shock pur apprezzandone alcuni pezzi. Dopo 10 anni il gruppo ha pensato di continuare la maturazione con questo concept album, uscita IndieBox, che gira intorno alla decadenza della città e della società. 
Nel merito insomma, temevo peggio con pezzi più lontani dal punk-rock, invece ci sono buone melodie, i richiami ai green day sono forse un po` eccessivi e la durata del disco (21 pezzi) lo rende un po` pesante, ma non posso certo dire che sia brutto. Saranno i ricordi, sarà l'affetto, sarà che per una volta non vedo in modo negativo chi ha provato ad uscire dai tre accordi che li contraddistingueva, saranno tante cose però non è un disco da bocciare. Ragazza insolita, la città del niente, il re della città, tempi cupi (sembra un po` tropicana oh yeah), babilonia brucia ed un altro paio di pezzi hanno il pregio di rimanerti nella testa. 
Se siete maturati dategli una chance, se invece anche passati i trenta lottate ogni giorno per non crescere e vi tenete stretta ancora qualche illusione, allora non fa per voi. Io, personalmente, torno ad ascoltarmi ho vomitato nelle all star e due ore con te.

lunedì 12 dicembre 2016

SNAFU 2.0: The Ratcliffs - Bubblegum warfare

Torna Albe Sniper sulle nostre pagine con dei piccoli consigli per gli acquisti natalizi. Voi che fate? Gli date retta?


Nel Marzo 2016 esce questo album dei The Ratcliffs, band del giro Monster Zero capitanata dal grande Paul Coyote, una delle migliori persone di questo mondo di merda. La band ha attraversato alti e bassi, cambi di formazione ma, evidentemente, la passione batte tutte le avversità ed il risultato è ottimo! Un punk rock ramonesiano che strizza fortemente l'occhio al garage, ma senza esagerare troppo e senza dimenticare l'importanza di ritornelloni super orecchiabili. "The thing to do" e "You can't break my heart" meritano una menzione d'onore mentre personalmente non ho apprezzato molto "Too many issues" e "Never any good" fatte solo chitarra e voce... con tutto il resto sarebbero state una bomba perchè son bei pezzi. Comunque 10 euro ben spesi!

mercoledì 7 dicembre 2016

Live Report - Punk Rock Mentality Vol.2


A quasi dieci anni dalla nascita del progetto parallelo The Veterans, Andrea Manges decide che è tempo di dargli spazio non solo in studio di registrazione ma anche anche dal vivo. E quale migliore luogo e occasione per "esordire" se non il Punk Rock Mentality alla Skaletta di La Spezia?! Appena è circolata la notizia, in caserma ci siamo detti: "si va!". Detto fatto, eccoci qui in libera uscita insieme ai nostri commilitoni preferiti, provenienti da tutta Italia, pronti per una serata di punk rock e devasto. Ci paracadutiamo sulla Skaletta relativamente presto, sono quasi le 22 ma c'è già gente e noi iniziamo il tour alcolico insieme ai soldati che (purtroppo) vediamo troppo poco durante il resto dell'anno.
Allo scoccare della mezzanotte gli Honey salgono sul palco. Ce li eravamo persi al Bay Fest, li avevamo conosciuti in un'intervista proprio su questo blog e stasera siamo curiosi di vederli dal vivo. Il romagnoli sembrano arrivare direttamente da Berkeley, CA, e si mettono appositamente in pantaloncini corti per suonare. Chiamatelo hardcore melodico/skate punk/pop punk...come cavolo volete...a me questo sound piace. I puristi del ramonescore presenti alla Skaletta avranno storto il naso, ma gli Honey han fatto un bello show! Pezzi iperveloci (batteria totalmente massacrata) e super melodici, cazzoni sul palco al punto giusto, set corto e noia zero. Han fatto pure la cover di Change Despair quindi per me promossi.

Foto rubata alla Fede Pantani

Dopo di loro tocca agli Animols. Che dire...probabilmente i vincitori della serata...chi è già stato a un loro live sa di cose sto parlando...chi no...male! Dovete rimediare al più presto! Gatto, stambecco, gallina, cavallo, bigfoot, lupo...e ovviamente CANE ! Chi più ne ha più ne metta! La gente vola, il pubblico è in delirio e il party è assicurato!
A chiudere la serata i The Veterans o The Veterans Qu4rtet o Andrea Manges & The Veterans. La formazione live di stasera è così composta: L'inossidabile Andrea a fare gli onori di casa, Ally dei Teenage  Bubblegums, pronta a far strage di cuori tra tutti clean cut kids presenti, Larry dei Ponches, una certezza sui 4/4, e last but not least Max dei the Innocent, che potrebbe benissimo essere uscito dai Towers Of London. Si parte a razzo con I Think It's So Cool  e tutti a surfare e cantare. La set list spazia tra il primo S/t e i successivi 7": Dance Darling, Dance, Charlie and the Surfboard Factory, Surfer's Holiday, Rocket Summer, Sidewalk Beat...specialmente le ultime composizioni, che su disco non mi avevano convinto, live hanno tutto un'altro tiro e mi gasano un sacco. La formazione da live suona precisa e solida. Menzione speciale per la stupenda cover delle Go-Go's The Whole World Lost His Head, mai tanto attuale come ai giorni nostri, e che Andrea dal palco confida essere un pezzo che già suonava proprio alla Skaletta nel 1994. Ancora spazio alla velocità con Easter Island UFO che infiamma il pubblico, cover chicca Palisades Park e poi Tiki Art Show. Mi sarebbe piaciuto sentire anche Sick Vibrations ma tant'è....è stato comunque figo. Tocca ora a Franz Berghèm (chi sarà mai ?!) farci ballare tutta la notte....ed è qui che ha inizio il delirio alcolico...
Vale sempre la pena andare in missione in Skaletta!

Foto rubata a I Buy Records

venerdì 2 dicembre 2016

Insanity Alert - Moshburger


Quando la scorsa estate abbiamo chiesto a Kevin Aper se ci saremmo beccati al Punk Rock Raduno, la sua risposta è stata: "Fuck pop punk, I'm Metal now!". Genio! E come dargli torto?! Negli ultimi anni gli Insanity Alert stanno andando alla grande...ed è passata una valanga di tempo dall'ultimo concerto degli Apers! Ce ne eravamo accorti!
A questo punto faccio un appello personale a Barcella & Caredda per farli suonare nell'edizione 2017! Tanto una volta chiamati gli Slander e i Council Of Rats il ghiaccio è stato rotto...no?!
Tornando agli Insanity Alert, il loro nuovo lavoro, Moshburger, rappresenta tutto quello che ci si può aspettare da un album crossover/trash: velocità, rifferia, distorsione, testi tra il demenziale (Life's Too Short For Longboards e Wake & Bake) e lo splatter/b-movie (Gonna Rip Your Head Off , Confessions of a Crabman e Slimer's Revenge). Sound curato e potente anche grazie al master a cura di Joel Grind made in U.S.A. , pezzi discreti, ritornelli trascinanti, nel complesso album positivo, nulla di trascendentale, ma in fondo scorre piacevolmente (se vi garba il metal). Li aspettiamo al Punk Rock raduno 2017!