venerdì 27 febbraio 2015

SNAFU 2.0: Mega 'May The Force Be With You' CD

COMPRATELO!

Stronzoni della caserma!
lasciate perdere per un attimo le vostre canne mozze, smettete di incularvi vicendevolmente sotto la doccia e prestate attenzione.

E' uscito il CD dei Mega 'May The Force Be With You' per One Chord Wonder.
8 pezzi registrati al CD Studio, 5 miseri eurini, solo 50 copie!

Qui c'è il link:

Ok, grazie per l'attenzione, fine del messaggio, potete tornare a farvi le seghe sulle foto dei Windowsill

Davide

mercoledì 25 febbraio 2015

Teenage Bottlerocket - Haunted House


Nuovo video per i Teenage Bottlerocket! Il pezzo si intitola Haunted House e farà parte del nuovo album Tales From Wyoming in uscita il 31 marzo su Rise Records.
Che dire...classic TBR tune e video trashone come al solito, check it out!
Ricordiamo l'appuntamento per la loro unica data italiana: Domenica 26 aprile all'Honky Tonky di Seregno con Masked Intruder e Cocks, powered by NoReason Booking. Qui l'evento.

lunedì 23 febbraio 2015

Live Report: Windowsill, Teenage Gluesniffers e Cocks @ Sound Bonico (Piacenza)


Bene, è venerdì e io non c'ho sbatti di essere buono con il prossimo. E' stata un settimana durissima in caserma e dopo un'ora di macchina arrivo al Sound Bonico senza più tanti sbatti. Sbatti è la parola della settimana... sbatti. Per questo mi perdo la prima band (sorry guys!). Tra i saluti di circostanza e finti gossip che si autoalimentano passa una buona mezz'ora. 
Tocca ai Cocks e decido di muovere il culo... alla fine, lo ammetto, sono qui più per loro che per i davanzali color mozzarella. Che dire? I genovesi non amano i palchi alti ma escono meglio del solito e mettono sul piatto un set che sfora ampiamente i fatidici 20 minuti ma non annoia per nulla... anzi, quando hanno finito io stesso gli chiedo di fare un altro pezzo ma non vengo accontentato. Perdonati per il grave affronto perchè scendono dal palco per animare un pubblico che fatica a scaldarsi. 
I Teenage Gluesiffers sfoderano una nuova line up, con il Masu alla seconda chitarra: l'esperimento è riuscito alla grande! La seconda chitarra fa un gran bel muro e, complici anche i cori, vivacizza il set dei Gluesniffers. Ottima scelta: Speriamo che duri!
I Windowsill salgono sul palco e sembrano presi bene. Decido che voglio prendermi bene pure io ma rimango inesorabilmente deluso dalla scaletta. Sì, perchè i barbari suonano bene ma fanno un pacco di pezzi del nuovo album (noisetto e scialbo) e NON suonano le perle del loro LP di esordio.... e che cazzo! Gravissima l'assenza di No Destination dalla scaletta... amen! Mi consolo con una birretta dopo l'altra... alla fine va bene così.
Chicca per chiudere in bellezza la serata: l'autostrada era chiusa a causa di un incendio... quando le imprecazioni si fanno superflue...

venerdì 20 febbraio 2015

SNAFU 2.0: The Windowsill in Veneto - 22 Febbraio

Domenica 22 Febbraio, ritorna l’appuntamento con i Montecio Cool Kids, che anche stavolta portano al Circolo Mesa il meglio della scena pop punk rock europea.

Direttamente da Rotterdam (città famosa per: i gabber, il Feyenoord, e per aver dato i natali a tutte le band più fighe d’Olanda) arrivano in Italia i WINDOWSILL. Se questo nome vi dice poco-niente, date un occhio alla line up… vi sembrerà quella di una “All-star band”.
Marien Nicotine, ex membro fondatore degli Apers, attualmente attivo con i Giant Eagles; Jerry Hormone, che in passato ha dato vita ad un Ep con Kepi Ghoulie, è anche lui ex membro fondatore degli Apers, e attualmente attivo con The Quotes, The Ragin’ Hormones, e Anne Frank Zappa.
Ivo Backbreacker, batterista di tutte le band olandesi degne di nota, come Apers, Giant Eagle e The Bat Bites; Sander Wired, ex Acceleretors.
Due sono gli album registrati dai Windowsill: “S/t” e “Snowboating” rispettivamente usciti nel 2011 e nel 2014 per Monsterzero Records.

https://www.facebook.com/thewindowsill
http://shieldrecordings.bandcamp.com/album/the-windowsill-showboating

A riscaldare l’ambiente ci saranno le KILL THE MAYOR. Peculiari e sconvolgenti sono metà moderne “Giuliette” shakespiriane e metà protagoniste di film pulp. Nascono in provincia di Verona come quartetto tributo ai Ramones, per poi diventare nel 2011 un power trio con repertorio proprio. Il loro sound è semplice, diretto, e molto energetico, influenzato sempre dallo stile ramonesiano, a cui si aggiungono contaminazioni con il rock’n’ roll più stradaiolo alla Johnny Thuders o New York Dolls.
I loro live sono esplosivi e in grado di innescare con il pubblico uno scambio di energia che le rende uniche e magnetiche. Da vedere. (chi è il pipparolo che ha scritto sta roba? Bastava dire che c'hanno le tette e via....quante palle.)

https://www.facebook.com/killthemayor
https://soundcloud.com/kill-the-mayor

Il calcio d’inizio è previsto alle 21.15 con i BLANKETS, 4 ragazzi di Vicenza, ognuno con una carriera musicale diversa da quella degli altri, che hanno trovato nel punk rock un punto in comune. Nel dettaglio sono: Nic (voce) ex Step on memories; Teo (chitarra) Slander, Ska (basso) ex Hope Remains, Giampi (batteria) Breath your last
Ascoltateli qui:
http://blanketssound.bandcamp.com/

https://www.facebook.com/blanketssound?fref=ts

INGRESSO GRATUITO
Birre artigianali stratosferiche;
Cucina aperta per i palati più sfiziosi;
Tanto amore.

The Windowsill @ Blue Rose

Foto oscena del soldato SNAFU


E finalmente è mercoledì! Un altro grande mercoledì targato IBR, l'unica webzine che ha comprato solamente date milanesi in giorni strategici quali lunedì e mercoledì.
Ovviamente la Caserma supporta e io e il buon Pvt.Romance ci facciamo trasportare tramite jeep in quel di Bresso armati fino ai denti.
Aprono le danze i Los Pata de Lana, un trio milanese-canturino che fa punkrock un pò pop e un pò grezzo e che ha cagato fuori da poco un dischetto che a breve recensiremo.
Avevo avuto il piacere di suonare con i ragazzi circa un anno fa e mi avevano fatto una buona impressione...a sto giro diciamo che si salvano in corner. I suoni fanno cagare e i boys sembrano suonare ognuno per conto suo, come se fossero rinchiusi in 3 stanze differenti senza cuffie, nè cazzi nè mazzi. Il bassista Gian è impegnatissimo a non sbagliare le note, il batterista Crem suona come un pazzo facendo mille smorfie davanti ad uno specchio che vede solo lui ed infine il frontman Nico De Lana tira fuori tutto il canturino che è in lui intrattenendo il pubblico come solo un vero canturino saprebbe fare (la potremmo chiamare la "Scuola di IDA").
Detto questo i ragazzi portano a casa il risultato meritando sicuramente molto di più di quello che hanno dato...i pezzi ci sono ed il Fernet con la coca è una bomba. Da tenere sotto controllo per il futuro, ma serve la situazione giusta.
Seguono i The Snipers freschi freschi di split...band nata dalle ceneri dei The Snipers, ovvero una one-man band del buon Albe che dopo anni assolda altri mercenari per portare avanti le sue strimpellate punkrock romantiche...il risultato è una pessima cover band dei Riverdales, ma un'ottima cover band dei The Snipers, one-man band formata da Albe e da altri tizi a rotazione....ci siamo capiti.
Periodi grammaticali situazionisti a parte, diciamo che questi The Snipers potrebbero fare meglio, ma dalla loro hanno un set di suoni imbarazzante che rende quindi nulla la performance. Noto con enorme piacere che Albe è diventanto un cantante a tutto tondo (ma non ancora artista completo) e proprio per questo motivo lo esorto ad eliminare le cover dei Riverdales dalla scaletta...almeno fino a quando tutta la band le avrà imparate a dovere.
Per adesso sono più da ascoltare che da vedere, ma se son rose fioriranno....
Dopo di loro tocca ai Windowsill: http://www.stripedmusic.com/lp-the-windowsill-showboating-special-edition-white-cover/ linko diretto allo shop perchè, se non si era capito, ci collaboro.
Sono belli e olandesi...sono 3 fra i miei olandesi preferiti e 3 fra i miei 4 punkrocker preferiti di sempre: Ivo, Marino e Jerry "Oscar Wilde" Hormone che Dio vi abbia in gloria!
Nonostante questo non mi posso considerare un vero fan del loro operato come Windowsill, ma sono dei professionisti del punkrock che vanno in giro a suonare sempre alla grande dei pezzi super pop che tutti vorremmo comporre. Il pubblico è freddo come un mercoledì sera qualsiasi, ma loro parlano a vanvera riuscendo a strapparmi ben 4 sorrisoni dementi.....i NOFX sono dei pivelli in confronto.
I ragazzi hanno scritto alcune delle pagine migliori del punkrock che tutti amiamo e quindi non hanno bisogno di un mio giudizio sulla loro ottima performance....mi limito a dire che Marino è mega simpatico, gentile e gentiluomo mentre Jerry è un mega pazzo vestito da divano. Mi piace ricordarli così...quando erano giovani e belli.
La serata finisce presto e io torno a casa tardi...mi faccio cullare da un monologo in inglese di Imbalzano sulla scena punkrock. Non vedo l'ora sia di nuovo mercoledì.

giovedì 19 febbraio 2015

Shame on them: SEDITIUS X year anniversary show


Sabato 14 Febbraio i Seditius hanno compiuto 10 anni e da bravi bambini quali sono hanno organizzato una festa invitando tanti amichetti a suonare nel locale che praticamente è casa loro. Arriviamo all’Honky verso le 22 e tempo di un giro di saluti inizia subito il primo gruppo. L’arduo compito di aprire la serata spetta ai locals La Scatola Nera. Non li conoscevo e di certo non fanno dell’easy-listening la loro caratteristica principale, ma siccome la tossicodipendenza is in the air il concerto è godibile e si fanno apprezzare dai sempre più numerosi presenti.
Poco dopo tocca ai Cibo da Torino. Mi avevano raccontato che erano dei pazzi, ma ragazzi…qui siamo oltre! Sinceramente non saprei come descrivere la loro performance, il cantante versione lottatore di sumo vince sicuramente il premio come miglior costume, per il resto devo ancora capirci qualcosa. Ascoltateveli, ma soprattutto andate a vederli live se riuscite, suonano da paura!
A tal proposito, dopo un breve cambio palco tocca agli Antares, con un certo fondamento di verità definiti miglior live band italiana (e non solo). Li avevo visti qualche tempo prima con un altro bassista, ma, ça va sans dire, pure questo è una belva. Non sbagliano praticamente niente e fanno un set tiratissimo di grande qualità, bravi.
Verso mezzanotte è ora dei festeggiati. Anche se non è facile salire sul palco dopo chi li ha preceduti, i Seditius sono stracarichi e, almeno all’inizio con l’attuale line-up, sembrano dei pro. Davanti ad un Honky Tonky strapieno intervallano pezzi di Misplaced a qualcosa di nuovo e ad una cover degli Antares. Poi come annunciato tocca agli ex membri e con le precedenti formazioni eseguono un paio di canzoni dal primo disco, prima di chiudere con A Turning Point in My Intifada e Almost Bad Reputation dal mio favorito Carne da Macello. Bella festa, complimenti Sediziosi e altri dieci di questi anni! Tra l’altro, per l’occasione Misplaced, il loro ultimo disco (già recensito qui), è stato stampato su vinile, in versione restaurata con nuova grafica, completamente remixato e rimasterizzato al Toxic Basement. Procuratevelo!

lunedì 16 febbraio 2015

Donald Thompson Europe tour


Ciao, ve ne fregherà fino a un certo punto i Donald Thompson vi informano che tra una settimana faranno la loro tradizionale capatina in terra teutonica. Ne approfittiamo per salutarvi e dirvi che stiamo tutti in buona salute e nessuno di noi ha ancora messo incinta nessuna delle proprie mogli/ragazze/ragazzi, quindi tour. C'è vita oltre i trenta.
Venite a trovare a Osio o a Trento.

Questo il mini,mini-tour di quest'anno:

17th FEB 2015 - JoeKoala - Osio Sopra, Bergamo (IT)
19th FEB 2015 - AJZ - Leisnig (GER)
20th FEB 2015 - Kulturcafe Manfred - Leipzig (GER)
21th FEB 2015 - Kunstkeller - Furth (GER)
22th FEB 2015 - L'angolo dei 33 - Trento (IT)


Ultima uscita: un brano per una compilation in cassetta di https://www.facebook.com/pages/Lo-Fi-Lo-Life/157324544332547
[LF011] AAVV - Le Chic c'est Shit vol.1
A compilation featuring: Youth Avoiders (FR), Agent Attitude (SWE), Whack & Wasted (GER), Copy Cats (ESP), Wah'77 (IT), Drug Problems (IT), Skrewed Up (GER), The Love Triangle (UK), Fluffers (GER), Annotation (GER), Government Flu (POL), Anti You (IT), Sick Times (GER), Modern Pets (GER), Mental Distress (FR), Donald Thompson (IT), The Splits (FIN), Shiny Brown (CH), Data Control (SWE).

Presto in studio a registrare i pezzi nuovi, con la calma che ci contraddistingue.

Donald Thompson

http://donaldthompson.bandcamp.com/
https://www.facebook.com/pages/Donald-Thompson/153993098020803

domenica 15 febbraio 2015

LATTE+ It's ok for us OFFICIAL VIDEO

Ecco il nuovo video dei LATTE + ...la canzone si chiama "Dont' mess it up"....ricordo bene?

SNAFU 2.0: Mighty Goose / The Snipers "We Can't Wait For Monday Night"

Il Maggiore Lupo risponde alla dichiarazione di guerra dell'ISIS con un bel 2.0....ammiriamo il tuo spirito patrio soldato!

2015 - DIY

Supportare la scena per me significa ascoltare punkrock e affini, presenziare ai concerti grandi ma ancora di più ai piccoli e intimi e comprare merch.
Recarmi al banchetto a fine gig e sputtanare dindi per prendere CD e cazzate varie ha sempre un fascino inimitabile. Se poi il disco che aspettavi da tempo ti viene portato a casa a sorpresa mentre sei fortemente brillo durante un concertino ancora meglio! E' il caso di "We Can't Wait For Monday
Night", split fresco di uscita tra i trentini Mighty Goose e i comaschi Snipers. I primi sono stati per me uno dei gruppi rivelazione del 2014 sia come proposta musicale che come attitudine al feston e al casino più becero. Il titolo dell'album non è altro che l'unione dei titoli dei primi due pezzi di entrambe le bands. Copertina mega catchy firmata dal Bucchio nazionale e interno booklet semplice semplice con foto dei gruppi e senza i testi. Dal punto di vista stilistico le bands propongono il sempre amato punk rock 3 accordi & quattro quarti: cinque brani ciascuna che filano via lisci per un totale di neanche 20 minuti di ascolto come da manuale.
Entrambi i gruppi reinterpretano un pezzo dell' altro. In "Don' t Call Me On The Phone", brano col quale è stato girato anche il videoclip, i riferimenti ai fratellini newyorkesi sono evidenti ( "I Just Wanna Have Something To Do" ) mentre in "Baby Come  Back!"  i Goose si autoscopiazzano un loro brano più vecchio ( "Crazy For Her" ). Anche dall' altra parte del ring la qualità è garantita con gli Snipers che guadagnano punti con "I Supposed I Was Wrong" e coverizzano la stupenda "You Have Won My Heart Again" dei Germani Reali.
A conti fatti un dischetto easy sicuramente da non disdegnare e due band da tenere sott' occhio.
Risultato del match: pareggio. Lo spareggio avverrà nelle peggiori bettole del nord Italia.

giovedì 12 febbraio 2015

PUNK USA, The Rise And Fall Of Lookout! Records


Kevin Prested, autore di PUNK USA, The Rise and Fall of Lookout! Records, si è gettato in un lavoro super impegnativo: ricostruire la storia della Lookout! Records, una tra le più celebri etichette indipendenti americane. Il libro presenta cronologicamente la storia della suddetta etichetta con il contributo delle testimonianze degli addetti ai lavori e dei membri delle bands. 
Ovviamente i frequentatori della caserma sanno di cosa stiamo parlando, e in caso contrario li rimando alla pagina di Wikipedia. Diciamo che Kevin si è avventurato in un territorio finora inesplorato, costituito principalmente da voci in giro sul web e da qualche articolo sparso qua e là. La storia della scena punk della East Bay e della Lookout! finora non aveva mai avuto pubblicazioni, resoconti ufficiali o quant'altro...quindi figata! Non che questo libro rappresenti l'ufficialità o la ricostruzione degli eventi nell'assoluta verità, ma è senz'ombra di dubbio un lavoro onesto e rappresenta un titolo interessante per gli appassionati del genere.
Ho finito il libro da poco e devo dire che non è male, è un bel lavoro...ma sarebbe potuto essere mille volte meglio. Partendo dagli aspetti positivi, il libro racconta un sacco di chicche...ma chicche vere! aneddoti da nerd, quelli che piacciono a noi, scazzi vari, aneddoti da tour, sulle canzoni, sui personaggi etc... e copre bene tutto il periodo, partendo dalle prime zine firmate Lookout! fino all'ultimo mitico post su internet firmato Chris Applegreen. La storia della Lookout! è talmente complessa e intricata, tra tutte le band e le varie situazioni che si erano venute a creare, che Kevin se ne è uscito fuori con un resoconto soddisfacente.
Tuttavia, proprio perchè il potenziale era tanto, alcuni punti si potevano sfruttare meglio. La pecca principale è che la maggior parte dei personaggi, chiamiamoli "big", non sono presenti. Su tutti lo stesso Livermore, oppure Ben Weasel (che novità), tutti Green Day o gli Operation Ivy, gli Avail vengono coperti bene ma non c'è traccia di Tim Barry. Insomma, vuoi che abbiano rifiutato o semplicemente non fossero contattabili, la testimonianza di alcune tra le figure più importanti manca...e si sente. La storia viene narrata in ordine cronologico, secondo le uscite della Lookout, scelta logica, ma anche contestabile, in quanto si passa in continuazione da una band all'altra, spezzando la narrazione e creando un'immenso patchwork (abbastanza caotico). Capisco sia un casino ricostruire tutta la storia e le varie uscite, ma magari con capitoli dedicati alle varie band la lettura sarebbe stata più scorrevole.
Nel complesso è comunque un buon libro consigliato agli amanti del genere. Si parla molto di MTX, Screeching Weasel, Queers, Pansy Division, Avail, Groovie Ghoulies etc...tutta roba che a noi in caserma piace.....quindi fate voi!

p.s. L'autore ha raccolto le interviste che per motivi di spazio non sono finite nel libro su questo blog interessante, check it out!


How it all began...

lunedì 9 febbraio 2015

Live Report - Slipknot @ Forum Assago

Il soldatino Frankee torna a far danni con gli SLipknot a Milano...voi c'eravate? Presumo di no, ma se al contrario mi sbaglio fatecelo sapere...anzi, avreste dovuto mandarci un 2.0 anche voi!


Fissato l’inizio del concerto alle ore 21, faccio saggiamente il mio ingresso al Forum di Assago per le 20.50 e siccome ormai ho una certa età mi posiziono nella retroguardia del parterre, dove ho un ottima visuale per potermi godere comodamente lo spettacolo urlando a squarciagola, saltando e facendo headbang fino a che le forze e l’ugola mi asisteranno.
Dopo la solita mezzora accademica di attesa si spengono le luci del Forum (praticamente sold out per l’occasione) e il boato del pubblico esplode sulle note dell’intro XIX. Si alza il sipario e tocca ai nove di Des Moines dare fuoco alle polveri con una tripletta iniziale Sarcastrophe-The Heretic Anthem-My plague ad alto tasso distruttivo. Forse anche troppo distruttivo, visto che le transenne davanti al palco cedono di schianto a causa della pressione dei fan scatenati. "You broke the fuckin’ barricades!” esclama compiaciuto il buon Corey Taylor. A quel punto però la band è costretta a fermarsi, col front man che per 5 minuti buoni invita il pubblico a fare un passo indietro perché venga riparato il danno.
“One step backward please. Do you understand me? One step backward. Do it together, do it as you are a single person. Because we are a family”. Tenero. Le prime file seguono il consiglio di papà Corey e così si può ricominciare da dove si era interrotto senza che il ritmo dell’esibizione ne risenta.
Dunque via ad un’apprezzatissima The Devil in I seguita dalla solita clamorosa Psychosocial. Un tuffo nel passato del primo album con Eeyore, Liberate e Purity prima che l’accoppiata da Vol. 3 Before I forget-Duality (commercialmente parlando le due vere grandi hit di tutto il repertorio Slipknot) scateni l’apoteosi generale.
Corey è in gran forma, ruggisce, si muove avanti e indietro come un leone in gabbia e tiene in pugno il pubblico come solo lui sa fare. Il duo Jim Root-Mick Thomson non sbaglia un colpo e il nuovo batterista Jay Weinberg non fa rimpiangere Joey Jordison (mica cazzi). A un certo punto mi giro alla mia destra e chi vedo a mezzo metro da me? Jack Black, in carne, ciccia e ossa!!! Insomma, il concerto non potrebbe andare meglio, soprattutto constatando come i pezzi del nuovo Gray Chapter dal vivo reggano alla grande il confronto coi vecchi classiconi. E qui menzione speciale a una Custer fottutamente adrenalinica. 742617000027 apre i bis: robetta da poco, (sic), People=Shit e, per chiudere in bellezza, Surfacing.
All’ultimo “fuck you all” la voce se n’è ormai completamente andata, il collo è semiparalizzato per l’headbanging e il puzzo di sudore è quello di un mese senza doccia. Corey ringrazia e promette che la band tornerà più presto di quanto si creda a calcare il palco milanese. Contando che aveva detto la stessa cosa nel novembre 2008 (ultima tappa milanese della band prima di stasera) tendo a fidarmi il giusto... Il front man mascherato saluta i suoi maggots prima di sparire dietro le quinte: “Good night, and take care of each other”. Cari Slipknot, grazie a voi, continuate così e cento di queste serate.

Tracklist
Intro – XIX
Sarcastrophe
The Heretic Anthem
My Plague
The Devil in I
Psychosocial
The Negative One
Eeyore
Liberate
Frail Limb Nursery/Purity
Before I Forget
Duality
Left Behind
Spit It Out
Custer
Encore:
742617000027
(sic)
People=Shit
Surfacing

Live Report: No Confidence - Hex Ray Gun - The Majors @ Strike (Roma)

Hex Ray Gun - foto rubata

Live report breve e confuso perché è passato qualche giorno, duecento birre e ricordo poco e niente, ma le libere uscite sono così, d'altronde dopo una settimana di duro allenamento e di marce forzate un soldato deve pur divertirsi.
Esco dalla caserma e fa un freddo cane, direzione Strike a Portonaccio (noto quartiere di Roma, famoso per…mmm…per Strike e una via dove passano gli autobus).
Primo gruppo i No Confidence, ne abbiamo parlato bene tempo fa qui e si fanno amare. Sono anni '90, hard core old school di quello bello, niente canottiere e bandana per intenderci. Per sottolineare gli anni '90 coverizzano i Lifetime (grazie!) e i Good Riddance e mi emoziono un bel po', mantenendo sempre un certo contegno da soldato si intende.
Da Napoli arrivano gli Hex Ray Gun e si portano dietro il nuovo 7" split con i Motosega. Belli, veloci, dritti, un po' TBR dei tempi andati ma più genuini. Anche per loro c'era stata una recensione positiva e ora che li ho visti dal vivo devo dire meritatissima. È la serata delle emozioni a quanto pare visto che a un certo punto parte "Mommy's alright, Daddy's alright..." correte a studiare se non sapete il titolo!
La chiusura spetta ai Romani The Majors che propongono due canzoni nuove con la promessa di registrare quanto prima un nuovo disco. Sono pieni di coriandoli e stelle filanti per la gioia dei presenti (un po' meno per quella degli occupanti di Strike!) Il pubblico partecipa calorosamente tra birrette volanti, abbracci e sing along!
Bel venerdì non c'è che dire, peccato per qualche scemo un po' alticcio che a fine serata aveva voglia di prendersi a schiaffi per motivi validissimi tipo "meglio la Roma o meglio la Lazio" che pena.

Me ne torno a casa di notte facendo un pezzo di strada con una affascinante donzella, prima di rientrare in caserma e innamorarmi di nuovo della playmate del mese appesa accanto alla branda.

sabato 7 febbraio 2015

CJ Ramone - Last Chance To Dance

2014 - Fat Wreck Record

Cj non è un Ramones di serie B. Nonostante i Los Gusanos e i Bad Chopper, sarà sempre lo spilungone che ha cantato Main Man, Strength to Endure, I'm Making Monster for my Friends, etc. Una voce che, per quanto non paragonabile a quella di Joey, ha toccato i nostri cuori.
Un paio di anni fa era ripartito da quel sound e da quello stile canoro, ci aveva regalato un album che avevamo recensito entusiasticamente. Adesso ripropone l'esperimento e si fa produrre pure dalla Fat Wreck. Le aspettative sono alte dopo aver sentito i singoloni Understand Me? e la title track. Eppure Last Chance to Dance, pur non essendo un brutto album, è un gradino sotto le aspettative. Sì, perchè Cj azzecca parecchi brani (vedi Won't Stop Swinging You Own Me) e ripropone il sound anni 90 dei Ramones come solo lui può fare... ma qualcosa non convince al 100%. Saranno i pochi pezzi brutti (vedi Carry Me Away Long Way to Go) o sarà che a tratti sembra di ascoltare una cover anche se si tratta di brani inediti.... o forse sarà quest'anno abbiamo subito troppe speculazioni sul nome dei fratellini e adesso sono diffidente verso tutto... non lo so... ma ho come la sensazione che a sto giro qualcosa sia andato leggermente storto.

mercoledì 4 febbraio 2015

Highway Dream - Wonderful Race

Street Symphonies Records- 2014

Gli Highway Dream sono un quartetto hard & heavy cremonese, formato nel 2008 da veterani della scena musicale locale. Lo scorso anno hanno dato alle stampe il proprio album di debutto, "Wonderful Race".
La premessa sembra promettente: musicisti esperti e tecnicamente preparati, uniti dalla comune passione per l'hard rock e, ciliegina sulla torta, una voce femminile. Ed è tanto più interessante nello strano panorama dell'hard rock in Italia, dove AC/DC e soci riempiono gli stadi a ogni tour ma i gruppi nostrani che arrivano a pubblicare qualcosa si contano sulle dita di una mano.
Purtroppo devo ammettere che quest'album si è rivelato una vera delusione: dieci pezzi ondeggianti tra l'hard rock americano, AOR e il metal scolastici e anonimi, in cui la bravura tecnica non riesce a compensare la mancanza di personalità e, cosa ancora più grave, di energia. Le due ballad semi-acustiche si rivelano i pezzi più interessanti.  Sicuramente la registrazione, più adatta a un demo che a un album, non aiuta. Non c'è niente da fare: l'hard rock non è il punk, dove il risultato complessivo può reggere anche con una qualità sonora scarsa.
Davvero un peccato, alla luce delle premesse e della convinzione con cui affrontano la propria attività musicale gli Highway Dream hanno proprio sprecato un'occasione.
Spero che in futuro sappiano farmi ricredere.

domenica 1 febbraio 2015

The Grenades - Jagherbomb - Hard Landing @ Alvarado Street


All'inizio di quest'anno ho cercato di abbracciare la filosofia dello "stare a casa is the new uscire" e invece per il secondo sabato di seguito mi ritrovo all'Alvarado Street.
Tempo di merda, piove a stecca e saggiamente decido di andare in bici (?)
Dopo varie bestemmie sotto la pioggia, arrivo finalmente al locale dove c'è ancora la proiezione della partita della Roma. Aggiungo qualche bestemmia in più perché a saperlo sarei uscito molto dopo, ma se lo avessi saputo forse sarei stato un appassionato di calcio e forse allora sarei stato lì a tifare…mmm...
Finalmente a una certa ora aprono le danze i Grenades tornati da Livorno poche ora prima dopo aver affrontato diverse disavventure automobilistiche! 
Sono un po' provati dal viaggio ma come sempre vanno dritti come i trenini, a parte qualche problemino tecnico di sfiga (cavi, ampli, volumi, ecc…)
Sparano un coverone, Armatage Shanks cantata da Mozza (bassista degli Hard Landing) a mio parere una delle migliori canzoni dei tre tipi coi giorni verdi.
Qualche minuto dopo è il turno dei genovesi Jagherbomb.
Come ogni volta che vado a vedere un gruppo che non conosco, mi preparo prima da casa per capire se mi fa cagare o meno, avevo visto qualche video e i liguri non mi convincevano affatto.
Iniziano a suonare e confermo le mie impressioni casalinghe, sinceramente non capisco cosa facciano, forse sono io troppo all'antica ma resisto per due pezzi e salgo su all'abbeveraggio, non me ne abbiate ragazzi.
La serata sta per concludersi con gli Hard Landing e mi fa un sacco piacere vederli, anche perché è l'ultimo concerto di Mozza insieme a loro e mi ha detto che è dalle 19:00 che beve, spero si spogli a un certo punto.
Aprono con Born Wrong, pezzone di punta del primo EP e proseguono facendo molti pezzi nuovi che ancora devono uscire su qualche supporto.
Mozza purtroppo non si spoglia, ma lo show è condito da varie gag e quando ci sono gruppi così mi prende sempre bene, ovvero gruppi che spaccano i culi a suonare ma non hanno quell'atteggiamento del cazzo da professionisti, anzi cazzeggiano tra loro e con il pubblico, senza prendersi troppo sul serio, mega ok!
La serata si conclude, non saluto nessuno e scappo a casa di corsa sperando di evitare la pioggia, ma senza rinunciare a una pausa per mangiare qualche schifezza notturna che ti si piazza sullo stomaco prima di addormentarti.

Che bella la vita.