venerdì 31 maggio 2013

The Moes - Wanna Be - Promo



Finalmente i Moes rompono gli indugi e pubblicano il loro primo singolo con un DIY VideoClip!

giovedì 30 maggio 2013

SNAFU 2.0: Nice + Modern Pets @ shabba cantù

Tommy 27 ci sta prendendo sempre più gusto e nella sua mini recensione ci dà un buon consiglio....o meglio, giudicate voi la sua bontà.

Mercoledì sera piovoso e non ho voglia di stare a casa, vado in questo nuovo locale a Cantù, tale Shabba. 
Il posto sembra bello per far suonare, un club non troppo grande ma con un bel palco e un gran bancone, media a 3 euri...non c'è però un cazzo di nessuno: al culmine della serata ci saranno una 40ina di persone...
Suonano i Nice, gruppo alternative-rock-sailcazzo: non li capisco ma li vedo presi bene, il batterista è un mostro e il bassista un pazzo (a fine serata improvviserà una scandalosa break-dance a bordo palco...) 
poi i Modern Pets, gruppo punk '77 da Berlino. Salgono con le chitarre sotto le ascelle tipo Beatles di Love me do, ma se la cavano bene: sono in 4 e le voci si alternano, in particolare grande il batterista che canta tre o quattro pezzi. Ci dan dentro bene una canzone dietro l'altra e al pubblico piace.
Sono in tour in Italia, se vi capita val la pena...

Radio Eustachio

Se volete sentire uno show radiofonico a base di Punkrock con un DJ con il tono di voce più figo e divertente della storia andate qui: http://eustachio.indivia.net/blog/

Vai Gabbiano!!

mercoledì 29 maggio 2013

Miss Chain & The Broken Heels - Calcutta VideoClip


Miss Chain & The Broken Heels tornano alla carica un un nuovo videoclip e una barca di date. Oltre al nuovo tour europeo, che li impegnerà dal 10 al 27 giugno, i bergamaschi attraverseranno il nord Italia per lungo. Ecco le date:

- 31 Maggio Edone' / Bergamo
- 8 giugno MiAmi Festival / Milano
- 30 giugno - Pantegagno Skaterock / Cornedo Vicentino (VI)
- 2 luglio Radio Sherwood Festival / Padova
- 4 luglio Toni Molesti Festival / Lecco
- 5 luglio Shabba / Cantu´
- 6 luglio Rosangeles / Rosa' (Vi)
- 7 luglio Phonocult Festival / Brescia
- 18 luglio - Taverna Bukowski / Marina di Ravenna (RA)
- 19 luglio - (AL)LAGO! Festival / Campobasso
- 20 luglio - Radar Festival / Padova
- 25 luglio - Curtarock 2013 / Curtarolo (PD) 
- 26 luglio - Poolbar Festival / Feldkirch (A)
- 27 luglio - Sagra di Sant'Anna / Salcedo (VI)
- 9 agosto - Senti che Fiora Festival / Santa Fiora (GR)
- 7 settembre - Tendenze Festival / Piacenza

Stasera Gamits @ Blue Rose Saloon di Bresso (MI)


Il titolo del post dice il 99% di ciò che c'è da sapere. In apertura Low Dérive e Porna & The Kokots. Si inizia alle 22 e bastano 5 euro per essere ammessi a questa esclusivissima serata. Altre info qui

lunedì 27 maggio 2013

SNAFU 2.0: green day @ fiera rho

Tommy27 ci fa sapere cosa ne pensa del live dei Green Day a Rho.....lo ringraziamo perchè ci fanno sempre molto piacere i pareri dei nostri soldatini.

Capita di avere gratis i biglietti di un concerto? a me è capitato, eccomi allora alla fiera delle teenager: Green Day.
Tra l'altro ricevo anche il braccialetto per andare sotto il palco.
Recensione difficile: ci vado con l'idea che sarà pieno di ragazzini esagitati e quindi sono scazzato; dall'altra parte però i Green Day han fatto Dookie, han suonato su Lookout, erano dei grandi e han scritto grandi pezzi, vediamo come va..

Partono con Blitzkrieg bop...nel senso che gli altoparlanti la passano, poi osano mettere the good the bad and the ugly (no comment, pochissimi tra il pubblico capiscono...)

Inizia uno show (non è un concerto nè tantomeno un concerto punk). Suonano per due ore e mezza!! Billie Joe ha una voce della madonna, non sbaglia un cazzo. In realtà però non suona mai, ha due chitarristi che lo fan per lui, porta la chitarra al collo come ciondolo,come io porto la catenina del battesimo...
Anche il basso viene "aiutato" e si sente a manetta. La vera bomba è invece tree cool alla batteria: è un vero animale.
Insomma hanno tre chitarre, due bassi, dj, sassofonista, cazzo la banda del mio paese c'ha meno elementi...
Capitolo pubblico: ci portiamo con un pò di rozzezza sotto il palco dove ci sono solo ragazzine che al nostro passaggio ci guardano come pazzi e gridano "questi spingono!!" completamente spiazzate. 
Stiamo lì due o tre canzoni provando a far iniziare una specie di pogo (più per rompere il cazzo alle bambinette) ma assolutamente non funziona, ci sentiamo fuori posto e torniamo più indietro.
La cosa che veramente non capisco è questa: molti nel pubblico non seguono quello che Billie Joe fa: non muovono le mani, non rispondono ai suoi eeeeeeooooooh, boh: pensavo che tutti pendessero dalle sue labbra, invece sono mummie anche se sanno tutte le canzoni, questa non me l'aspettavo...
Scaletta: iniziano con 300 canzoni nuove: pima di fare un pezzo di Dookie ci mettono 50 minuti...vabbè, ma quello che mi ha sconvolto davvero è il medley con Higway to Hell, Hey Jude (????) e Satisfaction, non ho parole...

Nota finale con la ragazzina davanti a me con la bandiera I'm pregnan": 4 in inglese!

sabato 25 maggio 2013

Live Report: Green Day @ Arena Concerti Rho Fiera, Milano

Le luci dei Green Day (foto gentilmente rubata su internet)

I Green Day iniziano la seconda leg europea del 99 Revolutions Tour proprio in Italia, precisamente all'arena di Rho, dopo che lo scorso settembre il buon Billie Joe aveva dato forfait, entrando in rehab e annullando il tour nel bel mezzo della promozione dei nuovi dischi. Che dire...scelta obbligata...inoltre l'ultimo concerto a Milano risale al 2009!
E' la prima volta che li vado a vedere dal vivo e sinceramente non ho grandi aspettative...sono semplicemente curioso di sentirli live e voglio godermi il concerto in tranquillità. Purtroppo appena esco dalla metrò di Rho sono costretto ad abbandonare i miei progetti...MA QUANTA CAZZO DI GENTE C'E'!!! Mai mi sarei aspettato di ritrovare l'area del concerto invasa da 40.000 persone (circa)...mi sarò perso qualcosa, ma da quand'è che i Green Day piacciono a così tante persone?!?! Chiunque era presente all'Ohibò...sappiate che vi invidio tantissimo...
Entro nell'area concerti e la band di spalla sta terminando il proprio set...i Bastard Sons Of Dioniso...(quelli di X-Factor)...ma perché?!...mah...comunque c'è gente di tutti i tipi, di tutte le età (dai sessanta ai dieci)...probabilmente sarà l'unico concerto che vedranno quest'anno...il qualunquismo regna sovrano e sembra di stare ad un concerto di Vasco! Cerco di avvicinarmi il più possibile al palco (sono lontanissimo) ma rimango pressato tra dodicenni, coppiette, teengirls invasate e genitori. L'ingresso della band viene anticipato dalle note di Bohemian Rhapsody, poi da un penoso siparietto (che suscita l'ilarità di tutti) in cui un tipo vestito da coniglio rosa fa il cretino con Blitzkrieg Bop di sottofondo ("Hey questa è HeyHoLet'sGo dei Ramones") e infine dal mitico pezzo, conosciuto ovviamente da tutti i soldati in caserma, de Il Buono, Il Brutto e Il Cattivo.
Secondo me la cosa veramente figa del concerto è stato dividere la scaletta in due blocchi principali, uno all'inizio con pezzi dagli ultimi tre dischi: 99 Revolutuions, Know Your Enemy, Stay the Night, Letterbomb, Oh Love, Holiday, Stray Hearth, Boulevard of Broken Dreams etc...e uno per i fan "Old Skool" con pezzi tipo Burnout, Geek Stink Breath, F.O.D. , 2000 Light Years Away, When I Come Around, Brain Stew...tutte di fila hanno avuto un bell'effetto. I pezzi, diciamo, più "richiesti" sono stati lasciati alla fine; Basket Case, American Idiot, She, Jesus of Suburbia, Longwiew, Minority e a chiudere in grande stile con Good Riddance (Time Of Your Life). Qui la scaletta dettagliata.
I suoni erano veramente terribili!! Pessimi!! Ma come cazzo è possibile?? Cristo ma ste band non hanno dei fonici propri? Oppure era l'impianto ad essere una merda...boh non me lo spiego...si sentivano solo voce e cassa...chitarre zero, tutto moscissimo...non esiste...già non vedevo un cazzo tra la marea di cellulari e tablet a fare video inutili, ci mancavano pure i suoni di merda! In più l'esibizione veniva resa ulteriormente moscia dalla ben nota abitudine di allungare praticamente ogni cazzo di pezzo con inutili intermezzi  per far cantare "eeeeeeeeeeeeoooooooooooooo" al pubblico, fare la ola, lanciare magliette, spruzzare acqua e cagate varie...ogni tanto ci sta, capisco che sia un concerto grosso...ma figa ogni canzone!!!Già a  metà concerto non ne potevo più.
Poi ovviamente i medley inutili...Shout/I Can Get No (Satisfaction)/ Hey Jude più l'accenno a Highway To Hell...in mille sul palco con tastiere, sassofono e cazzi e mazzi...non ha senso suonare due ore e mezza così, dopo un po' diventa  noioso cazzo! Ero cosciente di come fosse un live dei Green Day ma non pensavo che la cosa fosse degenerata a tal punto...

giovedì 23 maggio 2013

SNAFU 2.0: One Chord Wonder presents The Ponches

E' uscito il nuovo 7 pollici dei PONCHES "Onions & Tuna Fish" per la One Chord Wonder: vinile color oro, edizione limitata a 100 copie (di cui 10 con copertine hand made).

Per contatti:
facebook.com/ocw.records - ocw.records@gmail.com
facebook.com/ThePonches
http://theponches.blogspot.com/

CJ RAMONE - 3 date in Italia a Luglio

CJ RAMONE
(Feat. Jonny „Two Bags“ Wickersham & David Hidalgo, Jr. from SOCIAL DISTORTION)

3 date in Italia a Luglio 

Memore dell’incredibile successo (ben cinque date sold out) della sua ultima visita nel belpaese, torna in Italia a luglio per tre concerti C.J. RAMONE.
Per l'occasione sarà accompagnato da Jonny "Two Bags" e David Hidalgo, rispettivamente chitarrista e batterista di una delle band più seguite a livello mondiale, i californiani SOCIAL DISTORTION, per quello che si preannuncia essere uno show unico e mozzafiato. CJ RAMONE proporrà ai fan uno show che vedrà alternarsi brani del suo ultimo album "Reconquista" ai grandi classici (e non) dei mitici RAMONES, universalmente riconosciuti come una delle band più influenti nella storia della musica moderna e nella quale C.J. ha militato dal 1989 fino allo scioglimento.

Venerdì 12 Luglio - Oltrasuoni Festival | Dro' (TN)
Special Guest:  Manges

Sabato 13 Luglio - Spazio Boss | La Spezia
Special Guest: Dirty Blvd.

Domenica 14 Luglio - TBA | Milano
Special Guest: TBA

martedì 21 maggio 2013

SNAFU 2.0: Leeches+Svetlanas+Spleen Flipper

Saverio ci fa sapere che...........

Sabato 25 Maggio 
Stregatto Bar- Via De Gasperi 91 Besana Brianza (MB)
LEECHES+
Svetlanas+
Spleen Flipper

Aftershow DJ Set by Fabietto Wretched
Qui evento facebook:
https://www.facebook.com/events/451257238293076/

domenica 19 maggio 2013

Labradors - Can't Go Back

Uno dei pochi video veramente belli e con una storia dietro....bravi Labradors!

sabato 18 maggio 2013

SNAFU 2.0: marky ramone @ senzafarrumorefest

Tommy 27 ha avuto il coraggio di andare a vedere er Parrucca....ebbravo!

Premessa: è impossibile fare un resoconto serio di un concerto di marky ramone. troppe sono le cose che ci fanno odiare mr gimme gimme ice cream-parruccone- ti metto il marchio ramone sulle mutande del mercato basta che mi paghi...
mentre suona non puoi far a meno di pensare, cazzo eri lì con Dee Dee the King, Joey e Johnny e adesso ti trovi davanti Andrea rock...sparati!!! 
Potremmo tutti insultarlo per ore e sarebbe poco, lo so e lo sappiamo tutti ma ci provo...

la festa è gigante e mi fa subito bella impressione, c'è un tendone grosso con una decina di spillatrici di birra e i tavoli e poi un altro tendone dove suonano.
Marky e i suoi iniziano presto e suonano a lungo: in sostanza suonano soprattutto le canzoni di anthology I ma poi spaziano fino a KKK e R.A.M.O.N.E.S., non ci sono chicche particolari ma solo quello che ti aspetti. Fanno anche Wonderful word...vabbè...
devo dire che 'sto Andrea rock alla voce non è neanche male, il suo lo fa, come anche gli altri due. 
Marky si limita a suonare la batteria a macchinetta, ci sa comunque ancora fare e non salta mai fuori per salutare o dir qualcosa.
Fanno le rockstar e escono e rientrano due volte. Chiudono con Blitzkrieg bop...

morale: non facciamo i duri e puri con i paraocchi, alla fine nessuno si merita di rifare i Ramones e Marky men che meno..però ci sono stati, non hanno demeritato.
Purtoppo però l'effetto era strano, era come se non suonassero Sheena, Judie, Havana affair, i don't care... ma altro. Non so.. se Joe Queer mi fa Cretin Hop è una chicca, un omaggio, questo non mi dà emozione...insomma "we need change we need it fast before rock's just part of the past 'cause lately it all suonds the same to me woah woah"
tommy27

venerdì 17 maggio 2013

SNAFU 2.0: Breve recensione The Queers a Roma

Il buon Marco About ci manda questa recensione di Roma....ci fa davvero piacere! Grazie soldato!

The Queers + Twister + Lexicon Devils @ Teatro lo spazio, Roma.

OK, è l'ennesimo post sul tour italiano dei Queers, ma chi può dirvi cosa è successo a Roma se non un romano?
Un giorno di qualche settimana fa ci chiama un amico e ci dice "oi regà, vi va di suonare coi Queers il 14 maggio?" naturalmente gli diciamo di si e con ansia aspettiamo il grande evento che si svolgerà a un teatro che di giorno ha le sedie e la notte le tolgono.
Apriamo noi le danze dopo uno sfigato lancio della monetina, ma non interessa, è già bello stare lì e poco importa primi o secondi.
Non vi parlerò della performance del mio gruppo, sarebbe troppo autoreferenziale...dopo di noi passa il turno ai Lexicon Devils, sempre romani, con un'attitudine old school a mille all'orasenzamaiunostop, compatti come se una persona sola suonasse tutti gli strumenti, belli.
Tocca a loro, inizia ad entrare più gente e vediamo fantasmi romani che escono dai loro castelli solo in occasioni del genere, addirittura un Paolo Retarded ormai romano di adozione (se non mio datore di lavoro!) tutti parlano tra loro, vecchi ricordi, aneddoti storici e bla bla bla.
I Queers si sparano una bella scaletta, neanche tanto corta a confronto di quella di due anni fa che aveva un po' deluso i fan, stanno in pompa e si vede!
Dopo un po' parte un pezzo insieme al buon Stevo Killtime ed è festa grande, noi tutti supportiamo! 
Alla fine della serata gli regalo un po' di gadgetteria varia twister e scambio mezza parola col mezzo inglese che conosco prima di tornare al box alle 4 di notte a scaricare tutto...mentre loro probabilmente si godevano l'albergo già da un po!
Si è detto molto su questo concerto, non era la formazione originale, sbagliavano i pezzi, il circo del punkrock, non si sentiva benissimo e bla bla bla, ma se continuate a rompere il cazzo così non vi lamentate che poi i gruppi suonano tutti al nord, se venite siate contenti di esserci, sennò state a casa, sennò comprate i biglietti per Roger Waters che viene a Luglio e fracassatevi i coglioni dalla noia.

Hank Zipzer e le Cascate del Niagara: il libro di Fonzie

Henry Winkler alla Feltrinelli di Piazza Piemonte (Milano)


Ebbene sì! Quella stupenda icona americana di Henry Winkler, alias Fonzie, si è messo a scrivere libri per bambini. Perchè? I motivo possono essere molti... ma ufficialmente Henry stesso, alla presentazione milanese del suo libro, ha detto di essere dislessico e che ha iniziato ad interessarsi all'isegnamento proprio per venire incontro ai bambini con questo disturbo. Il protagonista del suon libro, appena tradotto e pubblicato in Italia, è Hank Zipzer, un bambino dislessico di quarta elementare che pensa di essere stupido nonostante goda di una grande creatività.
Vi starete chiedendo perchè ho letto un libro per bambini.
Bene, voglio dire la verità... Sono andato alla presentazione del suddetto libro per conoscere uno dei più grandi eroi della mia infanzia. Arrivato là mi sono reso conto che se mi volevo avvicinare dovevo comprare il libro e farmelo autografare. Credete che non ne sia valsa la pena? Vi sbagliate! Henry è il migliore, gentilissimo e disponibilissimo, e adesso l'ho potuto appurare di persona! Perciò mi sono ritrovato con questo libro autografato in mano e ho iniziato a leggerlo... che volete che vi dica? E' un libro per bambini, lo si legger in un ora e non vi accrescerà intellettualmente. Ma, credetemi, mi ha fatto sorridere dalla prima all'ultima pagina. Dovevo aspettarmelo: ogni qualvolta Fonzie fa qualcosa gli riesce da dio!
Aaaaeeeyyy!

giovedì 16 maggio 2013

Nikki Corvette And The Romeos - s/t 7"

Otis - 2013

Quando sono giunto in possesso di questo primo, e spero non ultimo, 7" di Nikki Corvette and the Romeos non ho potuto fare a meno di notare che si trattasse di un dischetto in vecchio stile: una brano per lato, 45 giri di velocità, buco grande e cover minimale (e su questa bisogna ammettere che si poteva fare di meglio). Prodotto solo in 300 copie. Ma andiamo alla sostanza: entrambi i pezzi sono stati scritti dalla reginatta del powerpop in collaborazione con Hervè Peroncini. Sul lato A He's Gone è una ballata romantica e malinconica, vanta un ritonello molto orecchiabile, ed è arricchita da coretti e inserti di hammond. Sul lato B Rockin' Romeos prende una nota più rock'n'roll. A quanto pare Nikki ha voluto  ringraziare la backing band dei suoi recenti tour europei con un testo in loro tributo... ah già i testi... nel disco non ci sono... e questa è una pecca... Ma guardando al concreto questo 7" ha talmente tanta sostanza da far passare la forma in secondo piano! Attendo con trepidazione un Vol. 2

mercoledì 15 maggio 2013

Online i nuovi pezzi dei Veterans


Sbarcano online i chiaccheratissimi nuovi brani dei Veterans! Dopo una vincente campagna di crowdfunding su Musicraiser, i 7" sono andati in stampa e i sostenitori della ghost band aspettano con trepidazione di potersi sniffare questi due viniletti. Nell'attesa, Per non farli scalpitare troppo, è stato un inviato loro un link di download. Per tutti gli altri c'è bandcamp!

martedì 14 maggio 2013

Off With Their Heads - Home


Finalmente un soldato di stanza negli U.S.A. mi recapita il pacco contenente il nuovo album degli Off With Their Heads, Home, seconda fatica sotto la mitica Epitaph. A tre anni di distanza dall'ottimo "In Desolation" il quartetto di Minneapolis sforna un'altro bel disco, sostanzialmente simile al precedente ma un pochino più sperimentale e di qualità (a mio parere) migliore.
Start Walking apre le danze, ha un bel tiro e belle melodie, subito l'inconfondibile voce di Ryan la fa da padrone. E' proprio il suo cantato che nei primi ascolti (parlando in generale) non mi ha permesso di apprezzare al massimo questa band...troppo roca, troppo urlata...questione di gusti...ma dopo un po' ci si fai il callo e ti accorgi che gli Off With Their Heads spaccano un sacco! In seconda posizione troviamo Shirts con un bell'intro da singalong con dito alzato e poi Nightlife, canzone migliore dell'album, veramente spettacolare! Focus On Your Own Family tiene alto il tiro del disco e Altar Boy è un po' più sperimentale. A chiudere il lato A la bella Don't Make Me Go canzone malinconica dalle sonorità pseudo grunge.
Il lato B non presenta sorprese, regge il confronto con l'A e fila tranquillo. Il tiro rimane sempre alto, Come Find Me e poi Jane, uno dei pezzi migliori. Always Alone è il classico pezzo malinconico alla "OWTH" seguito a meraviglia da Stolen Away un lento con tastierine che fanno venire la pelle d'oca. A chiudere Take Me Out canzone che spacca un sacco!
Si sente che la band ha dedicato un sacco di tempo agli arrangiamenti e allo sperimentare nuove melodie, l'album suona vario, mai noioso, e scorre che è una meraviglia. Consigliato a tutti, ne vale la pena!!

The Leeches - Piranha Boys VideoClip

A quanto pare questo videoclip girava già da qualche settimana su di un altro canale... in caserma ce lo eravamo perso. Ripariamo al volo!

lunedì 13 maggio 2013

I Monelli Vs. Goonies - Game Over Split 7"

DIY - 2013

Sarà che sono un po' nostalgico ultimamente o che mi viene più naturale canticchiare in l'italiano, ma da un paio di giorni a questa parte la puntina del mio giradischi è calamitata su questo dischetto che Monelli Goonies si sono autoprodotti.
Sul lato A i torinesi tornano alla carica con Consumarsi e Cerchi di Nasconderti. Il primo è forse il miglior brano in assoluto dei trio torinese: Consumarsi pur rimanendo in chiave Riverdales non sfiora minimamente il plagio e, pur essendo malinconico, non è arrendista. Sono convinto che dal vivo mi farà alzare il dito al cielo! Gli ingredienti restano gli stessi per la seconda traccia, un po' meno convincente, ma pur sempre valida.
Sul lato B, i genovesi sono una vera sorpresa: pur restando su sonorità Punk Rock rilanciano in chiave Powerpop! Mi sembra di ascoltare alcuni dei più bei singoli degli Smodati in chiave punk rock, più veloci, con la chitarra distorta e con una buona dose in più di spontaneità. So Che e Basta un Attimo vantano la stessa grinta e hanno un gran tiro, più alto dei precedenti lavori del trio.
L'unica pecca del 7" è l'assenza di download code, ma sono certo che i torino-genovesi metteranno tutto on line al più presto. Il primo di giugno le due band saranno sul palco del Ligera di Milano. Volete davvero perdervelo?

domenica 12 maggio 2013

SNAFU 2.0: Queers @ Tambourine

Tommy 27, la cui identità rimane ignota...per quel che mi riguarda potrebbe essere la Bibbia, ci manda questa mini recensione dei Queers a Seregno. In linea di massima sono d'accordo con lui su tutto...aggiungo che le backing bands hanno fatto il loro sporco lavoro....Svetlanas sempre carichissimi anche se soffrono del complesso della punk hardcore band con pezzi tutti uguali....Miss Chain leggermente sottotono, ma sempre 10 spanne sopra al resto del mondo conosciuto......e i Queers....bè...sono sempre i Queers...l'unica roba stonata è che quando suonano c'è la fiera degli stronzi...ovvero quelle persone che vedi una volta all'anno ad un concerto per la cui durata non fanno altro che rompere il cazzo. La fiera degli stronzi....prendete nota.

Parto scazzato. Lo ammetto, parto senza troppa voglia.
ci sono tutti gli elementi perchè sia un concerto del cazzo. Posto di merda, piccolino e che immagino scoppi, voci (non su questo blog per fortuna) che a piacenza abbiano fatto sboccare, non ci sono lurch nè dave, c'è una grigliata e devo far spostare 15 persone di cui 10 che non sanno chi cazzo sono i queers...
Arrivo al tambourine e quello che immagino si rivela vero: il posto esplode. E' tardi e non sento i gruppi spalla ma inizio a vedere facce amiche, cazzo tante facce amiche, hey ma la brianza c'è proprio tutta!!!
poi sale sul palco joe...scusa joe ho sbagliato tutto, altro che scazzato. inizia no tits e tutto cambia, il posto diventa una figata, c'è un pogo della madonna, you're trippin. debra jean, born ti do dishes...una attaccata all'altra, sudore e pogo...ritorno 16enne: cazzo sono i queers.
Non capisco più un cazzo, un concerto della madonna: non sono precisi, non hanno scaletta, joe dice parole a caso,alla fine non sai se hanno suonato un quarto d'ora 0 due giorni: cazzo sono i Queers!!!

Morale: è joe, è un vecchio, viene ogni anno,non ci sono lurch e dave, il posto fa schifo...tutte le sfighe del mondo ma quando attacca non tits non ce n'è per nessuno, Lui è joe queer, è il punk...e noi no
passerà l'anno prossimo e il prossimo e il prossimo: se non vai a sentirlo sei un coglione!
27tommy

ps: la brianza c'era, tuuta, compatta, anche i vecchi, grandi!

Queers Live @ Tamburine (Seregno)


Altro che Piacenza! A Seregno si è visto un porco concerto come si deve!!!! Ok che la Brianza ama i Queers... ok che oggi è sabato... ok che dopo 3 giorni di tour il trio ne ha guadagnato in affiatamento... ma siamo anni luce da quello che abbiamo visto mercoledì! C'è un pacco di gente, tutti sono presi bene, si poga, si surfa, si canta a squarciagola. Sembra di rivivere il concerto di Como di qualche anno fa. La scaletta è la stessa di mercoledì, non c'è Andrea Manges ma Mayo sale a cantare White Minority dei Black Flag. Poi Joe pare non volere smettere di suonare e, dopo aver annunciato per tre volte l'ultima canzone, ripropone This Place Sucks (i Queers come gli Impossibili... Muoio!). Basta un concerto così a cancellare 120 concerti stronzi! Amen!

sabato 11 maggio 2013

Gli Shakers - Il futuro è già passato

DIY - 2013

Gli Shakers sono una band di Varese in giro da anni e che ha sempre fatto cover rielaborate di band come Beatles, Kinks, Elvis, Rolling Stones ecc....Dopo una lunga gavetta decidono di mettere assieme tutto il loro rispettabilissimo bagaglio culturale per comporre qualcosa.
Il risultato sono questi 3 pezzi assai divertenti e spensierati dalle sonorità beat, pop, rock'n'roll ammerigano stile cowboy nel deserto e coyote che ulula al cazzo.....a tratti mi viene in mente, con le dovute differenze abissali, "Volume 4" dei Senzabenza. Sottolineo che ho detto "abissali".
Tre canzoni sono un pò poco per giudicare, ma il divertimento è garantito e fa promettere bene per il futuro disco. Staremo a vedere, la Caserma è pronta a ballare a bombazza.

Scena - s/t

DIY - 2013

I milanesi Scena esistono dal 2008, ma dopo una lunga pausa sono tornati proprio quest'anno a far casino...ovviamente per me è come se fossero nati da 2 mesi dato che prima non ne avevo mai sentito parlare.
Partiamo subito bene venendo a sapere che sono la nuova band di Samu ex Long Dong Silver nonchè ex Shits, nonchè ex Milhouse....e scusate se è poco.
Questo ep di 7 pezzi propone un punk hardcore non poi troppo diverso da quello a cui ci avevano abituati mille anni fa gli Shits (perdonate il paragone un pò osè e ben poco attuale)...anche se sicuramente qui c'è meno anima pop e un pò più di casino frenetico, a tratti cupo e graffiante.
Bè che dire....fighissimo! I testi fanno paura e me li sono letti tutti dovendomi alzare davanti allo schermo ad applaudire causa strofe geniali....non vi dico nulla...andate a leggerveli/ascoltarli sul loro bandcamp.
Tutto suona bello zozzo, cattivo, ma divertente....impossibile chiedere di meglio! Se tutte le band hardcore fossero così sarei una persona molto più felice.
Promossi con il pieno dei voti e bacio accademico. Nota di merito per la registrazione del Toxic Basement Studio, sempre ottimo quando lavora con band del genere.

What,Really? - s/t EP

DIY - 2013

I What, Really? sono un power trio bolognese con il nome più brutto della storia della musica che sforna un EP degno di nota. Meno male, ne sono compiaciuto alquanto.
I ragazzi fanno una specie di mix fra sonorità power pop mixate con schitarrate indie rock che mi fanno venire in mente i Suinage solo per pochi ed iniziali secondi, poi già mi vedo cambiare idea ed entrare nel marasma più totale.
I pezzi sono molto froci ed effettivamente tendono molto più all'indie che al power pop, ma le melodie ci sono e sono ben confezionate, quindi l'ascolto risulta godibile e poco noioso.
Nulla di nuovo per questo sottobosco musicale strabordante di figa a dire il vero, ma un ascolto ve lo consiglierei se siete cultori del genere....ce li potrei vedere molto bene ad una serata al Rocket.
Se avete una pazienza da formiche come me ascoltatevi "Clouds" che merita e se ci fate caso non si discosta molto dal nostro piccolo mondo punkrock.
Bravi, ma nel prossimo disco ci darei un pò più dentro con i suoni che risultano un pò troppo spompi, per quanto ben registrati (parole a caso.....totalmente).
Ascoltatevi "Clouds".....ve lo avevo già detto? Mi sa di sì....

giovedì 9 maggio 2013

Queers Live @ Spazio 4 (Piacenza)


Affrontare una trasferta con il dente avvelenato con la vita perchè si è appena finito di smadonnare contro una sfiga dietro l'altra è una pessima idea. Ma suonano i Queers quindi faccio lo sforzo. Arriviamo per le 22e30. La gente è poca e gli Accelerators hanno apena iniziato. Non capico se è la band che suona floscia come il pube di un ottantenne o se è l'impianto a non reggere e far di conseguenza uscire il suono spompo. Fatto stà che la voglia di cagarmi la band va a farsi benedire. Salgono sul palco i Queers. Mass Manges sostituisce Dangerous Dave al basso e un non meglio specificato batterista texano sta al posto di Lurch. Ok, ho la conferma definitiva che l'impianto non regge botta. Però i Queers sono i Queers e, anche se non si possono definire degli istrioni della precisione, sono comunque una band che riesce ad esaltare sempre il suo pubblico (stasera una sessantina a spanne). L'apertura canonica con No Tits è emblema della scaletta senza nessuna chicca particolare. Però quando ormai sono iniziati i minuti di recupero le cose iniziano a farsi a muzzo e il concerto ingrana la sesta marcia: Andrea Manges sale sul paco per cantare Cretin Hop e Sheena is a Punk Rocker. Joe vuole andare avanti con I Wanna Be Sedated ma Mass si fa trovare impreparato. Ci pensa Chris Polecat a salvare la situazione imbracciando basso e cantando pure. Il pubblico già divertito si scalda vigorosamente. Tulu Is a Wimp, Monster Zero e tutti a casa!

SNAFU 2.0: The Moorings @ Sunside

Matt Pesce el conquistador de scalette....


Dopo essere venuto a conoscenza di questo gruppo lo scorso ottobre e dopo aver acquistato il loro primo e finora unico album un mesetto fa, arriva finalmente il momento del concerto. Il luogo da me prescelto per godermi per la prima volta live questo gruppo, di cui mi sono innamorato, è il Sunside Music Festival di Villandro, piccolo paesino di montagna poco oltre Bolzano. Ho una voglia matta di vederli che non si ferma neppure di fronte alle 2 ore e mezza di auto (sola andata) in solitaria che mi separano dalla location. Parto ad inizio pomeriggio e arrivo giusto in tempo per il primo dei cinque gruppi in scaletta, i Frozen Ra!n: formazione tipica con batterista, chitarrista, bassista e cantante/chitarrista. Fanno rock alternativo, lo fanno bene e sono giovani ma non mi coinvolgono più di tanto e passo oltre.
Tocca ai The Lubbers, che presentano una formazione simile a quella del gruppo precedente ma con l'aggiunta di un sassofonista e questi già mi entusiasmano un po’ di più. Si passa poi ai Logical Terror, gruppo metal che tra i quattro che hanno preceduto gli headliner è stato quello che mi ha più interessato. Era la prima volta che vedevo un gruppo metal dal vivo e l'impressione è stata positiva: mi è piaciuto molto il suono generato dalla fusione della profonda linea di basso e della chitarra distorta, anche se l'attenzione di tutti era focalizzata più che altro sui frontman, i due cantanti del gruppo che per tutta la durata del set hanno cantato, sia alternandosi che congiuntamente, e spronato il pubblico ad avvicinarsi al palco e a "muovere il culo" (cit.); dopo un inizio un po’ diffidente i presenti hanno iniziato piano piano a lasciarsi andare.
Segue il turno dei TOS, il cui ingresso in scena porta una nutrita schiera di fanciulle ad occupare di colpo la prima fila per godersi meglio lo show del gruppo e del loro cantate/chitarrista; non saprei dire nulla sulla loro performance perché ormai mi interessava solamente di vedere i Moorings e non avevo più voglia di aspettare. 

Dopo un rapido cambio di palco e un veloce soundcheck ecco che si presentano i cinque ragazzi francesi: voce e chitarra acustica, chitarrista, bassista, batterista e l'affascinante violinista. Suonano una ventina di canzoni secondo il loro stile: irish folk punk, motivo per cui buona parte di queste sono riproposizioni di pezzi della tradizione irlandese come "Whiskey in the Jar", "Nightingale", "All for me Grog" e "The Wild Rover". Naturalmente suonano anche pezzi loro come "Away From Home", "Working Class Heroes" e "Friendhsip" (facenti parte del loro album) e ovviamente qui non posso che mettermi ad intonarle con gioia anch'io generando lo stupore di una ragazza del luogo, che mi chiede come faccia a conoscere le loro canzoni, e suscitando forse anche un pochino di sorpresa tra gli stessi membri della band, il cui occhio ogni tanto casca su di me che canto allegramente al centro della prima fila... Il loro show dura poco più di un'oretta, durante la quale suonano, parlano ogni tanto col pubblico, si divertono e fanno divertire la gente che pare davvero apprezzare. 
Sono stato davvero felice di essere riuscito a vederli dal vivo anche se delle canzoni che hanno suonato purtroppo ne conoscevo meno della metà, un po’ perché alcune erano cover di brani a me ignoti e un po’ perché altre erano pezzi loro non ancora pubblicati in nessun lavoro. E' stata comunque una serata veramente bella e divertente, conclusasi tra l'altro con la conquista della tanto agognata scaletta...

Gli Ultimi - Storie Da Un Posto Qualunque

Hellnation - 2012

Un'amica in visita da Roma mi porta in dono (grazie ancora!) il vinile  di "Storie Da Un Posto Qualunque"de Gli Ultimi, gruppo punk della provincia romana in giro da qualche annetto.

Mi aveva già consigliato la band in precedenza e i primi ascolti mi avevano colpito positivamente.
L'album conferma questa impressione: punk rock in italiano energico e onesto, con solide influenze oi! e hardcore.
L'ossatura musicale dei pezzi è costituita da riff veloci e diretti, rapidi assoli e la ritmica lanciata a palla, ma c'è anche cura per i dettagli, con la giusta dose di melodia distribuita dove serve.
La voce ha grinta e i cori sono sempre belli carichi;i testi sono incentrati sulla vita quotidiana e la realtà sociale in cui si muove la band, con uno sguardo a volte cupo e altre positivo.
Una menzione merita l'unica cover: quella della tradizionale canzone romana Canto del Carcerato, un curioso ma divertente omaggio alle loro radici geografiche.
Le mie preferite personalmente sono Lisloow; Laida, Bastarda e Sporca e Terra Bruciata; in generale comunque tutto l'album si fa ascoltare piacevolmente.

Il gruppo sta per far uscire uno split in 7'' con i mitici Plakkaggio HC e continua a suonare in giro. Daje regà, fate un salto anche dalle nostre parti.

lunedì 6 maggio 2013

SNAFU 2.0: Leeches - Manges- Rocket from the Crypt


La soldatessa Milla esce dalla maggioranza silenziosa e ci manda un 2.0 senza usare il 2.0 (dannazione)...ma faccio un'eccezione pubblicando il tutto perchè le soldatesse donne in caserma mancano. Grazie!



Mercoledì 24 Maggio.

E' mercoledì pomeriggio e ancora non mi sono decisa se andare a Bresso a vedere Dopamines, Mikey Ergs & co. o andare a vedere i Rocket from the Crypt con Manges e Leeches.
Il costo del concerto è esorbitante considerando che non sono una grande fan dei Rocket from the Crypt, un pò perchè non li conosco bene un pò perchè non mi esaltano.
Alla fine decido di andare solo per vedere i Manges, perchè per una volta che suonano a Milano e dietro casa mia allora diventa una questione di principio...milano-la spezia in treno sì e allo spazio oca dietro casa no?
Allora decido di andare. Arrivo che i Leeches stanno già suonando, mi godo gli ultimi pezzi "Jesus loves the Leeches" e "no sport".
Pausa birra.
Iniziano i Manges che non vedo suonare da un bel pò ma che sono sempre in forma e che mi fanno sempre battere il cuore (che ragazzina idiota). Bilanciano abbastanza i pezzi seminuovi e nuovi con i pezzi datati; tra "Mary", "My direction", "Barrage of Hate" e "Bad Juju", "Wonder Wheel" suonano un'oretta buona finendo con "say goodbye to your generation" che considerando l'età media del pubblico ci stava a pennello.
Iniziando poi i Rocket from the Crypt che come da premessa non conosco bene ma che da recensioni varie mi dicono tutti siano una bomba. Bravi ed in forma sicuramente ma non mi hanno minimamente esaltata...dopo un paio di canzoni ero già annoiata.
Mi perdo a parlare di scemate ascoltandoli distrattamente. Presa dal sonno decido di tornare a casa.
Tutto sommato è stata una serata piacevole e in 10 minuti sono a casa (miracolo!) mentre i miei amici mi dicono che ai Dopamines è stato una bomba e io che faccio sempre la scelta sbagliata, sta volta non me ne pento!

domenica 5 maggio 2013

Shiva Racket + Greedy Mistress @ Rocket


Era da un bel pò di tempo che non mi facevo una serata al Rocket con gli altri soci della Caserma...quale occasione migliore di questa?
Viaggio di 50 minuti (ecco perchè non ci venivo da un pò), parcheggio tattico, saluti generali e subito ci si trasferisce al cinese lì vicino a fare un pò di piazza perdendoci nel totale disinteresse i Booby Traps...non me ne vogliano. Partono discorsi malati sul punk, la figa, l'Operazione Herring e, grazie al solito mangiabambini del Pvt Rehab, scatta pure una lezione su mafia e Lucky Luciano.
Raggiunto questo livello di molestia pensiamo bene sia ora di entrare al Rocket per vederci i brianzolissimi Greedy Mistress che suonano in un ambiente a loro poco consono...ovvero quello hipsterz.
I ragazzi fanno il loro sporco lavoro e lo fanno pure bene, il pubblico crea il vuoto attorno al palco per paura di qualche pazzia del Mollu, ma alla fine la pazzia non arriva. Sebbene la band abbia suonato da Dio, cosa che in questo periodo sta facendo sempre di più, a mio parere è mancata un pò la vera essenza del loro hardcore casinaro...sono stati un pò come leoni in gabbia, forse cercando di non esagerare per poter fittarsi al meglio in una situazione differente dal solito....chi lo sa.....riescono comunque a rovinare tutto con un pezzo  finale strumentale di 4 minuti netti....inutile come pochi. Peccato.
Arriva il turno degli Shiva Racket che presentano il loro EP di cui mi sono totalmente scordato di prendere una copia. Next time....nex time....
Ho sentito un pò di gente storcere il naso...ma a me sinceramente piacciono, hanno un impatto sonoro travolgente, suonano precisissimi e l'80% dei pezzi sono ottimi.
Non si può negare che le atmosfere che evocano siano smaccatamente grunge con mixato quel vago sapore di rock italiano tristone da festa del 1 maggio, ma a mio insulso parere, se ci si fa caso, la parte predominante del loro stile è in realtà molto più grezza (potrei dire anche "punk") di quello che si vuole far credere.
Alcuni riff potrebbero essere presi in prestito dai Turbonegro ad esempio, poco importa se poi ci viene messo sopra un cantato in italiano che, per forza di cose, muta l'effetto complessivo del pezzo.
Live carichissimo effetto sauna con dei suoni sopra la media del Rocket che vanno un pò a premiare la batteria piuttosto che le chitarre, ma nel complesso le paccate sul rullo di Giò Racket fanno la loro porca figura. Ovviamente anche loro rovinano tutto facendo 2 pezzi in più del dovuto, ma era il release party quindi, pur non perdonandoli, li rispettiamo.
Dopo i canonici 5 minuti necessari per uscire dal locale, torniamo dal China a fare la gente che beve sul marciapiede. Uniamo l'utile al dilettevole e cerchiamo di far cuccare un nostro commilitone mangiabambini pure lui. Inutile dire che è andata una merda.

SNAFU 2.0: Rammstein @ Unipol Arena

Le magie del 2.0.....Frankee si imbosca sempre ai concerti più strambi e ci fa sapere come gli è andata la libera uscita, grazie!

Rammstein @Unipol Arena, Bologna, 26 aprile 2013

La prima volta che mi imbattei nei Rammstein fu durante la loro performance agli Mtv Music Awards del 2001. Io me ne stavo davanti alla televisione e, mentre loro si esibivano con Ich Will in un orgia di fuoco e fiamme, ricordo di aver distintamente pensato che una roba del genere non poteva essere definita musica, ma merda fumante.
Il tempo per fortuna cambia tante cose e ci rende persone migliori, tanto che oggi i Rammstein sono indubbiamente uno dei miei gruppi preferiti, e devo perciò ammettere che rare volte ho atteso un concerto con così tanta ansia e trepidazione, anche perché si tratta per me di una sorta di battesimo, essendo la prima volta che mi capita di vederli dal vivo (mea culpa per aver cominciato ad apprezzarli decisamente tardi).
Ma bando alle ciance. Io e il mio socio arriviamo all’Unipol Arena una mezzora prima dell’inizio del concerto. All’ingresso ci accoglie il potentissimo dj set di tale Joe Letz, che propina al pubblico una tamarrissma sequela di remix degli stessi Rammstein. Ho sempre avuto un’idea abbastanza netta sui dj set prima dei concerti, che fosse per me abolirei senza se e senza ma, ma devo dire che per una volta rimango piacevolmente sorpreso: per quanto trovi discutibile l’idea di far ascoltare al pubblico versioni alternative delle stesse canzoni che si troverà ad ascoltare di lì a poco, devo ammettere che, ad un primo impatto, questa trovata non è niente male (anche se dopo il primo quarto d’ora comincio già ad averne un po’ le palle piene…). Il pubblico comunque pare apprezzare, e questo è quello che conta.
Nel frattempo mi guardo un po’ in giro: la Unipol Arena mi sembra decisamente più piccola e raccolta rispetto al Forum di Assago, ma proprio questo motivo mi lascia ben sperare per quanto riguarda l’acustica che, anche a giudicare da quanto si sente dal dj set, promette di essere davvero dirompente.
Un’altra cosa che mi sorprende è l’enorme eterogeneità del pubblico presente, in cui si mischiano persone dai 16 ai 50 anni abbondanti e in cui spicca una discreta presenza femminile, nonché qualche tedesco sparso qua e là.
Quando Joe Letz saluta il pubblico facendo simpaticamente partire lui stesso il coro “Fuck the DJ, we want Rammstein” il palco è già allestito, le luci si spengono e tutto sembra pronto per l’ingresso dei Rammstein, ma…le luci si riaccendono! Falso allarme, a quanto pare. Ma ormai manca davvero poco e il conto alla rovescia può iniziare.
Sono infatti da poco passate le 21 quando le luci si spengono di nuovo e questa è la volta buona. L’emozione è palpabile, l’Unipol Arena esplode in un boato in stereofonia con i primi fuochi d’artificio che scoppiano sul palco.
Ad aprire le danze è “Ich tu der Weh”: Till Lindemann discende sul palco calato da una piattaforma posta a una decina abbondante di metri d’altezza, le chitarre di Richard Kruspe e Paul Landers picchiano senza pietà e io parto subito con un headbanging violentissimo (tanto che la ragazza dietro di me mi chiede di fare qualche passo in avanti, giusto per evitare di prenderci a capocciate), i cui postumi si faranno sentire anche nei giorni successivi (povero me, non ho più l’età).
Non c’è quasi tempo per gli applausi, perché i Rammstein riattaccano con “Wolt ihr das Bett in Flammen sehen”, a cui seguono “Keine Lust”, “Sehnsucht”, “Asche zu Asche” e tutti gli altri pezzi che hanno fatto dei Rammstein la band tedesca più famosa al mondo, nonché uno dei gruppi metal più importanti degli ultimi quindici anni.
La scaletta è davvero azzeccatissima, “Du Riechst so Gut”, “Mein Teil” e “Links 2-3-4” sono da infarto. “Ohne dich” emoziona, dal vivo ancora più che su disco, per la sua imponente maestosità, e non si può non provare un brivido nel sentire l’intera Unipol Arena scandire a pieni polmoni quella “Du hast” che è stata forse il primo grande successo internazionale della band.
L’impressione continua è quella di venire investiti da un vero e proprio muro sonoro fatto di distorsioni a tutto volume, il cui effetto è quello di farmi provare un orgasmo prolungato di un’ora e mezza abbondante.
Anche l’apparato scenografico non delude: per chi come me temeva che l’impianto al chiuso dell’arena bolognese potesse scoraggiare l’utilizzo di fuochi e artifici pirotecnici, i timori sono presto spazzati via. I fuochi ci sono eccome, insieme alle esplosioni e ai soliti teatrini che vedono come vittima sempre il povero Flake, abbrustolito in padella durante “Mein Teil” o sodomizzato senza pietà in “Buck dich” (testualmente “piegati”), con conseguente copioso spargimento sulle prime file del pubblico di liquido bianco direttamente dal cazzo di plastica che fuoriesce dai pantaloni di Till.
Al termine di “Ich Will” i Rammstein si concedono la prima vera pausa all’interno di un concerto che li ha visti macinare una canzone dopo l’altra e in cui l’interazione col pubblico è stata ridotta ai minimi termini: soltanto un paio di “grazie” e un “siete grandi”, rigorosamente in lingua italiana, ma finché un gruppo è in grado di incendiare (letteralmente) il palco così come ha fatto finora la band di Berlino, si fa tranquillamente anche a meno delle solite inutili paraculate nei confronti della platea.
Al ritorno sul palco per gli immancabili bis, le luci dei riflettori sono tutti per Flake e Till, che si cimentano in una versione di “Mein Hertz Brennt” solo pianoforte e voce, a cui seguono gli ultimi due pezzi del set, ovvero la clamorosa “Sonne” e l’immancabile “Pussy”, al termine della quale il pubblico viene ricoperto da una pioggia di coriandoli e Till attraversa il palco con un cannone che spara litri e litri di spuma bianca (ogni riferimento fallico è ovviamente puramente casuale).
E così cala il sipario. I Rammstein si mettono in riga e si inchinano davanti al proprio soddisfattissimo pubblico che non dispensa lunghi e calorosi applausi, pienamente giustificati dopo una prestazione da dieci e lode per qualità, potenza e scelta della scaletta.
Ora è il momento di tornare a casa, e sorgono alcuni problemi: il mio socio mi riaccompagna alla stazione di Bologna e riparte verso le accoglienti spiagge della Toscana. Il primo treno per Milano è alle 4 e mezza di mattina, e di rimanere per cinque ore abbondanti da solo in stazione non ne ho proprio voglia. Ed è qui che arriva che arriva il colpo di genio (se così lo possiamo chiamare): prendo il primo treno per Parma, dove giungo alle 2 di notte e vengo accolto a braccia aperte, da un amico (sant’uomo) conosciuto sui banchi dell’università e che, armato di due Peroni fresche fresche, mi porta a spasso per un giro turistico della “vivissima” Parma by night fino al castello di Torrechiara, dove hanno girato il film Ladyhawke, mica cazzi!! 
Terminata la scampagnata notturna in quel di Parma e dintorni, alle 5 e qualcosa del mattino sono di nuovo in stazione dove mi aspetta, finalmente, l’agognato treno per Milano.
Fra una cosa e l’altra arrivo a casa che sono quasi le 8: passo lento e strascicato, colorito cadaverico, occhiaie che arrivano fino alle ginocchia e cappuccio in testa a nascondere quel che resta della mia faccia.
Guardo il letto mi sembra quasi un miraggio. Mi sdraio e mi addormento, stremato ma col sorriso sulle labbra: questa trasferta bolognese sarà pure stata un gran bello sbatti, ma ne è sicuramente valsa la pena cazzo!!!
Rammstein Über Alles.

Setlist:
Ich tu dir weh
Wolt ihr das Bett in Flammen sehen
Keine Lust
Sehnsucht
Asche zu Asche
Feuer Frei!
Mein Teil
Ohne dich
Wiener Blut
Du Riechst so Gut
Benzin
Links 2-3-4
Du hast
Rammstein intro / Buck dich
Ich will

Bis:
Mein Hertz brennt (piano version)
Sonne
Pussy

sabato 4 maggio 2013

Stasera Paolino Paperino Band a Milano


Stasera, Sabato 4 Maggio, all'Arci LoFi di Milano (in via dei Pestagalli 27):

PAOLINO PAPERINO BAND
Grande ritorno on stage per le leggende del punk-rock modenese. 
Attivi dal 1987 con un'esplosivo mix di Ramones e Bad Brains intriso di demenzialità e impegno sociale, mancano dai palchi milanesi da oltre 15 anni.
 Tutti sotto il palco a cantare “Discotecaro!/Sei proprio fesso!/ Sputtani tutti i soldi per pagarti l'ingresso!”, ritornelli indimenticabili dei nostri vent'anni. 
Da sempre underground, da sempre sinceri e umili. Storici ed IMPERDIBILI!



In apertura

:
DRAWING DEAD
 
Con spiccato senso di superiorità nei confronti del prossimo, sovvertono l'ordine naturale del dare e del ricevere, manifestando costante disdegno. Punk rock e arroganza.



VINYL
 
Un crogiuolo di musicisti jazz e hard rock accomunati dall'insana passione per il punk... PUNK HXC OLD SCHOOL E TANTA BIRRA!

Low Dérive - Aelita

DIY - 2013

I Low Dérive cagano un nuovo EP di 3 canzoni, lo metono in free download su bandcamp e ci sparano su anche una copertina dello stesso stile del loro precedente lavoro, Do.Make.Wold.Sink. Tutto come preventivato? Assolutamente no! Questo EP è pieno di sorprese: se da un lato il sound di Aelita trova svariati punti di continuità con quanto già pubblicato dalla band, come doppie voci e arpeggini con note melanconiche, dall'altro il numero di BPM scende, i pezzi si fanno più melodici e la struttura più complessa. L'Ep si apre con I Know, che altro non sembra che l'intro della title track. Battle Cries for the Revolution chiude le danze con 4 minuti di casino armonico incatalogabile: lo adoro! Se prima potevamo dire che la band più simile ai 4 di San Donato fossero i Dopamines, adesso probabilmente i Bradway Calls sarebbero un termine di paragone più appropriato: però questo non vuol dire che i Low Dérive siano una pedissequa imitazione delle suddette band. Il loro marchio di fabbrica ce lo sanno mettere.. eccome! Ascoltate, ascoltate e ascoltate!!!