martedì 31 marzo 2015

Live Report: Giuda & Faz Waltz @ Magnolia


In contemporanea ai Mean Jeans e ad un sacco di altri concerti fighi in Lombardia, i Giuda calcano il palco del Magnolia insieme ai Faz Waltz. A bordo del nostro blindato, una parte di caserma decide di partire alla volta di Segrate per un party 100% rock n' roll. 
Arriviamo per le 22:30 e i Faz Waltz hanno appena iniziato. C'è Faz scatenato che schitarra a manetta ed esibisce un repertorio di mossette mica male. Buon inizio per il trio di Cantù, il loro rock n' roll/glam rock fa divertire tutti i presenti e c'è chi accenna qualche passo di danza. Ma più si va avanti con la scaletta più l'energia cala e inizio ad annoiarmi un po'. Per le ultime canzoni mi dirigo al bar e ascolto distrattamente da lontano. Performance positiva, forse si poteva suonare un po' meno ma comunque sufficienza portata a casa.
Durante il cambio, bel ritrovo tra Giuda Horde e Turbojugend Milano più altri freaks amanti del rock n' roll, si scherza, si beve e si aspetta con trepidazione che i romani salgano sul palco. 
Per le 23.30 puntuali si palesano i Giuda, accompagnati dall'ovazione del pubblico! Inizio con Racey Roller e Saturday Night's Allright for Fighting di Elton John poi Tenda sale sul palco e inizia il party vero. Rave On, Coming Back To You e Here Comes Saturday Night; il pubblico inizia a scatenarsi e la band sul palco suona di gusto, un vero muro di rock n roll, impeccabili...e impossibile stare fermi.!Tenda è scatenato e ha il ritmo nel sangue, mi spiace per Faz ma la sfida di ballo la vince il frontman dei Giuda. La setlist continua con Teenage Rebel, Fat Boy Boogie e Wild Tiger Woman pezzo spettacolare che fa esplodere il tendone del Magnolia; canti, balli... e per una volta finalmente non si vedono i cazzo di smartphone a fare filmati ma solo handclapping e dita alzate. Il concerto si avvia alla fine con Get On The Line, Number 10 e Speak Louder, i romani ringraziano e scendono dal palco.
Breve pausa e al coro di "Come on Giuda, kick the ball, come on Giuda get the goal!" la band torna sul palco per i bis Get The Goal e Roll On. Concerto spettacolare, a me i Giuda non gasano particolarmente su disco, ma live sono un'altra cosa, una vera bomba, super trascinanti! A fine concerto abbiamo un buon livello di alcool in corpo...rimaniamo per il djset della CVDA...e la serata finirà alle 5:30 di mattina al paninaro sul vialone, a mangiare il panozzo con la carne di cavallo. Giusto per andare a letto leggeri!

Setlist (Grazie Lavinia)

domenica 29 marzo 2015

Mean Jeans + altre mille band @ Ligera - Milano

Foto del Pvt.Rehab

Al Ligera è stato organizzato un festival senza motivo....6 band...a caso, a pezzi.
Considerando che suonavano i Mean Jeans (una delle poche cose belle dell'attuale panorama punkrockcomepiaceanoi) probabilmente ne bastava una di band spalla. Tuttavia la serata è andata benissimo....una marea oceanica di gente....senza motivo.
Stai "fuori dal giro" per una manciata di mesi e poi vieni a scoprire che esiste una "scena" di gente che segue sto tizio che ha organizzato...tipo 80 persone. Mi dicono che "noi" non andiamo ai loro concerti (anzi no)...e loro non vengono ai nostri. Storie di questo tipo. Assurdo.
Ne viene fuori uno scenario da Risiko...uno scacchiere regionale del punkrock in cui la parte dei leoni attualmente la stanno facendo genovesi e veneti (più per l'alcool casuale che per meriti personali), Cantù si è ritirata dai giochi, Roma va ad intermittenza e a Milano abbiamo 2, 3 o forse 4 scene differenti di cui ovviamente la più messa male a livello di partecipazione è quella del giro OCW (che ho inventato adesso sia chiaro, ma voi che leggete capirete perchè alla fine ci siamo intesi).
La domanda qui è...se ci sono 150 persone che sono venute ai Mean Jeans....dove cazzo sono quando suonano Mega+Nuts al Blu Rose alle IBR night? Probabilmente a casa o in missione come faccio io. Per fortuna ho il Pvt.Romance che mi tiene aggiornato sull'evolversi degli eventi (vecchio lupo di mare arrapato ti teniamo d'occhio).
Ragionandoci su vi dirò che non me ne è fregato mai così poco di sta cosa....ieri c'erano ottocento anime? Ben venga...domani torneranno a essere 4? Ben venga...ditemelo che così me ne sto a casa pure io.
Veniamo ai fatti....la serata inizia alle 21.30 (ovviamente perchè ci sono 400 band) e la aprono i Mega (a caso proprio). Me li perdo, ma sono sicuro sulla loro performance quadrata, precisa e noiosa verso gli ultimi 2 pezzi. Un classicone.
Mi perdo anche i milanesi Tongues, ma il loro bandcamp non me li fa rimpiangere. Non fanno per me.
Arrivo che è il turno delle Nuts che sono un pò a pezzi. Partono con un basso altissimo, più alto della cosa più alta che potete immaginare. Quando sale sul palco Speciani per fare i suoni capisco che le ho viste tutte...davvero...non ce la posso fare. La cosa migliora di poco e per la prima volta vedo il trio che si trascina stancamente lungo una scaletta spompa e priva di senso. Li ho visti suonare molto ma molto meglio, ma la scena mormora e a quanto pare fanno cagare all'80% delle persone che sono lì....ops forse questo non dovevo dirlo. Cerco di convincere i miei interlocutori che a me piacciono nonostante la performance pietosa, ma mi guardano come se fossi sbronzo.
Nonostante tutto il gossip, l'idea che mi sono fatto è che la band si sia già bruciata molto e che abbia già dato tutto quello che aveva da dare. Staremo a vedere il disco.
Tocca agli americani Nancy. Hanno un nome talmente orripilante che salgo e decido di non scendere mai più. Quando cambio idea faccio in tempo a beccarmi gli ultimi 3 pezzi e...wow...che figata! Combo formato da chitarra e batteria, praticamente due scoppiati vestiti da scemi che sembrano essere in attesa di un taxi per il Plastic e che sparano canzoncine punknroll sullo stile di quell'altro scemo vestito da coniglio (a.k.a. NoBunny). Roba da Surfin'Ki Records prima che anche lei implodesse su se stessa. Se cambieranno nome potrebbero diventare la mia band semi-preferita. Davvero tosti, cazzuti e poppettosi.
Finalmente arriva il momento dei Mean Jeans ed il Ligera è pieno zeppo. Il trio attacca per poi fermarsi e lamentarsi degli strumenti per 5 minuti. Nonostante questa scena imbarazzante ed inaspettata la band è davvero una bomba. Sono fondamentalmente degli smanettoni con delle chitarre e dei capelli metal che sembrano voler emulare gli Hard Ons senza realmente volerci provare...sembrano 3 sosia di Steve Kidwiller molto meno metal di quello che vogliono far credere. Degli smanettoni insomma. Sparano i pezzi suonati grezzi ma senza sbavature....sono pieni di "ohohohohohohoh" e tutti cantano a caso presi bene. Il cantante è vestito con una di quelle tshirt da locandina hipster fatta con paint e a pelle mi sta in culo perchè non sorride mai, ma probabilmente è solo colpa delle droghe (di cui mi dicono essere golosi).
Suonano il giusto e, per quanto non siano dei mostri, si meritano il loro "successo"....genuini e molto Ramones nel cuore. A me piacciono ed inspiegabilmente sembrano piacere a tutte le altre 150 persone...(tolti i 15 del giro OCW a cui era scontato piacessero).
Dopo di loro tocca a una band HC di milano (che poi...perchè?)....io ovviamente me ne vado a casa in direttissima.

venerdì 27 marzo 2015

Biters - Contratto con la Earache Records e nuovo singolo in streaming

I Biters hanno annunciato di aver firmato un contratto discografico con la Earache Records e hanno messo in streaming il nuovo singolo Restless Hearts. Lo potete ascoltare qui.

giovedì 26 marzo 2015

SNAFU 2.0: Punkrock night in Lodi


Attenzione attenzione!

Qui Leo, dal fronte del Linificio CLAM di Lodi. Seratona 1234! per i più golosi.

Sabato 28 marzo, ci fanno visita i livornesi BIFFERS! In loro compagnia i TEENAGE GLUESNIFFERS (anche noi clammers ce li becchiamo finalmente con la formazione a 4!) e i nostrani DEAD & BREAKFAST (anche per loro, nuova lineup).


Passo e chiudo!... e grazie mille per lo spazio :)

mercoledì 25 marzo 2015

The Raging Nathans - Losing it

Recess/Dead Broke/Waterslide Records - 2014

Se leggete Snafu sapete chi sono i Dopamines e sapete che sono da poco passati dall'Italia. Anche a sto giro alla seconda chitarra avevano un quarto membro di eccezione, Josh dei Raging Nathans: chi sono costoro? Sono un trio pop punk che di recente ha cacato un dischetto divertente e canticchiabile. 13 tracce di chitarrone piene, valanghe di cori e pop punk preso bene anche quando si parla di situazioni deprimenti ("All my friend are loosers" recita un verso di Weekday Warriors). Insomma sulla carta questi americans sembrano essere dei veri party harder, velocissimi (vedi Brandi's Got A New JobTooth Song) ma all'occorrenza melodici (vedi The New Yorkers e The Betrayal). Ascolto consigliato anche ai pop punker invecchiati male! Lo potete comprare qui

venerdì 20 marzo 2015

Cavaverman - I Kissed a Girl



Una cosa è sicura... ai Cavaverman piace cazzeggiare!

Teenage Bottlerocket - il video di "They Call Me Steve"

I Teenage Bottlerocket hanno pubblicato il video di They Call Me Steve, il secondo tratto dall'album "Tales From Wyoming", in uscita il 31 marzo, dopo quello di Haunted House.
Lo Steve in questione è il protagonista di Minecraft, videogioco dalla grafica rudimentale ma popolarissimo, che è stato usato proprio per "girare" il video. 

giovedì 19 marzo 2015

SNAFU 2.0: Dopamines 2015 by BEN

Foto di Ben

Ciao sono Ben, e questo è il mio live report. Anzi il mio ringraziamento a tutti quelli che hanno gestito, supportato e suonato nelle serate di Genova e Milano del tour dei Dopamines:

2 giorni. 2 concerti. 1300 km fatti. 10 ore di viaggio. 8 di sonno. 2 città, prima Genova, poi Milano. 300 foto. Me le sono riguardate una per una sul treno di ritorno. Persone che 3 giorni fa non conoscevo ora hanno un nome, una storia, persone che mi hanno offerto da mangiare, si sono preoccupate se avessi dove dormire. Mi hanno dato un passaggio la sera per tornare in stanza dove alloggiavo. Mi hanno regalato il CD della loro band. Mi hanno persino dedicato le canzoni per "premiare" la fatica del viaggio. Mi hanno raccontato come va la scena da quelle parti. Prima c'era più gente hanno detto tutti. Ok, ma se quelli che sono rimasti sono questi che ci frega degli altri che non ci sono più. Sempre i migliori se ne vanno. Mica sempre. I migliori oggi sono quelli che sono restati e quelli che sono arrivati dopo, anche quando la scena non tirava più. Grazie ai Cocks, ai Goonies, a tutti quelli che continuano a metterci passione e che mi hanno dedicato un po' del loro tempo. Grazie ai Teenage Gluesniffers, ai Priceduifkes. Ai Dopamines.
Questo non è un live report, questo è un ringraziamento generale.
A tutti quelli che ci credono ancora a serate come queste. Che si fanno in quattro per organizzarle e per suonare.

Foto di ben

Tutti bravi. Tutti.
Lasciatemi solo dire due parole sui Dopamines.
Li amo, che ci posso fare. Ho fatto vedere a Jon Lewis la mia collezione dei loro Lp (edizioni e colori vari) e alcuni non li aveva nemmeno lui. Potrei scrivere frasi zuccherose sull'asfalto davanti alla loro casa come un quindicenne in calore. O attaccare un lucchetto con sopra B e D (quanto faccio cagare se lo dico? Ma far cagare ormai è super ok).
Il loro show di Milano è stato una bomba. Merito anche del Ligera, stretto, basso, più raccolto, dove la gente si stringe di più. Serata che è l'emblema di come dovrebbe essere un cazzo di concerto. Cori, alcool, mani alzate, alcool, abbracci, alcool, pogo, alcool, pubblico che canta tutte le canzoni, alcool, passione, sudore e ancora alcool. 5 alcool su 6 se li sono scolati i Dopamines, per la cronaca.
Chi ha trafugato le loro cose dal furgone rovinandogli forse un po' il ricordo di questo tour europeo possa morire all'istante.
Nel frattempo preparano il nuovo album, in uscita dicono a fine anno. Sento già le farfalline nello stomaco.

Domenica mattina mi arriva un messaggio da Italo che il treno di ritorno è sospeso per sciopero. Dopo i primi momenti di smarrimento ci fanno salire sul primo Frecciarossa. Ma in che vagone, chiedo. Dove c'è posto. Perfetto. Mi ficco sulla prima poltrona libera in business club. In 3 ore sono di nuovo a Roma ancora con le orecchie che fischiano.
Quelli che non vengono più ai concerti possono rimanere dove sono. Conta solo chi oggi c'è ancora e chi vorrà unirsi.

Ma che ho già ringraziato tutti?
Ok allora ci si vede in giro

Ben

lunedì 16 marzo 2015

Live Report, P.R.O.B.L.E.M.S. - Human Race - Lexicon Devils - Twister - Roma @ 360° - Venerdì 13

Human Race

Venerdì sera, Roma, quartiere San Lorenzo, il quartiere dei mille localetti, baretti e ristoranti dove la gioventù Romana e i fuorisede amano passare i loro fine settimana a suon di bonghi in piazzetta, spacciatori, risse e bottigliate sulla nuca. Per fortuna San Lorenzo non è solo questo e al suo interno, girando per viuzze e vicoletti, puoi trovare un locale come il 360° dove stasera c'è il concerto dei P.R.O.B.L.E.M.S. 
Partiamo però dall'inizio, ai problematici ci arriveremo più tardi.
Il 360° è un locale in tipico Roma Style, si beve sopra e si suona sotto…ma qui si beve pure sotto.
Il sotto per l'appunto è una specie di caverna buia con luci colorate e un lungo bancone, luogo che generalmente accoglie serate hip-hop e sfide di freestyle ma che negli ultimi tempi, grazie a dei non più giovani chiamati the new parade of the Horribles, sta assaggiando con risultati positivi il Punk/Hardcore...bene.
Esco dalla caserma in libera uscita e cerco di sbrigarmi per vedermi gli Human Race.
Salgono sul palco e sono tutte facce conosciute che provengono da vecchie band, gli Steaknives per citarne una.
Durante il loro turno il locale è pienissimo e sfoderano una serie di pezzi in pieno stile Punk '77 senza mai una pausa.
Non è un genere che mi fa impazzire ma musicalmente sono molto bravi, si sente l'esperienza e a livello di suoni la pulizia è cristallina.
Il pubblico ancora un po' dormiente inizia a svegliarsi con i Lexicon Devils, anche loro Romani ma col piede un po' più premuto sull'accelleratore. American Punk/Hardcore tiratissimo e, senza togliere nulla al precedente, il nuovo batterista spacca tutto…nel vero senso della parola!

P.R.O.B.L.E.M.S.

Veloce cambio di palco e salgono i Twister che non facevano capoccella nella capitale da novembre. Sono contenti di rivedere tutte le facce amiche e si percepisce già dal primo pezzo. Il chitarrista si scheggia un dente, l'altro scemo si distrugge una mano, insomma concerto riuscito e tanta felicità.
Finalmente i 4 di Portland salgono sul piccolo palco e fin dalla prima nota dimostrano che in Oregon o ti impicchi, o suoni tutti i giorni o ti droghi…non so se l'ultima l'abbiano abbracciata ma la seconda sicuramente si.
Spiegarvi che genere facciano i P.R.O.B.L.E.M.S. è veramente difficile, almeno io ci ho sentito un po' di tutto, a partire dagli Hellacopters, fino al Thrash Metal più becero con una costante Hardcore, ma in sostanza questi qui spaccano i culi a tutti e chissenefrega delle etichette.
Ci stordiscono con una carrellata di pezzi tra vecchio e nuovo repertorio, senza una minima incertezza e senza una minima pausa. Si riesce a sentire distintamente ogni nota e ne fanno veramente tantissime, ma senza scadere in quel sound patinato pulitino, anzi sono sporchi come le zone industriali di Portland ma nello stesso tempo tecnici e precisi.
Sudano, sputano, si sparano le pose ma non sono fastidiosi...e pensare che ascoltandoli prima del live non mi erano piaciuti affatto. Sicuramente è un gruppo da vedere dal vivo per capirne la vera essenza cosa che si capisce anche soltanto guardando il basso del cavernicolo, con la tracolla fissata con un chiodo direttamente piantato sul legno, mito di rozzezza!
Voci indiscrete però esaltano anche il suo spirito romantico, raccontando di averlo visto il giorno dopo girare per Roma alla ricerca di dischi di Rita Pavone (giuro)

Serata finita, orecchie sanguinanti e giusti lividi mi riportano in branda riflettendo che forse di musica non ci ho mai capito un cazzo.

domenica 15 marzo 2015

Live Report di un Weekend Dopaminico


Belin dicono a Genova... Figa dicono a Milano. Io che sono meridionale dico minchia la stagione concertistica sembra davvero iniziata e alla grande!
Venerdì sera si va a Genova per i Dopamines! Le strade liguri sono un'invenzione del demonio è appena sceso dalla macchina inizio a pensare che sia stata una pessima idea smazzarsi sta trasferta... Ma dopo 10 minuti al CSOA Terra di Nessuno cambio idea. Il TDN sembra intrappolato in una bolla temporale di 15 anni fa: fuori uno striscione paragona Renzi al duce e un enorme cannone di carta pesta segnala le posizioni antiproibizioniste dello squat... Non male! 
Verso le 11 i Goonies fanno un rapido line check e iniziano a suonare. I suoni non sono male e il trio fa un bel muro. Ippo con gli occhi chiusi e i polmoni aperti fa il suo dovere ma poi cede il microfono a Maffo per un'improbabile cover degli Hymans... e vabbhè almeno ci si prova. Tocca ai giovani organizzatori della serata, i Cocks: sono leggermente alticci ma fanno comunque un bel concerto compatto e con poche interruzioni. I pezzi nuovi promettono molto bene per le loro prossime uscite. Chiusura con Maximum piss and vinegar dei Dillinger Four e Jon Levis sotto il palco con le braccia alzate. Ecco questo va detto subito... i Dopamines sono dei veri party animals e sono in giro a divertirsi sorridenti... voto 10 per la voglia di cazzeggiare. Già verso la mezzanotte mostrano un esplicito tasso alcolico sopra le righe. 
Tocca ai Priceduifkes: ottima band da impatto live, precisi e potenti, ma non mi acchiappano troppo... tutt'altro che noiosi, un ottimo diversivo ma non mi viene da stare sotto al palco a fare casino anche perché l'eccitazione sale all'idea che tra poco suonano gli headliner. Verso l'una e un quarto i Dopamines imbracciano gli strumenti e si dimostrano subito un siluro che va a zig zag: scatta il delirio, tutti cantano con le mani alzate e tutti sembrano divertirsi un botto. Poco importa se la precisione della band si è persa sul fondo di una bottiglia di vinaccio perché c'è un'eccitazione da panico nell'aria. Finiscono di suonare alle 2... Noi siamo rientrati in caserma alle 5. Ne è valsa la pena e dunque come da programma si replica a Milano.


Location Ligera, praticamente casa nostra. Ci tornerò mercoledì per i Cry e sabato per gli Impossibili e i Moes.
Stasera si comincia presto con i Cocks che fanno più o meno la stessa scaletta del giorno prima ma suonano meglio e fanno un gran bel set. Bel concerto anche per i Teenage Gluesniffers con ormai Masu fisso in line up (mi ripeto, scelta moolto azzeccata). I Priceduifkes sparano di potenza e raccolgono una buona risposta dal pubblico. È già mezzanotte e uno sputo quando i Dopamines stanno salendo sul palco. Non appena attaccano scatta un delirio fantastico. Il Ligera è bello pieno e c'è una grande grande voglia di fare festa. Sul finale c'è più gente sul palco che sotto e gli Ohio boys sono in ostaggio del pubblico che chiede bis su bis. Serata pazzesca! Se vi siete annoiati state invecchiando male e vi state dimenticando come ci si diverte... io l'ho detto poi vedete voi.
P.s. Tanta solidarietà alle band... delle merdaccie gli hanno rotto il finestrino del van e rubato parte della strumentazione. Cari ladri, annate a morire ammazzati!

mercoledì 11 marzo 2015

THE DOPAMINES + THE PRICEDUIFKES EUROPEAN TOUR

THE DOPAMINES + THE PRICEDUIFKES EUROPEAN TOUR

Ecco le date del tour:

13/03/15 @ CSOA Terra di Nessuno, Genova
14/03/15 @ Ligera, Milano
15/03/15 @ Arci Dallò, Castiglione delle Stiviere (MN)
16/03/15 @ Circolo La Mesa, Montecchio Maggiore (VI) 

In particolare vi segnaliamo i ragazzi di Montecchio, la nuova Mecca del punkrock (ve li segnaliamo più che altro perchè sono gli unici che hanno usato il 2.0 per dirci della data. Gli altri sukino duro).

"Dopo l' ultimo Montecio Cool Kids gig, culminato col punkrock zuccheroso dei Windowsill,la settimana prossima torniamo all' assalto con un concerto votato alla viuuulenza. "Amo il lunedì" cantavano qualche primavera fa i nostrani Derozer. Tutte stronzate. Per gli impavidi che si sentono in grado di affrontare un odioso 
inizio settimana con i controcazzi organizziamo un party killer con Dopamines (USA) + Priceduifkes (BE) e On My Arms (Venessia). Entrate a vostro rischio e pericolo"

sabato 7 marzo 2015

Waiting for GroezRock


Con la bella stagione alle porte non posso fare a meno di pensare che si avvicina il GroezRock! Anche quest'anno la LineUp ci regala parecchie sorprese: Social DistortionRefused, Lagwagon, Pennywise, Against Me!Frenzal Rhomb, Beach Slang, OFF!, Banner Pilot, Off with their Head... e ancora tanti altri! Trovate la line up (quasi) completa qui 

Ma se Meerhout non è nei vostri piani potete approfittare delle date italiane che gran parte di queste band hanno messo in programma. Qui un breve elenco:

Lagwagon

Against Me!

Banner Pilot
24 Aprile al Sidro Club di Savignano sul Rubicone (FC)

Social Distortion

Teenage Bottlerocket e Masked Intruder

The Dwarves

OFF!

giovedì 5 marzo 2015

Ciao Tulu...

Santa Cruz: nuova traccia in anteprima

I Santa Cruz, i giovani glam heroes finlandesi, hanno rilasciato in anteprima esclusiva una nuova canzone tratta dal loro secondo album self-titled, in prossima uscita.
Il pezzo, 6(66) Feet Under, è in linea con il sound già sentito nell'altra anticipazione, il singolo Wasted n' Wounded. una rielaborazione moderna e piuttosto tamarra del classico glam anni '80, una scelta destinata a polarizzare l'opinione dei fan della scena ma che conferma come il quartetto sia una realtà musicale sicuramente interessante. La canzone potete ascoltarla qui.

mercoledì 4 marzo 2015

Animal Boy - Disco Solista

Big Caviglia Records - 2014

Gli Animal Boy li conosco da 10 anni...da quando esistono, da quando esisto, da quando hanno aperto per i Chromosomes al Milonga di Lipomo con i Maradonas....concerti a cui la Punkrock Bible non c'era....eppure erano belle serate di tanto tempo fa (con un Fede la Confusione che a metà "Toga Party" scappa in bagno a pisciare o sboccare - epico). Sicuramente li conosco da prima dei loro 15 minuti di successo causa disco "031" recensito dalla già citata Punkrock Bible che ne ha giovato guadagnando i suoi primi ed ultimi 15 minuti di successo...seguiti da suicidio.
Tutto questo per dire che a me gli Animal Boy mi hanno sempre stuzzicato senza ingolosirmi troppo, sempre a metà strada fra il Ramonescore (bene), l'ignoranza oratoriale (male) e un malessere interiore con conseguente voglia di sperimentare a vanvera (apparentemente).
Con "031" lo avevano fatto capire.....il successivo "Le brutte notizie in modo gradevole" invece non è mai passato nel mio lettore cd...purtroppo il booklet sì....per fortuna la copertina bilanciava....e ora è il turno di questo "Disco solista" con relativa copertina bomba (che pacchiana è dir poco).
Prendete i Ramones, aggiungete un pizzico di Senzabenza mixato con un velo di pazzia Beatlesiana conditi con il vigoroso sangue canturino e brianzolpunk di scuola DBC*F.....il risultato è un concentrato di pura follia musicale inetichettabile che sfocia addirittura in 30 secondi di incredibile rappata spaghetti style da manuale.
Ho ascoltato il disco senza aspettarmi nulla...mentre facevo tutt'altro...poi a poco a poco ho smesso di fare quel che facevo e mi sono messo ad ascoltare con attenzione. Le prime due tracce sono ok, ma le cose si fanno interessanti con "Animale", pezzo pulito che dimostra una maturità inaspettata.
Segue un classico pezzo brianzolpunk che fa da intro alla stupenda "Andiamo a fare due passi da soli" che sembra uscita da "Volume 4" dei Senzabenza....vale l'intero disco...con finale tenerissimo.
Ancora un pezzo brianzolpunk (che termina con la già citata rappata e la citazione della "Cipolla" di Amadeus) e poi arriva "Luci spente" e si parla ancora di Senzabenza Peryzoma style. Incredibile. Il disco si conclude con "Vuoti a rendere" (ancora i Benza) ed un pezzo al pianoforte che incornicia un'incredibile performance musicale oltre che richiamare in modo prepotente "Across the Universe" dei....bè, ci siamo capiti.
Incredibile l'ho già detto? Wow.
Bravi ragazzi animali...sono piacevolmente sconvolto.

Terapia dell'Odio "Due minuti d'Odio" EP

EP released 19 December 2014

Il mio superiore mi costringe a recensire questo disco e da bravo sottoposto obbedisco umilmente senza fare una piega.
La band in questione si chiama Terapia dell'Odio e ci presenta un Ep chiamato Due minuti d'odio, inutile dirvi che fanno Hardcore e che gli rode il culo col mondo intero.
Forse non sono il soldato più adatto per una recensione del genere perché ho passato la vita a sentire gruppi hardcore e quindi sono iper critico a riguardo, ma se mi iniziate il disco con l'intro del film "L'Odio" come altri quattrocentomila gruppi, allora un po' ve la cercate eh!
I testi di questo EP spaziano dall'essere incazzati con la scena hc (anche questo non mi sorprende) ad avercela con qualche amico traditore (neanche questo) fino a pezzi sui vegan (stranamente neanche questo).
Comunque in generale "vaffanculo a te che sicuramente qualcosa di sbagliato la avrai fatta", di base però se hai un gruppo Hardcore con qualcuno devi prendertela e quindi ci sta.
Musicalmente non sono affatto male, sanno suonare e si sente ma vengono un po' penalizzati dalla registrazione, anche se immagino che a loro piaccia così, tipo cantina umida negli anni '90…anche questo ci sta col genere e con l'attitudine.
Chitarroni a frullino e voci strillate, a volte un po' Tear Me Down dei tempi andati, altre Municipal Wasted di Sanremo.
Cosa altro dire…disco consigliato agli amanti del genere, a chi piace quel gusto un po' retrò e a chi probabilmente non ha sentito troppe band HC nella vita e ne ha le palle piene.
Il loro bandcamp è qui.

lunedì 2 marzo 2015

Juza, la nuvola vagabonda


L'altro giorno ho fatto un salto in fumetteria. Stavo guardando lo scaffale delle nuove uscite, quando la copertina qua sopra mi è saltata all'occhio. L'acquisto compulsivo è scattato immediatamente, senza neanche sfogliare l'albo, per due motivi: 1) Juza delle nuvole è in assoluto il mio personaggio preferito della saga di Ken Shiro 2) Ho la fissa per gli albi autoconclusivi o al massimo di 2/3 uscite quindi non potevo perdermelo.
Devo dire che in tutte le lunghe serie di manga mi prendo sempre bene per i personaggi marginali; Juza in questo caso, oppure Tenshinan in Dragonball, o Judo in Berserk, personaggi che nonostante siano sempre ai margini della narrazione riescono a dare un contributo notevole allo svolgimento della stessa. Che dire di Juza...guerriero valoroso votato alla libertà, si tiene in disparte dagli scontri interessandosi solamente alle belle donne e al divertimento in un mondo oramai distrutto. E' il più forte tra i cinque astri di Nanto e la (piccola) parantesi in cui viene coinvolto è senza dubbio tra le più belle di tutto il fumetto; egli è l'unico in grado di tenere testa all'avanzata di Raoul ed il loro scontro è uno dei duelli più epici di tutta la saga...pelle d'oca ogni volta!
Per quanto riguarda il lavoro di Missile Kakurai invece non si raggiunge la sufficienza. Il primo albo è abbastanza scialbo, i disegni non sono un gran che e il fumetto, che prometteva di rivelare la storia dietro la figura di Juza, non rivela un bel niente, anzi, sembra fatto per chi Ken Shiro non l'ha proprio letto. Kakurai reinterpreta Juza (a mio parere in maniera in negativa) e ne estremizza il carattere, mantenendolo un personaggio leale ma anche estremamente dissoluto e frivolo. Inoltre l'ambientazione (uno dei punti di forza del Ken classico) non viene curata bene e compaiono addirittura delle armi da fuoco (orrore!!). Proprio per le enormi potenzialità che ci sono attorno al soggetto, questo spinoff è un lavoro mal riuscito, che senza ombra di dubbio poteva essere mille volte meglio. A fine albo tuttavia vengono lanciate delle anticipazioni succose per quello che sarà il secondo conclusivo volume, quindi forse non tutto è perduto...ci si può ancora salvare in corner!

"Il mio stile non appartiene ad alcuna scuola. Per questo nessuno è in grado di prevedere i miei movimenti!"

domenica 1 marzo 2015

Mitropa Express - Perso in Provincia


Ritardo di 4 mesi...sto migliorando nelle recensioni.
I Mitropa Express non mi dicono un cazzo...mi mandano il link e bella lì...per questo li apprezzo molto. Dovrebbero essere della zona di Bassano...quindi se fossero nati 116 anni fa sarebbero stati dei vigorosi ragazzi del '99. Al contrario, dati i tempi flaccidi, si sono dati al punkrock in italiano dal sapore anni '90.
Sfornano un EP di 4 pezzi in cui a spiccare è sicuramente la title track che sembra essere stata composta fra il 1999 ed il 2001...tempi in cui il punkrock veniva fatto fra la Brianza e l'Arengario di Monza.
Non male....non ho molto altro da dire. Il disco è pienamente promosso perchè mi rievoca atmosfere e ricordi di tempi andati, del mio primo cd masterizzato al liceo con dentro Gambe di Burro, Persiana Jones e Gas Nervino (ai tempi delle cassettine giocavo con gli Starcom in cameretta...vogliate perdonarmi).
La domanda sorge spontanea...dando per assodato che i boys sono veneti, cosa cazzo sta succedendo in Veneto in questi mesi? This is Montecchio not Milano.