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2013 - IndieBox |
L'aria delle scuole è un ricordo lontano, ma ti è in testa da gennaio a dicembre...
Correvano
gli anni 2000. I
Gerson facevano 40
date all’anno avevano fuori 2 CD. Suonavano in centri sociali fatiscenti in
cambio di due birre, una pastasciutta scotta e, se andava bene, 2 lire di
rimborso spese (Cit.). Figa in giro non ce n’era. Il Vittoria era il centro
sociale della City da cui potevo tornare a casa con i mezzi pubblici (ovvero le
mie gambe). Dopo i concerti puzzavamo tutti di fumo e sudore ma eravamo felici
per il weekend concluso con il mega concerto devasto. Poi non so cosa sia
successo… so solo che i Gerson hanno decuplicato il loro pubblico e anche gli
abituè dello Stage Diving (uno su tutti non lo si può dimenticare) hanno perso
spazio su quel palco. D’altro canto gliel’avevo augurato più e più volte... I
Gerson hanno continuato a macinare live, dimostrandosi capaci di far ballare
anche le sedie, e a cacare album che vengono ascoltati di nascosto anche da chi
ha il palato fine.
Generazione in Difficoltà è la loro ultima fatica, la sesta
ad essere precisi. E' da
Tigre contro i Tigre che il quartetto milanese ha preso l’abitudine di chiudere gli album con ballate malinconiche e lente:
adesso queste hanno preso piede, invadendo la seconda metà dell’album. Poco male però:
questi sono senza ombra di dubbio i brani migliori! Basta sentire
La
Strada del Fango,
Sopra al Cielo o
Sei Colpi in Aria per rendersene conto. Anche
nei brani più veloci, un po’ meno convincenti ma più conformi al loro precedente lavoro, i Gerson dimostrano di saper
ancora sparare melodie capaci di infiltrarsi nella mente di chi le ascolta
monopolizzandone il canticchiare distratto. Tra i pezzi si distingue
Masticati e Risputati, brano in stile
Rappresaglia cantato dal nuovo bassista Steven. Su
Spotify potete ascoltarvelo aggratis! Che aspettate?
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