sabato 9 marzo 2013

The Crooks - Atomic Rock

Dischi Volo Libero - 2012

Era ora che la caserma recensisse l'ormai non più nuovo, ma pur sempre ultimo, disco dei Crooks!
Vi dirò...così sui due piedi, che mi piaceva di più quello prima, quel bellissimo High society Rock'n'Roll che si era consumato nel mio lettore CD portatile...quando ancora esistevano i lettori CD portatili.
Poco male, anche questo lavoro dei milanesi è sicuramente sopra la media dei miei ascolti recenti anche se a mio parere risulta poco accattivante...insomma manca quel ritornello bomba che ti ammazza al volo...eccezion fatta per "2nd chance", ovvero la canzone che apre il disco e che gli sento fare oramai da anni in sede live.
I Crooks sicuramente non stanno mai fermi musicalmente parlando...si evolvono di album in album senza mai tradire le loro radici punk'n'roll zozzo di stampo '77....a sto giro però rilassano un pochino i suoni e collezionano qualche influenza di Clashiana memoria (il verso di "Victim of the circumstances" è un palese plagio a "Death or Glory") condita poi a tratti con una sfumatura stradaiola quasi Rancida (la R maiuscola è voluta).
Nulla di realmente nuovo e sconvolgente a dire il vero, l'anima della band è sempre la stessa, capace di mixare le mille sfumature del punkrock senza vergogna o seghe mentali; al massimo possiamo parlare di una progressiva operazione di raffinamento (o raffinazione?) del sound....si invecchia...si sperimenta, ma si rimane sempre se stessi in fondo al cuore.
Da segnalare la cover di "Piccolo Uomo" di Ivan Della Mea, cantautore italiano, che vede i Crooks in un'inedita versione italiana che li fa sembrare i Rappresaglia.

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