E' il 1966. L'uomo non ha ancora messo piede sulla luna e Stanley Kubrick sta lavorando a 2001: Odissea nello spazio. Il regista, però, è ossessionato da un quesito: come verrà recepito dal grande pubblico un film fantascientifico di tale portata, fortemente avveniristico? Infatti la fantascienza prima di allora era qualcosa di serie B, popolata da strani robot e da mostri alieni con la fissa della conquista della terra. I temi del viaggio spaziale e delle forme di vita extraterrestre, trattati in 2001: Odissea nello spazio erano molto lontani da quell'ottica. Così Kubrick incarica il suo assistente Roger Caras di contattare 21 grandi intellettuali, esperti in astronomia, antropologia, informatica, biologia e scienze in genere, per rispondere al quesito che da sempre affascina l'umanità: siamo soli nell'universo?
Kubrick voleva inserire le interviste (filmate in bianco e nero a 35 mm) all'inizio del film, ma poi , per vari motivi, accantonò l'idea e le pellicole finirono in magazzino. Quarant'anni dopo Anthony Frewin si mette alla ricerca del materiale. Non trova le pizze di pellicola (tutt'ora disperse) ma trova le trascrizioni, le pubblica e il risultato è questo libro. Nelle interviste Caras interroga gli studiosi sull'intelligenza artificiale, sulla possibilità di vita extraterrestre, sul futuro dell'informatica, sull'origine della vita e su molte altre questioni. Tra i celebri intervistati figurano Aleksander Ivanovich Oparin, Harlow Shapley, Burrhus F. Skinner, Isaac Asimov, Margaret Mead, Frank D. Drake e molti altri. Ogni capitolo contiene un avvincente e illuminante dialogo tra l'intervistatore e l'intervistato, gli argomenti variano di volta in volta ma sono uniti da un filo conduttore: esistono forme di vita extraterrestre?
Interessante leggere a quasi cinquant'anni di distanza il pensiero e le ipotesi di questi studiosi. La maggior parte si rivelano errate e fortemente ottimiste, ma tutti concordano sul punto centrale: la vita su altri mondi è più che probabile. All'interno del libro anche una bella introduzione a cura di Frewin che ci illustra il punto di vista di Kubrick stesso sulla fantascienza e offre delucidazioni a vari argomenti quali il paradosso di Fermi, le sonde di Bracewell e Von Neuman e il caso di Roswell. A chiudere una ricca appendice. Bel libro consigliato agli appassionati di cinema ma più che altro di fantascienza e scienza in generale.
"E' ragionevole supporre che esistano innumerevoli miliardi di pianeti in cui siano comparse forme di vita biologiche, e le probabilità che tali forme abbiano sviluppato l'intelligenza sono molto alte."
(Stanley Kubrick)
Kubrick voleva inserire le interviste (filmate in bianco e nero a 35 mm) all'inizio del film, ma poi , per vari motivi, accantonò l'idea e le pellicole finirono in magazzino. Quarant'anni dopo Anthony Frewin si mette alla ricerca del materiale. Non trova le pizze di pellicola (tutt'ora disperse) ma trova le trascrizioni, le pubblica e il risultato è questo libro. Nelle interviste Caras interroga gli studiosi sull'intelligenza artificiale, sulla possibilità di vita extraterrestre, sul futuro dell'informatica, sull'origine della vita e su molte altre questioni. Tra i celebri intervistati figurano Aleksander Ivanovich Oparin, Harlow Shapley, Burrhus F. Skinner, Isaac Asimov, Margaret Mead, Frank D. Drake e molti altri. Ogni capitolo contiene un avvincente e illuminante dialogo tra l'intervistatore e l'intervistato, gli argomenti variano di volta in volta ma sono uniti da un filo conduttore: esistono forme di vita extraterrestre?
Interessante leggere a quasi cinquant'anni di distanza il pensiero e le ipotesi di questi studiosi. La maggior parte si rivelano errate e fortemente ottimiste, ma tutti concordano sul punto centrale: la vita su altri mondi è più che probabile. All'interno del libro anche una bella introduzione a cura di Frewin che ci illustra il punto di vista di Kubrick stesso sulla fantascienza e offre delucidazioni a vari argomenti quali il paradosso di Fermi, le sonde di Bracewell e Von Neuman e il caso di Roswell. A chiudere una ricca appendice. Bel libro consigliato agli appassionati di cinema ma più che altro di fantascienza e scienza in generale.
"E' ragionevole supporre che esistano innumerevoli miliardi di pianeti in cui siano comparse forme di vita biologiche, e le probabilità che tali forme abbiano sviluppato l'intelligenza sono molto alte."
(Stanley Kubrick)