domenica 30 marzo 2014

Thee Mighty Fevers & The Morbeats - 7" Split

OWC - 2013

In un mondo diviso da diatribe esistenziali come garage rock sí vs garage rock no la One Chord Wonder non si ferma a guardare e dopo una serie di uscite pop punk poco modaiole si lancia su di una produzione che potrebbe rubare il cuore a qualche hypsterone dal portafogli facile. Infatti il vinile è arancione e l'artwork, per quanto minimale, è molto curato nei dettagli. Queste sono due valide ragioni per valutare l'acquisto del 7", che per la cronaca viene venduto con allegati due tappi per le orecchie, le relative istruzioni e l'avvertenza che è il caso di usarli durante l'ascolto. 
Sul Lato B - massì famolo strano - i padroni di casa OWC, ovvero i (sacri) Morbeats sparano 2 pezzi, già giunti alle nostre orecchie grazie ai loro devastanti live, registrati zozzi e veloci al punto giusto. Sul Lato A Thee Mighty Fevers from Japan mostrano di aver dedicato la propria esistenza al culto dei Teengenerate. Devasto atomico! Se non ci credete giudicate voi stessi, lo potete ascoltare qui

SNAFU 2.0: annotazioni sui Chixdiggit @ Tambourine

Giò Bumpkin' si piglia bene con i Chixdiggit e la loro storia e ci manda due righe, giusto due impressioni a caldo (o semifreddo) sul concerto di ieri sera. Un 2.0 stile blocco note...cogito ergo 2.0...cosa per la quale questo "servizio" è fondamentalmente nato. Pensieri in libertà contribuiscono ai contenuti di questa 'zine. Sarebbe bello averne altri.
Concerto di ieri divertente, ma relativamente poca gente rispetto ai Queers di qualche settimana prima...anzi non c'è stato paragone. KJ sempre in formissima sebbene se ne vada in giro per il mondo senza backline praticamente. Facile così....


I Chixdiggit! hanno iniziato a stampare le magliette della loro band al liceo, ancora prima di inziare a suonare. "Chixdiggit!" è "the heavy metal way to write 'Chicks dig it'".
Non sopportavano di vedere i compagni di classe metallari che suonando in una band si credevano fichi, quindi hanno deciso di formare la loro band immaginaria che sarebbe stata mille volte più cool. In effetti le magliette hanno iniziato a vendere così bene che nel '91 i tre inventori si sono potuti permettere di comprare una batteria e han deciso che forse era il caso di andare in sala prove per davvero.
Suonano le stesse Squier che suonano i coetanei metallari, ma le loro plettrate sono più veloci e regolari. Cavalcate out, downstroke in. Via gli assoli, solo canzoni che parlano di tipe. L'altro ieri hanno suonato a Bologna. Prima Livorno, Innsbruck, Praga, Berlino, dopo andranno a Cologne, Amburgo, Oberhausen e altri posti. Non ho capito come ma nel 1996 hanno rilasciato il primo album con Sub Pop Records (si), poi hanno fatto molte feste, flirtato con Lookout!, altre feste, e oggi FatWreck Chords gli ristampa l'intera discografia.
Al Tambourine cenano con un paio di piatti di pasta + pizza + una decina di birre – a testa (sono americani). Mi avvicino a KJ e lo saluto "Ciao! Nice to meet you!", lui ride. Mi chiede se Bologna fosse in Brianza, io rido. Alle 23.30 erano sul palco, manco a dirlo, show incredibile. In apertura The Bumpkins e Topper Harleys. Menzione d'onore per Kepi che insiste per avere le backlights à la Thunderstruck su tutta quanta la scaletta. Fantastico. Ciao!

sabato 29 marzo 2014

Stasera CHIXDIGGIT! + Very Special Guest!


Stasera non avete scuse! Andiamo con ordine. 
Chi suona? I canadesi più fighi del PopPunk con i Bumpkins (per l'occasione con una line up speciale) e i Topper Harleys in apertura. Dove? Al Tambourine di Seregno (MB). Quando? Alle 22. Come? Con la tessera Arci. Il perchè non serve... Altre info qui.

martedì 25 marzo 2014

NEWS dai Manges

Ci sono nuove news sull'imminente disco dei Manges....andate a leggerle su RumoreMagdal1992latuarivistaindipendentedimusicasalcazzo.

SNAFU 2.0: The Bumpkins

Il buon JJ oggi non ha una minchia da fare e tira fuori dalla macchina il disco che i Bumpkins gli avevano dato anni fa...lo guarda...lo riguarda...e lo recensisce con il 2.0. Speriamo che anche domani tu non abbia un cazzo da fare fratello!


A pochi giorni dal concerto dei canadesi Chixdiggit! al Tambourine di Seregno mi appresto a scrivere la recensione dell’album dei milanesi (o brianzoli?) The Bumpkins. Voi direte: quale cazzo è il nesso? Beh, innanzitutto perché il buon Ame (il cantante/bassista della sopracitata band) mi aveva dato il cd, rigorosamente masterizzato in maniera artigianale, all’inizio dell’anno passato ed io gli avevo promesso un’immediata recensione, cosa che poi mi sono sempre dimenticato di fare. Ma soprattutto perché i pop punkers, provenienti dalla terra famosa per lo sciroppo d’acero, avranno ad aprire le danze nientemeno che i Bumpkins.
Dopo questo lungo quanto inutile preambolo, passo a dare la mia opinione in stile Mughini al disco:
The Bumpkins propongono un onesto e melodico pop punk (non si era capito?) che richiama molto le sonorità tanto care agli Hard-Ons quanto ai primi Green Day e ovviamente a quel noto gruppo il cui nome inizia con la lettera R.
Tra i pezzi che mi hanno colpito al primo ascolto ci sono senza dubbio il singolone “She’s Not In Love”, di cui è disponibile anche un videoclip su TuTubo, “Like A Child” e “I Wanna Be”.
I ritornelli di queste “songz” sono così “catchy” (mi sta sui coglioni ‘sto termine ma è funzionale alla descrizione) che ti rimangono impressi dalla mattina quando, dopo esserti alzato dal letto giungi come uno zombie in bagno e ti lavi i denti, alla sera, quando, prima di tornare a letto e ritrasformarti in zombie, ti lavi nuovamente i denti.
L’“anthem” del disco è però “Bump”, che alla voce featura (termine coniato da me medesimo in questo momento) un maligno personaggio panc brianzolo con la t-shirt a righe e le All Star rosse.
Il disco fila liscio fino all’ultima traccia lasciandoti una sensazione di estate imminente, nonostante il vento polare di questi giorni. Certo qualche coro in più non avrebbe guastato e la registrazione digital-basement a tratti cozza un po’ con il genere proposto. Detto ciò l’album è piacevole e vale la pena dare almeno un paio di ascolti prima del solstizio previsto per il 21 giugno e soprattutto in vista del concerto di sabato, dove potrete cantare liberamente tutti gli “Uò-oh-oh!” che volete puntando il vostro ditino al cielo.

Link utile

Lukas - Sergio Bonelli Editore


Dopo la bella scoperta di Orfani (per chi non ha continuato a prenderlo, siamo arrivati al n.6 e la storia è più figa che mai...) ho deciso di seguire più attentamente la casa editrice Bonelli che, ultimamente, pubblicizzava l'uscita di una nuova miniserie chiamata Lukas.
Così l'altro ieri mi sono recato dal mio edicolante di fiducia per prendere il primo numero intitolato Deathropolis. Questa serie si svilupperà mensilmente in 24 episodi ed è stata creata dallo sceneggiatore Michele Madedda (Nathan Never,Caravan) e dal disegnatore Michele Benevento (Dampyr, Caravan). L'azione ha luogo in una metropoli indefinita della nostra epoca, uno scenario cupo dominato dalla violenza, e il protagonista (si fa chiamare Lukas ma non è il suo vero nome) è un individuo misterioso su cui non abbiamo alcuna informazione. Il genere a cui si può avvicinare la serie è stato definito (da persone più esperte di me) urban/fantasy con richiami al thriller e i toni cupi del noir.
Nelle prime pagine dell'albo, Lukas si presenta ai lettori fuoriuscendo da una tomba, non sappiamo chi ce l'abbia messo e perchè, fatto sta che non è un umano normale e, soprattutto, qualcuno gli vuole molto male. Non voglio spoilerarvi nulla, vi dico solo che l'azione ruota attorno a degli esseri misteriosi (ma dalle fattezze umane) che vivono a contatto con gli umani e sono affamati di carne umana (No! non è una cagata adolescenziale su vampiri/licantropi e robe varie!), anche Lukas è uno di loro, solo che lui riesce a controllare l'impulso di attaccare vittime innocenti. 
Rispetto ad Orfani, Lukas è un fumetto che parte molto lento...non ti colpisce all'istante, manca il colpo di fulmine! Tuttavia il suo punto di forza è, se vogliamo, proprio questo: il partire da zero e non dare ai lettori alcun punto di riferimento...alla fine del primo album non sappiamo ancora quasi nulla; chi sia veramente Lukas, chi siano i suoi nemici, quali siano i loro scopi etc. La cosa può risultare un po' noiosa ma alla lunga sarà la nota positiva che ci farà seguire la storia fino alla fine e che la renderà avvincente. Onestamente il primo numero non mi ha entusiasmato, si presenta come un buon fumetto ma mi aspettavo qualcosa di più...sono sicuro che nei prossimi numeri la storia ingranerà....o almeno spero.

lunedì 24 marzo 2014

CHIXDIGGIT a Livorno


Giovedì 27 Marzo a Livorno ci saranno i CHIXDIGGIT con i Chromosomes e i Biffers.

https://www.facebook.com/events/649983348397107/

Andate...e poi andate a tutte le altre date che potete. Bravi.

domenica 23 marzo 2014

Stinking Polecats Reunion & Friends @ Sound Bonico


Il tempo è sempre più tiranno perchè, anche se invecchiamo, dobbiamo tenerci in forma se vogliamo portare avanti la baracca. Perciò durante una rapida pausa riesco a saltare su di un treno in corsa diretto a sud e arrivo a Piacenza dove gli Stinking Polecats hanno deciso di fare una reunion dell'ultimo minuto. Sono le 22 e mi rendo conto che la suddetta reunion è stata annunciata da appena 10 ore. Birretta, saluti, insulti e salgono sul palco i (o le) Nuts. Si tratta di un nuovo trio composto da Molby (ex-Lawyer Beaters), Palmina (ex-Photogenics) e Vale (la stessa Vale che ha tatuato la metà dei nostri lettori). I pezzi sono molto carini ma i suoni pessimi. Inoltre il trio sconta l'agitazione del primo concerto. Viste le premesse se la sono cavata egregiamente e hanno anche messo sul piatto le carte che mostrano il loro potenziale. Nota di merito per i tre microfoni accesi sul palco e i conseguenti coretti. Tocca ai Bad Frog (perchè il singolare?), quartetto local che suona Punk Rock ignorantissimo in italiano. A sentirli su disco li bollerei come band inutile figlia di Razzi Totali e Porno Riviste, ma a vederli live mi rendo conto che ci mettono lo spirito giusto perchè non si prendono sul serio e tutto sommato sono divertenti. Tra i pezzi eseguiti anche una Osanna he punk. La gag fa ridere ma spero non sia una costante nei loro concerti.
È già passata la mezzanotte quando Chris, il Miccetta e Ciccio salgono sul palco. Sì, manca Simone ma a quanto pare non ha voluto partecipare quindi... La scaletta era già pubblica da qualche ora e, anche se i pezzi vengono eseguiti in modo disordinato, quelli sono. Scoppia il delirio dal nulla e anche le ragazze più infighettate si ritrovano con il culo per terra sotto una cascata di birra. Bordello per una quarantina di minuti insomma. Per il resto c'è poco da raccontare. La serata si chiude con il Djset di un non così sobrio Miccetta su di un pavimento appiccicoso come mai. 

sabato 22 marzo 2014

THE N.U.T.S. - live video

Ieri c'è stata la reunion inaspettata degli Stinking Polecats...ma noi vi proponiamo il video dei N.U.T.S. che hanno aperto lo show.

venerdì 21 marzo 2014

SNAFU 2.0: MARTIN SAVAGE GANG live

Proprio mentre sto andando in visita dal medico di truppa per capire se devo essere operato o meno (maledetta guerra di Crimea) il buon Mitan ci manda questo 2.0 urgente.....lo pubblico al volo perchè se lo merita. Prendere esempio da lui.....che è pure un bel figliolo!


Torna la MARTIN SAVAGE GANG da Stoccolma, per una serie di concerti in Italia e Svizzera!!!
Primo concerto questa sera al Joe Koala di Osio Sopra con i nostri Kaams ad aprire le danze.

Martin Savage, da Stoccolma è sicuramente uno dei piu' prolifici e conosciuti garage-rockers Svedesi. Ha iniziato la sua "carriera" da fanzinaro nell'ormai lontano 1995 con Savage Magazine, per poi proseguire come cantante e chitarrista dei The Blacks, seminale garage-punk band dalle influenze rock'n'roll. Nel corso degli ultimi vent'anni Martin ha suonato in decine di band, facendo svariati tour sia nel nuovo che nel vecchio continente, e partorendo piu' di 100 dischi, tra singoli, bootlegs ed LP ufficiali. Se esistesse una lista delle persone piu' note della scena rock'n'roll underground Europea, il nome di Martin Savage vi comparirebbe di sicuro.
Dopo lo scioglimento del suo ultimo progetto, i Murder by Guitar, Martin ha deciso di tornare alle origini, e di formare un trio rock'n'roll d'assalto, con il quale andare in tour e poter suonare un "best of" di pezzi scritti per i suoi svariati gruppi.
https://www.facebook.com/MartinSavageGang

Ecco le date confermate:

    21/03 FRI - Joe Koala - Osio Sopra (BG)
(https://www.facebook.com/events/1415385848716535/)
    22/03 SAT - Il Posto Accanto - Lugano
(https://www.facebook.com/events/235513993300195/)
    23/03 SUN - Cicero - Soncino (CR)
(https://www.facebook.com/events/751757674836683/)
    26/03 WED - Lo-Fi - Milano
(https://www.facebook.com/events/1430513523855603/)
    27/03 THU - Enoteca dell'Accademia - Trento
    28/03 FRI - Spectre Club - Bucine (AR)
(https://www.facebook.com/events/287500301406278/)
    29/03 SAT - Arci Zerbini - Parma
(https://www.facebook.com/events/135723103265034/)

giovedì 20 marzo 2014

Light The Bob "Supermazz Bigfuff"


Sento che sto per avanzare di grado, probabilmente vorranno farmi caporale o meglio ancora caporale maggiore, altrimenti non riesco a spiegarmi perché i miei superiori mi abbiano dato da recensire il disco più difficile nella storia delle recensioni!
I Light The Bob sono due e sono pazzi. Potrei cavarmela facilmente così ma so che non basterebbe alla mia promozione, quindi apro il digipack in cartoncino riciclato e trovo all'interno un piccolo poster dove leggo che questo lavoro è tutto completamente autoprodotto... già mi piace. Continuo nella lettura mentre i pezzi scorrono uno dietro l'altro e scopro che è stato registrato nella sala prove di ZK squat e mixato da Valerio Maina, questo mi tranquillizza, sono tutti sinonimi di garanzia perché conosco il luogo e il ragazzo in questione.

ZK è uno squat alle porte di Ostia, ridente manco troppo località marittima vicino Roma. I Light The Bob vivono, suonano, producono cose, organizzano concerti, mega festival estivi e tanto altro, all'interno di questo immenso contenitore/parco giochi/luogo di perdizione che è lo ZK.

Continuo con l'ascolto dei brani. La prima traccia "Cylone" mi piace ma è alla seconda che rido di brutto perché "Mi hai rotto un piede" è una vera chicca di nonsense! Da qui in poi è un'escalation delirante fino all'ultimo pezzo che trovo veramente geniale chiamato "Donna Grigia" scritto con i No Chappi?Bourgeois! e un certo Richie.
Durante questi tre quarti d'ora buoni di CD trovo Sekketto (basso e voce) che duetta con Shakira, canta in giapponese e con il compare Ivan (batteria) reinterpreta al modo dei LTB due storiche canzoni dei Ramones!  Il mio consiglio è sicuramente quello di vederli dal vivo perché in poche righe non si può spiegare la follia e l'ironia di questo duo di guerrieri Jedi che tecnicamente spacca i culi a tutti i vostri gruppi di fighetti preferiti!
Hanno un bandcamp e l'artwork del disco è disegnato da Scarful, storico artista che in passato ci ha deliziato con molti lavori per band Punk/HC

Ok, forse non è proprio una recensione nel vero senso della parola, ma spero che qualcuno più in alto di me apprezzi lo sforzo e mi faccia trovare domani mattina sulla branda quei bei gradi che sogno tanto. Concludo con una frase che si trova all'interno del libretto del CD "Basta! Vabbè è ora di andare a mangiare, ci vediamo dopo, ciao!"

mercoledì 19 marzo 2014

Roba a cui ho giocato ultimamente - Tony Hawk's Pro Skater 3

Ho l'onore di inaugurare la nuova rubrica di S.N.A.F.U. : Roba a cui ho giocato ultimamente.
Il titolo si commenta da sé...TUTTO  quello a cui giocate, o a cui avete giocato di recente. Che siano i Lego, un videogame oppure un gioco da tavola...qualsiasi post sui giochi è ben accetto! Sentitevi liberi di usare il 2.0! 



A distanza di anni questa intro mi gasa ancora un sacco! 
Ricordo la prima volta che ho inserito il dischetto nel GameCube e il gioco è partito...la mia reazione è stata più o meno questa. Ancora oggi ci faccio qualche partita a cazzeggio e, ogni tanto, farsi una skateata tra i vari livelli è estremamente rilassante.
Uscito tra il 2001 e il 2002, sviluppato da Neversoft e pubblicato da Activision, THPS3 era il gioco di skate definitivo! Uscito a solo un anno di distanza dal suo predecessore, il nuovo titolo della "Serie Tony Hawk's" era avanti anni luce rispetto a THPS2 (ancora un po' primitivo).
La cosa strafiga è che THPS3 ha una longevità assurda...se non avessi usato i trucchi probabilmente ancora oggi non avrei sbloccato neanche la metà delle robe. Diciamoci la verità...prendere la medaglia d'oro a Tokio era una roba da malati!!! Bisognava prendere tutte e tre le medaglie d'oro nelle competizioni con ogni skater per sbloccare personaggi aggiuntivi (strafighi!!) e cheats varie, più trovare tutti gli stat points e tutte le tavole....insomma una bella storia. Far tutto di fila senza dubbio poi risultava ripetitivo...io infatti ci ho giocato nel corso degli anni.
Le mappe erano strabelle, curate in ogni minimo dettaglio, avevi una libertà assurda e potevi fare quel cazzo che volevi TRANNE scendere dallo skate (quello è un passo a cui si è arrivati più avanti). Menzione speciale per una Suburbia di Weaseliana memoria. Ore e ore persi a fantasticare tra evoluzioni assurde, il bello è che le combo sono totalmente irreali...beh praticamente il 90% dei trick sono irreali (dopotutto è un videogame) e comunque il gioco non perde credibilità. 
Tra tutti gli skater a disposizione Rodney Mullen era in assoluto il migliore (...Mullen's my god, he brings me joy...)....cazzo che idolo!! Anche Chad Muska mi gasava, bello zarro e aveva la faccia simpatica. Ovviamente non poteva mancare quel cazzone di Bam Margera....che poi alla fine non era neanche sto gran skater...era solo un cazzone. Insomma c'erano una valanga di skater tra cui scegliere, ma alla fine era la colonna sonora a farla da padrone!
 (tralasciando la parte rap) Ramones, Adolescents, Motorhead i più famosi e poi pezzi chicca come "I'm Destroying The World" dei Guttermouth, punk/country da paura, "What's The Matter Man" della Rollins Band, gli AFI che schifavo perchè per me erano emo...però "The Boy Who destroyed The World" è un pezzo bomba. E last but not least i Bodyjar (gruppo che probabilmene mi sono cagato sempre e solo io) con "Not The Same", pezzo spettacolare che mandavo in loop per ore. Mi ricordo che qualche anno fa al Basement di San Donato era passata sta band inglese, di cui ora mi sfugge il nome (aiutatemi please...non i Bangers) e aveva fatto proprio la cover di "Not The Same" dedicandola a tutti quelli che avevano passato pomeriggi interi attaccati a THPS3 ed io, da buon nerd, mi ero gasato un sacco!!

sabato 15 marzo 2014

Live Report serata TienisuilTAUN @ Ligera


A Milano c'è la serata per tenere su il TAUN in un locale che non è il TAUN ma che comunque a noi milanesi piace tanto lo stesso, il Ligera.
Se Fidenza trova spazio nella cartina geografica del punkrock è solo grazie al TAUN e se qualsiasi punkrocker italiano da Bolzano a Pachino vuole andare a Fidenza è solo per suonare al TAUN. Direi che sono dei buoni motivi per tenerlo su sto cazzo di TAUN. Teniamolo su.
Inizio malissimo e mi perdo i Donald Thompson poichè sono occupato a "bere tisane" come direbbe una rinata *Laaly_isgoodenough* in versione Bromley Contingent del pop-punk, ma dopotutto sto bevendo acqua naturale da una bottiglietta per via di terapie antibiotiche militari, quindi a sto giro va bene così.
Scendo per i Sensibles che si conquistano a mani basse il titolo di migliori della serata. Precisi, carichi e pop. Bravi lo sono sempre stati, ma non pensavo avrebbero vinto loro. Tengono su il TAUN con spiccato senso del dovere.
Dopo di loro i Crooks che non vedevo da una vita e mezza. Tengono su il TAUN grazie al loro nuovo (?) batterista che rulla alla velocità della luce suonando da finto mancino. Buono show per loro, ma li ho visti più tonici...sebbene i suoni non siano male, non rendono merito al gioco di chitarre e quindi ne esce una mezza ciofeca degna comunque di un certo rispetto.
Chiudono la serata i Leeches che, se non ho perso colpi, suonano al Ligera per la prima volta. Li avrei sempre voluti vedere in un posto come il Ligera e non ho mai capito perchè non ci avessero mai suonato (sempre che io non stia perdendo colpi, anche con i tempi verbali, ma per questo c'è Boscaini). Dopo ieri spero non ci tornino mai più a suonare.
Saranno stati i suoni (chitarre inesistenti, anche se da davanti chiedono addirittura di abbassarle) o sarà stata la foga (come disse Vialli degli errori di Batistuta in un Mai dire Gol dei primi '90), tuttavia i Leeches fanno un concerto spompo con una scaletta anomala tipo come quando suonano in tre (quando Freddy ha il cagotto).
Attaccano con "Who is Who" e poi fanno pure "Dirty Deeds Done Dirt Cheap" degli AC/DC...intermezzano con dei pezzi loro dando segno di ricordarsi che hanno scritto pezzi migliori di quelli che coverizzano (tanto per parafrasare un sobrissimo Lollo). Ci infilano pure una "Who will save rock'n'roll" dei Dictators che vede alla voce un Noodles e un Basetta che sembra stiano facendo un provino a X-Factor con in giuria Mayo e Basetta stesso (professore e alunno di se stesso).
Verso la fine piazzano la cover più tremenda mai eseguita di Rock'n'roll radio dei Ramones.....da qualche parte, nel piacentino, penso che Chris "Pollogat" Polecat sia morto improvvisamente.
Il bello è che a nessuno frega un cazzo, tanto meno a me, ma almeno un concerto storto dei Leeches fa pur sempre notissia e mi permette di allungare di qualche riga questa inutile recensione.
Tengono su il TAUN perchè sono i Leeches anche quando sembrano gli Out of Tune.

SNAFU 2.0: La massoneria ramonica e i suoi adepti vol.1

Luca Moes, sebbene sia un obiettore di coscienza rosso, capisce le potenzialità del 2.0 (idea dal sapore comunista dopotutto) e lo sfrutta per recensire uno split a 4 appena uscito. Non possiamo che ringraziarlo sebbene sia una di quelle persone che appena sente "Folgore" pensa a caso al duce e non ad un temporale primaverile.

Monkeyrite Records - 2014

Visto che il massone non recensisce il nostro disco decido di scrivere alla concorrenza e recensire "La massoneria ramonica e i suoi adepti vol.1".
Il disco inizia con la massoneria che sforna tre pezzi davvero fighi, "Ramones saved my life" splendida come "Rubik's Cube" ma la mia preferita è sicuramente "Marky Ramone icecream" una bomba, non so se il massone sa o meno che a cantare nella pubblicità citata insieme a Marky ci sono i duracel ma questo rende il pezzo ai miei occhi ancora più figo… personalmente preferisco questi tre pezzi a "Formula 37".
E' ora dei Drawing Dead che ci avevano fatto sognare con un LP da sballo, ma questo lo sapete già… tre pezzi, "Only a Lie" del buon Speciani che non accetta quando gli faccio i complimenti e quindi glieli faccio anche qui, gran bel pezzo, il migliore tra i tre, ci sarebbe stato molto bene anche nella precedente pubblicazione, gli altri due pezzi sono belli anche loro ma non a livello dell'LP, "Sarah Smile", pezzo del buon Robi (in realtà è una cover), è per me un po' troppo cupo, anche se come al solito la sua voce ci fa morire tutti di invidia trovo non sia a livello degli altri pezzi scritti ("Beam me down" insuperabile), stesso discorso vale per "Feel Alright" i pezzi più belli li avevano già usati, restando comunque uno dei gruppi migliori in circolazione, non fosse che dal vivo fanno così cagare da farti pensare che hai sprecato la tua vita e che forse era meglio andare a più concerti di lady gaga (e fatelo un check una volta ogni tanto per dio…).
"Agent 13 is dead" dei The Thirtyseven inaugura la metà del disco, ho avuto il piacere di dividere il palco con i toscani, dal vivo sono bravi, suonano veloci e pieni di cori come piace a me e a King Snafu, personalmente non amo alla follia i pezzi, sarà la registrazione, saranno i riff alla Leeches, sarà che noi non siamo in grado di fare i riff alla Leeches, sarà che sono in fase premestruale ma insomma non mi convincono al 100%, colpa mia… ciò nonostante "Time travel equation" è un pezzo della madonna, l'ho pensato quando li ho visti dal vivo e lo penso avendo ascoltando il disco. Il disco finisce qui… ah no, c'è Agent Pazz… "Friendzoned Again" è il primo pezzo… porca troia… è un fottuto mostro, mi fa pensare di smettere di scrivere la merda che scrivo e di cantarla davanti a quattro stronzi, una bomba… "Hurricane Jane" ancora più bella, mi scende una lacrima… il disco finisce con "Falling into Disgrace" lentone che ci sta sempre ma che annoia un pò rispetto alle altra due, non ho mai avuto la fortuna di vederlo dal vivo, spero che faccia cagare, mi sentirei meno uno schifo a confronto, ma grazie al cielo che c'è qualcuno che sforna pezzi così senza doverlo andare a cercare in california, love you Agent. Insomma, il disco non è male, voto:5.5.
Volevo fare una recensione simpatica ma mi è uscita una roba noiosa alla pvt Rehab (<3) pace e amore (o sesso, droga e gelato se preferite).

Luca Moes

mercoledì 12 marzo 2014

SNAFU 2.0: Mega + Joker's + Topper Harleys

Il soldato Mitan ci dà soddisfazioni anche con la nuova versione del 2.0.....andate a vederlo suonare...è bello come si dice!


Spett.le SNAFU,
a mezzo della presente viene richiesto il vostro supporto per pubblicizzare l'evento in oggetto. Certo di una vostra collaborazione, vi porgo i miei più cordiali saluti.
Grazie.

FEDERICO MITAN

MEGA + JOKER'S + TOPPER HARLEYS @ SHABBA giovedì 13 Marzo
https://www.facebook.com/events/269519383211391/

lunedì 10 marzo 2014

The Treatment - Running With The Dogs

Spinefarm Records - 2014
I The Treatment potrebbero essere il nuovo fenomeno della scena hard rock contemporanea.  I cinque rocker inglesi poco più che ventenni sono riusciti in pochi anni a ritagliarsi un proprio spazio in un mondo solitamente dominato da scandinavi e americani, arrivando ad aprire per KISS, Mötley Crüe e Alice Cooper, riscuotendo un ottimo successo tra fan e critica.
Dopo il debutto nel 2011 con “This Might Hurt” la band è tornata con “Running With The Dogs”, uscito a inizio 2014.
Ritroviamo con piacere l’hard rock energico e festaiolo figlio degli anni ’80, un mix di Def Leppard e AC/DC in chiave moderna. Non a caso, tra i contemporanei le somiglianze più forti sono con Crazy Lixx e Airbourne.
I Treatment sono comunque maturati e il sound è diventato più definito rispetto a quello del lavoro d’esordio, molto valido ma un po’ più  caciarone.  La spina dorsale dei pezzi è costituita da solidi riff di chitarra distorti al punto giusto su cui si incastrano i classici assoli e l’ottima voce, potente e con un bel timbro. Buon lavoro di produzione e mixaggio che conferisce suoni vividi e brillanti.
Anche dal punto di vista compositivo il lavoro regge, con qualche perdonabile imprecisione: le canzoni sono tendenzialmente valide e sempre godibili, con un paio di filler controbilanciati però da un buon numero di killer. Tra i migliori il singolo sanamente cafone I Bleed Rock + Roll, la strappamutandine Emergency coi suoi cori zuccherini, la title-track che si attacca subito in testa e la mia preferita She’s Too Much, un vizioso hard rock bluesy pervaso da un sensuale e ipnotico groove.
La stucchevole ballad acustica Unchain My World invece è il classico pezzo di troppo, che stona col resto dell’album.
I The Treatment in definitiva sfornano un gran bel lavoro e cementano meritatamente la propria posizione tra le band più importanti del genere. Orecchie aperte, perché crescendo ancora e superando qualche piccolo difetto che ancora persiste la band potrebbe sfornare un vero capolavoro. Le potenzialità le hanno e vista l’età il tempo è dalla loro parte.
L’album lo potete ascoltare qui.

sabato 8 marzo 2014

The Manges - Plan Honolulu


Cuccato a Seregno in occasione del concertone dei Queers, il nuovo dei  7" dei Manges anticipa l'attesissimo nuovo album che uscirà ad aprile!
La preview che è girata online qualche giorno fa mi aveva moooolto deluso. Pezzo non male, ma la qualità del file audio è veramente pessima....se han registrato tutto così siamo a posto. Invece no! Una volta arrivato a casa, ho messo il disco sul piatto e, fortunatamente, mi sono potuto ricredere! I suoni sono belli e ci stanno a bomba, unica pecca, secondo me, la chitarra, che suona troppo soft, quando io di solito la preferisco con più distorsione. I pezzi Plan Honolulu e I'm Giving Up sono molto carini, il 7" non dura neanche tre minuti e fila liscio che è un piacere. Raccomando l'ascolto più e più volte.
L'artwork "concept" hawaiano è molto bello e curato in ogni minimo dettaglio...però a parte un bel pezzo di carta spessa piegato e stampato bene e il 7" non è che ci sia molto....non c'è neanche il pezzo di carta che tiene il vinile! Dai! La One Chord Wonder ci ha viziato con produzioni sempre belle e curate ma stavolta ci lascia con un po' di amaro in bocca....si salvano in corner allegando il codice di download.

SNAFU 2.0: The Queers @ Tambourine - encore

E proprio quando il 2.0 mi muore perchè in Caserma non abbiamo soldi per pagare l'account Premium, ecco che mi arriva per mail una nuova recensione del live dei Queers di ieri.
Il parere minimalista del buon Giò deve essere preso d'esempio da tutti.....speriamo di avere almeno 10 recensioni dei Queers a Seregno...e stasera sono a Spezia quindi domani mi aspetto di pubblicare almeno 3 live report. Avanti!

Foto a caso

Al Tambourine nessuno indossava una maglietta dei Cerebral Ballzy o dei Rites of Spring.
Non volevo uscire e invece si, sono andato a Seregno a sentire i Queers, con pvt. Flavia e altre due reclute in una Yaris bianca.
Non capisco se il timbro per l'entrata al locale è una fila di punti esclamativi o una serie di bossoli stilizzati, comunque mi gasa.
Quando entriamo i Drawing Dead hanno appena iniziato: i pezzi sono molto veloci, cantati in inglese e mi fanno pensare ad alcune ragazze. Nulla da dichiarare, mi piace davvero molto come suonano.
Il cambio palco è più rapido di Fuck The Kids.
Non avevo mai visto Gli Impossibili dal vivo (bannatemi ora o mai più), gran performance e mi permetto di segnalare una "Cani Blu" eseguita con particolare verve, mi è davvero piaciuta.
Joe Queer invece si fa attendere. Prima che salga sul palco ho già seccato una birra e preso più di metà delle note che mi servono per scrivere questo pezzo.
No Tit, Like a Parasite, Punk Rock Girls, Monster Zero (top!), This Place Sucks, il vecchio Joe rende giustizia anche alla sua registrazione più lo-fi e regala perle e molti bpm in eccesso.
La sua chitarra è bella, dorata, ha molti adesivi, deve davvero averne viste di ogni. Tuttavia Joe "feels just like singing tonight". Chiama sul palco un ragazzo del pubblico per suonare con la band un pezzo dei Ramones, con quella chitarra.
La fine è catartica, tribale.
Ipnotizzato mi dirigo al banchetto per prendere la loro maglietta ma il merch-boy sparisce fino a fine serata.
Se avete comprato una L in più della tee classica con il walking cat la pago con banconote vere.
Grazie.

SNAFU 2.0: The Queers @ Tambourine

Tommy 27 è sempre il più veloce (nonchè il più maleducato dato che ancora vuole rimanere nell'anonimato spacciandosi per Davide Speciani) e ci manda questo 2.0 sul concertone di ieri dei Queers. Che dire? Fosse sempre così ogni sera ci sentiremmo tutti un pò meglio, al posto che sentirci come Robi Baggio quando ha tirato troppo in alto.

Ah....PS....il 2.0 ha smesso di funzionare perchè il servizio a cui ci appoggiavamo non è più gratuito....non preoccupatevi e mandateci i vostri articoli per mail...tanto, ora ve lo posso dire, non cambia un cazzo.


Cosa dire?
La Brianza ama i Queers: se era chiaro lo scorso anno ieri è stato lampante; mai visto il Tambourine così pieno, così carico, così lanciato. Poi ti guardi in giro e vedi la gente che vedevi ai concerti 10 anni fa, la "vecchia scuola" c'è tutta, altro che! Con panze, barbe, baffi, moglie e figli lasciati a casa...cazzo però ci sono tutti; magari non sai il nome ma "quello lì te lo ricordi?, e quello?"
Mettiamo ordine: inizia la serata con i Drawing Dead, non me ne volete ma li ho sentiti solo di sfuggita, un paio di pezzi che mi sembravano buoni, ma non posso dir di più.
Poi gli Impossibili, cazzo finalmente il gruppo-spalla ideale per i Queers: Araya e soci sono scimmiati delle checche proprio come noi, e si vede... ancora una volta scaletta paura, praticamente solo da Impossimania. E il pubblico c'è di brutto! Mai visto così delirio ad un concerto degli Impossibili, tra l'altro meritano anche per come suonano: 20 minuti perfetti e poi "questa notte lei mi porta a vedere i Queers". cos'altro dire? La old school non si tira indietro, gran pogo e grandi Impossibili!
Nota sociologica: Araya e il Joe Queer dei nostri: prende su tre a caso e suona punk rock, il vecchio punk rock, quello che a noi piace e che a lui fa impazzire..grande!!!
E poi sale lui, Joe: arriva come se andasse a bersi una birra, salta fuori, attacca la chitarra e inizia il delirio. Come cazzo faccia non lo so: prende due tipi a caso al basso e alla batteria (e in realtà Lurch e Dave ci mancano) ma non te ne accorgi, all'inizio magari sei scazzato ma poi parte no tits: hey, sono i Queers, come fai a star fermo.Suona con due tizi a caso, blatera parole a caso, i volumi sono allucinanti, fa caldissimo, ma nessuno se ne accorge... La differenza con tutti gli altri è che lui ha fatto Ursula, ha fatto Punk Rock Girls e gli altri no, ha fatto Granola, parasite, fuck this word, wanna be happy, teenage bonehead, another girl, love love love...: cazzo la differenza con tutti gli altri è che loro sono i Queers e gli altri no! Hanno mille canzoni fighe, potrebbero star lì tre giorni. E joe suona e si incazza con gli altri, una dietro l'altra, non si ferma.. sono i Queers!!! Che delirio, pogo, sudore, macello: la Brianza ama i Queers e come potrebbe non farlo!
L'anno prossimo, o forse ancora prima, Joe tornerà ancora, con altri due babbi presi a caso in qualche cantina, e lo sai che ci devi andare, vedrai barbe più lunghe e capelli più bianchi ma appena attaccherà no tits sarà un delirio!
Tommy 27

venerdì 7 marzo 2014

DeeCracks News


Il primo di Aprile uscirà il nuovo album dei DeeCracks. Per l'occasione la band si prepara ad affrontare un lungo tour europeo. Il primo singolo estratto dal disco è già stato postato su YouTube e andrà a occupare il LatoA di un 7". Altre info qui

giovedì 6 marzo 2014

The Mugwumps - Mutation in The Family in Streaming


A meno di una settimana dall'uscita del nuovo LP dei Mugwumps è possibile ascoltare l'intero album in streaming. Lo trovate qui

lunedì 3 marzo 2014

The Queers + The Mugwumps @ PMK

The Mugwumps

Gli effetti della globalizzazione ci portano a essere sempre in mobilità, sempre sull'attenti e sempre pronti a raid contro i nemici. Vecchi nemici e nuovi nemici... troppi! Per questo non ci fermiamo mai. Sono le 19e30 di Sabato sera. Ci siamo appena meritati 8 ore di sonno ma decidiamo di dormirne metà per andare a vedere il concerto più vicino alla nostra nuova base. Al PMK di Innsbruck suonano QueersMugwumps. La serata inizia prestissimo, verso le 20, con Dj set punk rock ignorante e 1000 birrette (che fanno davvero cacare.. meno male che i crucchi ne dovrebbero capire di birra). Verso le 22e30 salgono sul palco i Mugwumps. Per l'occasione presentano il loro nuovo album ma il loro set non è avaro di pezzi vecchi. Ero molto curioso di vederli ma devo avere tenuto le mie aspettative troppo alte perchè mi hanno lasciato l'amaro in bocca. Il batterista è un razzo ma il bassista - complice il tasso alcolico elevato - fa fin troppi errori e si dimentica parecchi cori. Il cantante/chitarrista è invece reduce da una settimana di febbre e non riesce a imprimere la giusta grinta ai pezzi. Mi dicono che quando hanno suonano al Moster Zero Mash hanno spaccato e che stasera è solo andata male. Può essere, gli darò una seconda chance se suoneranno in zona. D'altro canto in prima fila una ventina di persone combinano un macello notevole e sembrano gradire la performance, invocando Banana Brain - per l'occasione cantata da Matt dei DeeCracks - altre 5 o 6 volte dopo che la band l'ha suonata (Epic!). 
Tocca ai Queers: Joe è accompagnato dal batterista spagnolo che già qualche anno fa aveva sostituito Lurch e da un bassista alto 2 metri e mai visto prima. Mi spiace per l'assenza di Dave e Lurch ma a sto giro la backing band sa il fatto suo e posso dire che i Queers hanno suonato bene! La scaletta non riserva chicche - o almeno non mi pare di ricordarne - anche se mancano un po' di pezzoni come Psycho Over You, Fuck The World e Teenage Bonehead. Finiti i live si va avanti a fare baldoria fino a tarda notte con un Dj set ancora più punk rock ignorante di prima. Dateci un paio di giorni per riprenderci e venerdì replichiamo al Tambourine di Seregno con Impossibili e Drawing Dead di supporto. 

The Queers

Mega - Life Sucks, But I'm Okay

OCW - 2014

I Mega non nascono come All-Star Band ma di fatto lo sono: alla voce e chitarra troviamo Robi (Gambe di Burro/Drawing Dead), alla batteria Raffaele (Gambe di Burro/Shits/Photogenics), alla chitarra Dani (Kappa Kappa Kappa) e al basso è recentemente subentrato Mitan (Morbeats/The Snookys). Qualche anno fa avevano pubblicato un Ep molto interessante e adesso si rimettono in gioco con un LP di 12 tracce. Suonano un Pop Punk cupo e a tratti rassegnato - vedi Shoot Straight From My Heart e Pretend to Be Happy - ma sdrammatizzato da un certo spirito ironico - in The Art of Ruin un verso recita "what would MacGyver do in my shoes?" - che nonostante il mood negativo del disco imprime una piccola nota di reazione. Se da un lato i punti di continuità con la loro precedente uscita sono abbastanza solidi dall'altro questo Lp, complice la maggiore qualità della registrazione, suona in modo diverso. Non saprei dire come ma si sentono delle differenze. Le accattivanti melodie vocali di Your Vice is a Looked Room, 501st Legion e Piranha '78 entrano in testa già dal secondo ascolto imprimendo all'album quella marcia in più che lo distingue dalla valanga di dischi anonimi in circolazione. Il vero punto dolente dell'album è la copertina, poco entusiasmante. Di solito non ci faccio caso ma quando si ha per le mani un bel 12" che suona bene e che si fa ascoltare volentieri un po' dispiace che ci sia un piccolo neo. Comprate il vinile e supportate la One Chord Wonder!

sabato 1 marzo 2014

Elite Zero - Zero


Mai mi sarei aspettato che S.N.A.F.U. ricevesse richieste di recensione da parte di un gruppo di elettronica...comunque in caserma siamo sempre sull'attenti e niente ci coglie impreparati! Il buon Pvt. Snafu, sapendo che sono il più tamarro della compagnia, mi ha assegnato l'incarico...e io prontamente obbedisco. 
Il gruppo in questione si chiama Elite Zero e, non conoscendoli affatto, sono andato sulla loro pagina Facebook a curiosare. Loro si definiscono così:
"Il duo Elite Zero suona da sempre, mixando musica elettronica e rock. Ma è grazie all'incontro con la cantante Alessandra Zwerger che questo progetto, nato dalle nebbie bresciane, ha il suo lieto fine." 
Sulla loro pagina Soundcloud potete ascoltare il loro Ep Zero...devo dire non male....onestamente me lo aspettavo più danzereccio...più tamarro! Invece le sonorità sono molto pacate e fini, c'è molto lavoro nella composizione dei pezzi, sento molto più pop ed elettronica che rock, ed è giusto così...alla fine quando si cercano di fare queste "fusioni" è sempre molto difficile che il rock resti a galla (con risultati decenti aggiungerei) e quindi pop e elettronica la fanno da padrone. Menzione speciale per Alessandra Zwerger (solo ascoltandola la immagino bellissima) la cui voce rappresenta la marcia in più del progetto. Ottimo cantato e ottimo inglese, complimenti!
Che bello sarebbe se un duo così dotato e una cantante così brava si lanciassero verso un genere che, seppur anacronistico, è sempre nel cuore di molti (me compreso!)....sto parlando dell' Italodisco! Alessandra Zwerger potrebbe essere la nuova Alexia! Potrebbero fare pezzi più à la Sandy Marton, à la Tom Hooker oppure Den Harrow...pensate che figata sarebbe!!
Ragazzi pensateci.....sul serio!