Sembra che il buon Santantonio canepazzo sia in Oriente....io non ci credo, per me è tutta una bufala. Comunque era ora che anche lui e la sua lingua iniziassero ad usare il 2.0.
Sto a Shanghai da 6 mesi.
Le band cinesi fanno cagare.
Se una band cinese fa hardcore suonerà male dei pezzi copiati ai Sick of it all, se una band cinese fa punkrock suonerà male dei pezzi copiati ai Nofx, se una band cinese fa metalcore suonerà male dei pezzi copiati ai Parkway drive e così via. Mancano di creatività/personalità/fantasia, non solo nella musica ma in ogni aspetto della vita ma questo è poi un altro discorso.
Lo Yuyintang è uno dei miei locali preferiti in assoluto, sembra uno di quei club sotto terra con qualche stilosata ai muri in cui sudi anche se sei nudo e resti fermo, se fosse a Berlino farebbe quei mezzi secret party con dubstep e paste low cost, per intenderci.
La settimana scorsa me ne stavo andando al lavoro con il mio cinquantino senza targa, senza assicurazione e senza casco, passo davanti allo Yuyintang e vedo appeso il faccione di Kris Roe "THE ATARIS LIVE", Figo!
Non sono mai stato fan, a dire il vero ho ascoltato soltanto So long Astoria, mi fu regalato quando uscì nel 2003 da una mia seconda cugina che all'epoca ci stava sotto con il poppunk, adesso avrà 40 anni.
L'ingresso costa circa 10 euro, per i canoni cinesi è un prezzo altissimissimo per un concerto, per dire.
EN ROUTE: apertura affidata a questa band Shanghanese che suona male pezzi copiati ai Panic at the disco, una tragedia sonora che mi porta al bancone del bar, mi fumo 2 Maboulu e mi bevo una Tsingtao da 1,50€ (la birra cinese è buona, magari non come quella europea ma sicuramente meglio della merda che si bevono negli Usa).
HU JIA HU WEI: anche loro sono di Shanghai ma a differenza degli En Route nessuno di loro è cinese: chitarrista/cantante australiano, bassista giappo e batterista americano, si sbattono/organizzano parecchio e questo mi ha dato modo di vederli più di una volta, concerto sopra la media per loro che sì confermano una bella realtà per la scena musicale di Shanghai. Se volete farvi un idea di quello che fanno potete ascolterveli qui:
http://hujiahuwei.bandcamp.com
THE ATARIS: il locale è pieno da un pezzo (ai rock gigz cè sempre tanta gente presa bene, qua la musica dal vivo, l'underground e i generi estremi sono una cosa relativamente nuova, basta pensare che non esistono youtube/facebook e altri social su cui noi occidentali passiamo un casino di tempo ad ascoltare musica).
Kris è ciccione, pelato e indossa una maglietta dei Bad Brains, lo vedo in forma smagliante con tanto di sorrisone stampato in faccia, è anche il giorno del suo compleanno e il pubblico gli canterà happy birthday almeno 15 volte prima della fine del concerto.
Gli Ataris dal vivo spaccano! Hanno davvero un gran tiro, potenti, mega precisi, i suoni sono perfetti, peccato per le linee vocali e le melodie che continuano a rimanere identiche da 14 anni a questa parte.
Momento più alto del concerto quando il bassista della band da un bacio a stampo in bocca a Kris, pubblico impazzito, reazioni incredibili e mani nei capelli manco sì fosse sparato un solo di Pastorius facendosi un ditaculo a stecca.
A fine concerto scambio due chiacchere con Kris che mi parla in modo molto positivo di questa loro esperienza cinese, gli lascio l'indirizzo di un ristorantino in caso abbia voglia di cambiare idea e torno a dormire di la dal fiume Huangpu.