A distanza di
una decina d’anni da Uppers gli eroi del punk rock nostrano scelgono la brianza
e in particolare il New Mood di Freddy Mazzei per rientrare finalmente in
studio. I due pezzi registrati vanno a far parte di questo bel 7” uscito in
edizione limitata per l’attivissima One Chord Wonder. L’inedito Especially For You (come sempre a cura Seby Filigi) è davvero una bella
canzone, aggressiva e melodica al tempo
stesso in pieno stile Senzabenza. Sul lato B troviamo invece un classico del
country: Wichita Lineman. C’è da dire
che il quartetto di Latina ha sempre avuto un certo gusto nella scelta delle
cover! Conoscevo solo la versione di Johnny Cash, ma qui la canzone viene riarrangiata
magistralmente tanto che i meno attenti potrebbero tranquillamente scambiarla
per un pezzo originale del quartetto di Latina e chi è affetto da punkrockbiblite potrebbe addirittura stamparla con spelling errato sul retro della copertina. Scherzi a parte, bel singolo, da avere! Sperando anche che sia il preambolo per un nuovo album!
martedì 27 gennaio 2015
Senzabenza - Especially For You
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lunedì 26 gennaio 2015
Live Report: DEAR DUST release party @ Alvarado Street (Roma)
foto di Giuliano Ciolini |
Sabato 24 Gennaio, release party del nuovo Ep dei Dear Dust, Lights to Avoid recensito qualche giorno fa qui in caserma.
Con il mio compagno di sventure decidiamo di andare, anche se la forza di gravità che parte dal culo ci terrebbe piacevolmente incollati a casa, ma coraggio, c'è tutto un mondo fuori!
Arriviamo troppo tardi e mi perdo i Last Heart Attack, mi dispiace perchè i ragazzi mi avevano mandato tempo fa il nuovo disco in anteprima ed ero curioso di sentirli dal vivo, peccato…affogherò i miei dispiaceri in un whisky tanto per iniziare.
Tra un negroni, una birra e un altro whisketto mi perdo anche buona parte degli Atlantic, scendo per un paio di pezzi e come in ogni gruppo in cui suona, o ha suonato Alex (Jet Market, Bedtime for Charlie per esempio), la qualità sonereccia è assicurata e anche se non sono proprio un patito del genere, loro sono forti di brutto.
Altra birretta e scendo di nuovo al piano di sotto per i Dear Dust, le star della serata.
La sala è piena e mi fa piacere che nonostante si dica, a Roma i concerti ultimamente siano così tanto seguiti…certo c'è concerto e concerto ma di media non ci si può lamentare e stasera si sta stretti stretti come galline in un pollaio.
Il power trio sforna un mix di pezzi tratti dal nuovo EP e singoloni del disco passato, come al solito esecuzione impeccabile anche se tra loro, dopo concerto, parlano di stecche (?) ma sono pazzi.
Purtroppo nonostante il concerto abbia tutti i presupposti per trasformarsi in seratona storica, il pubblico reagisce poco, sembrano tutti un po' addormentati e guardandomi in giro l'età media è veramente bassa, ci sono anche giovani skaters con tavoletta alla mano…oh ragazzi, alla vostra età facevamo stage diving anche durante le pause tra un pezzo e un altro, ma che cazzo succede?
A parte questo il tutto si svolge in modo piacevole e l'atmosfera è bella e rilassata, vecchi amici, abbracci, scambi di dischi per poi ritrovarmi alle 3 di notte a parlare di fica davanti al forno su via casilina, che inspiegabilmente, non fa più le pizzette cacio e pepe.
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domenica 25 gennaio 2015
Live Report: Teenage Gluesniffers, Cocks & Mega @ Arena Basement
TGS, Cocks, Mega & Il Divano.
Sabato a Milano splende il sole e, nonostante siamo quasi ai giorni della merla, sembra che stia già arrivando la primavera. Nonostante il bel tempo io ho passato la giornata chiuso placidamente in caserma ad ascoltare Titles e a finire l'ultimo livello del mondo segreto di Donkey Kong Country: Tropical Freeze, aggiungendo l'ennesimo titolo finito al 100% al mio curriculum da videogiocatore esperto, e riconfermandomi per l'ennesima volta il re del platform.
Dopo essermi notevolmente autocompiaciuto di questa mia bravura, fine solo a se stessa, decido che è ora di uscire. Quindi con mimetica, equipaggiamento tattico e zaino in spalla si parte alla volta della metro di San Donato, dove passeranno a prendermi i mezzi blindati. L'arena Basement è il nostro posto preferito di Sando, è sempre un piacere andarci e i locals ci hanno sempre organizzato robe fighe. Poi tecnicamente non è un locale quindi si è fuori dal discorso che riguarda "la totale inutilità di suonare per locali". Arriviamo per le 22 e nel basement c'è già un po' di gente presa bene e c'è una piacevole atmosfera di festa. Prima che inizino le band si fa in tempo a dire tutte le cagate di questo mondo: l'isola dei famosi che sta per iniziare, il divano preferito dai ragazzi di Sando, il Milan (che sono uscito che era 0-1...arrivo ed è 2-1), trash vario, io e Paolo TGS ci gasiamo a vicenda a parlare della saga di Resident Evil, e ricordiamo come questo sia probabilmente l'opening più bello della storia dei videogiochi, e poi a fare il bar c'è Mazza che stappa birrette a go-go.
Poi iniziano i gruppi. C'è un bel po' di gente, si sta stipati e al calduccio. Prima Teenage Gluesniffers poi Cocks e infine Mega. Tre belle band, tre bei set, corti, presi bene, bei pezzi...insomma figo. Io me li sono goduti e la serata è stata figa, nulla da aggiungere. Non c'eravate? Cazzi vostri, vi siete persi una serata figa e ste cose bisogna tenerle d'occhio. Chiudo con un qualunquista support your local punk scene.
sabato 24 gennaio 2015
QUESTA SERA: Teenage Gluesniffers + Mega + Cocks
SABATO 24 GENNAIO Una cosa senza palco
Teenage Gluesniffers
Mega
Cocks
Dalle 22.00.
Ingresso a offerta libera.
In collaborazione con Arena del Sole.
(alla fine di) via Marzabotto - San Giuliano Milanese
Scendi le scale e entra nel basement.
https://www.facebook.com/events/1400974010200016/?ref_newsfeed_story_type=regular
venerdì 23 gennaio 2015
KURT BAKER COMBO @ Blue Rose - Bresso
Kurt che ride - foto del soldato SNAFU |
Dopo tanti anni (tipo 5?) il mitico Kurt Baker torna in Italia a sparare un pò di power pop assieme al bassista di Paul Collins e ad altri amici spagnoli....da un pò di tempo infatti il buon Baker vive a Madrid ed il perchè non ci è dato saperlo.
Ad aprire la serata di I Buy Records ci pensano i milanesi Bumpkins che offrono ai pochi presenti (una trentina) uno show abbastanza marcio (anzi "marcissimo" tanto per citare il Pvt.Flavia) ricco di errorini e nel complesso poco convincente. La serata non è di sicuro delle migliori ed inoltre i ragazzi non penso si siano ammazzati di sala prove (giustamente)....portano a casa il risultato grazie a "Vampira" uno dei loro pezzi più vecchi e più belli. Nel complesso bene ma non benissimo, loro sono i primi a non essere gasati della situazione (è martedì dopotutto). Perdonabili.
Dopo di loro tocca ai The Backlash, quartetto milanese pescato da IBR con la speranza di ampliare un pò il giro musicale (e di figa) dei nostri giorni....tentativo apprezzato e sinceramente condivisibile...risultato inesistente. Ovviamente non c'è figa (ma su quello non ci si era illusi nemmeno un secondo) e l'offerta musicale si rivela un pò troppo distante dal tema della serata.
I ragazzi della City fanno un mix fra Britpop e Shoegaze....purtroppo deviando considerevolmente verso quest'ultimo. Il risultato è un muro di rumore ed effettini per chitarra freddo e distaccato, l'unico accenno al britpop è dato dal cantante che gioca a fare il sosia dei fratelli Gallagher (Sabani ne sarebbe andato pazzo). This is Bresso not Ticinella...da rivedere nel loro habitat naturale per saggiare la quantità (e qualità) di peluche.
Alla fine tocca a Kurt Baker...lo trovo bene sebbene abbia drasticamente ridotto la sua parlata ad una biascicata continua....l'Europa non gli è servita poi a tanto.
Mi dicono velocemente e sommariamente che ha avuto problemi con il batterista...praticamente lo hanno fermato all'aeroporto per passaporto scaduto e quindi hanno dovuto trovare un rimpiazzo di fortuna last minute...non capisco se si tratta di un amico italiano o di un amico spagnolo. Poco importa.
Lo show comincia e Kurt spara una scaletta di piccole gemme power pop fra cui la coverona di "Love potion number 9" e "I want you back" dei Leftovers (brividi).
Loro non sono carichissimi, probabilmente patiscono la tensione per il batterista....inutilmente, mi permetto di dire. Il ragazzo alle pelli è una bomba, tecnicamente micidiale e con una movenza da scimmia invidiabile...quando va sul ride sembra gli si debba spezzare il braccio da un momento all'altro...e invece col cazzo! Scazza giusto un paio di volte piazzando errorini perdonabili e comunque rimanendo sempre dentro al ritmo del pezzo. Bravissimo......ma la sorpresa deve ancora arrivare.
Alla fine dello show, caratterizzato da un pubblico ovviamente spento e triste, il buon Franz Otis Tours mi dice che il batterista è un ragazzo che praticamente nessuno conosce...è un amico di Brown Barcella che, dopo aver dato un esame in università, si è presentato a rapporto al Blue Rose senza nemmeno sapere chi cazzo sia Kurt Baker o che cazzo di genere faccia. Semplicemente lo chiamano e lui si presenta al locale...a caso. Ascolta i pezzi una volta e si rimette a suonarli la sera stessa.....nessuno lo conosce...Kurt non penso nemmeno sappia il suo nome...nessuno sa un cazzo....lui è l'eroe della serata...sorriso smagliante, tecnica e precisione, suona delle canzoni mai sentite che tuttavia sembra aver scritto di suo pugno. Un eroe...mi ripeto. Ha salvato la serata ed un tour intero. Complimenti!
Dopo 4 saluti e 4 chiacchiere sulla solita scena spompa e sulla totale inutilità di suonare per locali (filosofia di cui mi bullo essere il rappresentante principale) me ne torno a casa abbastanza soddisfatto.
Per me Kurt Baker rimane uno dei songwriter più validi attualmente in circolazione e spero che possa trovare una band fissa con cui focalizzare la sua attività musicale....ne varrebbe la pena!
Ad aprire la serata di I Buy Records ci pensano i milanesi Bumpkins che offrono ai pochi presenti (una trentina) uno show abbastanza marcio (anzi "marcissimo" tanto per citare il Pvt.Flavia) ricco di errorini e nel complesso poco convincente. La serata non è di sicuro delle migliori ed inoltre i ragazzi non penso si siano ammazzati di sala prove (giustamente)....portano a casa il risultato grazie a "Vampira" uno dei loro pezzi più vecchi e più belli. Nel complesso bene ma non benissimo, loro sono i primi a non essere gasati della situazione (è martedì dopotutto). Perdonabili.
Dopo di loro tocca ai The Backlash, quartetto milanese pescato da IBR con la speranza di ampliare un pò il giro musicale (e di figa) dei nostri giorni....tentativo apprezzato e sinceramente condivisibile...risultato inesistente. Ovviamente non c'è figa (ma su quello non ci si era illusi nemmeno un secondo) e l'offerta musicale si rivela un pò troppo distante dal tema della serata.
I ragazzi della City fanno un mix fra Britpop e Shoegaze....purtroppo deviando considerevolmente verso quest'ultimo. Il risultato è un muro di rumore ed effettini per chitarra freddo e distaccato, l'unico accenno al britpop è dato dal cantante che gioca a fare il sosia dei fratelli Gallagher (Sabani ne sarebbe andato pazzo). This is Bresso not Ticinella...da rivedere nel loro habitat naturale per saggiare la quantità (e qualità) di peluche.
Alla fine tocca a Kurt Baker...lo trovo bene sebbene abbia drasticamente ridotto la sua parlata ad una biascicata continua....l'Europa non gli è servita poi a tanto.
Mi dicono velocemente e sommariamente che ha avuto problemi con il batterista...praticamente lo hanno fermato all'aeroporto per passaporto scaduto e quindi hanno dovuto trovare un rimpiazzo di fortuna last minute...non capisco se si tratta di un amico italiano o di un amico spagnolo. Poco importa.
Lo show comincia e Kurt spara una scaletta di piccole gemme power pop fra cui la coverona di "Love potion number 9" e "I want you back" dei Leftovers (brividi).
Loro non sono carichissimi, probabilmente patiscono la tensione per il batterista....inutilmente, mi permetto di dire. Il ragazzo alle pelli è una bomba, tecnicamente micidiale e con una movenza da scimmia invidiabile...quando va sul ride sembra gli si debba spezzare il braccio da un momento all'altro...e invece col cazzo! Scazza giusto un paio di volte piazzando errorini perdonabili e comunque rimanendo sempre dentro al ritmo del pezzo. Bravissimo......ma la sorpresa deve ancora arrivare.
Alla fine dello show, caratterizzato da un pubblico ovviamente spento e triste, il buon Franz Otis Tours mi dice che il batterista è un ragazzo che praticamente nessuno conosce...è un amico di Brown Barcella che, dopo aver dato un esame in università, si è presentato a rapporto al Blue Rose senza nemmeno sapere chi cazzo sia Kurt Baker o che cazzo di genere faccia. Semplicemente lo chiamano e lui si presenta al locale...a caso. Ascolta i pezzi una volta e si rimette a suonarli la sera stessa.....nessuno lo conosce...Kurt non penso nemmeno sappia il suo nome...nessuno sa un cazzo....lui è l'eroe della serata...sorriso smagliante, tecnica e precisione, suona delle canzoni mai sentite che tuttavia sembra aver scritto di suo pugno. Un eroe...mi ripeto. Ha salvato la serata ed un tour intero. Complimenti!
Dopo 4 saluti e 4 chiacchiere sulla solita scena spompa e sulla totale inutilità di suonare per locali (filosofia di cui mi bullo essere il rappresentante principale) me ne torno a casa abbastanza soddisfatto.
Per me Kurt Baker rimane uno dei songwriter più validi attualmente in circolazione e spero che possa trovare una band fissa con cui focalizzare la sua attività musicale....ne varrebbe la pena!
giovedì 22 gennaio 2015
Dee Cracks in tour italiano
Il soldatino Lupo (che si finge Maggiore) ci rende partecipi al tour italiano dei Dee Cracks...ecco la sua missiva che ci arriva tramite piccione viaggiatore....se volete andare ai loro show con la t-shirt andate QUI.
Aloha Snafu,
sicuramente saprai che la miglior punkrock band austriaca ( dopo i Mugwumps ) questo weekend ha tre date in Italia. L' ultima volta che hanno tentato di suonare dalle mie parti gli hanno boicottato il concerto staccandogli la corrente.
Domenica 25 ( ultima data ) suonano in Circolo Mesa di Montecchio ( Vi ) insieme a quei marpioni dei Riccobellis; siamo abbastanza fiduciosi di riuscire a farli suonare questa volta.
Comunque di seguito elenco le tre date del minitour tramite link FB:
Fri 23 Jan @ Il Gnotul, Agriturismo Là di Morson, Camino al Tagliamento, Udine (IT)
https://www.facebook.com/events/1524720987794302/
Sat 24 Jan @ Rockin' Bar, Cesena (IT)
https://www.facebook.com/events/701110273339625/
Sun 25 Jan @ Montecio Coolkids, Circolo Mesa, Montecchio Maggiore, Vicenza (IT)
https://www.facebook.com/events/844037488967872/
Aloha Snafu,
sicuramente saprai che la miglior punkrock band austriaca ( dopo i Mugwumps ) questo weekend ha tre date in Italia. L' ultima volta che hanno tentato di suonare dalle mie parti gli hanno boicottato il concerto staccandogli la corrente.
Domenica 25 ( ultima data ) suonano in Circolo Mesa di Montecchio ( Vi ) insieme a quei marpioni dei Riccobellis; siamo abbastanza fiduciosi di riuscire a farli suonare questa volta.
Comunque di seguito elenco le tre date del minitour tramite link FB:
Fri 23 Jan @ Il Gnotul, Agriturismo Là di Morson, Camino al Tagliamento, Udine (IT)
https://www.facebook.com/events/1524720987794302/
Sat 24 Jan @ Rockin' Bar, Cesena (IT)
https://www.facebook.com/events/701110273339625/
Sun 25 Jan @ Montecio Coolkids, Circolo Mesa, Montecchio Maggiore, Vicenza (IT)
https://www.facebook.com/events/844037488967872/
martedì 20 gennaio 2015
REAL BEAUTIES - s/t
Gusville Dischi - 2014 |
Tiziano, un soldato fidato, mi scrive per darmi 2 notizie...una buona e una cattiva.
Quella cattiva è che i Mendoza si sono sciolti e hanno lasciato incompiuto un concept album sul Vietnam. Quella buona è che lui si è chiuso nuovamente in cameretta con il suo Audacity e ha cagato fuori un mini EP di 3 pezzi indie-pop.....tiro un sospiro di sollievo.
Tempo 4 giorni e il dischetto mi arriva a casa (manco Amazon)...noto subito il layout curato e minimale tipico dei lavori dei Mendoza....inizio a sognare.
Il giorno dopo metto il disco in macchina...non faccio in tempo ad arrivare al primo semaforo che è tutto già finito....troppo corto persino per uno come me. Questi tre pezzi sono fenomenali...un mix fra i Mendoza, il pop punk più pop, i Beatles e l'indie pop di 10 anni fa riletto in chiave hipster di oggi....e non ultimo l'EP di Miracle Man (davvero troppo tempo fa....).
Sinceramente, e ammetto di essere ben poco oggettivo, mi sono totalmente innamorato del progetto sotto ogni aspetto...il fatto di poter fare canzoni così belle in cameretta e di farle girare con così tanta cura e senza pretesa alcuna mi emoziona e mi colpisce...mi sento addirittura ispirato per progetti futuri (in un periodo di aridità generale personale).
Penso di essere stato fin troppo buono quindi vedo di chiuderla qui (ne va della mia reputazione)....recensire 3 pezzi è inutile dopotutto...andate a scaricarli e rifatevi le orecchie con queste fantastiche atmosfere "lo-fi pop".
Soldatino Tiziano ti ho eletto membro onorario della mia Caserma....continua così!
Quella cattiva è che i Mendoza si sono sciolti e hanno lasciato incompiuto un concept album sul Vietnam. Quella buona è che lui si è chiuso nuovamente in cameretta con il suo Audacity e ha cagato fuori un mini EP di 3 pezzi indie-pop.....tiro un sospiro di sollievo.
Tempo 4 giorni e il dischetto mi arriva a casa (manco Amazon)...noto subito il layout curato e minimale tipico dei lavori dei Mendoza....inizio a sognare.
Il giorno dopo metto il disco in macchina...non faccio in tempo ad arrivare al primo semaforo che è tutto già finito....troppo corto persino per uno come me. Questi tre pezzi sono fenomenali...un mix fra i Mendoza, il pop punk più pop, i Beatles e l'indie pop di 10 anni fa riletto in chiave hipster di oggi....e non ultimo l'EP di Miracle Man (davvero troppo tempo fa....).
Sinceramente, e ammetto di essere ben poco oggettivo, mi sono totalmente innamorato del progetto sotto ogni aspetto...il fatto di poter fare canzoni così belle in cameretta e di farle girare con così tanta cura e senza pretesa alcuna mi emoziona e mi colpisce...mi sento addirittura ispirato per progetti futuri (in un periodo di aridità generale personale).
Penso di essere stato fin troppo buono quindi vedo di chiuderla qui (ne va della mia reputazione)....recensire 3 pezzi è inutile dopotutto...andate a scaricarli e rifatevi le orecchie con queste fantastiche atmosfere "lo-fi pop".
Soldatino Tiziano ti ho eletto membro onorario della mia Caserma....continua così!
lunedì 19 gennaio 2015
SNAFU 2.0: Vallanzaska @ Circolo Mariano Comense
Con un ritardo alquanto imbarazzante pubblichiamo questo 2.0 del buon vecchio Tommy 27....lui ci scuserà ma con tutti questi terroristi libici in giro abbiamo avuto del gran lavoro da fare. Ora è tutto vostro per concludere alla grande questo lunedì di lavoro!
Dopo almeno 10 anni che non li vedo dal vivo mi capita di sentire per due volte nel giro di pochi mesi i Vallanzaska : me li trovo nel paesino siculo dove sono al mare quest'estate e poi me li ritrovo ieri a due passi da casa.
Devo dire che non ho mai ascoltato con attenzione questa ska-band, anzi, li ho sempre un pò ignorati, ma se uno ha la mia età non può non averli visti almeno un paio di volte.
Il concerto: locale strapieno di ragazzini: immaginavo i ragazzini ma non immaginavo questo mega-pienone. Prova piacevole: loro sanno suonare, hanno un paio di fiati e il cantante è un grande, simpatico ma non rompe il cazzo; se suonano da una ventina d'anni un motivo sicuramente c'è.
La scaletta a occhio è quella di questa estate con gli unici due pezzi che conosco in capo e coda (spaghetti ska e l'ovvia cheope). I testi in italiano mi fan intuire che tutti i testi hanno l'ironia che il cantante mostra avere a iosa con battutine taglienti ("abbiam finito, per 5 euro e un ciopito cazzo volete di più")
Il pubblico apprezza e balla, io pure: bella serata, se passano vicino a voi fateci un salto, senza pretese ...
Dopo almeno 10 anni che non li vedo dal vivo mi capita di sentire per due volte nel giro di pochi mesi i Vallanzaska : me li trovo nel paesino siculo dove sono al mare quest'estate e poi me li ritrovo ieri a due passi da casa.
Devo dire che non ho mai ascoltato con attenzione questa ska-band, anzi, li ho sempre un pò ignorati, ma se uno ha la mia età non può non averli visti almeno un paio di volte.
Il concerto: locale strapieno di ragazzini: immaginavo i ragazzini ma non immaginavo questo mega-pienone. Prova piacevole: loro sanno suonare, hanno un paio di fiati e il cantante è un grande, simpatico ma non rompe il cazzo; se suonano da una ventina d'anni un motivo sicuramente c'è.
La scaletta a occhio è quella di questa estate con gli unici due pezzi che conosco in capo e coda (spaghetti ska e l'ovvia cheope). I testi in italiano mi fan intuire che tutti i testi hanno l'ironia che il cantante mostra avere a iosa con battutine taglienti ("abbiam finito, per 5 euro e un ciopito cazzo volete di più")
Il pubblico apprezza e balla, io pure: bella serata, se passano vicino a voi fateci un salto, senza pretese ...
27tommy
domenica 18 gennaio 2015
Live Report: Punkreas Paranoia Domestica Tour @ Leoncavallo (Milano)
Stasera ci sono Punkreas al Leoncavallo... Non c'è nulla di invitante in questa frase.
I Punkreas suonano solo i primi 3 album, c'è Sebi Rozer e i Gerson sono di apertura... ok mi avete convinto!
Entro verso le 22e45 dopo un fila degna di nota... Cazzo il Leo non è cambiato di una virgola: non so se sia un bene o un male, a voi la sentenza. Fatto sta che c'è già un macello di gente è fuori la fila continua a formarsi. Fa un freddo porco e mi sento vecchio...
Alle 23e30 i Gerson sono sul palco. Fanno un bel set ma sono molto penalizzati dai suoni orribili che rimbombano nell'enorme stanza ancora piena a metà. Il pubblico reagisce bene e i milanesi portano il risultato a casa.
A mezzanotte e mezza i Punkreas sono sul palco: i suoni un po' migliorano ma restano impastati. I 5 di San Lorenzo di Parabiago (ci hanno tenuto a specificarlo appena saliti sul palco) sono in forma e sfornano un concerto sopra le mie aspettative. Scaletta di pregio e sul bis Sebi Derozer li raggiunge per il prevedibile binomio Alla Nostra Età/Branca Day. Chiusura con Acqua Boario, La Canzone del Bosco, Il Vicino e Occhi Puntati. Quando il concerto finisce sono le 2 passate e puzziamo come se avessimo affrontato la sfida di Nudi e Crudi su DMax.... Ciao ciao Leonka! Ci rivediamo tra 6 o 7 anni!
giovedì 15 gennaio 2015
Dear Dust - Lights to Avoid
Il privilegio di essere un soldato, sta nel fatto che i civili ti mandino in anteprima i loro dischi e stavolta il pacco bomba me lo spediscono i Dear Dust.
Lights to Avoid è il loro nuovo EP che uscirà ufficialmente il 24 gennaio per Lonely Raven Rec. , NoReason Rec. e la tedesca No Panic! Rec. con una festa che si terrà a Roma all'Alvarado Street.
Già il 23 dicembre abbiamo però potuto assaggiarne una fettina grazie al singolo Since My Shadow Became Warm, stampato in sole 50 copie e accompagnato da un video veramente di qualità.
Credo si sia capito che sono un fan e questo Lights to Avoid ha confermato quello che pensavo fin dal primo disco Demons to Hunt.
I Dear Dust sono dei musicisti con la "m" maiuscola, che nel punk rock sembra quasi una brutta parola, ma questo disco ne è la prova perchè è impeccabile a livello ritmico e compositivo. Ogni membro del power trio in questione si è fatto le ossa militando per anni in innumerevoli band punk rock romane, non stiamo certo parlando di novellini.
Sette brani dunque per questo EP, nel quale a mio parere spicca il singolone citato prima e la quarta traccia In Ruins, senza togliere nulla agli altri pezzi si intende.
Basso prepotente e distorto, batteria al limite della precisione maniacale, voce melodica calda e profonda ma che quando si incazza si incazza sul serio!
L'artwork è ben curato e mantiene lo stile del disco precedente, coerenza innanzitutto.
Se siete di quelli che aspettano i paragoni con altri gruppi, beh siete cascati male, giocate voi al giochino delle somiglianze, a me i Dear Dust piacciono perchè sono semplicemente loro, con mille sfumature e influenze date da anni di esperienza.
Pollice mega su...cari amici impolverati, mi vedrete sotto al palco al release party mentre sbaglierò il momento del battito della mani!
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sabato 10 gennaio 2015
American Sniper - film
Nella mia piccola collezione di libri a tema militare manca ancora l'autobiografia del defunto Chris Kyle, ovvero il cecchino più letale nella storia degli Stati Uniti (in compenso ho comprato quella di Carlos Hathcock). Quindi, armato di tanta aspettativa, mi fiondo al cinema per vedere cosa ha combinato il cowboy Clint con la vita di questo eroe dei Navy SEAL.
I primi 30 minuti sembrano Top Gun in fast forward, con tanto di scena al bar con Kyle intento a provolare con quella che sarà la sua futura moglie....ci manca solo Goose che suona "Great Balls of fire" e siamo a posto.
Per carità Clint...capisco che devi partire dall'inizio a raccontare la storia, ma cerca di farlo con più stile....il momento del matrimonio in cui i SEAL ricevono la chiamata di deployment in Iraq è davvero imbarazzante: ci sono questi omoni vestiti in smoking che si aprono la giacca e si fanno vedere l'un l'altro la spilla dei SEAL sulla camicia....cioè dai, nemmeno la Justice League farebbe una cosa del genere al matrimonio di Flash. Clint...Clint....se volevi rendere l'attaccamento al dovere di questi ragazzi (giustamente), potevi farlo in modo meno pacchiano.
Dopo questa falsa partenza il film si riprende ed entra nel vivo delle operazioni di guerra di Chris e dei suoi compagni. Si sussegue quindi un giusto mix fra azione e psicologia..da un lato l'incredibile lavoro del cecchino Leggenda, dall'altro lato il marito che torna a casa ed inizia a rivelare i primi sintomi di PTSD.
Non male come vengono resi i momenti pre-sparo (o pre-uccisioni)...tensione a mille e conati di vomito quando si rischia di dover sparare a donne e bambini, un pò meno bene i momenti di bonifica delle varie case, un pò troppo spompi e freddini.
Altra scena inutile...quando Kyle decide di scendere dai tetti e dare una mano ai Marines che entrano casa per casa...."mò vi insegno io qualche trucco" dice...poi si tira una manata in testa (segno di buttare giu la porta), entra e fa il suo dovere....e quindi? Nel senso, Clint....se sprechi 2 minuti di inquadratura su uno che dice "e mò vi insegno io" tutti si aspettano che questo entri e faccia qualcosa di particolare....se invece alla fine fa semplicemente il suo lavoro mi chiedo il reale bisogno narrativo di una scena così.
Sono cazzate? Mica tanto....sono questi momenti che spompano un film carico di significato, di conflitti interiori e cruda realtà militare.
Alla fin fine il film fa il suo dovere: consegna alla massa la storia di una leggenda americana che ha dedicato la sua vita a combattere una di quelle guerre in cui il bene ed il male si mischiano e si alternano fra i due schieramenti.
Nonstante questo, visto da un punto di vista prettamente cinematografico, "American Sniper" viaggia sul confine fra noia mortale e narcolessia, non ai livelli del tremendo "Codename Geronimo", ma abbondantemente al di sotto di "Act of Valor" (altro omaggio al lavoro dei Navy SEAL).
In questi casi penso che nulla possa battere un buon libro.
I primi 30 minuti sembrano Top Gun in fast forward, con tanto di scena al bar con Kyle intento a provolare con quella che sarà la sua futura moglie....ci manca solo Goose che suona "Great Balls of fire" e siamo a posto.
Per carità Clint...capisco che devi partire dall'inizio a raccontare la storia, ma cerca di farlo con più stile....il momento del matrimonio in cui i SEAL ricevono la chiamata di deployment in Iraq è davvero imbarazzante: ci sono questi omoni vestiti in smoking che si aprono la giacca e si fanno vedere l'un l'altro la spilla dei SEAL sulla camicia....cioè dai, nemmeno la Justice League farebbe una cosa del genere al matrimonio di Flash. Clint...Clint....se volevi rendere l'attaccamento al dovere di questi ragazzi (giustamente), potevi farlo in modo meno pacchiano.
Dopo questa falsa partenza il film si riprende ed entra nel vivo delle operazioni di guerra di Chris e dei suoi compagni. Si sussegue quindi un giusto mix fra azione e psicologia..da un lato l'incredibile lavoro del cecchino Leggenda, dall'altro lato il marito che torna a casa ed inizia a rivelare i primi sintomi di PTSD.
Non male come vengono resi i momenti pre-sparo (o pre-uccisioni)...tensione a mille e conati di vomito quando si rischia di dover sparare a donne e bambini, un pò meno bene i momenti di bonifica delle varie case, un pò troppo spompi e freddini.
Altra scena inutile...quando Kyle decide di scendere dai tetti e dare una mano ai Marines che entrano casa per casa...."mò vi insegno io qualche trucco" dice...poi si tira una manata in testa (segno di buttare giu la porta), entra e fa il suo dovere....e quindi? Nel senso, Clint....se sprechi 2 minuti di inquadratura su uno che dice "e mò vi insegno io" tutti si aspettano che questo entri e faccia qualcosa di particolare....se invece alla fine fa semplicemente il suo lavoro mi chiedo il reale bisogno narrativo di una scena così.
Sono cazzate? Mica tanto....sono questi momenti che spompano un film carico di significato, di conflitti interiori e cruda realtà militare.
Alla fin fine il film fa il suo dovere: consegna alla massa la storia di una leggenda americana che ha dedicato la sua vita a combattere una di quelle guerre in cui il bene ed il male si mischiano e si alternano fra i due schieramenti.
Nonstante questo, visto da un punto di vista prettamente cinematografico, "American Sniper" viaggia sul confine fra noia mortale e narcolessia, non ai livelli del tremendo "Codename Geronimo", ma abbondantemente al di sotto di "Act of Valor" (altro omaggio al lavoro dei Navy SEAL).
In questi casi penso che nulla possa battere un buon libro.
One Chord Wonder - Novità 2015
La One Chord Wonder non sta ferma un minuto e in questo gennaio 2015 sforna due uscite da urlo (una sicuramente, l'altra giudicate voi dai....).
Esce in LP il nuovo (e ultimo?) disco dei Drawing Dead che potete ascoltare qui!
L'edizione in vinile è coprodotta da OCW e Rufus Record (Spagna) mentre l'edizione in CD è coprodotta dalla Monkey Rite assieme alla Commando Records, entrambe etichette Italiane!
Tra l'altro è stata stampata anche la versione in CD del primo disco!
Potete trovare il tutto contattando le suddette etichette, andando ai concerti oppure a breve su Striped Music.
Esce in LP il nuovo (e ultimo?) disco dei Drawing Dead che potete ascoltare qui!
L'edizione in vinile è coprodotta da OCW e Rufus Record (Spagna) mentre l'edizione in CD è coprodotta dalla Monkey Rite assieme alla Commando Records, entrambe etichette Italiane!
Tra l'altro è stata stampata anche la versione in CD del primo disco!
Potete trovare il tutto contattando le suddette etichette, andando ai concerti oppure a breve su Striped Music.
La seconda uscita invece, quella da urlo, è un 7" dei Senzabenza che sono gli Dei del punkrock italiano di ieri, oggi e domani....e se non li hai mai ascoltati sei solo un poverino senza cultura.
I pezzi, ovviamente ultra-fighi, sono stati registrati al New Mood Recording Studio di quel vaccone di Freddy K. che tra l'altro recentemente ha pure fatto uscire un video natalizio con i suoi Bookhouse Boys. Il risultato è garantito.
I pezzi, ovviamente ultra-fighi, sono stati registrati al New Mood Recording Studio di quel vaccone di Freddy K. che tra l'altro recentemente ha pure fatto uscire un video natalizio con i suoi Bookhouse Boys. Il risultato è garantito.
Per finire, il prossimo weekend ci sarà un mega party targato OCW a Piacenza!
mercoledì 7 gennaio 2015
Bullet - Storm Of Blades
Nuclear Blast Records - 2014 |
Nati in Svezia nel 2003, i Bullet hanno sfornato quattro album prima di "Storm Of Blades", uscito qualche mese fa.
Sono stati spesso descritti come un incrocio tra gli AC/DC e gli Accept, anche per la somiglianza del cantato alto e abrasivo di Hofer con quello di Udo Dirkschneider. Questa formula hard n' heavy cominciava però a risultare stantia nel precedente lavoro e la band si è rigenerata virando verso un sound NWOBHM in puro stile Judas Priest.
I pezzi scorrono serrati, con alcuni momenti particolarmente brillanti, come la micidiale Hammer Down, la cavalcata di Riding High o la scatenata Run With The Hunted. Ma si fa apprezzare anche il singolare e cupo mid-tempo This One's For You.
La mancanza di originalità è talmente genuina che gliela si perdona. Non c'è proprio interesse a inventare qualcosa di nuovo, l'unico obiettivo è divertirsi suonando la musica che gli piace, senza prendersi troppo sul serio, come dimostra loro vena autoironica ben visibile nei video sgangherati, spesso giocati sul grottesco physique du role del corpulento cantante Hel Hofer.
Ma quando si tratta della musica non lasciatevi ingannare: i Bullet sono assai bravi e capaci. Quando sono passati da Milano qualche mese fa, ci hanno regalato un concerto grandioso, sfoggiando una potenza e una precisione impressionanti. Una vera tempesta di lame.
La mancanza di originalità è talmente genuina che gliela si perdona. Non c'è proprio interesse a inventare qualcosa di nuovo, l'unico obiettivo è divertirsi suonando la musica che gli piace, senza prendersi troppo sul serio, come dimostra loro vena autoironica ben visibile nei video sgangherati, spesso giocati sul grottesco physique du role del corpulento cantante Hel Hofer.
Ma quando si tratta della musica non lasciatevi ingannare: i Bullet sono assai bravi e capaci. Quando sono passati da Milano qualche mese fa, ci hanno regalato un concerto grandioso, sfoggiando una potenza e una precisione impressionanti. Una vera tempesta di lame.
Rimasugli del 2014....nel 2015 saremo migliori
Punizione per i soldatini della Caserma |
Ok nel 2014 siamo stati bravi soldatini, ma non abbastanza....abbiamo lasciato molte cose in sospeso (principalmente io, il capo della baracca insomma) e ci scusiamo con le band che ci hanno contattato...ma dopotutto non vi abbiamo mai promesso nulla e siamo sempre stati molto chiari.
Tuttavia per farci perdonare pubblichiamo ora una buona parte di quello che abbiamo lasciato per strada....take it!
Nuovo album degli Svizzeri Bitch Queens per tutti gli amanti del death punk! Ne avevamo già parlato postandovi un video niente male.
Addirittura nel 2013 gli spezzini Evolution so Far mi avevano chiesto di recensire il loro disco. Non ce l'ho mai fatta ed ammetto che in parte è dovuto al fatto che il disco lo trovo un pò agghiacciante.
Fanno una cosa italiana che potrebbe vagamente somigliare ai CCCP (per un paio di secondi) ma per tutto il resto del tempo sembra qualcosa d'altro che sinceramente non saprei descrivere. Se siete coraggiosi provate a dargli una chance.
Gli HAKME da Milano mi contattano ad inizio 2014 per il loro ep autoprodotto. Purtroppo anche in questo caso non ce la faccio....hanno fatto una canzone che si chiama "Equitalia" e io proprio non ce la faccio. Scusate.
I lodigiani Sons of Lakes Park ci mandano nel settembre 2014 questo video dal tema "militaresco".....fondamentalmente girato durante una guerra di paintball....la cosa me li fa stare simpatici, ma poi mi dimentico totalmente del loro EP.
Il sound è giovane....una specie di SUM 41 da quattro soldi e fuori tempo massimo, tuttavia ho sentito di peggio, semplicemente la cosa non spicca, non sorprende e non lascia molto....a parte la guerra di paintball. Sembrano comunque più bravi di quello che vogliono far credere con il loro EP.
Infine i Precariato Armato dall'Abruzzo che nel Maggio del 2014 mi mandavano semplicemente un paio di loro video e mi chiedevano un parere a riguardo...li potete vedere qui e qui. Dato che non considero il mio parere così fondamentale mi sono dimenticato di darglielo.
I ragazzi fanno HC in puro stile anni 80...non per nulla un video è una cover dei 5° Braccio (i miei preferiti degli anni del Virus tra l'altro). Se i Sons of Lakes Park erano fuori tempo massimo qui siamo proprio fuori dallo spazio e dal tempo, in un'altra dimensione.
L'idea di un progetto HC old school comunque mi piace molto, quindi mi sento di incoraggiarli dall'alto di sto gran cazzo.
Tuttavia per farci perdonare pubblichiamo ora una buona parte di quello che abbiamo lasciato per strada....take it!
Nuovo album degli Svizzeri Bitch Queens per tutti gli amanti del death punk! Ne avevamo già parlato postandovi un video niente male.
Addirittura nel 2013 gli spezzini Evolution so Far mi avevano chiesto di recensire il loro disco. Non ce l'ho mai fatta ed ammetto che in parte è dovuto al fatto che il disco lo trovo un pò agghiacciante.
Fanno una cosa italiana che potrebbe vagamente somigliare ai CCCP (per un paio di secondi) ma per tutto il resto del tempo sembra qualcosa d'altro che sinceramente non saprei descrivere. Se siete coraggiosi provate a dargli una chance.
Gli HAKME da Milano mi contattano ad inizio 2014 per il loro ep autoprodotto. Purtroppo anche in questo caso non ce la faccio....hanno fatto una canzone che si chiama "Equitalia" e io proprio non ce la faccio. Scusate.
I lodigiani Sons of Lakes Park ci mandano nel settembre 2014 questo video dal tema "militaresco".....fondamentalmente girato durante una guerra di paintball....la cosa me li fa stare simpatici, ma poi mi dimentico totalmente del loro EP.
Il sound è giovane....una specie di SUM 41 da quattro soldi e fuori tempo massimo, tuttavia ho sentito di peggio, semplicemente la cosa non spicca, non sorprende e non lascia molto....a parte la guerra di paintball. Sembrano comunque più bravi di quello che vogliono far credere con il loro EP.
Infine i Precariato Armato dall'Abruzzo che nel Maggio del 2014 mi mandavano semplicemente un paio di loro video e mi chiedevano un parere a riguardo...li potete vedere qui e qui. Dato che non considero il mio parere così fondamentale mi sono dimenticato di darglielo.
I ragazzi fanno HC in puro stile anni 80...non per nulla un video è una cover dei 5° Braccio (i miei preferiti degli anni del Virus tra l'altro). Se i Sons of Lakes Park erano fuori tempo massimo qui siamo proprio fuori dallo spazio e dal tempo, in un'altra dimensione.
L'idea di un progetto HC old school comunque mi piace molto, quindi mi sento di incoraggiarli dall'alto di sto gran cazzo.
martedì 6 gennaio 2015
SNAFU 2.0: Marky Ramone & Wardogs - Torri di Quartesolo
Il buon vecchio Maggiore Lupo si prende una vacanzina dalle flessioni e si reca al concerto del parruccone nazionale (ed internazionale). Noi gli siamo grati per aver voluto condividere con noi la sua esperienza....mi raccomando nel 2015 datti da fare maggiore!
Marky Ramone a caso.... |
Marky Ramone & Wardogs - Torri di Quartesolo, 29/12/2014
I Ramones sono i Ramones, non ci piove. Ma gli ex-membri sopravvissuti che maltrattano le loro canzoni è un' altra. Marky nell' ennesima tournee nel belpaese accompagnato da una cover band trevisana, i Wardogs, mi viene a suonare dietro casa, in un minifestival di beneficenza situato in un palazzetto dello sport. Ingresso a 3 euro, non ho scuse. Ad aprire la serata, tralasciando il primo gruppo che non centrava una mazza e che comunque ho volutamente evitato, ci sono i Kani, hard-rock-metal-punk-glam-band vicentina i quali con la solita carica zozzona ed alcolica esaltano le prime file del palazzetto abbastanza gremito. D' accordo, non suonano propriamente punk ma bisogna dire che spaccano di brutto. Alle 23 si siede dietro le pelli "Er parrucca", come al solito snocciola uno dietro l' altro i brani più noti dei Fast Four senza pause. Scaletta scontata e ovviamente vengono dimenticate quelle che mi piacciono (Strenght To Endure e Love Kills ad esempio). Avevo già constatato in precedenza che l' acustica del posto era scadente di suo, a ciò si aggiunge la complicità gli addetti ai suoni (a detta di molti). Il risultato è che per tre quarti del concerto la chitarra si sente poco, con visibile scazzo del chitarrista. Il cantante ha una voce energica e tiene bene il palco, comunque le movenze non mi ricordano il compianto Joey. Il pubblico è eterogeneo come era logico aspettarsi, alcuni all' epoca avevano visto i Ramones non distante da lì (Dueville, 1987!!!), altri attendono solamente questa "festività comandata" per uscire di casa (....!). Personalmente detesto le cover band ( a parte gli Screeching Wurstel ) e in generale reunion e progetti solisti mi irritano ancora di più; a conti fatti però visto costo entrata, vicinanza alla tana e anche il fatto che su 3 birre proposte almeno 1 fosse bevibile la serata mi ha garbato a sufficienza. E' terminato il 2014 e spero che con esso siano finite tutte le baraccate sul 40esimo dei Ramones, ne ho viste e sentite davvero tante quest' anno e molte volte le persone coinvolte non centravano niente ne' con i Ramones ne' col punk in generale. Passo e chiudo.
I Ramones sono i Ramones, non ci piove. Ma gli ex-membri sopravvissuti che maltrattano le loro canzoni è un' altra. Marky nell' ennesima tournee nel belpaese accompagnato da una cover band trevisana, i Wardogs, mi viene a suonare dietro casa, in un minifestival di beneficenza situato in un palazzetto dello sport. Ingresso a 3 euro, non ho scuse. Ad aprire la serata, tralasciando il primo gruppo che non centrava una mazza e che comunque ho volutamente evitato, ci sono i Kani, hard-rock-metal-punk-glam-band vicentina i quali con la solita carica zozzona ed alcolica esaltano le prime file del palazzetto abbastanza gremito. D' accordo, non suonano propriamente punk ma bisogna dire che spaccano di brutto. Alle 23 si siede dietro le pelli "Er parrucca", come al solito snocciola uno dietro l' altro i brani più noti dei Fast Four senza pause. Scaletta scontata e ovviamente vengono dimenticate quelle che mi piacciono (Strenght To Endure e Love Kills ad esempio). Avevo già constatato in precedenza che l' acustica del posto era scadente di suo, a ciò si aggiunge la complicità gli addetti ai suoni (a detta di molti). Il risultato è che per tre quarti del concerto la chitarra si sente poco, con visibile scazzo del chitarrista. Il cantante ha una voce energica e tiene bene il palco, comunque le movenze non mi ricordano il compianto Joey. Il pubblico è eterogeneo come era logico aspettarsi, alcuni all' epoca avevano visto i Ramones non distante da lì (Dueville, 1987!!!), altri attendono solamente questa "festività comandata" per uscire di casa (....!). Personalmente detesto le cover band ( a parte gli Screeching Wurstel ) e in generale reunion e progetti solisti mi irritano ancora di più; a conti fatti però visto costo entrata, vicinanza alla tana e anche il fatto che su 3 birre proposte almeno 1 fosse bevibile la serata mi ha garbato a sufficienza. E' terminato il 2014 e spero che con esso siano finite tutte le baraccate sul 40esimo dei Ramones, ne ho viste e sentite davvero tante quest' anno e molte volte le persone coinvolte non centravano niente ne' con i Ramones ne' col punk in generale. Passo e chiudo.
Cavaverman - "James Dead" in vendita negli USA
La Unable Records (USA) è stata così pazza da stampare il primo disco dei lombardi Cavaverman che noi avevamo recensito qui.
Ecco il link dal quale acquistare il dischetto: http://www.unablerecords.com/Cavaverman
Nel frattempo i ragazzi hanno anche fatto un videogioco su se stessi in pure stile Arcade:
http://www.brucefilm.it/from_hell.html
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