Il privilegio di essere un soldato, sta nel fatto che i civili ti mandino in anteprima i loro dischi e stavolta il pacco bomba me lo spediscono i Dear Dust.
Lights to Avoid è il loro nuovo EP che uscirà ufficialmente il 24 gennaio per Lonely Raven Rec. , NoReason Rec. e la tedesca No Panic! Rec. con una festa che si terrà a Roma all'Alvarado Street.
Già il 23 dicembre abbiamo però potuto assaggiarne una fettina grazie al singolo Since My Shadow Became Warm, stampato in sole 50 copie e accompagnato da un video veramente di qualità.
Credo si sia capito che sono un fan e questo Lights to Avoid ha confermato quello che pensavo fin dal primo disco Demons to Hunt.
I Dear Dust sono dei musicisti con la "m" maiuscola, che nel punk rock sembra quasi una brutta parola, ma questo disco ne è la prova perchè è impeccabile a livello ritmico e compositivo. Ogni membro del power trio in questione si è fatto le ossa militando per anni in innumerevoli band punk rock romane, non stiamo certo parlando di novellini.
Sette brani dunque per questo EP, nel quale a mio parere spicca il singolone citato prima e la quarta traccia In Ruins, senza togliere nulla agli altri pezzi si intende.
Basso prepotente e distorto, batteria al limite della precisione maniacale, voce melodica calda e profonda ma che quando si incazza si incazza sul serio!
L'artwork è ben curato e mantiene lo stile del disco precedente, coerenza innanzitutto.
Se siete di quelli che aspettano i paragoni con altri gruppi, beh siete cascati male, giocate voi al giochino delle somiglianze, a me i Dear Dust piacciono perchè sono semplicemente loro, con mille sfumature e influenze date da anni di esperienza.
Pollice mega su...cari amici impolverati, mi vedrete sotto al palco al release party mentre sbaglierò il momento del battito della mani!
Paragoni con gli altri gruppi: Alkaline Trio.
RispondiEliminaAl cubo proprio. Sonorità, look (ho visto il video), tematiche, stile vocale (identico a Matt Skiba), pure il logo. Qua siamo quasi al plagio. Tecnicamente sono bravi. Però Jinx (il cantante e chitarrista) nella sua precedente band (Nasty Cats) aveva già preso a modello altri gruppi (Green Day prima e Sum 41 dopo) e anche lì "rubava" il loro stile senza manco re-interpretarlo un minimo. I prossimi sulla lista da plagiare chi sono?
Ora, è vero che il genere non si presta a grandissime innovazioni però un minimo di inventiva in più la prossima volta ragazzi.
Mr. T
Ma certo che sei possono paragonare agli Alkaline Trio, non ho fatto paragoni solo perchè mi sembra una cosa veramente scontata e non amo fare certi tipi di associazioni, preferisco che le persone ascoltino i dischi e ne traggano le proprie conclusioni.
RispondiEliminaPerò plagio e rubare mi sembra esagerato dai, secondo me invece reinterpretano a modo loro le band che ascoltano abitualmente.
Poi lascio ai diretti interessati la parola, queste sono solo mie impressioni Mr.T ;)
Su quanto hai scritto sono d'accordissimo: anche a me non piace per niente quando si vuole a tutti i costi dire che c'è sudditanza da parte delle band italiane nei confronti di quelle straniere.
RispondiEliminaSolo che in questo caso mi è venuto subito spontaneo. Potrei anche sorvolare su (quasi) tutto il resto. Almeno il logo potevano evitarlo: più che una citazione sembra davvero un plagio del logo degli Alkaline Trio.
Poi va bene lo stesso, ribadisco che tecnicamente sono bravi.
Mr. T
Mr. T, le opinioni sono sempre ben gradite, se la pensassimo tutti allo stesso modo sai che noia!
RispondiEliminaBella ;-)
RispondiEliminaMr. T