Hex Ray Gun - foto rubata |
Live report breve e confuso perché è passato qualche giorno, duecento birre e ricordo poco e niente, ma le libere uscite sono così, d'altronde dopo una settimana di duro allenamento e di marce forzate un soldato deve pur divertirsi.
Esco dalla caserma e fa un freddo cane, direzione Strike a Portonaccio (noto quartiere di Roma, famoso per…mmm…per Strike e una via dove passano gli autobus).
Primo gruppo i No Confidence, ne abbiamo parlato bene tempo fa qui e si fanno amare. Sono anni '90, hard core old school di quello bello, niente canottiere e bandana per intenderci. Per sottolineare gli anni '90 coverizzano i Lifetime (grazie!) e i Good Riddance e mi emoziono un bel po', mantenendo sempre un certo contegno da soldato si intende.
Da Napoli arrivano gli Hex Ray Gun e si portano dietro il nuovo 7" split con i Motosega. Belli, veloci, dritti, un po' TBR dei tempi andati ma più genuini. Anche per loro c'era stata una recensione positiva e ora che li ho visti dal vivo devo dire meritatissima. È la serata delle emozioni a quanto pare visto che a un certo punto parte "Mommy's alright, Daddy's alright..." correte a studiare se non sapete il titolo!
La chiusura spetta ai Romani The Majors che propongono due canzoni nuove con la promessa di registrare quanto prima un nuovo disco. Sono pieni di coriandoli e stelle filanti per la gioia dei presenti (un po' meno per quella degli occupanti di Strike!) Il pubblico partecipa calorosamente tra birrette volanti, abbracci e sing along!
Bel venerdì non c'è che dire, peccato per qualche scemo un po' alticcio che a fine serata aveva voglia di prendersi a schiaffi per motivi validissimi tipo "meglio la Roma o meglio la Lazio" che pena.
Me ne torno a casa di notte facendo un pezzo di strada con una affascinante donzella, prima di rientrare in caserma e innamorarmi di nuovo della playmate del mese appesa accanto alla branda.
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