Kevin Prested, autore di PUNK USA, The Rise and Fall of Lookout! Records, si è gettato in un lavoro super impegnativo: ricostruire la storia della Lookout! Records, una tra le più celebri etichette indipendenti americane. Il libro presenta cronologicamente la storia della suddetta etichetta con il contributo delle testimonianze degli addetti ai lavori e dei membri delle bands.
Ovviamente i frequentatori della caserma sanno di cosa stiamo parlando, e in caso contrario li rimando alla pagina di Wikipedia. Diciamo che Kevin si è avventurato in un territorio finora inesplorato, costituito principalmente da voci in giro sul web e da qualche articolo sparso qua e là. La storia della scena punk della East Bay e della Lookout! finora non aveva mai avuto pubblicazioni, resoconti ufficiali o quant'altro...quindi figata! Non che questo libro rappresenti l'ufficialità o la ricostruzione degli eventi nell'assoluta verità, ma è senz'ombra di dubbio un lavoro onesto e rappresenta un titolo interessante per gli appassionati del genere.
Ho finito il libro da poco e devo dire che non è male, è un bel lavoro...ma sarebbe potuto essere mille volte meglio. Partendo dagli aspetti positivi, il libro racconta un sacco di chicche...ma chicche vere! aneddoti da nerd, quelli che piacciono a noi, scazzi vari, aneddoti da tour, sulle canzoni, sui personaggi etc... e copre bene tutto il periodo, partendo dalle prime zine firmate Lookout! fino all'ultimo mitico post su internet firmato Chris Applegreen. La storia della Lookout! è talmente complessa e intricata, tra tutte le band e le varie situazioni che si erano venute a creare, che Kevin se ne è uscito fuori con un resoconto soddisfacente.
Tuttavia, proprio perchè il potenziale era tanto, alcuni punti si potevano sfruttare meglio. La pecca principale è che la maggior parte dei personaggi, chiamiamoli "big", non sono presenti. Su tutti lo stesso Livermore, oppure Ben Weasel (che novità), tutti Green Day o gli Operation Ivy, gli Avail vengono coperti bene ma non c'è traccia di Tim Barry. Insomma, vuoi che abbiano rifiutato o semplicemente non fossero contattabili, la testimonianza di alcune tra le figure più importanti manca...e si sente. La storia viene narrata in ordine cronologico, secondo le uscite della Lookout, scelta logica, ma anche contestabile, in quanto si passa in continuazione da una band all'altra, spezzando la narrazione e creando un'immenso patchwork (abbastanza caotico). Capisco sia un casino ricostruire tutta la storia e le varie uscite, ma magari con capitoli dedicati alle varie band la lettura sarebbe stata più scorrevole.
Nel complesso è comunque un buon libro consigliato agli amanti del genere. Si parla molto di MTX, Screeching Weasel, Queers, Pansy Division, Avail, Groovie Ghoulies etc...tutta roba che a noi in caserma piace.....quindi fate voi!
p.s. L'autore ha raccolto le interviste che per motivi di spazio non sono finite nel libro su questo blog interessante, check it out!
Tuttavia, proprio perchè il potenziale era tanto, alcuni punti si potevano sfruttare meglio. La pecca principale è che la maggior parte dei personaggi, chiamiamoli "big", non sono presenti. Su tutti lo stesso Livermore, oppure Ben Weasel (che novità), tutti Green Day o gli Operation Ivy, gli Avail vengono coperti bene ma non c'è traccia di Tim Barry. Insomma, vuoi che abbiano rifiutato o semplicemente non fossero contattabili, la testimonianza di alcune tra le figure più importanti manca...e si sente. La storia viene narrata in ordine cronologico, secondo le uscite della Lookout, scelta logica, ma anche contestabile, in quanto si passa in continuazione da una band all'altra, spezzando la narrazione e creando un'immenso patchwork (abbastanza caotico). Capisco sia un casino ricostruire tutta la storia e le varie uscite, ma magari con capitoli dedicati alle varie band la lettura sarebbe stata più scorrevole.
Nel complesso è comunque un buon libro consigliato agli amanti del genere. Si parla molto di MTX, Screeching Weasel, Queers, Pansy Division, Avail, Groovie Ghoulies etc...tutta roba che a noi in caserma piace.....quindi fate voi!
p.s. L'autore ha raccolto le interviste che per motivi di spazio non sono finite nel libro su questo blog interessante, check it out!
How it all began...
No, non è vero. A voi piacciono gli Slipknot.
RispondiEliminaLarry Livermore