Che siate tra gli amanti di Halloween o tra i suoi detrattori, potete in ogni caso approfittarne per ripercorrere un rapporto che dura da più di 40 anni: quello tra rock e horror, dalla paura all'occultismo.
Fra le decine di canzoni possibili ne ho scelte dieci, voi diteci le vostre.
Beatles - Helter Skelter, 1968
Anche se la sua fama sinistra è legata principalmente al fascino che il pezzo esercitò su Charles Manson, il suo sound pre-metal deve aver turbato parecchi ascoltatori dell'epoca. Nelle grida roche di McCartney c'era una ferocia che annunciava la fine dell'era dell'amore.
Gli Stones non erano da meno. Le parole seducenti e al tempo stesso efferate che Mick Jagger fa pronunciare al suo Diavolo sono rese più inquietanti dal rock allegro e rilassato che le accompagna. Il fascino del male racchiuso in 6 minuti.
I Sabbath sapevano vedere l'orrore non solo nei film o nei libri, ma anche nel mondo che li circondava: dall'incubo della guerra nucleare di Electric Funeral alla spirale infernale dell'eroina di cui si parla qui.
Malgrado il loro prog rock tinto di folk e jazz non suoni particolarmente spaventoso, i riferimenti occulti dell'album "Sacrifice" erano molto precisi, visto che la band si era avvalsa della consulenza del famigerato mago Wicca Alex Sanders.
La cupa inquietudine che fa da costante nella discografia della band trova uno dei suoi momenti più grandi e terribili nella lunga e inquietante title-track di "Death Walks Behind You". Non era scena: il tastierista e leader Vincent Crane, dopo anni di lotta con un grave disturbo bipolare, si uccise il giorno di San Valentino del 1989.
"Welcome To My Nightmare", il concept album che consacra Alice Cooper come re dello shock rock, vanta la partecipazione del leggendario attore horror Vincent Price in questo pezzo.
Misfits - Halloween, 1980
All'epoca gli inventori dell'horror punk non si limitavano solo alla loro ossessione per i B-movie: nel 1982 la band venne arrestata a New Orleans mentre cercava di trovare la tomba della sacerdotessa voodoo Marie Laveau.
Il primo album solista del genio spezzato dei 13th Floor Elevators era colmo di mostri, dai vampiri agli zombie ai fantasmi, ma il suo canto tradiva che i mostri lui li vedeva davvero, partoriti dalla sua mente sconvolta.
Malgrado le accuse di satanismo in questo caso fossero assolutamente infondate, la canzone in effetti è diventata lo stereotipo dell'immaginario satanico del metal, oltre che un grande classico del genere. "666, the one for you and me"
Ghost - Monstrance Clock, 2013
Una band di uomini incappucciati, guidata da un Papa col volto da scheletro, che celebra l'Anticristo con un teatrale inno di metal melodico. Raffinato orrore d'alto livello per il nuovo millennio.