Kurt Baker arriva da Portland, nel Maine, città il cui motto è "Have a good time all the time".
Kurt sembra averlo preso alla lettera, visto che dal 2002, anno in cui ha formato i Leftovers, non ha mai smesso di produrre album con quel suo caratteristico suono ultra-catchy.
Melodie che si ispirano ai Beach Boys e ai Beatles, ovviamente, ma accompagnate da chitarre talmente energetiche da farlo diventare uno dei song-writer preferiti da Larry Livermore (fondatore della Lookout Records, l'etichetta che ha lanciato i Green Day) e Ben Weasel degli Screeching Weasel.
Dopo l'uscita, nel 2009, di "Eager to Please", disco che gli ha fatto guardagnare la fama in tutto il mondo grazie a concerti intensissimi, Kurt Baker ha deciso di concentrarsi e puntare tutto sul suo progetto solista e sta raccogliendo consensi unanimi ovunque, non ultimo quello di Little Steven Van Zandt (leggendario chitarrista di Bruce Springsteen e della E-Street Band) che lo ha inserito tra i suoi nuovi musicisti preferiti e ha selezionati ben due canzoni come "Coolest song in the world".
Torna in Italia per una manciata di show in acustico, chitarra e voce, per riproporre i suoi migliori pezzi da solista e nei Leftovers
ecco le tre date
18/02 THU - Devil's Den - Salsomaggiore Terme (PR)
19/02 FRI - Agriturismo Là di Morson - Camino al Tagliamento (UD)
20/02 SAT - Valverde - Forlì
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