Honor Is All We Know è l'ottavo album in studio dei Rancid. E' un disco arrivato un po' di sorpresa...si sapeva che c'era qualcosa in cantiere, ma nessuno si aspettava che tutto partisse da tre pezzi (fighi) e un video presentati un po' dal nulla.
Gradita preview, bella sorpresa e grande operazione di marketing; infatti prima che l'album uscisse effettivamente in copia fisica, tutti lo avevamo già ascoltato, tra pezzi in pre-listen e video su video.
Sono 14 le tracce di Honor Is All We Know per una durata di circa 30 minuti. Bella differenza con il precedente Let The Dominoes Fall (doppio cd di non so quanti minuti), che oltre alla lunghezza eccessiva, aveva messo sul campo pezzi non entusiasmanti (con poche eccezioni). Invece questa volta sono le canzoni a fare la differenza, e chi dice che si tratta brani mediocri che potevano essere scritti da qualsiasi band sbaglia di grosso. Già nelle tre tracce da cui era partito tutto (Collision Course, Honor Is All We Know e Evil's My Friend) si aveva un chiaro spaccato dell'album. Un pezzo che strizza l'occhio verso lo street punk, un brano punk rock classico, e infine l'immancabile pezzo in levare. Insomma la storia dei Rancid. Honor Is All We Know è un'album che coniuga alla perfezione tutte le sfaccettature della band di Berkeley; non è nè troppo questo, nè troppo quello, rappresenta la giusta proporzione...ed è per questo (e per i bei pezzi) che è un lavoro molto ben riuscito.
Back Where I Belong è il classico brano da apertura, con il bridge con la chitarrina pulita da pelle d'oca. Poi i brani già citati che spaccano, e tante altre belle canzoni: Power Inside, Diabolical etc...In the Streets sembra venire direttamente da ...And Out Come The Wolves... , ascoltando Already Dead sembra di essere in un film western, e Everybody's Sufferin classico levare con l'organetto. Insomma gran bel lavoro e consigliato a tutti.
Cari Rancid...vi siete impegnati a fare un bell'album...ora bisogna impegnarsi anche a fare un bel tour.
Back Where I Belong è il classico brano da apertura, con il bridge con la chitarrina pulita da pelle d'oca. Poi i brani già citati che spaccano, e tante altre belle canzoni: Power Inside, Diabolical etc...In the Streets sembra venire direttamente da ...And Out Come The Wolves... , ascoltando Already Dead sembra di essere in un film western, e Everybody's Sufferin classico levare con l'organetto. Insomma gran bel lavoro e consigliato a tutti.
Cari Rancid...vi siete impegnati a fare un bell'album...ora bisogna impegnarsi anche a fare un bel tour.
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