Monster Zero - 2014 |
Ho visto questo trio al FOA BOCCACCIO di Monza...era Halloween del 2007 e di spalla c'erano i Gluesniffers ed i Kildaddies che a quei tempi sembravano lanciati verso il successo ed invece qualcosa nel lancio deve proprio essere andato storto.
Ovviamente alla serata non c'era un cazzo di nessuno.....erano i tempi in cui al posto della OCW si parlava della San Martin, Speciani mangiava Sushi sui Navigli e sul forum di Bam c'erano VOM e Peter Parkinson che giocavano a chi era più cattivo con Mendez e gli Apers. Ora che i tempi sono maturati guardo con allegria a quella terribile serata.....ora sono io a mangiare sushi sui Navigli mentre Speciani pur di vendere qualche CD è stato "visto comprando" una licenza da venditore ambulante per i mercatini natalizi di Osio Sopra.
Highlights della serata:
- barbone local che prende a calci l'aria
- Fra TGS ubriaco fradicio che cerca di vomitare in un sacchetto della spesa senza riuscirci
- la Aly (in versione **isgoodenough**) che compra al banchetto l'orologio da parete dei Griswalds
- Lollo Ramone che a fine serata dice "hey, ma ora tocca ai Derozer vero?"
Dopo 7 anni il trio londinese si fa produrre il disco da Kevin Aper e io già penso ad un sound mega patinato ed iper pop-punk...già me li vedo suonare al Blue Rose ad una IBR Night con di spalla TGS, Nuts e Mega...insomma non mi aspetto nulla di nuovo ed elettrizzante.
Il primo pezzo strumentale sembra una B-side dei Tough (e le aspettative continuano ad impennarsi verso il basso), ma poi ecco il miracolo.....partono altri 13 pezzi registrati con la macchina delle scoregge, veloci, grezzissimi, ignoranti, ma soprattutto melodici. I ragazzi si sono mantenuti fedeli al loro sound e questa cosa me li fa apprezzare tantissimo.
Oggettivamente il disco fa proprio cagare a manetta...ma soggettivamente parlando questo è proprio il caso in cui "far cagare è ok"...pezzi come "Do the zit", "I don't wanna go to the hospital" e "Heard the sound of my brain melting" sono di una tenerezza ed ingenuità immonda, così genuina che ti svolta la giornata e ti fa iniziare il campo invernale con l'adrenalina a mille.
Non penso che ascolterò mai più questo disco in vita mia, ma nonostante questo ve lo consiglio assolutamente....dura tipo 15 minuti di cui 8 cantati in una tonalità differente da quella degli strumenti, ma sono proprio dettagli come questo a renderlo degno del vostro tempo. Fatevi un regalo e compratevelo.
Ovviamente alla serata non c'era un cazzo di nessuno.....erano i tempi in cui al posto della OCW si parlava della San Martin, Speciani mangiava Sushi sui Navigli e sul forum di Bam c'erano VOM e Peter Parkinson che giocavano a chi era più cattivo con Mendez e gli Apers. Ora che i tempi sono maturati guardo con allegria a quella terribile serata.....ora sono io a mangiare sushi sui Navigli mentre Speciani pur di vendere qualche CD è stato "visto comprando" una licenza da venditore ambulante per i mercatini natalizi di Osio Sopra.
Highlights della serata:
- barbone local che prende a calci l'aria
- Fra TGS ubriaco fradicio che cerca di vomitare in un sacchetto della spesa senza riuscirci
- la Aly (in versione **isgoodenough**) che compra al banchetto l'orologio da parete dei Griswalds
- Lollo Ramone che a fine serata dice "hey, ma ora tocca ai Derozer vero?"
Dopo 7 anni il trio londinese si fa produrre il disco da Kevin Aper e io già penso ad un sound mega patinato ed iper pop-punk...già me li vedo suonare al Blue Rose ad una IBR Night con di spalla TGS, Nuts e Mega...insomma non mi aspetto nulla di nuovo ed elettrizzante.
Il primo pezzo strumentale sembra una B-side dei Tough (e le aspettative continuano ad impennarsi verso il basso), ma poi ecco il miracolo.....partono altri 13 pezzi registrati con la macchina delle scoregge, veloci, grezzissimi, ignoranti, ma soprattutto melodici. I ragazzi si sono mantenuti fedeli al loro sound e questa cosa me li fa apprezzare tantissimo.
Oggettivamente il disco fa proprio cagare a manetta...ma soggettivamente parlando questo è proprio il caso in cui "far cagare è ok"...pezzi come "Do the zit", "I don't wanna go to the hospital" e "Heard the sound of my brain melting" sono di una tenerezza ed ingenuità immonda, così genuina che ti svolta la giornata e ti fa iniziare il campo invernale con l'adrenalina a mille.
Non penso che ascolterò mai più questo disco in vita mia, ma nonostante questo ve lo consiglio assolutamente....dura tipo 15 minuti di cui 8 cantati in una tonalità differente da quella degli strumenti, ma sono proprio dettagli come questo a renderlo degno del vostro tempo. Fatevi un regalo e compratevelo.
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