mercoledì 10 dicembre 2014

SNAFU 2.0: Good Vibrations

Il buon Matteo torna a far danni in Caserma dopo mesi trascorsi in un boot camp dei Marines dove si è pigliato calci e merda....ascoltiamo cosa ha da dire a riguardo.



Ho scoperto questo film quasi un anno fa grazie ad un amico che, conoscendo la mia passione per il punk, me ne aveva consigliato la visione. L'estrema difficoltà nel reperirlo, sia per vie legali che non, mi ha fatto attendere ben 10 mesi prima di riuscire finalmente a godermelo. E' tratto da una storia verissima e bellissima, quella di Terri Hooley, che nel pieno del Conflitto nordirlandese (e nel periodo d'oro del punk; siamo a fine anni '70), grazie al suo amore per la musica decide di aprire un negozio di dischi (il Good Vibrations) nel centro di una Belfast piegata dagli scontri tra cattolici e protestanti. Ma questo non gli basta: fonda un'etichetta discografica con l'intento di permettere la pubblicazione di dischi ai gruppi della zona, cercando poi di promuoverli in tutto il Regno Unito; tentativo che culminerà con la famosa messa in onda twice in a row di Teenage Kicks degli Undertones da parte di John Peel nel 1978. Proprio gli Undertones ed il loro bellissimo pezzo sono tra i gruppi co-protagonisti del film insieme -tra gli altri- a Rudi e Outcasts; la conseguenza è ovvia: il sottofondo musicale è una bomba! Oltre ai brani dei suddetti gruppi e di molti altri della scena punk (e non) del periodo trovano spazio Hank Williams ed un toccante live, creato appositamente per la scena finale del film, di Laugh At Me di Sonny Bono, lo stesso che scrisse Needles And Pins. Il film non è solo questo: narra la continua lotta contro tutto e tutti in nome del punk, messa in atto da questo immenso personaggio, solo ed unicamente per regalare ai giovani di Belfast dei momenti di gioia grazie alla musica, in un periodo buio per la storia di questo Paese e destinato a durare ancora per molti anni. A mio parere questo evento è stata la più profonda espressione di punk di sempre.

"...this world's got a lot of space and if they don't like my face, it ain't me that's going anywhere..."

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