martedì 15 aprile 2014

The Majors, intervista a Major Emme.

Major Emme

1) Ciao Major Emme, parlaci in breve dei Majors, non farcela lunga che dobbiamo rifarci la branda.
I Majors nascono un po’ di anni fa, cambiano un paio di bassisti, fanno un po’ di concerti e registrano un po’ di canzoni. Poi si fermano. Tutto questo nel giro di due anni o giù di lì. È stato tutto molto divertente, specie perché a parte gli amici non ci cacava quasi nessuno; facevamo pochi concerti e ci comportavamo come se stessimo in sala prove. L’unico concerto a cui ho visto facce nuove è stato l’ultimo, un hardcore matinée allo Spartaco organizzato da Teschio. Adesso pare che ci conoscano tutti, ma ndo cazzo stavate tre anni fa dico io.

2) Perché vi siete sciolti, ma soprattutto perché volete tornare, era proprio necessario?
Ci siamo sciolti perché, esclusa me, gli altri erano impegnati in progetti più seri: Napo, il nostro batterista, in realtà suonava il basso nei Nasty Cats, Ev (basso) era appena entrato nei Grenades e Maggiore stava lavorando molto come controfigura di John Turturro per una casa di produzione di film porno e come produttore del noto menestrello del Prenestino, Johnny Telese. Alla fine i Majors erano una specie di divertimento per tutti quanti; quando abbiamo iniziato a divertirci di meno ci siamo fermati. Nel corso di questi tre anni un sacco di gente è venuta a dirci che ci aveva visto al matinée e che eravamo fichi e che dovevamo riformarci; Marco (Twister), in quanto il centesimo a chiedercelo, ha vinto un posto come chitarrista, dunque, non dovendo più suonare io, abbiamo tutti pensato che le cose sarebbero state molto più semplici, divertenti, e soprattutto meno imbarazzanti, quindi eccoci.

3) In caserma purtroppo non vediamo molte ragazze, ai vostri concerti come state messi a figa? Non è che per colpa tua vengono solo maschioni?
Il punkrock fonda i propri principi sostanzialmente sulla mancanza di figa, se iniziasse a comparire ai concerti il genere si estinguerebbe. Anzi forse i nostri live alzerebbero un po’ la media, perché ho delle amiche molto fighe.

4) Domanda seria dai: secondo te perché dalle vostre parti il punk rock è un genere più seguito dai giovani, mentre più sali e più sembra di stare in Jurrassic Park? Avete avuto un buco spazio temporale e vi siete persi parecchie cose prima, oppure a Roma tira di più altra roba?
Ma dici davvero? Non so, non ci ho mai fatto caso! Ammetto di essere rimasta a qualche anno fa per quel che riguarda il punkrock, quando era più affine ai miei gusti. Si è sviluppata negli ultimi anni una strana tendenza a Roma, quella di etichettare come “pop-punk” tutta una serie di cacate figlie dell’ultimo disco dei Blink 182 come noi siamo invece figli dei Ramones o di Dookie. A me non piacciono né i Green Day né il termine “pop-punk” e non so nemmeno perché ne sto parlando; ad ogni modo boh, forse questa nostra “scena” sempre raccoglie proprio quella fascia di sfigati che non si sente di appartenere né a queste nuove categorie né alla vecchia guardia principalmente oi ed hardcore, figlia invece dei gloriosi anni Novanta della Roma hardcore. In “Alt’Italia” il punkrock si masticava già da un bel pezzo grazie a gruppi tipo Fichissimi, Impossibili…qua si parlava principalmente una lingua differente, che ha dato vita a due “storie” di tipo molto diverso.



5) Killtime, The Grenades, Dear Dust, Twister, The Razorbacks, Beats Me…questi solo alcuni gruppi romani che bene o male vi somigliano, ma c'è unione tra voi o ognuno si guarda i cazzi propri come spesso capita?
Onestamente non saprei come risponderti…all’epoca noi non suonavamo proprio, spesso non ci chiamavano e spesso ci trovavamo a dire di no se ci proponevano una serata con i Nasty Cats o i Grenades o un porno con il sosia di John Turturro. Alla fine mi sembra che il supporto ci sia ma sia molto individuale; il gruppo si fa, giustamente, i cazzi suoi. Poi non so, coi Majors ancora non abbiamo risuonato quindi magari non è così, e non ho idea di quanta gente verrà ai nostri concerti: sticazzi. Non vado a un concerto “in rappresentanza”. Quando sei più giovane magari tendi a fare il fico fermo a un angolo, tanto per fare presenza; quando invecchi vai ai concerti per divertirti e fare casino, altrimenti manco esci di casa. Non ho un registro delle presenze e mi auguro che chi viene ai nostri concerti venga per divertirsi piuttosto che per questioni di “unione”; quella viene se c’è un’affinità nel proporre la propria musica, non si crea a forza. Poi io parlo da outsider, quindi questa risposta non vale un cazzo.

6) Il vostro cd l'ho sentito e mi piace, non dovrei dirlo per mantenere un tono severo ma dopo averlo sentito 100 volte ora lo uso come sottobicchiere, avete intenzione di tirar fuori altro?
Per ora abbiamo in programma solo una reunion live che si terrà a Roma allo Strike il 23 Maggio, quindi al posto del cd se vuoi ti mollo un po’ di flyers che fanno spessore.

7) Fai una domanda alla caserma, ti rispondiamo se non sarai troppo impertinente.
Dicci quello che vuoi e alza i tacchi…anzi le all star!
Come ci allineiamo sui Queers? Lo possiamo di che hanno rotto il cazzo? Attendiamo direttive.

11 commenti:

  1. I Queers (ovvero Joe King) non rompono mai il cazzo...anche quando vanno in giro per l'italia con persone a caso.
    W JOE - W I QUEERS

    E grazie per il tempo concesso alla Caserma!

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    1. Ricevuto; ci allineamo col Comando, w i Queers
      Signore grazie a voi Signore!

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  2. i queers se continuano cosi hanno rotto il cazzo

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  3. tra i gruppi romani (anche se in realtà sono di Latina) ti sei scordato i Bravo, forse il più grande gruppo della storia della terra!

    A. Beats Me

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  4. i Bravo sono grandiosi, come Nappies, Senzabenza e tanti altri non proprio Romani de Roma! La domanda dice appunto "alcuni" non tutti, ma sono tutti bravi e belli, anche Bitto.

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  5. Bravo sopra la media. assolutamente.

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  6. Ma il mio commento sui Queers l'avete censurato??...bastardi...! :)

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  7. Pirla lo hai postato sul post sbagliato e l'ho rimosso.

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    1. Che cattiveria. Arriverai anche tu alla mia età con la memoria che fa cilecca. Barbone!

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  8. ora però vogliamo saperlo!

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    1. Il commento all'incirca era: "I Queers hanno rotto i coglioni: almeno dall'album dopo Munki Brain. Poi ogni 3 mesi vengono in Italia a suonare. Tra un po' verranno a suonare anche nel cesso di casa mia. Macheppalleeee! Bastaaaaa!!"

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