Anno tormentato questo 2016 per i Beach Slang: in aprile sfiorano la rottura nel bel mezzo di un concerto e poco dopo il batterista JP viene cacciato, in ottobre invece, subito dopo l'uscita di A Loud Bash Of Teenage Feelings, il chitarrista Ruben Gallego viene accusato di molestie sessuali e per questo costretto a lasciare la band. Registrato con ancora JP alla batteria, il secondo album in studio della band di Philadelphia esce a 11 mesi di distanza dal precedente The Things We Do To Find People Who Feel Like Us. Scontato dire che i due album sono molto simili, anche se quest'ultimo sembra avere un sound più melodico e trascinante. Strana apertura affidata a Future Mixtape For The Art Kids dove l'effetto sul cantato di James Alex lo fa assomigliare a Marilyn Manson. In seconda posizione invece troviamo Atom Bomb (uno dei singoli estratti) e il disco parte a cannone. Belle melodie certificate in Art Damage e Hot Tramps con gli arpeggini ormai diventati un trademark del sound della band. Punks In A Discobar altro singolo estratto, dedicata alle volte che, invece di andare in trasferta in Brianza, andiamo al Rocket. Il disco si conclude con le melodie nostalgiche e sognatrici di Wasted Daze Of Youth e The Perfect High (arpeggino sul ritornello da brividi). Da segnalare il formato sempre curatissimo con booklet gigante. Insomma disco da ascoltare bene...all'inizio non mi aveva preso...ma ora lo promuovo a pieni voti. Godiamoceli finchè durano!
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