Gli Alfatec da Firenze fanno uscire il loro secondo album e con estremo ritardo mi accingo a recensirlo…scusate ragazzi ma la vita del soldato è dura!
Qualcuno me ne parlò come un gruppo HC, ma ascoltando le 11 tracce di cui è composto Otium sento, con mio enorme piacere, tante influenze diverse.
Capiamoci, l'hardcore canonico ha un po' stancato e se non ci metti qualcosa di tuo che lo rende un tantino diverso e originale, sei l'ennesimo clone.
La voce del cantante mi piace un casino, incazzata e strillata e non accenna a nessuna melodia, altra cosa che apprezzo tantissimo, i gruppi incazzati con l'intermezzo frociata non li sopporto, prendete una posizione!
Chitarroni rock'n'roll, assoli tiratissimi ma non lunghi che ci sfasciano i coglioni e un alternarsi di mid tempo e velocità assassine! A tratti mi ricordano i Bronx che a mio parere sono sull'olimpo degli strilloni.
Testi tra l'impegno politico e l'introspettivo, mai banali.
Insomma, avrete capito che qui c'è materiale un po' per tutti i gusti. Sicuramente un disco sconsigliato a chi si nutre di solo punk rock o pop punk, ma consigliatissimo a tutti quelli che si alzano alle sette del mattino e hanno bisogno di una botta di energia per affrontare la giornata; caffè, cuffie, rodimento di culo e Alfatec, vai!
Nessun commento:
Posta un commento
Il soldato SNAFU odia i Troll quindi, se devi trollare, fallo con stile e non farti scoprire!