Slaughterhouse Records - 2012 |
Il 2012 sta finendo e in Caserma smaltiamo la recensioni che ci erano rimaste indietro, un bel pò per pigrizia, un altro pò perchè ci dobbiamo anche addestrare ed in fondo anche perchè si ha sempre un pò di blocco mentale prima di dover andare a recensire una band che sai già che non è nelle tue corde.
I Nido di Vespe infatti fanno una cosa che mischia in modo oserei dire sapiente e ben calibrato hardcore di vecchia scuola italiana, grindcore e riffettoni thrash (che sono quelli che in assoluto mi fanno impazzire e apprezzare la band). Il disco scorre via davvero velocemente (cosa ottima) e, sebbene non mi faccia bagnare le mutande per ovvi motivi di gustibus, riesco tuttavia a farmelo piacere proprio grazie a quelle schitarrate thrashose e a dei testi in lingua madre che grazie a Dio non ti fanno rimpiangere di essere italiano.
La cosa che proprio non riesco a sopportare sono invece le influenze grind e quegli innesti (pochi per fortuna) di voce growl. Il soldato Snafu non ha avuto paura in trincea sotto le bombe di Hitler, figuriamoci se si spaventa di chi fa la voce grossa....scherzi a parte, ma questa sfumatura proprio non mi piace.
La cover finale del "Dritto di Chicago" del vecchio Fred Buscaglione è una delle cose più riuscite del disco assieme a "Ho visto l'inferno" ed alla title-track, ottimo esempio di fusione fra Hardcore e Thrash.
Il disco è stato mixato e masterizzato al Toxic Basement Studio con cui abbiamo già avuto il piacere di collaborare e che in questo 2012 si è distinto parecchio per impegno e livello qualitativo raggiunto in più campi musicali.
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