DIY - 2012 |
I Doggs di Milano sono di un altro pianeta...e lo dice uno che, arrivato alla traccia numero tre, si è già annoiato di ascoltarli. Scrivono e suonano come gli Stooges...chi altri in zona lo fa? E soprattutto chi altri in zona lo sa fare così bene e così calato nella parte?
Non ho davvero molto da dire al riguardo...sarà che ho una sfiducia innata nella reale utilità di una recensione...quello che vi posso dire è: se pensate che il panorama underground italiano possa offrirvi solo cloni malriusciti dei Murderburgers (pesante questa) o una fila pressochè infinita di indie bands - il 90% delle quali si scioglieranno come neve al sole in tempi brevi - allora date ai Doggs la possibilità di sfondarvi le orecchie.
Mettiamola così...io soffro di una malattia: mi annoio velocemente se una canzone la tira troppo per le lunghe ed è per questo motivo che non posso mettere questo "Red Sessions" nella top ten dei miei dischi preferiti...però tutte le volte che l'ho ascoltato e tutte le volte che ho visto i Doggs su un palco sono sempre rimasto a bocca aperta davanti al loro modo di comporre e vivere la loro musica.
Roba d'altri tempi riportata alla luce in maniera magistrale....se volete dare un giudizio ascoltando una sola canzone scegliete "Destruction of love"....la migliore senza dubbio.
Il tutto è registrato al Toxic Basement Studio che ultimamente sta sfornando tanta roba buona ed è forse il posto migliore se si vuole tirar fuori un bel suono marcio e viscerale come quello del trio milanese.
Il tutto è registrato al Toxic Basement Studio che ultimamente sta sfornando tanta roba buona ed è forse il posto migliore se si vuole tirar fuori un bel suono marcio e viscerale come quello del trio milanese.
Grandi Doggs!!
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