giovedì 21 aprile 2016

Moral Values - Picnic In A Minefield


I Moral Values non hanno tempo da perdere. Si presentano così, con un LP di debutto maturo e ben suonato. Dodici canzoni racchiuse in diciotti minuti, giusto per mettere da subito le cose in chiaro. In Picnic In A Minifield troverete l'hardcore punk anni 80, ma anche il thrash e il fastcore, il tutto ripresentato con uno stile personale seguendo tre semplici regole: No alla classica "formula canzone", assoli vietati e zero spazio per la melodia. La sezione ritmica di Carlo e Conso (entrambi ex Greedy Mistress) è davvero granitica, ottimo anche il lavoro alla chitarra, con riff pesanti di supporto ad una voce perfetta per il genere proposto. Il disco, registrato, mixato e masterizzato in casa al Toxic Basement e uscito su vinile e cassetta per Slaughterhouse Records, è un esempio di lavoro DIY curato nei dettagli e di grande qualità, complimenti!  

mercoledì 20 aprile 2016

Better Call Saul: lo spin-off ha che ha superato Breaking Bad


Non credevo fosse possibile ma Vince Gilligan si è superato di nuovo! Certo, Breaking Bad ha fatto la storia e nessuno può buttare giù dal trono la serie che ha visto Walter White protagonista... ma questo non vuol dire che a conti fatti il capolavoro non possa essere un altro. 
Jimmy McGill non è certo un personaggio dall'alta moralità ma è sicuramente un personaggio più realistico di Heisenberg: è combattuto, cerca scorciatoie, è geniale... impossibile non appassionarsi e non provare empatia per lui. Parallelamente si sviluppa la storia di Mike Ehrmantraut, l'ex poliziotto corrotto con più di una verità inconfessabile in tasca, alle prese con la Narco-famiglia dei Salamanca. Insomma gli ingredienti buoni ci sono tutti: personaggi costruiti ad arte, grande sceneggiatura, storia appassionante... la terza stagione è stata confermata e io inizio il conto alla rovescia.

martedì 19 aprile 2016

Shai Hulud @ Linificio CLAM(Lodi)


Due date in Italia per gli Shai Hulud dalla Florida.
La prima sarà giovedì 21 aprile allo Zazzabar di Miglia a Budrione, Emilia Romagna.
Mentre venerdì 22 aprile presso il Linificio CLAM di Lodi ci sarà la terza edizione del Progetto Cervo Fest, organizzata da NoReason Booking in collaborazione con Krampus MGMT & Retailing, Progetto cervo Booking Agency e Linificio CLAM.
A condividere il palco con la band americana ci saranno i The Slaiver (Reunion and Farewell Tour), Frana da Milano/Munich, Tutti i Colori del Buio da Torino e i Moral Values dalla Brianza.
Ingresso a partire dalle 20:30.

La scaletta della serata sarà la seguente:
Frana: 20:30 - 21:00
Tutti i Colori Del Buio: 21:10 - 21:40
Moral Values: 21:50 - 22:20
The Slaiver: 22:30 - 23:00
Shai Hulud: "23:10 - 00:00
Djset a seguire.

domenica 17 aprile 2016

Mitropa Express - Un Salto in Città


I Mitropa Express tornano a calcare Bandcamp con un nuovo EP di 4 pezzi che si ascolta qui!
I ragazzi, come avevo già detto tempo fa, sono delle zone di Bassano dove tanti fanti hanno fatto un pò di cose importanti 100 anni fa e questo me li ha da sempre resi simpatici sulla fiducia. In aggiunta a tutto questo amor di patria, nel primo EP c'era del gusto anni '90 che contribuiva a rinforzare la mia simpatia.
Con questo nuovo EP i ragazzi si sono dimostrati all'altezza del loro orgoglio personale da sala prove, ma personalmente il lavoro mi acchiappa molto meno. Lo trovo più freddo, meno pop, forse più maturo (?) ma senza una reale direzione.
Si fossero messi a fare hipster music li avrei capiti....in quel giro la patata tira come tiravano le batterie austriache su a Ca' Tasson nel '18...in questo caso però il genere è rimasto lo stesso, semplicemente percepisco una perdita di calore e nostalgia che le mie orecchie non riescono a ignorare. Insomma mancano i pezzi, tutto qui. Diciamo che lo considero un passo falso nella loro piccola discografia. Sono pronto a ricredermi con il loro prossimo lavoro digitale. Forza ragazzi!

venerdì 15 aprile 2016

SNAFU 2.0: Punk Rock Mentality - Las*Pezia

Il buon Maggiore Lupo ci fa un graditissimo regalo....non serve dire altro. Take it Lupo!


Vedere i Manges alla Skaletta è un must che ogni punkrocker della penisola dovrebbe fare almeno una volta nella propria carriera. Per vari motivi non ho mai avuto la possibilità di andarci e quest’ anno l’ occasione è ghiotta con addirittura 4 gruppi di tutto rispetto. Avrei rinunciato anche questa volta, visto che in settimana mi ero già fatto 2 concerti con band come Gnarlwoves, Despite Everything, Uber You e Resolution però Albe Vaseliners mi chiede con insistenza di accompagnarlo e allora daje!!! Per cui modalità buonsenso decisamente in off e si parte allo sbaraglio verso la west coast. Tre orette di autostrada in scioltezza e arriviamo a destinazione. Via bene! La Skaletta mi appare più piccola di come l’avevo vista in foto, comunque gradevole ed accogliente. E’ presto, i gruppi inizieranno dopo circa un’ora e mezza, e noi nonostante l’ iniziale proposito di andarci leggero dopo la serata precedente finita in maniera ignobile, ci avviciniamo alle spine per il controllo qualità. I tre tipi di birra costano tutti lo stesso prezzo, così dopo aver assaggiato una bionda mediocre decido che opterò per il resto della serata per la Tennent’s Extra: grave errore. Finalmente inizia il concerto e siamo già belli carburati. I gruppi:
RATBONES: premetto che l’ impressione personale è che i primi due gruppi paghino lo scotto di fare i “ fluffer ”. In ogni caso Imbalzano e soci suonano bene, forse il sound da dietro il mixer è un po’ migliorabile comunque concerto liscio e senza interruzioni. Da segnalare che era la terza serata di file su 4 totali per loro ( come gli Isotopes del resto ). ( Voto 9 )
TOUGH: anche per il trio piacentino / milanese identico discorso come sopra, troppo poco pubblico rispetto a quello che il gruppo merita. Ottima prova, vari i pezzi tratti dall’ultimo lavoro “Mess“, promossi a pieni voti. La serata successiva suoneranno al Montecio Cool Kids: pur restando una serata intima ( moltissima la concorrenza quella data ) probabilmente regalano uno dei live più eclatanti della stagione. ( Voto 9 )
ISOTOPES: a questo punto direi che c’ è il doppio degli spettatori rispetto all’ inizio del concerto. La band candese, che fa del baseball la propria fonte di ispirazione, arruola alle pignatte l’Hulk Hogan austriaco, Mike DeeCrack. A onor del vero steccano qualcosina, ma ragazzi è punkrock fatto col cuore, se volevo suoni perfettini del cazzo andavo a Sanremo e non a Las Pezia. Mezzo voto in più per la presenza del personaggio tatuatissimo con pacco notevole, forse non bellissimo da vedere per noi manici, ma si sa: “la lingua va dove il dente duole”. ( Voto 9 )
MANGES: non li vedevo dal Monster Zero Mash Summer 2014, ai padroni di casa avrei assegnato un 10 se al posto di “Head“ e “Cartoon Democracy“ avessero suonato “Body Bags 2“ e “Number One Hit“, tutti pezzi tratti dall’ultimo EP “Florida“. Partono a tutto chiodo con “Panic At The Ice Rink”, e poi tante altre hit da tachicardia: “Another Day”, “Blame Game”, “My Rifle”, “Barrage Of Hate”, e mi fermo qui. Semplicemente perfetti, precisi e compatti come sempre; il pubblico apprezza e si scatena. Forse ci stava anche “Oh Mary “…. ma ‘fanculo va bene così!!! ( Voto 9+ )
A questo punto il concerto finisce, parte il DJ set, il mio orologio segna le 02:30, noi 2 teste bacate potremmo anche fermarci ed invece NO! Teniamo accellerato a fondo e degeneriamo come sempre. Stendiamo un velo pietoso sulle situazioni che seguono e facciamo finta di avere un vuoto di memoria…. Ripartiamo verso le terre natie che sono passate le 11 di mattina ancora alterati… se avessimo avuto in auto con noi un noto contrabbandiere sudamericano son sicuro ci avrebbe detto: “Oh zio ma quanto bello è il punkrock!?“.

mercoledì 13 aprile 2016

SNAFU 2.0: Vado a vedere i Weezer

Palmi va a vedere i Weezer e ci fa questo bel regalo....beccatevi sto report!

Foto di Palmi

Vado a vedere i Weezer. Vado a vedere i Weezer. Vado a vedere i Weezer.
Questo è stato il pensiero più ricorrente da quando ho comprato i biglietti per la data di Amsterdam. L’ho pensato ogni mattina, l’ho pensato al lavoro, quando ero al concerto degli Screeching Weasel, mentre lavavo la Smart. Sempre.
Io i Weezer li amo, amo Rivers, amo il suo songwriting, amo il fatto che certe volte facciano singoli opinabili per la gente che non capisce un cazzo e sfornino b-sides da pelle d’oca apprezzate solo da chi li segue da anni con amore invariato (sì, anche dopo Death to False Metal).
Vado a vedere i Weezer.
E’ finalmente venerdì. Sono sul tram con la voglia di uccidere Arjuna che millanta essere grande conoscitore di Amsterdam e dell’Olanda tutta, e invece ci fa fare tardi affidandosi a precarie conoscenze dei mezzi pubblici della città e chiedendo ai passanti come arrivare all’Heineken Music Hall.
Arriviamo e non ci sto dentro. Non me ne frega un cazzo delle scalette delle date precedenti viste su internet che non mi fanno impazzire, non me ne frega un cazzo che c’è un botto di gente, non me ne frega niente che non ho cenato: vado a vedere i Weezer e ho l’adrenalina e mille.
Il concerto inizia, aprono con California Kids e a me viene da bestemmiare perché porca troia, perché parti con un pezzo sconosciuto che ammoscia l’entusiasmo? Perché?
Il secondo pezzo è “My name is Jonas” e recupero gran parte della felicità che avevo in corpo, scopro però di essere parte di una misera percentuale di persone presenti al concerto (circa il 2%)  che urla e sbraita e salta e si commuove (olandesi, gente educata e statica). La scaletta prosegue e io sono felice da dio, certamente anche Aro perché dondola leggermente il capo da sinistra a destra e viceversa  su “If you’re wondering”.
Su “The Good Life” impazzisco. Sono a vedere i Weezer e il mondo mi sembra più bello.
Aspetto con ansia “You gave your love to me softly”, ma la canta Brian Bell e scusatemi se dico che non è proprio la stessa cosa rispetto a Rivers.
È vero, con tutte le hit megamitiche che hanno, effettivamente ci hanno offerto una scaletta opinabile, e non nascondo che su “Troublemaker” e “Thank God for Girls” ho pensato: “Ma cazzo dai, avete Suzanne, Pink Triangle, Knock-Down Drag-Out! Cazzo!”, però fa lo stesso. Davvero, dentro di me io so che fa niente, se li ami davvero e non li hai mai visti prima sei felice comunque, perché sono i Weezer, sono uno dei gruppi che entrano sempre nella mia top 5 delle band da isola deserta, da ultimo disco prima di morire, da: “Ti si incendia la casa quale CD corri a salvare sfidando le fiamme?”. Sono loro e li ami.
Il concerto è agli sgoccioli, io sogno ad occhi aperti una “Lover in the Snow” acustica nell’encore, invece ci sparano Beverly Hills (eh va beh) e ovviamente Buddy Holly. Si spengono le luci. Applausi. Sono tra le poche che alza le braccia al cielo mimando la W di Weezer con le mani.
Finisce il concerto. Raccattiamo i tokens rimanenti, incominciano a mandarci verso l’uscita, Arjuna chiede le ultime birre al bar nel suo olandese fluente, io ho gli occhi pallati dall’emozione.
Sono andata a vedere i Weezer: che bomba.

lunedì 11 aprile 2016

SOCS - Demoniac Monsters With Masonic Eyes


A distanza di quattro anni dall'EP Alan Rock e dopo parecchi concerti in giro per la penisola i SOCS tornano con un nuovo full lenght per My Own Poison Music. Orange e Koppo, orfani del mitico Trapattoni, ci danno dentro con 10 tracce di energico rock'n'roll in pieno stile Danko Jones suonato con attitudine punk come gli Adolescents insegnano. Un basso parecchio distorto e l'ottimo lavoro dietro le pelli costruiscono un solido tappeto sonoro che fa risaltare i mai banali riff di chitarra. Ottima la registrazione, in particolare degno di nota il lavoro vocale con armonizzazioni e cori piazzai nei punti strategici che danno quel tocco pop che non guasta mai. I testi, come al solito in inglese, sono divertenti e raccontano storie surreali portandoti in un immaginario di personaggi strambi e situazioni improbabili. Nel complesso "Demoniac Monsters With Masonic Eyes" è un disco che convince e pezzi come "Master You Have to Be Faster", "Banana Affair" e "Daniel Pesina", dimostrano, come se ce ne fosse bisogno, che i SOCS sono un gruppo che si diverte e fa divertire.  

venerdì 8 aprile 2016

The Vaseliners "Sorry, We’re Late"


Mi giunge tra le mani Sorry, Were Late il disco dei veneti The Vaseliners uscito a gennaio.
Con qualche mese di ritardo riesco ad ascoltarmelo per benino… Sapevo di altre loro demo precedenti ma sinceramente prima di questo disco non avevo ascoltato mai nulla, colpa mia.
Mettendolo su è chiaro che i cinque di Montecchio e dintorni sono dediti alla donnola ma fanculo i paragoni ed entriamo nel dettaglio.
Dischetto ben suonato e ben registrato, formato CD di 10 tracce, non troppo lungo per fracassarti le palle e neanche troppo corto per aver buttato i soldi nel secchio.
La prima traccia One Hit Wonder (a parte che mi fa pensare a Speciani e non è mai un bene) non la trovo molto adatta a un’apertura bomba, al contrario ci sono pezzi come Rollercoaster, o Hobson’s Choice, la mia preferita, che hanno un tiro invidiabile da schiaffoni in faccia, ma forse la scelta di inserirli a metà non è neanche casuale, furbetti!
In generale comunque sono tutti pezzi che dopo il secondo ascolto ti si stampano in testa e continui a canticchiarteli mentre stai al lavoro... Prima che ti inculino! Quasi nessuna traccia supera i due minuti e mezzo (molto bene!) tranne She’s a Stalker, storia di una tipa che continua a rompere le palle a rapporto finito, i 3:09 sono giustificati, in genere rompono le palle molto più a lungo.
La cosa che ho apprezzato di più probabilmente è la sezione ritmica, senza togliere nulla alle chitarre, ma bassetto e tamburelli vanno proprio lisci lisci.
Voce dritta e intonata senza troppi fronzoli, ma contornata spessissimo da armonizzazioni degli altri componenti della band.
Naturalmente come ogni buona punk rock band che si rispetti, dal vivo danno il meglio di loro e vederli suonare è veramente un piacere, sono delle macchinette e smentiscono l'equazione punk = suonare di merda, maledetti impostori!
Il disco è piaciuto anche a Kevin di Monster Zero che glielo porta in giro per il mondo.
Lo potete ascoltare qui e acquistarlo anche tramite Striped.
Ci tengo a dire che la recensione positiva non è per via di quella cassetta di birre artigianali che mi hanno portato da casa loro, The Vaseliners, in un panorama abbastanza noioso e ripetitivo, meritano un ascolto e anche di più… corri a farlo.

The Unstoppable Montecio Cool Kids

▶ Sabato 9 Aprile ◀
Montecio Cool Kids (s02e07) - sul palco:

★ TOUGH - 101% Ramonescore! -
https://tough.bandcamp.com/
- New album out soon! -

★ All Fall Down - punk rock from Viareggio -
https://allfalldownpunk.bandcamp.com/releases

Inizio concerto ore 21.30
Fine concerto ore 23.30
Neverending afterparty

Ingresso 3€ + Tessera ARCI 2016

☠ VILLAINS SAY HOORAY! ☠

Spoiler:
☆ Venerdì 22 Aprile: The Manges + The Vaseliners + Teenage Bubblegums
https://www.facebook.com/events/979906955428173/




 ▁ ▂ ▃ VENERDI 22 APRILE ▃ ▂ ▁
al Circolo La Mesa (Montecchio Maggiore, Vicenza)

Montecio Cool Kids (s02e08) – Sul palco:

◆ The Manges - Las Pezia punk rock veterans -
https://themanges.bandcamp.com/

◆ The Vaseliners - Montecio 90210 -
https://thevaseliners.bandcamp.com/

◆ Teenage Bubblegums - "Days of nothing" release party -
https://teenagebubblegums.bandcamp.com/

Aftershow a cura di Nic Fabris

Apertura porte ore 20.30
Inizio concerto ore 21.00
Fine concerto ore 23.30
Dj set all night long
ORARI REALI (!!!)

► Per partecipare alla serata È NECESSARIO prenotarsi gratuitamente mandando un'email a: mck36075@gmail.com scrivendo i NOMI e COGNOMI da mettere in lista. Riceverete una mail di risposta in poche ore.

► L'ingresso alla serata costa 7€ + Tessera ARCI 2016 (accettiamo anche la tessera Uisp2016)
Chi non ha la Tessera Arci 2016 può ottenerla all'ingresso del locale, al costo di 7€. Ricordiamo che la Tessera Arci è valida in tutta Italia e durevole fino al 31-12-2016.
(Altre tessere, o le tessere arci degli anni scorsi NON SONO VALIDE!)

☠ VILLAINS SAY HOORAY! ☠

SNAFU 2.0: Duracel + Derozer @ Live Trezzo d'Adda #2


JJ27 è l'amico di Tommy27....no, non sono busoni presumo, probabilmente fratelli, o forse ancora il 27 indica la lunghezza del loro pene. A parte questo, il buon JJ27 ci manda la sua sensazione riguardo al live dei Derozer di qualche tempo fa...sempre a Trezzo ovviamente. No, non era l'amico Prando, lo ammetto.


Si torna al Live dopo qualche mese e dopo i Bad religion...

C'è attesa per questa reunion dei Rozzi e gran curiosità e timore nel vederli sul Palco senza Mendez, grande voglia di un gran bel concerto e voglia davvero di ritrovare qualcosa di importante.
La sala si riempie e cominciano i duracel, davvero bravi e molto simmetrici sul palco, come sempre del resto, due diavoletti gibson ai lati del palco, un fender in mezzo con una gran voce e una batteria che ho davvero molto apprezzato- accademici anche nelle magliette RAMONES/ TEENAGE BOTTLE ROCKET / QUEERS. be i Duracel suonano bene! ma è vero , anche se non ci avevo mai fatto caso, che non incidono , NON trascinano..ancora poco diretti, manca effettivamente qualcosa. MA bravi davvero .. io comunque ci credo , quasi mi esalto quando spasio si presenta sul palco, sbircia e sembra proprio che sarà una bella serata quando abbozza ritornello di nati negli anni '80.. .. 30 minuti di live speditissimi e la sala si riempie davvero.
DEROZER, ingresso strano sul palco si voltano di spalle e tutti guardano prima Sebi , sempre lui! poi però tutti guardano a sx del palco c'è li proprio paletta come annunciato e fa strano, molto strano.
via cominciano, skaletta è proprio ok! Suzi, qualche pezzo nuovo ma molto BAR e molto di Alla nostra età, Psicopatico, 144 e Mururoa e Amore sincero e TG, Lungo la strada. Suonano moltissimo Seby è davvero in forma anche se il suo diavoletto giallo è qualche cm più in alto.
Spazza suona bene forse meglio della scorsa reunion ma sul palco è un ectoplasma.. come mettere una base, Paletta ha un compito durissimo suona bene , ma non è la stessa cosa ( molto belle e sincere le parole di Seby). SPASIO c'è, I cori sono sempre loro e i cori SONO i derozer.
Quando parte alla nostra età non posso fare a meno di entrare nel pogo, ma davvero non è più la stessa cosa.
LUNGO LA STRADA
Forse con Mendez , l'aria tornerà ad esser pulita

JJ 27

mercoledì 6 aprile 2016

Isotopes in Italia!


Muttis Buro Booking in collaborazione con I Buy Records, sono liete di presentare :

ISOTOPES IN ITALIA!

Dopo una manciata di EP, ri-pubblicati come raccolta dalla Red Scare Industries, e il clamoroso successo riscosso nel 2015 con Nuclear Strikezone, pubblicato per Stomp Records, sbarcano per la prima volta in Italia gli Isotopes!
Per chi ancora non li conoscesse, questi canadesi suonano punk rock scuola Ramones, non disdegnando richiami ai migliori Riverdale e Lillingtons, il tutto proposto a grandissima velocità, con mille cori da sing-a-long, citazioni dai Simpsons e senza mai trascurare il loro vero grande amore: il baseball.
Ad accompagnarli per tutte le date italiani ci saranno i Ratbones per promuovere il loro ultimo 7" Ratwars, recentemente pubblicato per IBR/Monster Zero Records.

Ricapitolando le date:

06/04 @ Ligera (Milano) w/ Porna & the Kokots.
08/04 @ Skaletta Rock Club (La Spezia) Punk Rock Mentality 1st ed. w/ The Manges, Tough.
09/04 @ Arci Dallò (Castiglione delle Stiviere, MN) Mondo Bizzarro Vol 4. w/ The Manges, Massoneria Ramonica, Animols.

domenica 3 aprile 2016

Screeching Weasel @ O2 Arena (Londra, Uk)


Nella speranza che a breve qualche anima pia mandi un 2.0 come si deve butto giù qualche considerazione sul live dello zio Ben nella vecchia Inghilterra.
  • La O2 Arena non è niente male: grande il giusto, piena ma senza perdere il respiro e decisamente più organizzata di tanti live club italiani.
  • Tra il pubblico sembravano esserci più italiani e spagnoli che inglesi.
  • I vecchi punk inglesi sono qualcosa di marcissimo.
  • I MxPx dal vivo non mi dispiacciono: non li ascoltavo ieri e non li ascolterò domani ma il loro set è stato tutt'altro che noioso.
  • Gli Screeching Weasel sono partiti a stecca con I'm gonna strangle you e Slogans e in scaletta hanno sparato qualche chicca inaspettata come Don't turn off the light e It's all in my head
  • Momento di panico generale: su First day of Summer Ben perde la voce. C'è dello smarrimento nell'aria ma lo show non si ferma. Dopo 4 pezzi la band esce per un riposino. Ben si rimette e chiude il concerto senza troppe sbavature.
  • In generale la band è meno precisa di quando ha suonato al GroezRock... ma poi non appena attacca non capisci più niente. 
  • Non chiedete a Ben di parlare di Donald Trump... occhio eh!
  • Il british english non mi è mai piaciuto.
  • Ben ha promesso che ci ri-vedremo presto. Poi ha precisato che il suo concetto di presto equivale a 20 anni.