Mi giunge tra le mani Sorry, We’re Late il disco dei veneti The Vaseliners uscito a gennaio.
Con qualche mese di ritardo riesco ad ascoltarmelo per benino… Sapevo di altre loro demo precedenti ma sinceramente prima di questo disco non avevo ascoltato mai nulla, colpa mia.
Mettendolo su è chiaro che i cinque di Montecchio e dintorni sono dediti alla donnola ma fanculo i paragoni ed entriamo nel dettaglio.
Dischetto ben suonato e ben registrato, formato CD di 10 tracce, non troppo lungo per fracassarti le palle e neanche troppo corto per aver buttato i soldi nel secchio.
La prima traccia One Hit Wonder (a parte che mi fa pensare a Speciani e non è mai un bene) non la trovo molto adatta a un’apertura bomba, al contrario ci sono pezzi come Rollercoaster, o Hobson’s Choice, la mia preferita, che hanno un tiro invidiabile da schiaffoni in faccia, ma forse la scelta di inserirli a metà non è neanche casuale, furbetti!
In generale comunque sono tutti pezzi che dopo il secondo ascolto ti si stampano in testa e continui a canticchiarteli mentre stai al lavoro... Prima che ti inculino! Quasi nessuna traccia supera i due minuti e mezzo (molto bene!) tranne She’s a Stalker, storia di una tipa che continua a rompere le palle a rapporto finito, i 3:09 sono giustificati, in genere rompono le palle molto più a lungo.
La cosa che ho apprezzato di più probabilmente è la sezione ritmica, senza togliere nulla alle chitarre, ma bassetto e tamburelli vanno proprio lisci lisci.
Voce dritta e intonata senza troppi fronzoli, ma contornata spessissimo da armonizzazioni degli altri componenti della band.
Naturalmente come ogni buona punk rock band che si rispetti, dal vivo danno il meglio di loro e vederli suonare è veramente un piacere, sono delle macchinette e smentiscono l'equazione punk = suonare di merda, maledetti impostori!
Il disco è piaciuto anche a Kevin di Monster Zero che glielo porta in giro per il mondo.
Lo potete ascoltare qui e acquistarlo anche tramite Striped.
Ci tengo a dire che la recensione positiva non è per via di quella cassetta di birre artigianali che mi hanno portato da casa loro, The Vaseliners, in un panorama abbastanza noioso e ripetitivo, meritano un ascolto e anche di più… corri a farlo.
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