Iron Chic - The Constant One

Bridge Nine Records - 2013

Avevo scoperto gli Iron Chic un annetto fa, quando mi era capitato per le mani Not Like This, album entusiasmante condito da un artwork decisamente accattivante. A sto giro gli Iron Chic optano per una cover meno colorata e non proprio attraente... ma mai giudicare un album dalla copertina! The Constant One raccoglie brani più riflessivi e maturi  - lo so è una brutta parola - e mostra un'evoluzione nel sound della band. Infatti, a differenza della precedente uscita, l'impatto meno immediato e serve più un ascolto per capire esattamente dove il quintetto statunitense voglia andare a parare. Infatti il brano di apertura, The End, è strumentale e malinconico ma già dalla seconda traccia, Bogus Journey, gli Iron Chic ingranano la terza marcia. In sostanza l'album prende un bel ritmo ma, eccezione fatta per la meravigliosa Prototypes e per Sounds Like a Pretty Brutal Murder, non tocca mai i picchi di velocità che mi sarei aspettato. Tuttavia l'intensità dell'album è garantita dal muro del suono e dalla spontaneità trasmessa. Nonostante le differenze con le precedenti produzioni le influenze della band non sembrano essere cambiate, sempre vicine a quel calderone chiamato Orgcore (quello che i vecchietti chiamano questo nuovo punk rock). Insomma non una bomba a orologeria ma comunque un bel LP. Sconsigliatissimo a chi è giù di morale.