domenica 28 aprile 2013

EMA DAY @ Honky Tonky

Gli Zatopeks quando Sebby non si vestiva ancora da Hervè

Un concerto per ricordare un amico è un'occasione che non si può perdere, sebbene io sia convinto che ogni concerto da 3 anni a sta parte sia un Ema Day, ma questo è un altro discorso.
Arrivo che i Riccobellis sono già sul palco con alla chitarra il fido Kevin Aper, che li segue da qualche giorno in giro per l'Italia, e con alla batteria Enri TGS.....che sorpresa, non lo sapevo che avrebbe suonato lui per questa data!
Lo stile che Enri imprime alle canzone è molto diverso da quel 4/4 alla Ramones tipico dei fratelli Riccobelli....allo stesso tempo i pezzi ne acquistano in energia e velocità facendomi apprezzare per la prima volta un live dei bresciani. Lo ammetto. Non che prima io li schifassi, figurarsi, ma quel ritmo tu-pa-tu-pa così impostato e freddino per me è sempre stato un loro limite. Vedremo cosa combineranno ora....in bocca al lupo!
Tocca quindi ai Teenage Gluesniffers che, dopo la performance un pò incolore di qualche giorno prima con i Dopamines, a sto giro si dimostrano più carichi e gasati; suonano solo 20 minuti risultando quindi molto godibili. Chiudono con la cover di "Summer of '69" che gasa a manetta....ottima scelta!
Durante il cambio palco arriva il turno di un Kevin Aper in acustico (o meglio, con una chitarra elettrica mezza pulita) che propone alcune hit degli Apers fra cui "Jodie" e "Whatever it takes", una "Longest line" dei Nofx e poi forse un altro paio di chicche che ora non ricordo. Un'esibizione molto carina, non sicuramente indimenticabile (esattamente come quella di Mikey Erg a Bresso dopotutto), che acquista un vero senso solo se la si vede nell'ottica dell'Ema Day....un tributo a chi avrebbe apprezzato. E poi Kevin è sempre Kevin....si diverte da 20 anni come se fosse un ragazzino di 18 e non ha ancora avuto la necessità di aprire un blog per fare recensioni....è da apprezzare.
Quando arriva il turno dei Tough la gente inizia a essere tanta, non molto partecipe, ma comunque molto numerosa. Il trio siculo-piacentino con i Fratellini nel cuore fa il suo sporco lavoro, senza inventarsi niente di nuovo, ma allo stesso tempo senza annoiare.....o meglio, io un pochino accuso molto (ossimoro) il fatto che abbiano perso quell'impatto da 1-2-3-4 e tutti giù dal palco dopo 15 minuti che li contraddistingueva agli esordi. Questo in qualche modo non me li fa apprezzare come invece dovrei, anche perchè i nuovi pezzi meritano e quindi è un peccato non dargli il giusto peso....ma vabbè....sopravviveremo e mai dire mai!
Chiudono la serata gli Zatopeks che sono l'unica band pop punk al mondo ad avere un minimo di attitudine sul palco...che dico un minimo....gli Zatopeks sono gli unici pop punkers che sanno cosa voglia dire stare su un palco e spaccare tutto saltando e correndo e facendo gag senza smettere di suonare...sono dei mostri, degli animali da palcoscenico tutti simpaticissimi, teneri e sinceri. 
Il cantante si arrampica sull'impalcatura del palco senza mettersi a fare il bullo come se fosse Iggy Pop, ma standoci sopra a sorridere e a cantare, con stile e senza prendersi sul serio. Sebby e la sua camicia a pallini salta ovunque sfidando ogni legge di gravità e Pete, alla batteria, è semplicemente fenomenale.
Da notare che in questo show suonano con 3 chitarre, infatti il chitarrista dei Dee Cracks sta sostituendo Spider per il tour...allo stesso tempo Spider ha voluto partecipare a tutti i costi alla sola data per Ema...e da qui ecco gli Zatopkes in versione Iron maiden. Tanto cuore.
Chiudono con "Bye Bye Baby" dei Ramones che emoziona moltissimo e poi con una cover dei Los fastidios...che emoziona un pò di meno, ma diverte.
Peccato che i loro dischi non rendano come i loro live...se no sarebbero il mio gruppo preferito di sempre. Sono sensazionali. Credetemi.

Ciao Ema.

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