lunedì 11 febbraio 2013

SNAFu 2.0: Dropkick Murphys a Milano

Il buon Matt Pesce fa la controrecensione ad un nostro soldato.....chi vince?


Per la seconda volta nel giro di due mesi Pvt. Flavia è più veloce di me nel recensire un concerto, ma io non mi do per vinto e scrivo comunque. 
Qualche mese fa vengo a sapere che i Dropkick Murphys avrebbero suonato a Milano; li conoscevo solamente per fama (per via del rapporto coi Rancid) ma decido comunque di andarmeli a vedere, non prima però di aver ascoltato alcuni dei loro pezzi e aver cercato un pò di notizie sulla loro vita, giusto per farmi un'idea su cosa mi avrebbe atteso. 
La sera del concerto arrivo all'Alcatraz, promosso dal punto di vista della location, pochi minuti prima dell'apertura delle porte; tempo per un salto al banchetto della merce e per una birra e partono, con una puntualità disarmante che contraddistinguerà anche le altre esibizioni, i primi opener ovvero i bustocchi "Uncle Bard & The Dirty Bastards". Prendono il nome da "Uncle Bard", che sarebbe il bassista (l'avevo capito subito), e sono un gruppo celtic/irish che richiama abbastanza gli headliner della serata, cantano in inglese sia i loro pezzi che, ovviamente, le diverse riproposizioni di canzoni tradizionali irlandesi. Non sono male a mio avviso: il cantante scalda e coinvolge molto il pubblico e si lascia pure andare in un breve crowd surfing verso la fine. 
Un attimo di pausa e sale sul palco il secondo opener della serata: Frank Turner. L'avevo visto quest'estate a Rho e devo ammettere che era stato quello, tra tutti gli artisti che si sono esibiti quel pomeriggio, che mi aveva entusiasmato di meno. Sarà stato il caldo o l'eccitazione per il fatto che di lì a poco (non) avrei visto i Rancid a farmi perdere lucidità, ma lo show di Frank e delle sue "anime dormienti" dell'altra sera è stato al contrario davvero convincente e coinvolgente, a maggior ragione se si considera che difficilmente un'esibizione riesce veramente a divertirmi se non conosco il gruppo e le canzoni. L'artista inglese snocciola una decina di quelli che poi ho scoperto essere i suoi pezzi forti, parla spesso col pubblico (mostrando anche un discreto italiano) e lo rende molto partecipe, specialmente in due occasioni in cui invita i presenti a lasciarsi andare in un ballo sfrenato in, mi pare, "Photosynthesis" e poi ad intonare "I Still Believe" nel chorus dell'omonima canzone che chiude la sua bellissima performance. Promosso a pieni voti. 
Altra pausa per il cambio delle apparecchiature ed ecco che arrivano gli attesissimi ragazzi di Boston. Si parte con "The Boys Are Back" e tra le prime canzoni troviamo anche le mie preferite: la bellissima "Burn" e "Going Out in style". C'è spazio poi per la versione acustica di "Worker's Song" e per un buon numero di pezzi tratti dall'ultimo album della band uscito a gennaio. Prima di "End of the Night" vengono invitate le fanciulle del pubblico a salire sul palco e lì ci rimarranno fino alla fine del concerto, giusto il tempo di altre quattro canzoni tra cui "Skinhead on the MBTA" e la conclusiva "Citizen C.I.A." A fine concerto il bassista/voce Ken Casey passa a salutare velocemente la prima fila del pubblico così come il chitarrista James Lynch, che però si trattiene un attimo di più per delle foto e per regalare due plettri. Provo a chiedergli se sono rimaste delle scalette ma gentilmente mi risponde che è già stata fatta piazza pulita; del resto con tutta quella gente sul palco sarebbe stato un miracolo riuscire a pescarne una. La serata si conclude con un discreto numero di giovani impegnati a cercare i propri documenti perduti durante il pogo. Per quanto riguarda l'esibizione degli headliner devo dire che mi ha soddisfatto, anche se allo stesso tempo mi ha un pò sorpreso il mancato inserimento in scaletta di "Boys on the Docks" così come mi è dispiaciuta l'assenza di "Kiss me, I'm shitfaced", ma sono solo dettagli.
A voi l'elenco dei brani suonati dai Dropkick.

1. The Boys Are Back
2. Burn
3. Johnny, I Hardly Knew Ya
4. Going Out in Style
5. The Gauntlet
6. A Few Good Men
7. Your Spirit’s Alive
8. Prisoner’s Song
9. The Irish Rover
10. Out on the Town
11. Jimmy Collins’ Wake
12. Worker's Song
13. The Battle Rages On
14. The Wild Rover
15. Forever
16. Caps and Bottles
17. Out of our Heads
18. The Warrior's Code
19. Rose Tattoo
20. Captain Kelly's Kitchen
21. I'm Shipping Up to Boston
22. Barroom Hero
23. End of the Night
24. Skinhead on the MBTA
25. Dirty Deeds Done Dirt Cheap (cover degli AC/DC)
26. Citizen C.I.A.

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