domenica 24 febbraio 2013

Radio Days - Get some action

Rock Indiana / Surfin'Ki / Torreznetes - 2013

Sarà che sono vecchio (che poi non è vero), sarà che sono stanco (...bè un pochino), sarà che sono disilluso (abombazza proprio), ma è un periodo abbastanza lungo che oramai mi ritrovo assolutamente freddo e distaccato nei confronti delle nuove uscite discografiche del vasto mondo del punkrock ed affini.....insomma il concetto è che se gli Off with their Heads han fatto un nuovo video per un nuovo EP io me ne batto assolutamente il cazzo (meno male che in Caserma siamo in tanti se no avrei già chiuso la baracca).
C'era una cosa sola che aspettavo con ansia da mesi e mesi e mesi...ovvero il nuovo disco dei Radio Days!

I ragazzi me ne avevano sempre parlato come il disco che me li avrebbe fatti odiare....diverso dal passato...lo "avrei patito" tanto per citarli alla lettera. Qualche settimana fa finalmente mi arriva nel PC e sono pronto ad accettare la sfida...schiaccio play e che vinca il migliore.
L'impressione del primissimo ascolto fatto quasi di sfuggita si rivela inaspettata: nessun reale segno di cambiamento rispetto al passato, anzi quelli che sembrano i pezzi da hit parade mi risultano un pò spompi e poco incisivi; i pezzi che invece sono palesemente "sperimentali" mi fanno una buona impressione, ma non lasciano il segno.
Ok, mi sono detto: qui ci vuole un'altra bella manciata di ascolti....è giusto, ma è anche vero il fatto che solitamente i pezzi dei Radio Days non li ho mai dovuti digerire, li ho sempre divorati in un sol boccone quasi come le labbra della nuova morosa di turno, amore a primo ascolto insomma.

Oramai sono almeno 3 settimane che mi sento spesso e volentieri questo dischetto e posso dire di averlo quasi imparato a memoria, tuttavia il giudizio rimane di base immutato, ma necessita di qualche puntino sulle "i" giusto per non essere vago e cazzone come in tutto il resto che scrivo qui sopra.
"Get some action" si apre con 3 pezzi in pure stile Radio Days ("Burning together", "Girl girl girl" e la title track) di cui solamente la seconda risulta essere davvero una mazzata nello stomaco - in senso positivo - un mix di melodia e carica, puro marchio di fabbrica dei quattro power popperz (mi odieranno per questo termine, ma in un periodo di cazzate in stile Garage 2000 mi posso permettere questo ed altro). La title track, scelta anche come video, con quel procedere in levare non mi conquista appieno, in sede live dovrebbe fare tutto un altro effetto. Lo stesso vale per "Love and fun"...tosta, da ballo sfrenato, ma bo...non me lo spiego nemmeno io.
La traccia numero sei, "Everything Floats" è la prima a dimostrarsi davvero differente, atmosfere oniriche, un pò come se i Radio Days fossero andati in India dopo la morte di un loro componente per purificarne l'anima ed augurargli un sereno viaggio attraverso il mondo dei defunti. Che dire? Qui ci siamo proprio....brividi....e qui riconosco la mia band preferita, che riesce a stupirmi e risvegliarmi dal torpore musicale contemporaneo. Bellissima.
Sempre di questo filone più azzardato, ma evidentemente ben riuscito, fanno parte anche una "Goodbye my lover" (anche se leggermente più ancorata alle sonorità passate di una "The meaning of fire" che in origine si chiamava "I will bring the duct tape" - nerd mode off) e la doppietta finale di "Don't break my heart" seguita da quel piccolo capolavoro acustico "My dreams on the ground" (la mia preferita assieme alla già citata Everything Floats).

In definitiva i Radio Days si dimostrano sempre e comunque una spanna sopra a tutti, ma questa volta forse si rivelano più bravi quando osano assalti in territori arditi rispetto a quando galoppano su praterie già ampiamente battute in passato. A questo punto io sono pronto per il loro Sgt. Pepper....è ora di porre fine ai tempi di Love me do.

Un sacco di info sul nuovo merch le trovate qui: http://radiodays.bandcamp.com/

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