venerdì 24 agosto 2012

Social Distortion - Live @ Academy - Dublino

Teoricamente dovrei scrivere un live report ma non ci riesco... l'emozione è stata troppa per cercare di dare un parvenza di oggettività a quello che ho vissuto: in poche parole quello che state per leggere sarebbe un estratto del mio diario di viaggio (se ne avessi uno).


Dopo una giornata in giro per la capitale irlandese, spesa per lo più facendo del becero turismo ma al contempo evitando qualsiasi cosa riguardasse gli U2, arriviamo nei pressi dell'Academy per le 18:15. Incontriamo Brent Harding e David Hidalgo Jr (rispettivamente bassista e batterista). Sono gentili e disponibili, ne approfittiamo per una foto. Molta gente è già in fila per ritirare il proprio biglietto ed entrare, altri invece sono armati di foto e vinili da fare autografare a Mike Ness che purtroppo non arriverà. Alle 19:10 si aprono le porte e ci catapultiamo dentro per accaparrarci la prima fila. Compiuta la missione ci accorgiamo di una cosa stupenda: stiamo per vedere i Social Distortion nel luogo ideale. Il locale infatti conterrà al massimo 500 persone (anche se a guardare i video su YouTube sembra il Forum di Assago) e il palco è a mezzo metro da noi... gli orrendi festival con 50.000 ubriaconi e i palchi enormi sono un lontano ricordo.


Si fanno le 20 e sale sul palco Dave Hause (The Loved Ones). Conosco poco i suoi lavori solisti, non mi dispiacciono ma non li reputo neppure entusiasmanti. Inoltre sono molto diffidente nei confronti dei set acustici. Tuttavia Dave è carichissimo e, in mezz'ora dove alterna pezzi con chitarra acustica ed elettrica, regala inaspettate emozioni. Una 20ina di persone sono qui solo per lui e il resto del pubblico viene conquistato in breve tempo grazie alla verve e alle gag del cantante. Momento particolarmente esilarante quando si accorge che una ragazza tra il pubblico ha chiamato un'amica per farle sentire il concerto e la convince a posare il cellulare sul palco, poi lo prende, la saluta e riattacca. "E' già un'emozione suonare di spalla alla mia band preferita... in più oggi Joe Strummer avrebbe compiuto 60 anni... non so suonare nessuno dei suoi pezzi ma posso suonarne uno di una persona a lui molto vicina: Chuck Ragan. Il pubblico accoglie con urla e applausi. Ancora un paio di pezzi e chiude questo set inaspettatamente coinvolgente. 


In attesa che i Social salgano sul palco vengono mandati in diffusione solo pezzi dei Clash. Un altro pensiero per Joe Strummer. Ore 21 comincia lo show! Mike Ness e compagni salgono sul palco sulle note di No Sleep Till Brooklyn dei Beastie Boys. Partenza a razzo: I Was Wrong! Non si tratta della solita scaletta stile "best of" che di solito la band propina ai festival: è una scaletta con le palle e poco importa se mancano pezzi come Prison Bound e Mommy's Little Monster. Mike scherza con il pubblico, interagisce e dedica anche lui il suo pensiero a Joe Strummer: "La prossima canzone è dedicata a Joe Strummer... quanti anni avrebbe compiuto oggi? 60 eh... quindi 10 in più di me..." Segue la tipica faccia di chi si è appena reso conto di quello che implica ciò che ha detto ma l'imbarazzo viene superato dall'inizio di Sick Boy. Il pubblico è molto partecipe ma non per questo molesto.


Chiudono la prima parte del concerto con Nickles & Dimes. Il pubblico freme e intona un Olè-Olè-Olè. La band non si fa pregare più di tanto e concede un ricco bis. Reach for The Sky viene riarrangiata in modo strano, con Jonny "2 Bags" alla chitarra acustica. Il risultato, accostato a Ball and Chain e Far Behind, è commovente. Mike si avvicina al batterista, parlottano un attimo. Come fuori programma prima della chiusura con Ring of Fire, i Social Distortion concedono anche Folsom Prison Blues di Mr. Johnny Cash. Chiedo al buttafuori se può darmi la scaletta. Lui mi guarda e dice che non può... inizialmente non capisco ma poi vengono fuori i ragazzi dello staff che, a quanto pare incaricati dalla band, distribuiscono non solo le scalette ma anche parecchi plettri. Il batterista invece lancia personalmente le bacchette e quello che sembra essere il coprisellino... Poi mi guarda e mi mette in mano la pelle della batteria... Io sono incredulo, non realizzo e non sono nemmeno in grado di ringraziralo. A questo punto non potrei chiedere di più ma la serata non è finita perché sul retro del locale becchiamo Mike Ness e riusciamo a farci una foto insieme. Gli dico che siamo venuti apposta dall'Italia per il concerto: "Wow from Italy... Grazii". Concerto e serata memorabili, non lo dimenticherò mai!

4 commenti:

  1. la massoneria è troppo pigra per scrivere un altro post anti snafu ma ci tiene a precisare che i maschi non dovrebbero ascoltare i social distortion....
    ...è quasi come se una femmina ascoltasse gg.

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  2. ahahahahah in caserma ci sono molti soldati...facciamo dei distinguo!

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Il soldato SNAFU odia i Troll quindi, se devi trollare, fallo con stile e non farti scoprire!