lunedì 4 maggio 2015

SNAFU 2.0: Sleaford Mods @ Biko - Milano

Che bello quando mi mandano i 2.0 di cose che non conosco! Il soldatino di latta GioviBoy ci manda questa graditissima recensione di un tipo mega cockney che suona in un duo e insulta tutti. Cosa chiedere di più dalla giornata?

Foto di GioviBoy

Ed è proprio quando lo stile brit e mod passa di moda per la quindicesima volta negli ultimi vent'anni che uno stronzo (“cunt”) con frangetta e polo abbottonata fino al collo scende dai sedili in fondo di un double decker di Nottingham e si mette a urlare a un microfono qualsiasi che ce l'ha col mondo. Nel mirino Nigel Farage e UKIP. Ma anche: i Labours (“we're not fucking communists”), Sergio Pizzorno (“that cunt from Kasabian”), Alex Turner, Noel Gallagher, Miles Kane e Bono “such a massive cunt”).
Ieri sera ho visto gli Sleaford Mods al Biko, e devo dire che me li aspettavo almeno un po' più tranquilli dei Black Flag. Ovviamente mi sbagliavo.
Il sold-out è vicino e loro salutano il pubblico con il primo pezzo intitolato Bunch of cunts.
Sono un duo, Jason Williamson alla voce e Andrew Fearn alle basi.
Williamson è il mod, l'altro è un tizio a caso che si limita a pigiare il tasto play sul media player di un vecchio laptop tutto rotto e ricoperto di adesivi di foglie a cinque punte e diti medi, ondeggia la testa sotto il New Era per tutto il tempo e nel corso della serata secca cinque birre e mette in fila i vetri vuoti sotto il suo tavolino.
Jason canta come fosse il fratello cockney e arrabbiato degli Uochi Toki.
Durante il concerto suonano praticamente tutto il loro ultimo disco Divide and Exit, più precisamente nell'ordine Jolly Fucker, McFlurry, Tied Up in Nottz, Jobseeker, The Wage Don't Fit e Tweet Tweet Tweet. Regalano chicche sparse dai diversi EP e dischi che hanno prodotto dai loro inizi nel 2007 e suonano anche un paio di pezzi in anteprima dal prossimo album – forse i migliori.
Alcuni highlights: “This is the human race / UKIP and your disgrace / Chopped heads on London streets / All you zombies tweet, tweet, tweet”, “Tied up in Nottz, Nottz with a Z, you cunt”.
Non spenderò qui altre parole sulla performance più incredibile che io abbia visto in questi ultimi mesi perché ve la voglio raccontare a voce al prossimo concerto di una *band-x* che suona un po' di cover-delle-cover-delle-cover-delle-cover-delle-cover dei Ramones.
Ci vediamo qui.

P.S.: In apertura hanno suonato i bravissimi Belize.

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