domenica 10 maggio 2015

1992: il made in Italy c'è!


Mr. X: "Va in onda una nuova serie tv con Stefano Accorsi... la guardi?"
Rehab: "No." 
Mr. X: "Ma guarda che parla di Tangentopoli"
Rehab: "Sto ascoltando"
Mr.X: "E' prodotta da Sky, la stessa che ha prodotto Romanzo Criminale, e La7". 
Rehab: "Ok, mi hai convinto".
E non me ne sono pentito! 

1992 condensa in 10 episodi una stagione autoconclusiva che strizza l'occhio allo spettatore lasciando aperta qualche porta per un eventuale sequel. Le vicende relative agli scandali del '92 vengono narrate in modo romanzato, intrecciando la trama principale con gli sviluppi politici e mediatici del periodo (vedi l'esplosione elettorale della Lega e l'attività pubblicitario-elettorale di PubblItalia).
I veri protagonisti della serie, seppur presenti, non sono gli esponenti di spicco del mondo della politica, imprenditoria e magistratura ma figure inventate come uno spregiudicato pubblicista di Pubblitalia, la figlia di un imprenditore colluso, un giovane ex militare che viene candidato dalla Lega, etc. Nonostante la trama sia stata arricchita con qualche particolare morboso di troppo, risulta appassionante e le varie storie si intrecciano perfettamente, lasciando la cronaca giudiziaria sullo sfondo senza marginalizzarla troppo. La vera nota negativa della serie è la recitazione imbarazzante di Tea Falco. Deludente anche Alessandro Roja, che tanto mi era piaciuto in Romanzo Criminale. Ah Alessà a Milano st'accento romano non se usa!
Nel complesso serie piacevole e appassionante: voto 7!

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