Inconsapevole Records - 2013 |
I Biffers sono un trio livornese che propone un melodico PopPunk che riprende lo stile dei Mr. T Experience e ci aggiunge una spruzzata dei Green Day di metà anni 90. Sono già noti alle nostre cronache per un 7" totalmente DIY. Whoa! è il loro disco di esordio, contiene 10 tracce ed è stato stampato in CD. I credits dell'artwork spettano allo spezzino Riccardo Bucchioni.
Il trio può contare su di una capacità tecnica sopra la media di noi poveri sfigati e questo viene testimoniato da qualche semplice ma efficace giretto di basso e dall'estema intonazione delle tracce vocali: queste sono inoltre lavorate/prodotte per accentuare la vena pop della band, aggiungendo un accenno californiano-blinkiano al sound della band. La costanza del sound del disco viene interrotta dalla traccia numero 5, l'acustica e sperimentale The Trick. L'esperimento è mirevole, anche perchè spezza la monotonia del disco, ma non è riuscito: infilare dei bonghi in un disco PopPunk è un po' come mettere la maionese sul tiramisù. Solo uno Chef di altissimo livello ci può riuscire (e anche in quel caso avrei le mie remore). Per fortuna la traccia successiva, l'energica Hold On, fa riprendere ritmo al disco. In questo caso la band introduce degli inserti di armonica ma l'eperimento riesce, un po' come il tiramisù con la nutella. I pezzi migliori dell'album sono My Records, Falling Down e la già citata Hold On. Nessuno di questi può però essere considerato il singolone che da quel tocco de classe in più all'album. Tuttavia per essere un full-length d'esordio può considerarsi più che riuscito dato che l'ascolto è piacevole e scorre liscio come l'olio.
Il trio può contare su di una capacità tecnica sopra la media di noi poveri sfigati e questo viene testimoniato da qualche semplice ma efficace giretto di basso e dall'estema intonazione delle tracce vocali: queste sono inoltre lavorate/prodotte per accentuare la vena pop della band, aggiungendo un accenno californiano-blinkiano al sound della band. La costanza del sound del disco viene interrotta dalla traccia numero 5, l'acustica e sperimentale The Trick. L'esperimento è mirevole, anche perchè spezza la monotonia del disco, ma non è riuscito: infilare dei bonghi in un disco PopPunk è un po' come mettere la maionese sul tiramisù. Solo uno Chef di altissimo livello ci può riuscire (e anche in quel caso avrei le mie remore). Per fortuna la traccia successiva, l'energica Hold On, fa riprendere ritmo al disco. In questo caso la band introduce degli inserti di armonica ma l'eperimento riesce, un po' come il tiramisù con la nutella. I pezzi migliori dell'album sono My Records, Falling Down e la già citata Hold On. Nessuno di questi può però essere considerato il singolone che da quel tocco de classe in più all'album. Tuttavia per essere un full-length d'esordio può considerarsi più che riuscito dato che l'ascolto è piacevole e scorre liscio come l'olio.
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