martedì 30 ottobre 2012

All The News Of The Week

Questa settimana sono successe un bel po' di cose interessanti:


- L'Asian Man Records ha annunciato che in primavera pubblicherà un 7" Split che vedrà gli Apers su lato e i Riptides sull'altro. Nell'attesa dobbiamo accontentarci della copertina.

- Inaspettatemente Jim Lindberg tornerà ad essere il cantante dei Pennywise. A riguardo Fletcher ha scritto: We’re happy to announce that Jim is rejoining Pennywise and we’re all looking forward to playing music together again. We’re going to celebrate our re-union with a show at the Hollywood Palladium, January 18th to commemorate the 25th anniversary of Pennywise for our friends and fans in L.A.


- Dopo un lunghissimo silenzio anche i Vindictives annunciano l'uscita di un nuovo 7" dal titolo Mono Flexi Ep. Una delle 4 tracce, Joining The Circus, è già online. La trovate qui

- Gli Sheckies dopo svariati anni di attività hanno deciso di sciogliersi. Prima di pronuncire la parola fine hanno messo online la loro ultima fatica, That's All Fucks!. Si tratta di 24 tracce inedite, molte delle quali strumentali, registrate in diverse sessioni. 

A breve i Copyrights pubblicheranno Shit's Fucked, una raccolta che comprenderà brani tratti dai vari singoli e split ormai sold out e tracce perdute tra varie compilation, per un totale di ben 24 canzoni. La raccolta uscirà a dicembre in formato LP per It's Alive Records.

domenica 28 ottobre 2012

Animal Boy - 031

Big Caviglia Rec - 2012

A me questo disco degli Animal Boy piace. Non è il top del top (tanto per citarli)...ma più della metà dei pezzi mi hanno saputo prendere e regalare qualche emozione sparsa durante le interminabili ore passate in appostamento nella Jungla del Brunei assieme a quel che è rimasto degli Ice-Cream Boys.
Punkrock cantato in italiano a tratti bello veloce e cazzuto e a tratti molto pop, così pop che per alcuni momenti mi vengono in mente i Senzabenza....paragone esagerato, lo so....ma nemmeno così da pazzo come potrebbe sembrare. Fateci attenzione, poi parliamone.
Di note negative ce ne sono poche a parte che i pezzi brutti sono brutti e non ti lasciano nulla (tipo "Lamento" e "Senza Titolo"); di note positive ce ne sono tante: in primis i testi in italiano non banali, ma al contrario così ermetici da essere godibili e in alcuni casi pure intelligenti ("Amici miei Michael" e "Mrs Black" ad esempio non sono sicuramente intelligenti, ma ben al di sopra della media delle band che cantano in lingua madre - tanto per citare nuovamente i ragazzi animali).
Oltre le canzoni già citate, la hit del disco è sicuramente "Chicken McNuggets", ma per la vera sorpresa bisogna aspettare la fine del CD...."Calcolo Male" è un pezzo scritto e cantato con la collaborazione degli I Lona Staller e la qualità subito schizza a livelli stratosferici: testo probabilmente intelligente, sicuramente ermetico e melodia da 10 e lode (c'è forse anche una citazione Bud Spenceriana?)....in conclusione un pezzo bellissimo che ho messo in loop per 3 giorni interi. Solo questo vale il prezzo del disco....che comunque vale la pena di procurarsi. Garantiscono SNAFU e tutto lo Squadrone B. Fidatevi.

SNAFU 2.0: The moorings @ honky tonky seregno

Tommy 27 si è andato a vedere una violinista figa durante la sua libera uscita....e giustamente ce lo fa sapere...portala in camerata soldatino!!!!

Un gruppo francese che fa irish-folk-punk, questo è l'invito di un amico: non è proprio il mio genere, ma non ho un cazzo da fare: ci vado.
Ovviamente parto moolto perplesso: già che son francesi e poi cazzo c'entra l'irish con la francia? 
I cinque si presentano esattamente come te li aspetteresti: una violinista (figa), banjo, armonica, maglietta guinness... in realtà però se li guardi bene non c'entrano un cazzo l'uno con l'altro: il cantante ha la barba lunga da centro sociale, il chitarrista-banjista è vestito tipo tim armstrong nel '94 con anfibi e cappello di pelle, il bassista ha un'anonima camicia a quadri e il batterista sembra appena tornato dal matrimonio di sua cugina, con un impeccabile doppiopetto. La violinista è proprio figa..
Poi suonano, e cazzo, sono bravi: mi piacciono, coinvolgono il pubblico senza parlare troppo. Son proprio bravi!! Fanno anche alcune cover che conosco tipo whisky in the jar, drunken'lullabies e the wild rover e le fanno bene; ma anche le loro canzoni si sentono volentieri.
In particolare il cantante ha una voce molto roca ma potentissima che è ideale per il genere.
A quanto ho capito iniziavano ieri un minitour per l'Italia: ve li consiglio, poi mi direte...

giovedì 25 ottobre 2012

The Manges and Fast Food Are Piigs - Split EP 7"

Rumble Records - 2012

Riuscire ad ottenere una copia di questo 7" è stata una mezza impresa: a quanto pare è stato stampato in sole 300 copie ed è pure andato a ruba! Ma parliamo di musica: sul Lato A i Manges propongono una traccia estratta dal loro ultimo Lp, Hit The Punchball, ed una cover dei SenzaBenza, These Tears May Belong To Your Eyes: se non sapessi che si tratta di una cover penserei che i Manges hanno ripescato uno dei loro primi brani dal loro archivio storico. Gli hanno infatti dato un tocco personale, velocizzandola e accorciando l'intro, accentuando quel suond che tanto ricorda la metà degli anni 90 italiani. Hit The Punchball è un pezzone e su questo 7" gira liscio come l'olio ma un brano inedito avrebbe reso il tutto molto più succulento. Sul Lato B gli spagnoli Fast Food mettono sul piatto la loro Waikiki Beach e Sueño de Verano, cover degli Shock Treatment. Purtroppo la band canta in spagnolo e la cosa risulta essere un pesante limite: d'altro canto non mi stupirei se scoprissi che alle orecchie degli spagnoli l'italiano risultasse cacofonico. E' davvero un peccato perché sono convinto che gli stessi pezzi se fossero cantati in inglese sarebbero sicuramente molto più coinvolgenti. Ma attenzione perché la band è sicuramente valida, suona PopPunk con coretti, rullate e ritornelli orecchiabili come piace a noi, è solo inadatta al pubblico italiano. 

mercoledì 24 ottobre 2012

Legion75, retrospettiva conclusiva



Si è conclusa col sesto numero la miniserie Legion75 della Star Comics, il cui primo numero avevo recensito qui. Ho quindi la possibilità di tirare le somme e fare una retrospettiva.

Prima di tutto però ricapitoliamo la trama per chi se la fosse persa: Legion75 è composto da due filoni paralleli, che cominciano entrambi a Londra, uno nel 1974 e uno nel 1984. Il primo segue la corsa contro il tempo dello spietato e traumatizzato agente segreto Byron contro il folle piano apocalittico ordito dalla sua nemesi, lo scienziato pazzo Caliban: liberare nel mondo una stirpe di micidiali creature mutanti che provocheranno l'estinzione della razza umana. Il secondo invece è incentrato su l’Uomo Senza Nome, uno degli ultimi umani, alla ricerca di un'altra sopravvissuta e della propria identità.

Partiamo dalla storia: l'idea è carina, da un lato una rivisitazione della classica lotta contro i piani apocalittici di un pazzo geniale, un po' alla James Bond, anche se a tinte molto più cupe, e dall'altro la classica avventura di sopravvivenza.
La scelta di sviluppare parallelamente due filoni è di per sé piuttosto interessante, ma avrebbe necessitato di molto più spazio: dividere soli sei numeri ulteriormente ha finito per comprimere troppo lo svolgimento della trama. 

Per quanto riguarda i due protagonisti sono ben caratterizzati: in Byron la psicosi sanguinaria e il desiderio di vendetta creano un contrasto stridente e avvincente con il suo ruolo di eroe e l’Uomo Senza Nome si presta bene al suo ruolo di sopravvissuto.
Il cattivo principale, Caliban, invece è il solito scienziato pazzo stereotipato e non è molto interessante. Lo stesso vale per molti dei personaggi secondari.
La variegata carrellata di mostri nel complesso funziona; si va da quelli affascinanti e ben studiati ad altri dozzinali, passando per tutta la gamma intermedia.

Sul disegno infine, riconfermo il giudizio dato già al primo numero: ottimi quelli del filone Uomo Senza Nome, approssimativi quelli di Byron.

Menzione d’onore per le citazioni rock presenti nel testo che nei titoli, un tocco di classe assolutamente apprezzato; menzione invece negativa per la cadenza bimestrale, che continuo a pensare vada a detrimento dell’affetto e dell’interesse dei lettori.

In definitiva, la Star Comics ha sfornato un altro buon prodotto e riconferma ancora una volta i suoi sforzi per mantenere vivo e vegeto il fumetto italiano.
Tuttavia potrebbe investire di più, in termini di durata, su queste miniserie : le serie a finale programmato hanno una dimensione letteraria molto interessante, però almeno la soglia dei dieci numeri andrebbe superata.

Screech Like a Weasel - a Tribute to SW


E' uscito ieri questo trubuto alla band del Benito internazionale. A quanto pare a farsi carico di questa fatica ci ha pensato Marky Kobane. Tra le band che hanno partecipato ci sono DeeCracks, Griswalds, Prozacs, Super White Garlic e Kobanes. Tutte le traccie possono essere ascoltate gratuitamente su bandcamp e scaricate con un'offerta libera. A voi la scelta! La caserma ama i Weasel ma in questa occasione preferisce lascire ai lettori l'onere delle opinioni sulla validità di questo lavoro.

lunedì 22 ottobre 2012

I Lona Staller - Expecting to fly

DIY - 2012

I canturini I Lona Staller esistono più o meno dalla notte dei tempi...potremmo definirli dei perfetti soldati del SAS durante il periodo di training al DET, ovvero personaggi silenziosi, quasi invisibili, ma letali. 
Questo è il secondo album ufficiale della band, che segue però un'infinità di registrazioni e demo che venivano distribuiti un pò alla cazzo ficcati in bustine di fortuna (a me era capitata la versione impacchettata in una carta da imballo di un negozio di elettrodomestici di Roma.....tanto per capirci....).
Questo "Expecting to fly" lo potrei definire il "Sandinista" degli I Lona Staller....un album di svolta musicale che mette in evidenza il talento dei ragazzi e la loro voglia di sperimentare. Qui, oltre ai soliti pezzi elettrici (tra cui alcune loro hit passate), assistiamo all'ingresso massiccio di tastiere e batterie elettroniche - presumo - e ad un'alta quantità di chitarre acustiche (tutte influenze già utilizzate in minima parte nei precedenti lavori, ma che ora diventano le protagoniste indiscusse del disco). 
Il frullato che ne risulta è sicuramente spiazzante e meno diretto rispetto a quello a cui mi avevano abituato (un tempo gli I Lona facevano pezzi mega-pop da 25 secondi l'uno..tanto per capirci un'altra volta...), ma si mantiene tuttavia su livelli artistici alti che i fans di vecchia data della band non potranno che apprezzare. 
Se invece non li conoscete, NON procuratevi questo disco....procuratevi quello di qualche anno fa uscito su Da Kila Records e non rimarrete delusi.
I Lona Staller promossi sebbene il disco non entrerà mai nella mia top ten, ma sono conscio che non si può mettere un freno al genio musicale di Giorgio, Samu e Dani...prendere o lasciare!

domenica 21 ottobre 2012

Christian De Sucas - Milionario



Nuova uscita per quei maranza brianzoli cresciuti a pane e cinepanettoni  che rispondono al nome di Christian De Sucas. Anche se a questo giro Albe canta la maggior parte dei pezzi i quattro non hanno cambiato di una virgola il loro suono. Si tratta sempre di pop punk cantato in italiano, che tutti abbiamo ascoltato fino allo sfinimento, sulla falsariga di Home Alone, Ignoranti e Razzi Totali. Non so se questo disco verrà stampato o semplicemente messo online, ma rispetto al precedente le canzoni sono semplicemente più riuscite. "Perso nei ricordi", "Giulia" con la citazione Impossibile e la thrashata in "Albe suona per clichè" meritano di sicuro almeno un ascolto!

Rocket From The Vault: Carsick Cars - s/t

2007

Probabilmente i lettori di Snafu si stanno chiedendo perché Pvt. Rehab abbia maturato una malsana passione per la musica cinese. In realtà mi sono solo trovato tra le mani qualche dischetto registrato e prodotto al di la della grande muraglia. Tra questi c'è il s/t dei Carsick Cars. Il trio di Pechino è probabilmente da annoverarsi in quella scatola che qualcuno ha chiamato No Wave: nel loro sound infatti riscontriamo l'influenza dei Sonich Youth e dei Neu! con una spruzzata di Suicide e Velvet Underground. Tra le 10 tracce che propongono troviamo per lo più ritmi godibili e puliti ma anche suoni più distorti accompagnati da ansiose ripetizioni ossessivo-compulsive. Il tutto è cantato in Cinese. Il risultato migliore la band lo ottiene con le tracce più melodiche come  Zhi Yean Ren e Mo Gu. Al contrario i brani più rumorosi, come Gun, risultano fastidiosi all'udito. Tuttavia nel complesso questo album merita un ascolto.




I pezzi contenuti in questo 7" sono già presenti nel s/t ma la sorpresa nell'esaminare questo viniletto sta nel vedere il logo della Nespresso sul retro. A quanto pare la Mr. Caffè cerca di imporsi in Cina nel campo della discografia: strano come girino le cose in oriente.

Manges go to Japan


Un post fondamentalmente inutile....ma fa piacere sapere che i nostri migliori reparti speciali italiani sono stati spediti in Giappone a dare qualche lezione di rock'n'roll.

Buon lavoro dalla Caserma SNAFU!

sabato 20 ottobre 2012

Tough/The Invalids - Punk Rock Split 7"

SURFIN' KI RECORDS - 2012

Uscita numero 26 targata Surfin' Ki Records che vede gli statunitensi Invalids sul lato A e i nostrani Tough sul lato B. I primi a quanto pare sono una band nata negli anni 90 sotto l'insegna della Lookout Records e recentemente tornata in attività. Propongono 2 pezzi, Franklin Ave. Lament, che richiama nel sound i pezzi più melodici delle ultime uscite degli Apers, Into the Future, più dura, con sonorità più Rock'n'Rolleggiante e ossessiva. E' la prima volta che giungono alle mie orecchie ma hanno meritato la mia attenzione: promossi!
I Tough non hanno bisogno di presentazioni. Sparano 3 brani brevi e veloci. Bullshit e Johnny is a Marshal sono cantati da Chris e potrebbero essere tranquillamente le tracce conclusive della precedente uscita discografica della band: sound Ramonico ma con un tocco più pop. Got a Problem è invece cantata da Stefan-Eno: mossa azzeccata perché il cambio di voce e le schitarrate più dure e dritte aggiungono una sfaccettatura in più al sound dei Tough. Devo ammettere però che questi tre brani dal vivo hanno un tiro decisamente più interessante e su disco risultano un po' mortificati. Se vogliamo fare le pulci a questo disco dovremmo anche segnalare che il lato A gira a 33 giri mentre il lato b gira a 45. Tuttavia l'artwork di Bucchio è talmente azzeccato da far passare in secondo piano questa piccola pecca.

venerdì 19 ottobre 2012

SNAFU 2.0: Il tour italiano dei WELLINGTONS raddoppia!!‏


Il tour dei The Wellingtons raddoppia!!

Aggiunte due date italiane per la storica Power-Pop band Australiana!!
Lunedi´al Ligera di Milano (in compagnia di Pearls e Libanesi), Martedi´allo United Club di Torino, con entrata gratuita!!

Qui tutte le altre date italiane del loro tour promozionale del loro nuovo 10" EP "Hey Hey", che potrete trovare al loro banchetto!!

19/10 FRI - SHAKE CLUB - La Spezia
20/10 SAT - Il Taun - Fidenza (PR)
21/10 SUN - Arci Dallò - Castiglione delle Stiviere (MN)
22/10 MON - Ligera - Milano
23/10 TUE - United Club - Torino


Video - Keep Me Holding On:
Come Undone:

Stasera Hard-Ons a Milano


Stasera (Venerdì 19 Ottobre) all'Arci LoFi di Milano, in via dei Pestagalli 27,  si preannuncia una grande serata. Aprono le danze Teenage Gluesniffers e Tough. Piatto forte della serata gli australiani Hard-Ons. Si apre alle 22:30, ingresso 10€

mercoledì 17 ottobre 2012

SNAFU 2.0: Royal Republic @ Tunnel (MI) - 15/10/12


La caserma è davvero orgogliosa di aver dato la possibilità al buon Matteo "Panz" di vedersi un bel concerto. Ed il buon Matteo si è meritato un posto d'onore nella nostra camerata SNAFU grazie alla puntualità con cui ci manda il report 2.0....ottimo lavoro soldato, grazie di aver contribuito ai contenuti del Blog e non perdere l'abitudine se no sono 100 flessioni!

E un ringraziamento a Live Nation per averci coinvolti in tutto ciò... 

Foto DIY a cura di Guido, altro vincitore del contest

Devo dire che arrivo a questo concerto piuttosto impreparato: fino a un mesetto fa non conoscevo la band in questione e sono qui solo perché ho vinto un biglietto grazie al contest promosso da SNAFU… Ad ogni modo, quello che dei Royal Republic ho potuto sentire su internet mi è piaciuto, quindi sono ottimista.
La mia impreparazione è tale che solo una ventina di minuti prima di arrivare al Tunnel scopro della presenza di un gruppo spalla, e solo venti minuti più tardi verrò a sapere che si chiamano KOPEK; sono in 3 e sono irlandesi, mi sono totalmente ignoti ma nonostante il pubblico sia ancora piuttosto scarsino, le prime file sono occupate da una quindicina di persone. Purtroppo l’ottimismo che mi contraddistingue sempre si spegne dopo una manciata di minuti: il gruppo propone (o meglio dovrei dire propina) un rock alternativo di quel tipo che tanto alternativo poi non è. Per intenderci, penso subito ai Nickelback et similia (leggo or ora su wikipedia che i manager delle due band sono guarda caso i medesimi…), e la conseguenza è che nessuna delle canzoni mi può piacere; è un genere che mi irrita nella stragrande maggioranza dei casi, e i Kopek non fanno eccezione, nonostante la buona volontà (la mia, perché cerco sempre di dare una chance ad ogni band). L’unica canzone piacevole è quella che chiude l’esibizione, che per fortuna è piuttosto breve e quindi tutto sommato indolore. Altri sembrano apprezzare, e in fondo certamente i tre sanno suonare bene, semplicemente non fa per me.

Le sorti di questa serata saranno risollevate pienamente dai Royal Republic, quattro aitanti giovanotti svedesi, la cui presenza fisica giustifica il buon numero di donne presenti; il pubblico nel frattempo è aumentato (si fa per dire, il locale rimane comunque semivuoto), e sin da subito si dimostra pienamente partecipe. 
I RR partono subito forte col loro rock’n’roll che si ispira chiaramente alle band che provengono come loro da luoghi freddi, desolati e noiosi: meno “pettinati” degli Hives e più “patinati” dei Turbonegro; il riferimento più evidente restano probabilmente i Danko Jones. Ad ogni modo, questo è un genere che ci piace; per di più i quattro sanno tenere benissimo il palco, sono carichi a mille e propongono uno show di livello pescando dai due album pubblicati e proponendo ovviamente tutti singoloni (Full steam spacemachine, Tommy Gun, Underwear, Astronaut). Il loro miglior pregio è certamente quello di non prendersi sul serio, e questo rende piacevoli anche i numerosi momenti di cazzeggio tra una canzone e l’altra; a un certo punto compaiono le chitarre acustiche, e penso che sia giunto il momento per una qualche ballad strappalacrime; niente di più sbagliato, anzi è probabilmente questo l’apice del concerto: il cantante invita i presenti a trovarsi un partner per ballare e di fronte alla versione acustica di “Walkin’ down the line” praticamente più nessuno riesce a stare fermo. Anche “Addictive”, altro singolo dei Royal, è proposto in una nuova veste folk/country (“freaky acoustic version”, per citare la presentazione della band stessa) che spezza la monotonia ma non certo il clima di festa che si è creato. Dopodiché non c’è più un momento di pausa, tornano le chitarre elettriche e si tira dritti fino alla fine con “Make love not War”, “Astronaut ” e una cover degli X (non quelli di Los Angeles, ma una band australiana) “I don’t wanna go out”. 

Me ne torno a casa soddisfattissimo e piacevolmente sorpreso da uno show che è andato ben oltre ogni più rosea aspettativa. Grazie SNAFU per l’opportunità di essermeli visti a gratis!

lunedì 15 ottobre 2012

Turbojugend Milano


Ahoy marinai! Il capitolo milanese della Turbojugend è tornato in vita ed è pronto a far calare l'oscurità su tutta la città! Le iscrizioni sono aperte! Arruolatevi numerosi!
Per farlo basta inviare un messaggio sulla nostra pagina Facebook indirizzato al presidente The Milf Hunter.

IMPORTANTE: Per prima cosa leggetevi bene le regole della Turbojugend! Se volete far parte della TJ dovete accettarle e rispettarle. I trasgressori saranno puniti senza pietà con un paio di pinze e una buona saldatrice. Marinaio avvisato...
Per scoprire tutti i membri (eretti) andate sulla nostra pagina nel sito ufficiale della TJ.
Se siete di un altro capitolo contattateci!

Sail with us!!


domenica 14 ottobre 2012

Sick Boys - Unprofessional Performances

DIY - 2012

I Sick Boys hanno avuto il coraggio e la stupidità di mandare una mail in Caserma "lamentando" in modo molto garbato il ritardo della recensione. Questo non è bastato tuttavia a rendermeli antipatici...il loro dischetto è un buon lavoro e si merita una recensione positiva.
Packaging cartonato e ben curato che contiene 5 pezzi di punk'n'roll di Mike Nessiana memoria...sia nei suoni, che nel nome della band, che nel modo di vestire dei ragazzi. 
Per fortuna però non ci troviamo davanti ad un totale rip-off musicale: il cantante non si sforza in modo ridicolo di fare il Mike Ness della situazione e risulta molto più sincero di quello che si potrebbe pensare in un primo momento (almeno così sembra da disco). I richiami ci sono eh....e belli evidenti, ma si mantengono su di un livello di onestà accettabile.
I pezzi sono molto orecchiabili e denotano una buona capacità di scrittura mantenendosi su velocità alquanto poco sostenute, ma non raggiungendo mai la noia dei pezzi più country dei Distortion (meno male).
Non possiamo gridare al miracolo dato l'evidente obiettivo dei ragazzi di suonare esattamente come la band di Orange County, ma il disco mi regala dopotutto 15 minuti di relax prima di affrontare la marcia notturna e quindi un bel bella lì è d'obbligo.

Devasted - The Human Failure

2012

Un pezzo di 12 minuti che fa il verso a "The Decline" ma che sembra un taglia e incolla di 4 pezzi brutti dei Pennywise, il tutto condito con un testo di critica alla società umana del tipo "uomo-cattivo-usa-pistola-vuole-soldi".

Non ce la faccio. Mi spiace.

Se volete dargli una chance, come è giusto che sia, fatevi un'idea qui....

sabato 13 ottobre 2012

From Here To Eternity - Brand New Start


I From Here To Eternity nascono nel febbraio 2012 da alcuni membri dei Berkeleys e altri ragazzi di Torino. Di recente hanno registrato l'Ep "Brand New Start" scaricabile gratuitamente qui. Parto col dire che i ragazzi hanno fatto veramente un bel lavoro! Suonano un tipo di pop punk molto "moderno" con synth a palla e stacchi vagamente metal...molto college style, del tipo bei ragazzi, facce pulite e vestiti trendy...non so se ho reso l'idea...comunque un genere su cui non sono molto ferrato ma pare che in America ci siano un sacco di band così...anche se non saprei nominarne una! In Italia mi verrebbe da paragonarli ai NoTimeFor.
Tornando all'Ep, come ho già detto, hanno fatto veramente un bel lavoro. I pezzi sono belli, ben suonati ed arrangiati con i controcazzi. Si sente che c'è un gran lavoro sotto ogni riff e sotto ogni stacco. le melodie tra chitarre sono molto azzeccate, a volte rimangono sol pop punk più classico mentre a volte variano verso il metal (soprattutto il suono della chitarra) aiutate anche dall'uso (non eccessivo) del doppio pedale. La scelta di arricchire il sound aggiungendo il synth non è da cassare, anzi, in alcune parti sta molto bene ed è coerente con il loro sound...in altre parti magari è un po' invasivo...ma sono sottigliezze. Mi piace molto la voce, molto melodica, pulita e canta bene in inglese! L'unica cosa che non mi va giù (a parte la copertina orribile) sono gli stacchi in growl...vi prego levateli, stanno malissimo!
Bravi ragazzi! Bel lavoro! Levate il growl e continuate così!

lunedì 8 ottobre 2012

Kris Roe (The Ataris) impazzisce sul palco


A quanto pare gli esaurimenti nervosi vanno di moda nel PopPunk d'oltreoceano. A sto giro tocca a Kris Roe degli Ataris dare in escandescenza. A quanto pare il batterista della sua band aveva fatto qualche errore di troppo e Kris non lo ha tollerato.

Dogs - E' Solo PunkRock

TreMendez - 2012

I Dogs di Mendez Derozer hanno superato i vari problemi di LineUp e, dopo aver registrato un nuovo disco, suonano in giro per il nord d'Italia per promuoverlo. Adesso Mendez è voce e basso della band, Piero sta alla chitarra/cori e Cez alla batteria. I Dogs non deludono per nulla le aspettative: propongono 12 tracce di punk rock sporco ed ignorante, ideale per una serata di casino alcolico, da sing-a-longare in Italiano. I Dogs vanno presi per quello che sono perché, come dice il titolo stesso dell'album, E' Solo Punk Rock, senza fronzoli nel sound o nell'artwork. Certo, se il sabato sera anziché andare al bar di zona preferite discutere dei film di Truffaut, dovreste lasciare perdere questo album... se al contrario avete voglia di divertirvi senza tante pretese questo lavoro fa al caso vostro. Lo potete ascoltare qui

domenica 7 ottobre 2012

Addio a Luca "Lupus" Carpi, chitarrista dei Raw Pawer


Purtroppo, questa mattina, a soli 34 anni, ci ha lasciato l'ex-chitarrista dei Raw Pawer, Luca Carpi. Conosciuto con il soprannome di "Lupus", Carpi aveva militato a lungo nei Raw Power, band di Poviglio nota in tutto il mondo nel circuito hardcore, con la quale ha calcato innumerevoli palchi in Europa e negli Stati Uniti. La band ha scelto di dare la notizia ai fan attraverso il profilo Facebook: "E' con grandissimo dolore che annunciamo la scomparsa del nostro carissimo Luca 'Lupus' Carpi. Ciao Lupus, troppo presto per andartene, ci mancherai per sempre".
Adios Amigo!

Nuovo video per Jojo in the stars


Nuovo video per i Jojo in the Stars.....

sabato 6 ottobre 2012

Stasera festa grande al LoFi


Stasera (Sabato 6 Ottobre) all'Arci LoFi di Milano, in via dei Pestagalli 27,  si preannuncia una grande serata. Aprono le danze i milanesi Ghosts On The Loose, garage surfers con Trashmen e Stooges nel cuore, a seguire AntiTestquintetto hardcore, rabbioso e violento, e in chiusura i Dogs di Mendez Derozer. Inizio concerti ore 22:30

venerdì 5 ottobre 2012

Rocket From The Vault: New Pants - s/t

10 anni fa salutai, con la convinzione che non lo avrei più rivisto, quello che in camerata era stato il mio migliore amico: congedato con onore ritornò in Minnesota e sposatosi andò in viaggio di nozze in Cina. Da lì mi spedì una cartolina ed un pacco di dischi. Casini doganali vari hanno ritardato l'arrivo del suddetto pacchetto.


Era il 1996 quando i New Pants sfornarono il loro primo Cd. Lo ascolto oggi per la prima volta e l'energia sprigionata dal primo brano, I'm Ok, mi fa pensare che a Pechino sappiano il fatto loro in quanto a punk. Poi però mi rendo conto che, al di là del ritornello della sopracitata canzone, l'album è cantato in cinese. Avete mai provato a sing-a-longare in cinese? E' praticamene impossibile per noi che in missione non ci siamo mai spinti oltre la Siberia. Eppure è un peccato perché questi tre ragazzi sanno ben arrangiare melodie e cori coinvolgenti, sfornando un dischetto per niente male. O meglio sapevano... Si perché ad un certo punto hanno abbandonato questo sound a metà tra i Ramones ed i Blondie per lanciarsi in un progetto molto più orientato verso la New Wave/Disco. D'altro canto già nel 1996 i New Pants, tra un coro e l'altro, avevano trovato lo spazio non solo per una spruzzata di sound alla PIL, con interessanti inserti elettronici, ma anche per dei pezzi melodici con tanto di chitarra non distorta. Tuttavia il risultato, non per nulla eterogeneo, è lontano anni luce dall'attuale sound. Mi piacerebbe consigliare ai lettori di Snafu le migliori tracce di questo album, ma i titoli in cinese non me lo permettono.

P.s. Il mio amico Sick mi ha appena fatto avere il link YouTube di uno dei pezzi dell'album

50° anniversario di "Love Me Do"

Parlophone - 1962

Il 5 ottobre 1962 usciva Love Me Do, il primo singolo a nome Beatles, senza i quali la musica come la conosciamo oggi, punk rock compreso, non esisterebbe.
Il lato B era P.S. I Love You; entrambe le canzoni erano accreditate a Lennon -McCartney, anche se composte principalmente da Paul.
Nella prima stampa del singolo alla batteria c'era Ringo Starr; successivamente però in alcuni casi, come la pubblicazione dell'album di debutto Please Please Me, venne usata una versione con la traccia di batteria del sessionman Andy White. L'armonica era suonata da Lennon.
All'uscita in Inghilterra il singolo ottenne un buon riscontro, piazzandosi 17° in classifica. Leggenda vuole che il loro manager Brian Epstein, proprietario di alcuni negozi di dischi, avesse comprato lui stesso la maggior parte delle copie.
50 anni fa, la storia della musica - e non solo- cambiava per sempre.

giovedì 4 ottobre 2012

SNAFU 2.0: Hard-Ons: Italian Tour



Giustamente il buon JJ ci fa sapere che gli Hard Ons saranno a breve in Italia....grazie della dritta Soldato!

16/10 @ La Skaletta, Las*Pezia + RICCOBELLIS
17/10 @ Init, Roma + KILLTIME
18/10 @ Chet's Club, Bologna + ANTARES
19/10 @ Lo Fi, Milano

martedì 2 ottobre 2012

Royal Republic - SAVE THE NATION

Warner Music Group Germany GmbH - 2012

Sono maschioni (o maschiosi, come diceva il Betello), sono nordici, hanno probabilmente divorato le pagine di Tom of Finland da ragazzini, si vestono in denim, fanno rock'n'roll.
I Royal Republic mi erano sconosciuti. Ora che li conosco non è che io abbia visto la luce, ma ho scoperto una band valida, potente e con un talento compositivo di buonissimo livello.
I paragoni si sprecano....sono tanto banali quanto tuttavia palesemente veritieri: Turbonegro, Hives, Danko Jones, chitarrine sferraglianti, macho rock'n'roll mixato con una piccolissima ma giustissima dose di indie, giusto uno schizzo fortuito, una roba quasi impercettibile, ma che sa fare i suoi danni in giro.
Non male davvero, il disco scorre veloce durante il tragitto per andare dalla caserma al poligono di tiro...i soldati lo apprezzano e scendono dai camion belli carichi e pronti a far cantare i ferri con del fottutissimo piombo rovente.
Dato che non avrete sicuramente altro da fare di interessante provate a dare un ascolto a pezzi come "Everybody Wants To Be An Astronaut", "Save the Nation" o "Strangers Friends Lovers Strangers"...anzi fate una cosa....ascoltate il cd per intero senza spendere soldi QUI!
Se proprio avete della pecunia in avanzo provate ad andare a vederli a Milano il 15 Ottobre.....anzi pensandoci bene non vi serve nemmeno quella....la caserma mette in palio ben DUE ingressi omaggio in collaborazione con Live Nation....date una letta qui, lucidate le spillette, pulite la giacchetta in jeans e leccatevi i capelli....i Royal Republic meritano un pò di attenzione.

Nuovo LP in arrivo per i King Tuff


A quanto pare i King Tuff non hanno esaurito la loro vena creativa e sono in procinto di sfornare un nuovo 7". Nell'attesa ci regalano l'ascolto di un brano, Screaming Skull. Lo trovate qui.

lunedì 1 ottobre 2012

SNAFU 2.0: Devasted : The Human Failure

Ci fanno avere tramite il 2.0 questo comunicato stampa dei Devasted che sono una band di Parma sicuramente molto arrabbiata con l'uomo del XXI° secolo....Noi della caserma che la guerra l'abbiamo fatta per davvero siamo invece in pace con il mondo....tuttavia se volete dategli un ascolto.

Ad un anno di distanza da "Never Give Up", i Devasted tornano con un progetto unico e ambizioso.
"The Human Failure", il fallimento umano raccontato e gridato con la potenza di microfoni e amplificatori.
Con l'energia e la rabbia di chi non vuole vedere l'uomo del XXI° secolo distruggere la natura con la sua arroganza,abusando del proprio potere e di una finta superiorità che molto presto gli si rivolterà contro.

La band parmigiana esprime il proprio dissenso uscendo dai soliti canoni minimali del punk rock, e lo fa con un singolo brano della durata di 13 minuti.
Una produzione audace e artisticamente complessa, capace di unire le tematiche della protesta alla melodia di varie parti musicali, diverse tra loro ma tenute insieme da un unico filo conduttore, che da corpo e sostanza ad una canzone capace di lasciare il segno fin dal primo ascolto.

Tredici minuti per lanciare un messaggio di rabbia e di speranza.
E per ricordare a tutti che la stupidità dell'uomo non può vincere, soprattutto se la si combatte con chitarre pesanti e cori anthemici.

Data di uscita : 17 ottobre
Produzione artistica : Rocketman Records
Showcase di presentazione : 19 ottobre @ Aenigma Bar - Gorizia

The Dopamines - Vices


Oggi parliamo dei Dopamines, gruppo che ha sempre attirato a sè pareri discordanti: c'è chi sostiene che al momento siano i migliori, mentre c'è chi proprio non li sopporta. Con "Expect the Worst" i ragazzacci dell'Ohio hanno spaccato in tutti i sensi; oltre a pubblicare un album della madonna e migliorare notevolmente musicalmente, la loro popolarità è cresciuta a dismisura. Così, per dare un degno seguito all'album sopra citato, si sono piazzati in studio nel giugno 2011 e nel giugno 2012, per It's Alive Records, è uscito "Vices".
Devo dire che mi ci è voluto un po' per "assimilare" Vices e non è stato amore immediato come con "Expect the Worst". Al primo ascolto l'album potrebbe sembrare una brutta copia del precedente, ma non è così. Sono molto simili; stesso sound, stesso tipo di melodie, testi molto simili. Il gruppo in questo disco insiste (giustamente) sul sound che li ha resi una band originale e apprezzata e alcuni pezzi ne escono molto bene. "You're so vain part II" apre il disco ed è veramente una bomba e lo stesso vale per "Useless", gran bel pezzo. Altri brani invece risultano meno spontanei...il sound che in alcuni pezzi funziona alla grande, in altri risulta un po' esasperato, con l'effetto indesiderato di rendere alcune canzoni forzate e piuttosto noiose. E' il caso di "Heads Up Dusters", "Don't Mosh the Organ", "Paid In Full" e "Vices" tutti pezzi a metà disco che non sanno nè di carne nè di pesce...comunque carini ma nulla di che. Uno dei pezzi migliori è "More Chords, Better Value" cover dei Black Tie Bombers e sorta di anthem per ogni punk rocker (...all i wanna do is get into our van with no plan and arrive some place i've never been and play for less than 20 kids...).
Insomma un album non male, non ai livelli di Expect The Worst ma comunque piacevole! Consiglio a tutti l'ascolto!