Dopo anni di trattative segrete e serrate, in Caserma riusciamo a convincere la Major Emme (che dopotutto è ufficiale) a scrivere qualcosa per noi. Lei ci sorprende e impacchetta questa bella intervista ai perugini Six Feet Tall che rispondono a tono dimostrandosi sul pezzo.
1. Ciao ragazzi. È la prima volta per entrambi qui su SNAFU, quindi cerchiamo di portarcela a casa. Presentatevi: chi siete, da dove venite, dove volete andare?
Ciao, siamo i Six Feet Tall, vale a dire Diego, Andrea e Federico. Viviamo tutti a Perugia e facciamo post hardcore sveltino con fortissime (nel senso di fiche) influenze noise rock. Vogliamo andare al ristorante cinese.
2. Conoscevate SNAFU? Quanto potevate continuare a vivere senza?
Io (Diego) conosco SNAFU. Mi piace perchè si chiama come un gioco del Vic 20 (consolle della Mattel uscita credo non dopo il 1982, non ho voglia di controllare) e perché sono notoriamente un gran fan della Lookout! Records. Mi interessa sapere quali dischi pop punk e punk rock escono in Italia e se sono bellini, quindi seguo il blog abbastanza spesso. Gli altri due non credo conoscano SNAFU (non ho voglia di controllare). Diciamo che potevo vivere senza nella misura in cui potrei vivere senza l'orzo solubile. Se non ci fosse sarebbe ok ma credo sia più ok così.
3. Il vostro disco è uscito per ÙA, etichetta di stanza a Roma di cui abbiamo parlato già con Tunonna. Alcuni di voi sono parte attiva della label; ci spiegate un po’ come funziona e se avete altri progetti in cantiere?
Io e Federico siamo collaboratori di ÙA, sezione Perugia. Ci occupiamo un po' di promozione e un po' diciamo la nostra su cosa ci piacerebbe far uscire. Si tratta di un'etichetta nata grazie a Pietro, Silvia e Lorenzo, e ora ulteriormente allargatasi grazie alla partecipazione di Alessandra. È gestita in forma amicale, zero formalità, però cerca di mantenere una certa "professionalità" in certe cose, soprattutto per quanto riguarda la roba che fa uscire. Cerchiamo sempre di far uscire belle robine insomma. Come per ogni etichetta diy, è molto importante il lato umano: quindi di norma facciamo uscire dischi di gruppi che conosciamo, che abbiamo visto dal vivo tante volte, con i quali c'è un rapporto insomma. Questo non per fare le robe "tra amici", ma per essere coinvolti al 100%, anche emotivamente, in ogni uscita che facciamo.
La particolarità di ÙA è che fa uscire dei dischi che sono una specie di split tra musica e fumetto: a ogni capitolo “sonoro” è abbinata un'opera “visiva”, in modo che ci si influenzi a vicenda cercando di tirare fuori un oggettino che abbia senso. Andatevi a spulciare le uscite passate (Northwoods, noi, Tunonna) e future (LVTN, Maxcarnage, Lleroy), magari vi garbano come garbano a noi.
4. Complimenti per il 12”. Lo ascolto spesso e lo trovo sempre migliore a ogni ascolto. Potrebbe essere tranquillamente datato 1993, sia per la composizione dei pezzi sia per missaggio e mastering. Sa di garage, camicie di flanella e di tutta la patina un po’ polverosa delle fotografie analogiche, quelle sempre sovraesposte e gialline; eppure riesce a non suonare affatto “vecchio”, anzi. Non sarà che alla fine il grande revival anni ’90 ha coinvolto pure noi punx?
Per motivi anagrafici possiamo dire che almeno io e Federico dagli anni Novanta non siamo mai usciti. Abbiamo iniziato ad andare fuori di testa per quella musica rumorosa mentre quelle cose succedevano e benché buona parte di quei dischi li abbiamo recuperati in seguito e nonostante (sto per dire una cosa che dicono tutti, in tutte le interviste) ascoltiamo un sacco di roba diversa, l'imprinting è rimasto quello.
Parliamo di anni in cui se incrociavi per strada un adolescente sconosciuto con i capelli lunghi e sporchi come i tuoi lo salutavi. E lui ti risalutava con naturalezza, perchè tutti e due sapevate di far parte della stessa tribù. E anche adesso non ci importa tanto stare lì a spaccare il capello quando ascoltiamo musica o scriviamo i pezzi. Ci basta sentire l'odore della grotta - aggiungere qui file audio di canti primitivi -per capire che va bene. Ci fa piacere che il disco cresca con gli ascolti, significa che probabilmente se scorri pezzo per pezzo l'Ep e ti segni con una crocetta le Soluzioni Paracule ne troverai tre o quattro (non ho voglia di controllare), non centoventi.
5. Rimanendo in tema 90s: avete fatto un 12” one-sided (bianco!). Come mai, nonostante tutte le madonne che la stampa in vinile comporta?
Qui è impossibile rispondere senza passare per nostalgici/feticisti del vinile, accidenti. Diciamo che non è una trovata inusuale, perché da diversi anni nell'underground escono molti più vinili che cd. Potrei disegnare un grafico a torta, ma non ho voglia di controllare. Allora diremo che è per via dell'artwork. Un bel disegno risulta sempre meglio se stampato più grande.
6. Leggendo le note all’interno del disco, è evidente che si tratta di un prodotto dall’impronta fortemente DIY (è stato registrato da Lorenzo nella casa in campagna di Pietro - entrambi fondatori di ÙA records insieme a Sicks AKA Tunonna). Non sarebbe stato più comodo e veloce farlo uscire in cassetta? Ve lo chiedo perché ci sto riflettendo molto in prima persona ultimamente, specie in relazione al grande ritorno di questo tipo di produzioni; inoltre penso che i vostri suoni sarebbero tra i pochi a non risentire troppo della “pastosità” restituita da questo formato. E poi perché voglio ribadire ancora una volta quanto il vostro album sia una dichiarazione d’amore e fedeltà alla decade 1990-1999.
Ma infatti lo abbiamo detto a Pietro (il nostro padrone presso ÙA Records) e lui si è opposto! Le cassette costano meno e occupano meno spazio (utile per evitare di avere casa invasa di scatole di vinili invenduti). Ripensandoci però la cassetta è feticismo puro: non so in quanti abbiano ancora un impianto con mangiacassette (non ho voglia di controllare, ma sono pochi) e alla fine della fiera a noi interessa che uno torni a casa e metta su il disco che ha comprato. E, banalmente, il vinile è esteticamente più bello di qualsiasi altro supporto.
7. La prima cosa che mi ha colpito del disco sono i titoli dei pezzi, che sfruttano giochi di parole, stravolgendo altri titoli di canzoni (guarda caso, anni 90). Ho apprezzato moltissimo la cura che avete riservato a qualcosa che spesso viene considerato poco importante: bravissimi! Come vi è venuto in mente? Ci promettete che userete questa finezza anche per i prossimi dischi?
Quando si scrive una canzone di solito si parte dalla musica o dal testo, quindi quando alla fine devi mettere un titolo hai sempre paura di fare un'operazione posticcia, quasi di marketing. La prima cosa che viene in mente è mettere la frase che dici più nel testo. Ecco, non ci andava, quindi ci siamo inventati dei calembour scemi. Il che non è una soluzione tanto originale: senza andare troppo indietro negli anni e lontano nello spazio possiamo ricordare un bel disco del Chambers di Pisa, i cui titoli erano tutti dei divertenti giochi di parole. Ce ne saranno a bizzeffe di dischi così, ma non ho voglia di controllare.
8. Perché il coniglio?
Il nome del gruppo fa riferimento al film "Harvey" del 1950. Sei piedi è l'altezza di un coniglio invisibile, amico immaginario del protagonista e campione di bicchiere. Si tratta di un film che nonostante tratti temi drammatici come la psichiatria, il perbenismo, le pressioni sociali (eccetera, non ho voglia di controllare) risulta estremanete leggero e delicato.
9. Chi è Spugna? Che rapporto avete con fumetti e fumettisti?
Spugna è un talentuoso e bravissimo ragazzo che io (Diego) ho conosciuto a un concerto dei Cayman the Animal , l'altro mio gruppo. Ci siamo subito stati simpatici e il fatto che abbia voluto disegnarci il disco ci ha anche un po' inorgoglito. Andatevelo a cercare e seguitelo, piace a grandi e piccini a quanto pare (non ho voglia di controllare).
I fumetti ci piacciono. Ci piace il fatto che un certo tipo di fumetto (scusate la parola che arriverà adesso, ma l'ho letta negli scaffali delle librerie) "indie" sia storicamente legato a doppio filo con la musica sfasciona e abbia saputo illustrare per immagini l'odore della grotta di cui parlavamo prima. Penso a gente come Daniel Clowes, Charles Burns o i fratelli Hernandez, per esempio. Questo è vero anche in Italia ai giorni nostri, perché molti dei fumettisti più sorprendenti vengono dalla scena punk, vedi gli ex Superamici, ora Fratelli del Cielo.
10. Venite da Perugia, città nota ai più per Amanda Knox e l’eroina. Com’è il panorama musicale? Riuscite a convincerci che c’è vita oltre Roma e l’hinterland meneghino?
Non siamo campanilisti, quindi non leggerete sperticate dichiarazioni d'amore per Perugia. Come è per tutti, abbiamo la nostra bella dose di amore/odio nei confronti della città e non mi fido di chi dice che Perugia spacca. Non ci interessa alimentare il mito della provincia come panacea a tutti i mali della modernità. Potessimo vivere in una città molto più fica lo faremmo subito, non diciamo cazzate. Detto questo, a Perugia c'è una bella scena: pochi gruppi ma interessanti e bene o male tutti amici tra di loro. Ci sono un sacco di concerti e c'è sempre una divertente atmosfera festosa frammista a un vago senso di pericolo imminente. Vero è che si beve parecchio. Le strade sono strettissime e in salita, quindi è sempre uno spasso caricare e scaricare i furgoni e i gruppi che vengono da fuori ne rimangono sempre entusiasti (non sono sicurissimo di questo ma non ho voglia di controllare).
11. Tutti voi suonate o avete suonato in altri progetti: è il momento giusto per farvi pubblicità anche su queste pagine!
Diego canta nei Cayman the Animal, che fanno punk rock fantasioso, fanno base a Roma e sono già al terzo disco. Andrea e Federico sono batteria e basso anche dei Northwoods, gruppo hardcore moderno, veloce e tecnico. Andrea suona anche nei Vento d'Ottobre, il nuovo gruppo di Giacomo degli Ingegno. Veniamo tutti da altre esperienze ormai chiuse, come Ouzo, (A)toll, Brave, Dimaggio e mi pare basta (non ho voglia di controllare).
12. Qui invece potete spammare i gruppi dei vostri amici. La chiameremo: CONSIGLIATECI QUALCHE BAND INTERESSANTE!
Ah questo è l'angolo dei pompini a vicenda! Ok, escludendo i gruppi già citati e il gruppo della nostra interlocutrice, possiamo ricordare: Tutti i colori del buio, che fanno un hardcore molto oscuro e beffardo con venature rock 'n' roll. Montana, che suonano punk rock veloce con testi acutissimi (aspettiamo il prossimo disco con cambio di line up). Methylate, che fanno riff luridi e paludosi. Vespertina, progetto crepuscolare della nostra amica Lucrezia. La Via degli Astronauti, che suonano come i Rites of Spring con la voce di un gruppo screamo italiano. Flying Disk, che sembrano un gruppo uscito fresco fresco dalla Amphetamine Reptile. Bennet, che nessuno sa ancora cosa faranno ma già c'è un hype della madonna.
Sicuramente ci siamo dimenticati qualcuno ma come avrete ben capito non abbiamo voglia di controllare.
13. L’estate è ormai alle porte, come anche le temperature evidentemente confermano. Conoscete qualche festival da Bologna in giù con cui far rosicare sti polentoni della caserma?
Notte Night a Roma, festival bellissimo organizzato da Marco dei Cayman The Animal e Lorenzo dei Maxcarnage. Ostia Palusa e Breath fest sempre a Roma, divertenti e pieni zeppi di gruppi fichi (speriamo li facciano anche ques'anno). Grand Fagiuol, festival simil sagra a Perugia, del quale ci occupiamo noi inseme ad altri amici. Sono in programma anche dei festival itineranti di ÙA, sicuramente uno a Roma e uno a Perugia, dove si mischierà musica e disegnetti. Per altre belle iniziative simili consultatevi con qualcuno che abbia voglia di controllare.
14. Che programmi avete per i prossimi mesi? (ovvero: dove veniamo a vedervi live?)
Date in giro in Italia (non abbiamo voglia di ecc) e un tour in Uk a maggio.
15. Tradizione vuole che ogni intervista SNAFU si concluda alla Marzullo - tradizione un po’ cretina, ma tant’è: fatevi una domanda e datevi una risposta.
Avete voglia di controllare?
No.
16. Ora se volete potete fare una domanda a SNAFU, o a me, a vostro rischio e pericolo, oppure salutarci con una punchline degna di nota.
Siate assetati e miserabili.
https://sixfeettall1.bandcamp.com/releases