domenica 3 gennaio 2016

Ciao Lemmy!



"La morte è inevitabile. Diventi più conscio di questa cosa quando arrivi alla mia età. Io non ne ho paura, sono pronto. Quando me ne andrò, me ne andrò facendo del mio meglio: se dovesse succedere domani, non avrò da lamentarmi. E' stato bello"
Ian Fraser “Lemmy” Kilmister


La mattina del 29 Dicembre mi sono svegliato e non appena ho acceso il cellulare ho ricevuto un messaggio da un amico che mi informava che Lemmy se ne era andato. Inizialmente ho fatto davvero fatica a realizzare, insomma dai…il rock’n’roll non può morire! Con la sua dipartita viene a mancare un grandissimo songwriter, un bassista leggendario con uno stile inconfondibile, ma soprattutto una persona schietta e sincera che ha sempre vissuto la vita a mille, senza rimpianti. Purtroppo sono riuscito a vederlo in azione solo una volta, a Nizza nel 2007 in tour con i Motörhead poco dopo l’uscita di Kiss of Death, ma vi giuro che è stato speciale. Ricordo una scaletta fantastica, 20 classici inframezzati da alcune perle come Snaggletoth, I Got Mine e Rosalie di Bob Seger (e dedicata a Phil Lynott che ha reso immortale questa canzone), una band in formissima con Phil Campbell che suonava come se avesse quattro mani e Mikkey Dee a dominare dietro le pelli, ma soprattutto non dimenticherò mai il dolore che ho avuto alle orecchie per una settimana per via del volume spaventoso con cui suonavano.
Ma giusto così…d’altro canto avevo appena visto la “loudest band in the world”.

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