Self Destructo Records - 2015 |
I norvegesi Razorbats hanno pubblicato "Camp Rock", il loro album di debutto, lo scorso agosto ma lo scopro solo ora. Meglio tardi che mai, perché questo disco è una vera bomba ed è volato dritto dritto tra i miei preferiti dell'anno passato.
Undici pezzi esplosivi a base di riff affilati, ritmica potente, voce rauca completati da melodie accattivanti e cori anthem.
Il singolo Kids of the 70's è un azzeccata dichiarazione d'appartenenza, perché la band sforna un mix azzeccatissimo delle migliori influenze della decade, soprattutto nella sua seconda metà. Ritroviamo l'hard rock americano con la sua potenza, i suoi assoli e le sue melodie, dalla cattiveria metallica di Transformer alla decadenza glam del bel lento Desolation Highway. Ma ci sono anche le velocità, i riff abrasivi e la voce rauca del punk nelle sue diverse declinazioni, dal garage di Subway Grinder al quasi hardcore di Betty Bop. E non mancano i cori anthem e l'esuberanza del powerpop, che predominano nel già citato singolo e nell'opener Planet Riff. Tra i momenti migliori, spicca Internal War, equilibrata e completa nei suoi elementi.
Non è un caso che quest'album sia stato pubblicato dalla turboetichetta Self Destructo Records, perché un mix così azzeccato non lo sentivo da "Apocalypse Dudes". E in Getaway i Razorbats davvero ricordano molto gli eroi del deathpunk loro connazionali.
L'album lo potete ascoltare qui.
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