lunedì 22 giugno 2015

Intervista ai COCKS

I Cocks palesemente in hangover


Ciao Galli
Molti dei nostri lettori vi conoscono già, probabilmente anche di persona. Ma Snafu ha tra i suoi follower anche qualche esponente della vecchia guardia (a.k.a i Vecchi) che dopo aver letto sulla vostra carta d'identità che siete nati negli anni 90 hanno avuto un malore. Dunque, intanto che si riprendono, presentatevi.
Innanzitutto ciao e grazie per l’intervista! 
Noi siamo i Cocks, quartetto punk rock da Genova Sampierdarena (ci teniamo a precisarlo..) formato da Anto, Alby, Femi e Anza. Non so esattamente perché ci chiamiamo così, a noi comunque continua a far ridere. Suoniamo ormai da 4 anni e nell’ultimo anno emmezzo siamo stati in giro un po’ ovunque. Siamo giovani ma vecchi dentro e non ci vergogniamo di ammetterlo, pensa che ad alcuni di noi devono ancora crescere i peli della barba.
Spesso suonate al CSOA Terra di Nessuno. Siete molto legati a questo Squat? Avete una qualche inclinazione politica o sociale come band?
Allora, si siamo molto legati al TDN. Abbiamo lì la nostra sala prove ed è un posto che ci ha visti crescere. A livello pratico poi, nessuno di noi fa parte attiva del collettivo, semplicemente negli anni si è creata questa “collaborazione” e devo dire che ogni volta, ad ogni singolo concerto, è sempre andato tutto molto bene, in particolare gruppi e gente da fuori è sempre rimasta stupita in positivo dal posto (cesso a parte). In generale ci troviamo molto bene e ci piace l’idea di suonare nei centri sociali, ci riconosciamo tutti nei valori dell’antifascismo e dell’autoproduzione ma non mi sento di dire che abbiamo una vera inclinazione “politica” come band, anche perché poi il rischio di essere strumentalizzati è sempre molto alto. Il fatto è che alla fine siamo tutti dei mentecatti e nei testi ci viene molto meglio parlare di quanto siamo sfigati o di figa. Chiaro no?
Ho visto svariate foto di concerti nella vostra sala prove. Come funziona? Come fate a organizzare senza smenarci soldi e neuroni?
I concerti nelle sale prove sono stati una figata! Parlo al passato perché siamo stati così furbi da sminchiare l’impianto audio, per cui la precaria situazione attuale non permette di organizzarne più, almeno per un pò…Comunque, era la classica situazione DIY last minute al 100%. Diciamo che era l’ultima spiaggia per i gruppi in tour che avevano dei day off, o per le date di nostri amici per cui sinceramente non avevamo voglia di sbatterci e romperci le palle con tutte le menate dei locali. La soluzione era molto semplice, ci ordinavamo delle pizze, ognuno portava delle birre da casa e dava un’offerta per i gruppi, ed è sempre andata bene. Quella volta ai Murderburgers c’erano quasi 30 persone e conta che stiamo parlando di una sala prove grossa come una stanza da letto. Esistono concerti dove non si smenano soldi e neuroni? 
Avete organizzato parecchi concerti sotto il nome della Sedia Booking. Esattamente chi di voi c'è dietro? Come si pone la scena genovese nei vostri confronti? Pare che a Genova ci sia un sacco di fermento che tra un po' verrà rinominata Las*Zena. Avete già provocato invidie?
Albe: Il progetto di Sedia Booking lo seguo in primo piano io, anche se poi si sviluppa e ha vita grazie ai miei compari e ad altri ragazzi di Genova. In realtà non si tratta di una vera e propria agenzia booking, semplicemente si voleva dare un nome a quello che facevamo, siamo degli scappati di casa e spesso ci troviamo ad organizzare le cose alla cazzo di cane, però ci divertiamo. A Genova abbiamo la fortuna che più di una vera “scena” abbiamo a che fare con un gruppo di 30 amici…spesso i concerti non sono altro che un un pretesto per incontrarsi, divertirsi, sparare belinate e bersi delle grandi birre insieme, per cui invidie proprio zero, anzi è stato proprio grazie al rapporto che si è creato con la “vecchia guardia” che ci ha permesso di fare un sacco di cose fighe. Gruppi come i Goonies, Animols e Locals ci hanno accolti ed allevato quando ancora non avevamo idea di cosa fosse la “scena” e tutto il resto…se siamo riusciti a toglierci tante soddisfazioni in questi anni lo dobbiamo anche a loro e a tutta la gente che ci sta intorno, diciamo che siamo fortunati ad avere un gran bel clima intorno a noi, i mugnoni poi ci sono sempre, ma quello fa parte del gioco. Per il resto Genova a livello di locali e tutto il resto è una vera merda, avete presente “torta di riso finita?”. Ecco, è tutto vero, belin.
Suonate già da qualche anno, fatto parecchie date in giro e cacato fuori un CD e un EP. Qual è il vostro prossimo obiettivo? I pezzi nuovi che suonate dal vivo hanno un gran bel tiro e promettono bene. State pensando ad un 7" o un nuovo full-length?
Allora conta che noi liguri siamo terroni, per cui abbiamo i nostri tempi. Abbiamo un sacco di pezzi nuovi e non sappiamo che farcene. C’è in piedi però un super progetto segreto, anzi segretissimo, che in confidenza vi svelo essere uno split con un gruppo lombardo e di più non posso dire se no mi linciano (mi sa che abbiamo tutti capito a quale band ti riferisci, n.d.r). Dobbiamo ancora capire come, quando, dove e soprattutto perché. A settembre dovremmo andare a registrare poi si vedrà, anzi, se c’è qualche sfigato che ha voglia di sprecare tempo e denaro e proporci tipo una co-produzione in futuro ne saremmo felici. Se no ci penserà Ippo, che tanto è una star e sappiamo tutti che è sfondato di soldi.
Avete all'attivo più di un tour europeo. Che riscontro avete avuto all'estero? Gira voce che abbiate la pessima abitudine di fare i bravi ragazzi... confermate o smentite? Vi ricordo che siete sotto giuramento.
Noi siamo bravissimi ragazzi, andiamo a suonare in giacca e cravatta, a mezzanotte andiamo a dormire e ci facciamo servire solo tisana al miglio.
Comunque, in verità non abbiamo fatto dei veri tour europei, l’anno scorso siamo andati tra Spagna e Francia coi nostri compaesani dei Leisfa (hardcore da Genova, andateveli ad ascoltarli che meritano) e siamo invece tornati da poco da un mini tour in Francia con quegli acchiappafiga dei Low Dérive e tutte queste due esperienze sono state una bomba. In Francia poi è veramente una figata, personalmente ho avuto sempre l’impressione di stare in mezzo ad una “festa”, un sacco di gente interessata, ottima risposta dal pubblico e gran bei gruppi incontrati ogni volta, trattamenti spettacolari sia da parte dei locali che dai booker e attenzione attenzione, ti pagano pure! Roba dell’altro mondo!
Raccontateci qualche aneddoto/chicca sulle band con cui avete condiviso il palco (per non fare nomi Teenage Bottlerocket, Masked Intruders, Copyrights, Dopamines)
I Dopamines, dopo una serata passata a bere qualsiasi cosa, una volta accompagnati a dormire nella casa in campagna di Anza, alle 3 inoltrate di mattino si sono aperti una bottiglia di limoncello. E l’hanno finita. In mezzr’ora (eroi!, n.d.r.). Coi Copyrights invece abbiamo dato sfogo al nostro essere dei veri sfigati…per fare i fighi gli abbiamo preparato per il loro arrivo un aperitivo a base di focaccia e birre, per poi renderci conto mentre si servivano che nella fretta avevamo comprato tipo una quindicina di birre analcoliche. Una figura di merda mondiale.
Chi di voi ha la fidanzata con le tette più grosse? Scusate eh ma siamo pur sempre soldati e in quanto tali dobbiamo tenere degli standard.
Albe: Credo di vincere a mani basse il titolo di quello con la fidanzata con le tette più grosse
Genoa o Samp? Focaccia o Pesto?
Samp (esistono altre squadre a Genova?), Focaccia.
Un tempo in caserma avevamo l'abitudine di far rivolgere all'intervistato l'ultima domanda ai soldati. Dunque tocca a voi… sbizzaritevi!
Ma voi, Antonella Clerici, ve la fareste?
Dopo essermi consultato con caserma abbiamo approvato con la maggioranza qualificata dei 5/6 la mozione. Pollice in su per la Clerici! Passa anche l'emendamento proposto dal Pvt. Romance che recita le seguenti parole: What would Roberto Da Crema do?

Nessun commento:

Posta un commento

Il soldato SNAFU odia i Troll quindi, se devi trollare, fallo con stile e non farti scoprire!