venerdì 5 agosto 2016

The Real McKenzies @ Magnolia, Milano


Ascolto gli scoto-canadesi Real McKenzies da parecchi anni e anche se non mi considero un appassionato – ho tre album su un totale di undici – ho sempre apprezzato il loro celtic punk. Non ho voluto perdere quindi l’occasione di vederli dal vivo al Magnolia, tanto più gratuitamente.
Arrivo qualche minuto prima delle dieci e mezza e il pubblico, non molto numeroso, attende l’inizio del concerto – non c’è una band di supporto. L’apertura è affidata al suonatore di cornamusa, alto e grasso come mi aspettavo, a cui poi si unisce la band. Paul e soci, rigorosamente in kilt, sono carichi e di buonumore e marciano lungo la scaletta, tra brani del nuovo album “Rats In the Burlap” e classici del repertorio, come Pour Decision e Scots Wha' Ha'e, fermandosi ogni tanto per dare un’accordata agli strumenti. Il pubblico inizialmente è freddino, pur applaudendo convintamente dopo ogni canzone; sarà un po’ la consistenza numerica ridotta, un po’ il clima che minaccia pioggia. Man mano che si va avanti però l’energia della band e gli sforzi di Paul, ormai a torso nudo e grondante di sudore, per tirare in mezzo gli spettatori scaldano gli animi; il mio personale favoritismo lo vincono definitamente suonando la cover di Sailorman dei Turbonegro,a  cui seguono due brani tra i miei preferiti in assoluto nel loro repertorio: Mainland e The Skeleton and The Tailor.
I ragazzi, almeno nello spirito se non nell’età, non si risparmiano e compreso il bis superano le venti canzoni, scelta che se da un lato è apprezzabile nelle intenzioni, dall'altro nella pratica rende stucchevole il finale, che di per sé sarebbe stato invece interessante venendo affidato a due versioni a cappella – nel senso ovviamente dell'essere cantante senza strumenti e non dell’essere suonate a cazzo di cane- delle tradizionali Wild MountainThyme e Barrett’s Privateers.

In definitiva comunque gli scozzesi d’oltreoceano hanno sfornato un bello show, godibile e divertente, che consiglio di non perdere a chi ne abbia l’occasione.

Nessun commento:

Posta un commento

Il soldato SNAFU odia i Troll quindi, se devi trollare, fallo con stile e non farti scoprire!