Burning Heart Records - 2015 |
Si dice che un vero amico ti dica sempre la verità, anche quando pensa tu stia sbagliando. Penso che lo stesso valga per i vari fan e quindi onestamente dico: a mio giudizio il terzo album dei Giuda non è all'altezza dei precedenti.
A due anni dall'ultima fatica discografica il quintetto romano, meritatamente sulla cresta dell'onda, ha dato alle stampe "Speaks Evil" per la rinata Burning Heart Records, dove si sono ritrovati come compagni di label i Turbonegro.
L'album è un buon lavoro, nel complesso solido e come sempre curato, la differenza è sul piano musicale: la band adotta un approccio più essenziale, ridimensionando le zampate da inni glam rock a favore dell'ossatura di pub e boogie rock. Il sound si concentra sul ritmo, di cui va sottolineato l'eccellente groove, e rallenta il passo perdendo però così di mordente. Gli episodi più congeniali sono infatti quelli dalla natura più diversa. Lo rappresentano bene i due pezzi a mio giudizio migliori: il quasi hard rock tinto di blues di Mama Got The Blues e il powerpop di Joolz, cantato dal chitarrista Lorenzo.
Insomma, il passo questa volta è stato impreciso, ma non privo di spunti interessanti, sarò curioso di vedere come si evolveranno.
Di una cosa rimango però sicuro: dal vivo i Giuda rimangono una bomba assoluta e quando passeranno a Milano il 23 gennaio non me li perderò.
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