DIY - 2016 |
Non avrei dovuto fare io questa recensione dato che presto la mia orribile voce ad un pezzo (altrettanto orribile di conseguenza), ma gli altri soldatini attualmente non sono disponibili: alcuni sono a Mosul a cercare di coordinare questa patetica ed ipocrita messa in scena chiamata "guerra moderna" ed altri sono anti-brianzoli e si sa, gli Snipers sono 100% made in Brianza.
Nonostante tutto, il vostro amichevole soldatino Snafu sarà sincero e tagliente come al solito, potete giurarci.
Gli Snipers, come ho già detto altre volte, sono praticamente Albe con persone a caso che si alternano agli strumenti. Un tempo ci suonavano il Poma e Enri TGS, poi sono arrivati i Christian de Sucas e poi è arrivato un fedelissimo Burro e un sosia molto finto (e molto meno fedele) del Biso... ed infine arriviamo ai giorni nostri dove Albe sembra aver azzeccato il quartetto perfetto con l'aggiunta di Zano alle pelli e Bino alla chitarra, cabina di regia e cori intonati.
Il risultato è presto detto, l'ignoranza incontra la tecnica e finalmente una band un pò precaria ha finalmente iniziato ad assumere delle sembianze umanoidi. Detto senza troppi giri di parole, ora gli Snipers sanno suonare e sono delle macchinette, veloci, precise, ma sempre molto naïf nell'animo (se no sarebbero gli Honey).
La loro ultima fatica è composta da 11 canzoncine pop punk che non aggiungono e non vogliono aggiungere assolutamente nulla di interessante al panorama musicale moderno, ma che dalla loro hanno un tiro deciso, una miriade di coretti azzeccati ed effettivamente qualche singolone interessante. A questo proposito cito subito il trittico di apertura "She hunts two rabbits at one time", "Summer's hope" e "Muddling through" che danno la giusta carica strappando anche qualche caloroso applauso. Il disco poi procede su standard molto più nella media (bassa) del pop punk fino ad arrivare a "Moon is my only friend" e "Our love is a dream" (con intro rubata a "Goodbye California" dei Queers) che fanno rialzare subito i livelli di testosterone.... ma ahimè, il disco a questo punto è già finito.
In definitiva gli Snipers forse forse hanno trovato un senso alla loro esistenza... e pensare che Zano avrebbe potuto suonare nei Volkov ma Speciani non l'ha voluto perchè è solito indossare la tshirt dei Nirvana.... ah, il pop punk!... che simpatico mondo nazista e totalmente sconclusionato.
In definitiva gli Snipers forse forse hanno trovato un senso alla loro esistenza... e pensare che Zano avrebbe potuto suonare nei Volkov ma Speciani non l'ha voluto perchè è solito indossare la tshirt dei Nirvana.... ah, il pop punk!... che simpatico mondo nazista e totalmente sconclusionato.
A volte saper suonare fa la differenza senza per forza dover togliere qualcosa all'attitudine ed alla spontaneità. Imparate da Albe e Burro ed ingaggiate anche voi la premiata ditta Zanoletti & Binetti.
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