Quinto album per i Menzingers a più di dieci anni dalla loro formazione. After The Party esce per Epitaph e vuole essere un album di "consacrazione". Già dalla prima traccia Tellin' Lies si capisce l'andatura dell'album dal punto di vista musicale, molto più scanzonato e preso bene rispetto ai lavori precedenti. E' anche più pop (in senso positivo), come se si volesse strizzare l'occhio a una fetta di pubblico più ampio. Quindi se vi aspettate un classico album dei Menzingers con l'apertura stile Good Things non è questo il caso. La cosa all'inizio mi aveva lasciato un po' spaesato in quanto mi aspettavo (e volevo!) un album da presi male, ma la bellezza dei pezzi è tale che al secondo ascolto me ne sono innamorato. Il "tema" attorno a cui ruota il disco è la nostalgia del tempo che è passato, dei bei ricordi, dell'incoscienza e della libertà di quando si era giovani. In un modo o nell'altro le canzoni rivisitano tutte questo tema; dal dormire per terra a casa di sconosciuti (Midwestern States), cotte per cameriere in bar (Lookers) a una dolce dedica d'amore (Your Wild Years). Il songwriting del duo Barnett-May è spettacolare e After The Party è un disco che si ascolta piacevolmente dall'inizio alla fine. Menzione speciale per il pezzo che da il nome all'album (e mio preferito)...stupendo, con un ritornello da singalong totale! Album da avere!
venerdì 10 marzo 2017
Menzingers - After The Party
Quinto album per i Menzingers a più di dieci anni dalla loro formazione. After The Party esce per Epitaph e vuole essere un album di "consacrazione". Già dalla prima traccia Tellin' Lies si capisce l'andatura dell'album dal punto di vista musicale, molto più scanzonato e preso bene rispetto ai lavori precedenti. E' anche più pop (in senso positivo), come se si volesse strizzare l'occhio a una fetta di pubblico più ampio. Quindi se vi aspettate un classico album dei Menzingers con l'apertura stile Good Things non è questo il caso. La cosa all'inizio mi aveva lasciato un po' spaesato in quanto mi aspettavo (e volevo!) un album da presi male, ma la bellezza dei pezzi è tale che al secondo ascolto me ne sono innamorato. Il "tema" attorno a cui ruota il disco è la nostalgia del tempo che è passato, dei bei ricordi, dell'incoscienza e della libertà di quando si era giovani. In un modo o nell'altro le canzoni rivisitano tutte questo tema; dal dormire per terra a casa di sconosciuti (Midwestern States), cotte per cameriere in bar (Lookers) a una dolce dedica d'amore (Your Wild Years). Il songwriting del duo Barnett-May è spettacolare e After The Party è un disco che si ascolta piacevolmente dall'inizio alla fine. Menzione speciale per il pezzo che da il nome all'album (e mio preferito)...stupendo, con un ritornello da singalong totale! Album da avere!
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